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Game Freak usa Ritorno: i design riciclati dalle beta di Pokémon Oro e Argento

Game Freak ha dimostrato nel tempo di riciclare le proprie idee scartate nelle beta; è successo lo stesso con Pokémon Oro e Argento?

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Non è un segreto che da Game Freak non si butta via mai niente, proprio come alcune delle creature trovate nelle beta di Pokémon Oro e Argento trapelate nella notte tra il 24 e il 25 aprile. Qualche mostriciattolo scartato dal rilascio ufficiale delle versioni di gioco di seconda generazione sembrerebbe essere ricomparso sotto nuove vesti in videogiochi successivi. La prassi del riciclo dei design ci è stata confermata da James Turner, art director di Pokémon Spada e Scudo, in una passata intervista. In effetti, abbiamo avuto questa sorta di déjà vu già con altri Pokémon di passate beta e demo trapelate gli anni scorsi: basti pensare al famoso Ikari, lo squalo-ancora del Nintendo Space World 1997 che avrebbe ispirato un giorno Sharpedo e Gorebyss in terza generazione.

ATTENZIONE: il contenuto di questo articolo si basa su congetture e speculazioni; niente di ciò che è descritto è confermato da Game Freak o The Pokémon Company.

In precedenti articoli abbiamo già dato uno sguardo ai processi creativi di Game Freak mettendo una lente di ingrandimento sullo sviluppo di Bayleef e Sunkern, abbiamo azzardato la presenza di fossili, uno dei quali potrebbe aver avuto un concept molto simile a Cranidos, e abbiamo individuato una sorta di antenato di Fennekin. In questa rubrica proviamo a esaminare altre di queste nuove creature comparse nelle beta trapelate di recente, quelle che più ci sembrano ricordare versioni prototipali di alcuni Pokémon rivisti in generazioni successive per aspetto, concept o altri dettagli. Siete pronti?

#258 Mudkip

Apriamo subito la nostra disamina con la star del web del momento: la forma beta di Wooper, unica comparsa della versione demo del Nintendo Space World del 1999 in questa rubrica. Sono già in molti i fan ad aver accostato la paffuta creatura a Mudkip! In effetti l’ispirazione per il Pokémon iniziale di Hoenn potrebbe essere simile: il necturus maculosus, un particolare tipo di salamandra che in inglese è chiamato mudpuppy (letteralmente “cucciolo di cane del fango“). È assai probabile che Wooper beta abbia questa configurazione da “cucciolone“, nonostante la sua natura anfibia, proprio per enfatizzare il gioco di parole.

#412 Burmy e #413 Wormadam

Game Freak beta Burmy Wormadam

Che voi abbiate pensato al bruco del fodero di Animal Crossing: New Horizons, o a Burmy e Wormadam della quarta generazione di Pokémon, avrete già capito il nostro paragone. È incredibile come il concept per questa creatura fosse già chiaro in seconda generazione, ma per qualche motivo è stato scartato. Nel suo primo video dedicato alle beta di Pokémon Oro e Argento, Cydonia ipotizza in una attenta analisi che questo coleottero beta possa essere stato pensato in un primo momento come Pokémon che cade dagli alberi, dato che proprio nella seconda generazione è stata introdotta questa particolare meccanica.

Game Freak probabilmente avrà deciso di ri-utilizzare la sua ispirazione per dare valore a una peculiarità della quarta generazione, ossia il cambio di forma (o addirittura l’evoluzione) delle creature a seconda dell’habitat: chi meglio può rappresentare questa caratteristica se non un bruco del fodero che crea un bozzolo con i materiali dell’ambiente in cui si trova?

#414 Mothim

Game Freak beta Mothim

In compagnia del Burmy beta, probabilmente si è scelto di recuperare anche la sua evoluzione Mothim. Come ha notato Cydonia, la versione primordiale di questa falena in passato indossava ancora i “materiali di scarto” tipici dei bruchi dal fodero, mentre in quarta generazione il design finale è stato completamente rivitalizzato con ali più snelle e da un diverso pattern, una coda, e delle antenne dalla forma diversa. Anche l’espressione sorridente del Mothim beta è andata perduta, in favore di un espressività un po’ anonima ma più in linea con il design più agile e asciutto.

#421 Cherrim

Game Freak beta Cherrim

Sebbene la bocca di questo mostriciattolo beta sembri più ricordare una creatura acquatica, la forma e la posizione di alcuni elementi del suo corpo ricordano esattamente i petali dei fiori di ciliegio. Il paragone con Cherrim in questo caso è evidente, per quanto si naviga sempre in un mare fatto di ipotesi. Osservando i due design a confronto, è assolutamente comprensibile il motivo per cui Cherrim beta non abbia superato le selezioni per arrivare al rilascio di Pokémon Oro e Argento: era letteralmente una sfera con dei petali appiccicati, un design ancora molto acerbo. La componente meteo introdotta in terza generazione è stata probabilmente la chiave per decretare il ripescaggio di questa creatura in quarta, dato che letteralmente sboccia in presenza del Sole intenso come condizione climatica.

#441 Chatot

Abbiamo già parlato un po’ di quella che abbiamo scherzosamente chiamato “strage di uccelli” nella beta coreana del 1997 di Pokémon Oro e Argento. In questo caso, l’ipotesi che mettiamo sul tavolo è che gli sviluppatori di Game Freak stessero cercando un design congeniale per un Pokémon uccello che avesse a che fare con la musica: il primo in basso a sinistra che sembra provenire da un livello di Angry Birds, potrebbe rappresentare una nota, e la papera serpentiforme affianco sembrerebbe una chiave di violino, mentre in alto a sinistra c’è un uccello che ha un megafono o una tromba al posto del becco, e al suo fianco è presente… un uccello maracas? (No, non pensate ad altro vi prego… è un gioco per bambini!)

Difficile capire il motivo per cui tutti questi uccellini siano stati scartati, ma è probabile che il loro concept sia sopravvissuto in Chatot, l’uccello musicale per eccellenza introdotto in quarta generazione. La creatura costituisce un unicum nel mondo Pokémon, in quanto è l’unica in grado di emettere i suoni registrati dal giocatore grazie alla sua mossa esclusiva Schiamazzo. Ovviamente il più simile in aspetto a Chatot è l’uccello col becco-megafono, dato che presenta perfino una gorgiera di piume.

Inoltre, riguardo quel mostriciattolo beta che abbiamo definito “uccello-maracas”, è possibile che sia servito da base per generare Hoothoot. L’ipotesi non è da attribuire unicamente all’aspetto della parte inferiore della creatura, ma anche alla caratteristica intrinseca di tutti gli strumenti di percussione: tenere il ritmo. A tal proposito, ecco la descrizione del Pokédex di Hoothoot in Pokémon Argento:

Ha un eccezionale senso del ritmo. Tiene il tempo piegando la testa a intervalli regolari.

#451 Skorupi

Skorupi beta

In uno dei nostri primi articoli sui leak delle beta di Pokémon Oro e Argento abbiamo mostrato con un paragone impossibile come la curiosa testa di questo scorpioncino abbia similitudini con quella di Eternatus, il terzo leggendario di Pokémon Spada e Scudo. Ovviamente è molto più probabile che nel design di questa creatura si nascondesse quello che sarebbe stato un giorno Skorupi, altro Pokémon di quarta generazione. A sopravvivere dall’estinzione di massa del beta-testing sarebbe stato solo il concept, ossia l’idea di fondo, in quanto nell’aspetto le due creature non trovano alcuna somiglianza: Game Freak semplicemente pensava a uno scorpione già in seconda generazione, ma mentre da un lato nello sviluppo di Pokémon Oro e Argento ha realizzato un ibrido come Gligar, dall’altro lato, qualche anno dopo, ha ripescato l’idea iniziale di inserire uno scorpione puro nel Pokédex con l’arrivo di Pokémon Diamante e Perla.

#587 Emolga

Emolga beta

La somiglianza di questo mostriciattolo beta con Emolga è da ricercare proprio nella probabile identica ispirazione: lo scoiattolo volante. Il design del Pokémon forse ha continuato a evolversi fino a diventare quello che oggi è Sentret, o magari è stato proprio scartato durante il processo creativo dei giochi. Qualunque sia il motivo per cui non ce l’abbia fatta ad apparire nella regione di Johto, Game Freak potrebbe aver ripescato la creatura per ideare il roditore elettrico di quinta generazione.

Altra cosa interessante da far notare, è che in seconda generazione sono state introdotte le Lettere come Strumenti da far tenere ai Pokémon: che la funzione pensata per lo scoiattolo beta, con quella borsa a tracolla, fosse quella del postino? Tuttavia il copricapo che ha in testa la creatura, sembrerebbe avere una croce come logo, forse a indicare una funzione curativa del suo ruolo nel mondo Pokémon: magari nella sua borsa a tracolla trasportava bacche, dato che anche questi strumenti sono stati introdotti proprio in Pokémon Oro e Argento.

#741 Oricorio

Game Freak e Oricorio

Prima che gli animi più sensibili si scaldino, cominciamo a precisare che per noi nessuno di questi uccelli ha la benché minima somiglianza con Oricorio: il motivo per cui abbiamo deciso di presentare come termine di paragone il particolare uccello regionale di Alola, è da ricercare con un po’ di immaginazione nell’idea di fondo. Mentre gli uccelli beta sono confluiti in altri design o sono stati completamente scartati, quando qualche generazione più in là era arrivato il momento di introdurre creature caratterizzanti di Alola che fossero ispirate alle Hawaii, i creativi di Game Freak si sono imbattuti nei drepanidini, una tipologia di uccelli endemica delle isole del Pacifico ma presente sul territorio in diverse forme, accertate fonti di ispirazione per Oricorio. Sarebbe stato a questo punto che, forse, immaginandoci Game Freak ancora innamorata dell’idea di un gruppo di uccelli ispirati a un’arte, avrebbe deciso di rispolverare la banda musicale scartata in Pokémon Oro e Argento, e di trasformarla in un gruppo di ballo.

#775 Komala

Komala beta

Più ci si allontana dalla seconda generazione, più i design delle creature beta si discostano da quelli che noi proponiamo come termine di paragone. Eppure, non sembrerebbe affatto il caso di Komala! Certo, il disegno di un koala è per forza uguale a un altro disegno di un koala, ma la presenza di un ramo a cui aggrapparsi dovrebbe darci molto a cui pensare. È davvero possibile che un design beta sia sopravvissuto per così tanto tempo nella mente di Game Freak? Ma soprattutto, che ci fa abbracciato a quel ramo? Il punto è proprio questo: i koala passano la maggior parte della propria vita sugli alberi, su cui dormono dalle 18 alle 20 ore.

Ci piace immaginare che sia proprio con questa creatura che possa essere nata la mossa Sonnolalia introdotta proprio in seconda generazione, ma non avendo accesso al codice di gioco non potremo mai saperlo. Tale mossa permette al Pokémon che l’ha selezionata di usare durante lo status Addormentato una qualsiasi altra mossa imparata. L’effetto è concettualmente molto vicino a Sonno Assoluto, l’abilità di Komala che gli permette di essere sempre Addormentato.

#879 Copperajah

Donphan beta Copperajah

Il discorso precedente riguardo alla somiglianza che crolla sempre di più man mano che si avanza con le generazioni, trova invece in questo capitolo una grande conferma. L’unico motivo che ci ha spinto a considerare questo probabile prototipo di Donphan come base di ispirazione per Copperajah, elefante di ottava generazione, è semplicemente la squadratura del disegno. Che sia stato un effetto voluto da Game Freak, o che sia stata semplicemente una conseguenza del poco spazio di lavorazione per gli sprite beta, purtroppo non possiamo saperlo. La somiglianza di Copperajah è una nostra semplice suggestione, oppure il pachiderma cubico è stato in qualche maniera un tributo a Donphan beta?

Speriamo di avervi intrattenuto e di aver stimolato il vostro interesse con questo excursus sulle probabili creature beta riciclate da Game Freak nel corso della storia di Pokémon. Cosa ne pensate? Voi ne avete individuate altre?

Si ringraziano Marcin e Chube del Team Creativo per le grafiche da corredo a questo articolo.

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