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Abbiamo intervistato Philip Marz di Niantic: l’Italia ospiterà presto un evento di Pokémon GO

Abbiamo intervistato Philip Marz, Senior Manager di Niantic, che ci ha rivelato esclusive indiscrezioni sulle attività di Pokémon GO in Italia.

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Tutti ormai conoscono o hanno sentito parlare di Niantic, l’azienda americana leader nel settore della ricerca e sviluppo sulla realtà aumentata e produttrice di videogiochi mobile. Tra le loro opere di punta spicca sicuramente Pokémon GO, l’app che ormai da più di 5 anni permette agli Allenatori sparsi per il globo di realizzare un sogno che sembrava impossibile: vivere avventure nel mondo reale con i mostricattoli tascabili. Dopo due anni di pandemia si stanno riprendendo con grande entusiasmo gli eventi fisici, e le community di Pokémon GO tornano a viversi a pieno, anche in Italia. Ma questo non è l’unico progetto su cui l’azienda americana sta lavorando, e tante novità ci attendono per il futuro.

Su questi argomenti abbiamo avuto il piacere di scambiare qualche domanda con il Senior Manager e Product Marketing di Niantic, Philip Marz, in occasione del recente Lightship Summit 2022 a cui abbiamo avuto il grande piacere di partecipare. Il manager ha risposto molto gentilmente ai nostri quesiti che hanno svariato da Pokémon GO (ovviamente) fino ad arrivare a parlare del futuro dell’azienda con l’avvento di nuove tecnologiche sulle quali Niantic sta investendo molto, e fidatevi, non sono mancate le sorprese.

Zona Safari di Siviglia: Philip Marz (a sinistra) e il direttore degli eventi fisici Humberto Kam (a destra) – Fonte Twitter

In quanto noi di Pokémon Millennium siamo Allenatori dentro e fuori dai videogiochi, la prima curiosità che abbiamo chiesto a Philip Marz è se lui fosse stato o è tutt’ora un fan o un giocatore della serie ideata da Satoshi Taijiri. Nella sua infanzia – ci ha risposto – ha giocato con passione a Pokémon Rosso e Blu sul suo Game Boy, dopo dei quali il suo rapporto con i mostriciattoli è andato un po’ a scemare, anche se non li ha mai abbandonati tanto da definirsi un Allenatore occasionale.

L’argomento è virato velocemente su Pokémon GO, che sta uscendo ora da due anni difficili a causa della pandemia, ma che Niantic ha saputo mantenere sulla cresta dell’onda reagendo tempestivamente a un mondo che è cambiato all’improvviso. La possibilità di interagire a distanza con giocatori di ogni continente, partecipando a eventi globali, raid remoti e sfide collettive, hanno reso il popolo degli Allenatori unito e più vicino che mai. Ora, con il ritorno agli eventi fisici come quelli organizzati a Siviglia, Berlino, Liverpool o Philadelphia, Niantic punta a riportare i giocatori lungo le strade, in modo da non fare più affidamento solo sulle interazioni remote. La nostra domanda è stata dunque come il gameplay a distanza, tanto apprezzato dai fan, e i divertenti eventi fisici possano coesistere nel futuro del gioco.

Zona Safari Siviglia
Foto della Zona Safari di Siviglia – Fonte Pokémon GO

La missione di Niantic è quella di “ispirare le persone a esplorare il mondo insieme”. Pokémon GO è nato con questo preciso scopo, ovvero uscire, esplorare e connettersi con gli altri.

Philip Marz, Senior Manager e Product Marketing di Niantic

Con queste parole Philip Marz ha riassunto gli intenti e le ambizioni dell’azienda per cui lavora, e successivamente ha aggiunto: “Siamo consapevoli che molte persone vorrebbero giocare comodamente dai loro divani, ma non è per questo che abbiamo prodotto il gioco”. Una dichiarazione che va dritta al punto non lasciando spazio a interpretazioni.

Il Senior Manager ha sottolineato come Pokémon GO, e la stessa azienda, si siano adattate a un mondo che è cambiato in fretta e in modo diversificato in base alla gravità della pandemia in ogni paese. Ora stiamo vivendo un nuovo cambiamento altrettanto repentino ed è necessario che il gioco si adegui ancora, portando le persone a riscoprire le cose che le circondano, sia vecchie che nuove, divertendosi con gli altri. Proprio da questi ideali nascono eventi come la Zona Safari, il Pokémon GO Fest e i raduni per i Community Day mensili arrivati anche in Italia.

Nei quasi 6 anni che Pokémon GO è entrato a far parte delle nostre vite, abbiamo assistito a un’evoluzione del gioco senza precedenti, con l’introduzione periodica di novità sempre più coinvolgenti e immersive. A fronte di un continuo rinnovamento dell’app, abbiamo chiesto a Philip Marz come si immagina Pokémon GO nei prossimi 5 anni e quali saranno i prossimi passi per rendere il gioco sempre migliore.

Pokémon GO Italia
Pokémon GO

Con entusiasmo ha ricordato che le migliorie apportate negli anni al gioco hanno sempre avuto il fine di portarlo su un nuovo livello di gameplay, e il futuro non sarà da meno. Quanto riusciranno a spingersi in avanti è fortemente legato e dipendente all’evoluzione della tecnologica, del mondo e dello stile di vita delle persone. La missione di Niantic è sempre stata e sempre sarà quella di rendere i loro giochi più coinvolgenti, prestando una forte attenzione a non snaturare le solide radici di un brand come quello dei mostriciattoli tascabili.

Lasciandoci alle spalle per un attimo Pokémon GO, abbiamo avuto modo di parlare in generale dei prodotti videoludici sfornati da Niantic nel corso degli anni, con progetti ben riusciti come Pikmin Bloom che ha avuto un discreto successo anche in Italia, o più sfortunati come Wizards Unite. Per questo motivo ci siamo interrogati su quali possano essere i giusti ingredienti per realizzare un gioco di successo con la realtà aumentata.

Philip ci ha raccontato che secondo gli ingegneri e i designer di Niantic la chiave sta nella semplicità e nel supporto tecnologico. La realtà aumentata ha come obiettivo quello di far sembrare oggetti che fisicamente non esistono come se fossero tangibili e credibili di fronte a noi, perciò più questi oggetti sembreranno naturali, più l’esperienza sarà incredibilmente realistica. Il raggiungimento di questo livello di AR è subordinato sia al progresso della precisione delle tecnologie, di cui Niantic si fa leader con il suo progetto di Visual Positioning System, sia dall’evoluzione delle reti internet per garantire un gameplay omogeneo in tutto il mondo.

Peridot
Peridot

Un piccolo spazio è stato dato anche a Peridot, il nuovo gioco AR pieno di simpatiche creature presentato da Niantic alcune settimane fa. Il Senior Manager è rimasto molto contento dell’interesse verso questo nuovo prodotto, ma non ha potuto sbilanciarsi su data di rilascio o altri dettagli perché il titolo è ancora in fase di test, ma garantisce che molto presto arriveranno informazioni ufficiali a riguardo.

Le novità di Niantic però non si limitano ai videogiochi, è infatti imminente l’uscita di una social app che introdurrà un nuovo livello di interazione anche in Pokémon GO e in tutti i servizi offerti dall’azienda. L’obiettivo, come confermato da Philip Marz, è quello di agevolare l’esplorazione e la connessione tra i giocatori, semplificando l’organizzazione di eventi e attività direttamente con degli strumenti ufficiali, senza affidarsi a tanti servizi di terze parti. Al momento il progetto è in fase di lavorazione con il team di Ingress per solidificare l’esperienza, ma non ha potuto dirci molto di più se non di rimanere connessi perché novità sono in arrivo.

I progetti futuri di Niantic sono un tabù, come avrete notato anche voi leggendo queste righe, e Philip Marz non ha potuto rispondere alle nostre curiosità sugli sviluppi futuri che potrebbe avere la Virtual Positionig System nei giochi in AR. Ci ha tenuto a sottolineare che la continua ricerca in questi campi renderà il gameplay più divertente e realistico che mai. Quello che invece siamo riusciti a ottenere è un commento sul tanto chiacchierato metaverso che da circa un anno è sulla bocca di tutti.

“Metaverso reale” di Niantic, lancio della piattaforma Lightship

Per quanto con metaverso si intenda un’intera realtà virtuale, ci spiega Marz, Niantic ha intenzione di interpretarlo a modo suo, applicando un filtro al mondo reale. Questa nuova frontiera di vivere la realtà non è limitata ai videogiochi, ma grazie alla piattaforma Lightship, l’azienda ha messo a disposizione le sue tecnologie a tutti gli sviluppatori, per permettere a chiunque di realizzare e migliorare il proprio “filtro”.

Dove però Philip Marz è riuscito a sbilanciarsi, con nostra grande sorpresa, è stata su una domanda che ci siamo sentiti di porre come amanti del mondo Pokémon e pensando anche alla bellissima community italiana di appassionati e di giocatori: quando arriverà un evento di Pokémon GO in Italia? La risposta ci ha lasciati elettrizzati.

Apprezziamo tutti i giocatori italiani di Pokémon GO per il loro continuo supporto al nostro gioco! Stiamo discutendo alcuni progetti per la fine di questo anno e l’inizio del prossimo.

Philip Marz, Senior Manager e Product Marketing di Niantic
Pokémon GO Italia
Pokémon GO in Italia

Pokémon GO porterà uno dei suoi eventi in Italia tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023, o almeno stanno tenendo in considerazione il Bel Paese come possibile tappa. Dopo gli eventi in Inghilterra, Francia, Spagna e Germania crediamo che sia proprio il momento di mettere alla prova la nostra community di giocatori. Non si ha ancora una certezza ufficiale, ma noi non vediamo già l’ora.

L’ultima domanda, la più importante, che risolverebbe un mistero che dura da anni, quella che qualunque Allenatore di Pokémon GO al nostro posto avrebbe fatto al Senior Manager di Niantic è stata: quando vedremo finalmente Kecleon nel gioco?

Non sarebbe divertente se vi dicessi quando e quali Pokémon arriveranno nel gioco. Rimanete connessi!

Philip Marz, Senior Manager e Product Marketing di Niantic

Una risposta che ci aspettavamo, ma che immaginiamo abbia strappato un sorriso a Philip Marz che ci ha confessato che indistintamente dal paese di provenienza, tutti gli Allenatori che ha incontrato gli hanno posto questa stessa domanda. Il mistero non è stato risolto, ma noi ci abbiamo provato.

Pokémon GO Italia
Kecleon è l’unico Pokémon di Hoenn a mancare nel gioco

Vorremmo ringraziare Philip Marz per la disponibilità ad aver risposto alle nostre domande e anche Lucrezia Bassi di BPRESS per aver reso quest’intervista possibile. Del team di Pokémon Millennium ringraziamo Francesco Giallatini, Alessandro Colantonio, Andrea Fabbian e Simone Gennaro per il supporto alle domande e alle traduzioni.

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