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Desideri e misteri, proviamo a svelare i segreti del Pokémon tartaruga simile a Terapagos

Quale potrebbe essere la natura della connessione tra Terapagos e la piccola tartaruga recentemente rivelata? Ecco le opzioni più probabili.

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In seguito al rilascio in Giappone delle prime due puntate della nuova serie animata Pokémon, misteriose immagini della protagonista Liko in compagnia di un nuovo Pokémon hanno iniziato a circolare per il web, scatenando la curiosità di molti fan, che hanno iniziato a domandarsi chi fosse e se avesse o meno qualche legame con il leggendario Terapagos, vista la palese somiglianza con quest’ultimo.

Tale intuizione è stata poi confermata dal sito ufficiale di Pokémon Scarlatto e Violetto, che descrive il Pokémon nel seguente modo:

La sua aura splendente ricorda quella del Pokémon leggendario Terapagos, ma sia il suo nome che la sua vera natura sono ancora avvolti nel mistero.

Sito ufficiale Pokémon Scarlatto e Violetto

Il sito non spiega però di che natura sia questa connessione. La piccola tartaruga è una pre-evoluzione di Terapagos? È una sua forma alternativa? È qualcos’altro? Praticamente ogni tipo di strada rimane aperta. Ci siamo così chiesti: perché non scandagliare tutte le possibilità e provare a individuare le teorie più probabili? Ecco dunque quali sono, secondo noi, le connessioni più probabili tra la piccola tartaruga e Terapagos.

Terapagos e la teoria del desiderio

Prima di iniziare con le speculazioni, è necessario però fare alcune premesse e soffermarci su una specifica domanda: chi è Terapagos e perché sta facendo così tanto discutere i fan del mondo Pokémon? Cerchiamo di riassumere in breve ciò che già sappiamo e ciò che pensiamo di sapere su questo Pokémon.

Terapagos nel DLC di Pokémon Scarlatto e Violetto

Terapagos è una tartaruga di origine e tipologia ancora sconosciute, ma evidentemente legata in qualche modo alla Teracristal. Il suo carapace è infatti totalmente di cristallo ed è sormontato dai simboli dei 18 tipi Pokémon, come a voler rappresentare la capacità della meccanica di nona generazione di cambiare momentaneamente la tipologia dei Pokémon. Alcuni fan pensano dunque che sia l’essere all’origine di tale potere, ma non solo: ritengono che sia una forma “ridotta” del misterioso Pokémon avvistato da Callugaris nelle profondità dell’Area Zero e, probabilmente, all’origine dello strano potere emanato da questa zona di Paldea.

terapagos

Per molti, Terapagos rappresenta, dunque, il terzo leggendario di questi titoli, il Pokémon in grado di risolvere le due questioni lasciate in sospeso dal finale della trama principale: da dove derivi l’energia Teracristal e quale sia la vera origine dei Pokémon Paradosso. Della prima, durante l’avventura principale, si parla infatti veramente poco: si accenna solamente a una tecnologia scoperta dal Professor Turum o dalla Professoressa Olim anni prima e, in seguito, diffusasi nel resto della regione grazie agli sforzi della Lega di Paldea.

Per quanto riguarda la seconda invece, la spiegazione data durante l’avventura principale non ha mai convinto fino in fondo. In Pokémon Scarlatto e Violetto si racconta infatti che questi Pokémon abbiano viaggiato nel tempo per arrivare fino a noi grazie alla macchina del tempo creata da Olim e Turum. Tuttavia, tale spiegazione genera inevitabilmente molte domande: da che epoca storica dovrebbero venire questi Pokémon, così distanti dai fossili che già conosciamo e spesso dotati di caratteristiche molto strane e poco realistiche? Perché si parla di loro già all’interno del Libro Scarlatto e Violetto, scritto dal professor Callugaris molti anni prima della creazione della macchina del tempo da parte di Sada e Turum? E infine, per quale motivo esistono evidenti differenze tra i Pokémon rappresenti sul Libro e quelli evocati dal Professore all’interno della nostra versione di gioco?

L’impossibilità di trovare una risposta convincente a queste domande ha spinto molti fan a formulare la cosiddetta “teoria del desiderio“, ovvero l’idea che i Pokémon Paradosso siano nati dalla combinazione tra il desiderio degli esseri umani e il misterioso potere di un leggendario nascosto nelle profondità di Paldea. Secondo questa teoria, i Pokémon visti da Callugaris sarebbero dunque stati generati dalle aspettative degli esploratori di trovarsi di fronte degli esseri strani e minacciosi, mentre quelli contemporanei sarebbero nati dal desiderio del Professore di turno di creare una macchina del tempo funzionante che trasportasse nel presente creature simili a quelle descritte nel Libro, anche se filtrate dall’immaginazione dei professori (da qui le differenze tra Paradosso di Callugaris e Paradossi attuali).

Lo stesso varrebbe poi anche per le erbe miracolose ricercate da Pepe, a loro volta cresciute in risposta al desiderio degli esseri umani di trovare nell’Area Zero incredibili piante capaci di curare ogni malattia, oltre che per i due Paradossi introdotti di recente in Pokémon Scarlatto e Violetto, Acquecrespe e Fogliaferrea. Questi dovrebbero rappresentare rispettivamente la versione antica e futuristica di Suicune e Virizion, ma risultano essere veramente poco convincenti nella loro reale storicità, soprattutto per quanto riguarda il Paradosso di Suicune, simile a un dinosauro e totalmente distante dalla storica di Johto, secondo cui le tre bestie leggendarie, Suicune, Raikou ed Entei, sarebbero Pokémon morti durante l’incendio della Torre Bruciata di Amarantopoli riportati in vita dal leggendario Ho-Oh.

La nostra tartaruga potrebbe dunque risolvere tutte le questioni lasciate in sospeso dall’avventura principale. Essa sarebbe un essere mitico in grado di trasformare in realtà i sogni degli esseri viventi, rendendo quindi possibile sia la nascita dei Paradossi, sia il fenomeno della Teracristalizzazione, attraverso cui i Pokémon possono assumere il tipo desiderato dall’Allenatore.

Ma i misteri che riguardano Terapagos non finiscono qui. Come accennavamo in precedenza, essa sarebbe stata avvistata in altre due forme differenti. La prima potrebbe essere quella osservata per la prima volta da Callugaris durante il suo viaggio: un gigantesco essere a forma di tartaruga, abbarbicato a una gigantesca sfera di cristallo. Non sappiamo quale sia la natura di quest’ultima, ma possiamo ipotizzare che sia un misterioso oggetto nascosto nell’Area Zero in grado di amplificare i poteri di Terapagos.

La seconda dovrebbe essere invece la nostra piccola tartaruga. Tuttavia, per cercare di capire se e in che modo ciò avverrà, sarà necessario condurre un discorso molto più complesso e approfondito. Quindi mettetevi comodi e preparatevi a viaggiare insieme a noi tra le infinite possibilità che si nascondono dietro a quel piccolo carapace.

Terapagos come forma principale

Le prime due teorie che tratteremo sono forse le più lineari e prendono spunto da casi simili presenti in generazioni precedenti, dando per scontato che sia Terapagos la forma principale del leggendario e non il contrario. Vediamo dunque per quali motivi la piccola tartaruga potrebbe essere una pre-evoluzione o una forma alternativa di Terapagos.

Terapagos come evoluzione

La prima cosa che tutti noi abbiamo sicuramente pensato vedendo per la prima volta la piccola tartaruga durante la seconda puntata del nuovo anime è che essa possa essere la pre-evoluzione di Terapagos. Quest’idea, che un tempo sarebbe stata considerata eresia, è ormai divenuta ai nostri occhi una concreta possibilità per qualsiasi tipo di leggendario, in seguito all’introduzione della linea evolutiva Cosmog – Cosmoem – Solgaleo/Lunala all’interno dei giochi di settima generazione.

È dunque una possibilità che non possiamo certamente ignorare e che, per certi aspetti, potrebbe essere compatibile con la struttura bipartita del DLC di Pokémon Scarlatto e Violetto. L’annuncio di questa creatura in qualche modo legata a Terapagos è infatti arrivato prima dell’uscita di entrambi i DLC. Certo, possiamo ipotizzare che sia stata una scelta obbligata, dovuta alla presenza della tartarughina nella sceneggiatura del secondo episodio dell’anime, ma non possiamo nemmeno escludere che possa essere stata un’anticipazione del fatto che la tartarughina sarà parte integrante anche della prima parte del DLC, nonostante quest’ultimo apparentemente sembri non c’entrare nulla con Terapagos e l’Area Zero, essendo piuttosto incentrato su Ogerpon e Nordivia.

Pokémon Scarlatto e Violetto DLC - terapagos e ogerpon

Non bisogna infatti dimenticare che l’intero DLC (e non solamente la seconda parte) si intitola “Il tesoro dell’Area Zero“, come se la parte centrale della regione fosse il fulcro dell’espansione. Possiamo dunque chiederci: e se il tesoro di cui si parla nel titolo fosse questa piccola tartarughina? E se il nostro compito durante il DLC fosse proprio scoprire il mistero che si nasconde dietro quest’ultima, portandola infine a evolversi nella sua forma definitiva, una volta giunti nel cuore più profondo dell’Area Zero? In questo caso, viaggeremmo in compagnia della tartarughina sin dai primi momenti del DLC e, insieme a lei, vivremmo molte avventure, sconfiggendo sulla nostra via il malvagio Ogerpon e, in seguito, avendo la meglio sui migliori studenti dell’Accademia Mirtillo, arriveremmo nel cuore della regione di Paldea e sveleremmo l’incredibile potenziale nascosto all’interno della nostra piccola compagna di viaggio, magari scoprendo, alla fine della nostra avventura, che la piccola tartaruga non è in realtà l’unico esemplare di Terapagos vivente.

Durante l’avventura principale di Pokémon Scarlatto e Violetto abbiamo infatti affrontato diverse creazioni di Terapagos, i Paradossi appunto, e abbiamo sfruttato il suo potere attraverso la Teracristal. Se quindi la nostra piccola tartaruga deve ancora “crescere” e acquisire i suoi poteri di manipolazione della realtà, è necessario che ce ne sia un’altra in grado di creare ciò che abbiamo incontrato durante il nostro primo viaggio nell’Area Zero e che forse potrebbe essere sua madre, sua nonna o una sua parente in generale. In questo caso, il DLC racconterebbe dunque la storia di un ricongiungimento familiare: raggiungendo le profondità dell’Area Zero, incontreremo la madre della piccola tartaruga, al momento ancora agganciata alla sfera di cristallo e pronta a inghiottire con i suoi cristalli l’intera Paldea. Sarà nostro compito sconfiggerla per salvare la nostra regione e aiutare la piccola Terapagos a riunirsi con la madre perduta.

Terapagos come Zygarde

Un’altra possibilità a cui sicuramente molti di noi hanno pensato, vedendo per la prima volta la tartarughina, è che si tratti di una forma alternativa del leggendario, un po’ come è già avvenuto in passato con Zygarde, il terzo leggendario di sesta generazione, dotato di ben cinque forme dalla differente potenza (la Cellula, il Nucleo, la forma 10%, quella 50% e infine quella Completa).

Teca Zygarde

In particolare molti di noi avranno sicuramente pensato alle Cellule di Zygarde, ovvero minuscole parti del corpo del leggendario che, una volta unite, potevano permetterci di ricostruirlo per intero. Per ottenerle era necessario girare per la regione di Alola e raccoglierle una a una, scandagliando attentamente ogni singolo percorso.

Ora, se ci pensiamo bene, il caso di Terapagos non è poi così differente da quello di Zygarde. Anche la tartaruga di nona generazione possiede una forma più grande e completa, quella rappresentata all’interno del diario di Callugaris, e, molto probabilmente, ne possiede anche una più piccola, proprio la nostra tartarughina. Questa, se osservata attentamente, sembra infatti un piccolo Terapagos, caratterizzato però dalla presenza di un solo esagono sul dorso, al posto dei diciotto che caratterizzano la versione più grande (nel frattempo, divenuti pentagoni forse per adattarsi meglio a costituire la forma del carapace). Quest’ultimo è stato proprio il dettaglio che ha maggiormente attirato la nostra attenzione. Guardando la piccola forma sul suo carapace, l’idea è giunta spontaneamente: perché non potrebbe essere una delle 18 presenti sulla grossa tartaruga?

In questo senso, la piccola tartaruga sarebbe una “cellula” di Terapagos e il compito del giocatore sarebbe quello di raccoglierle tutt’e diciotto (una per tipo) durante i suoi viaggi nelle terre del DLC. La presenza di questo tipo di attività secondaria potrebbe essere compatibile con il modo in cui è strutturato il Pass d’Espansione. Infatti, nonostante esso sia chiamato “Il Tesoro dell’Area Zero”, le due parti sembrano concentrarsi su tutt’altro, allontanandosi moltissimo dal centro di Paldea.

Come già detto in precedenza, la tartarughina (o, in questo caso, le tartarughine) potrebbe essere quindi l’elemento in grado di unirle, sotto forma di un’unica missione secondaria che chiederà al giocatore di trovare tutte e diciotto le tartarughe. Solo in questo modo, egli potrà accedere al vero finale del DLC e trovare quello che viene chiamato il Tesoro dell’Area Zero, che in questo caso potrebbe essere la grossa sfera di cristallo, in grado di trasfomare Terapagos nella sua forma Completa.

Piccola tartaruga come forma principale

Finora abbiamo dato per scontato che Terapagos sia la “forma principale” del leggendario e che la tartarughina sia solamente una forma alternativa e accessoria, utile solamente per motivi di trama o di gameplay. Ma cosa succederebbe se invece ribaltassimo questa nostra prospettiva e considerassimo la piccola tartaruga come la forma principale del leggendario? Le nostre due ultime teorie partiranno proprio da questo presupposto, spiegando un po’ quali possibilità potrebbero realizzarsi se questo secondo punto di vista fosse effettivamente quello corretto.

Terapagos come forma teracristallizzata speciale

Chi di noi non è rimasto perplesso o stranito quando ha scoperto che la meccanica di questa generazione, la Teracristal, sarebbe stata uguale per tutti i Pokémon e che non avrebbe avuto alcun tipo di variante, in grado di personalizzare o di cambiare l’aspetto di alcuni Pokémon? Tutte le generazioni hanno avuto finora meccaniche dotate di varianti in base alla singola specie, attraverso cui conferire qualcosa di speciale ai Pokémon più famosi. Dalle Megaevoluzioni alle mosse Z speciali, fino ad arrivare alle forme Gigamax. Mancava solamente la nona generazione, stranamente dotata di una meccanica uguale per tutti i Pokémon. Per questo nessuno è rimasto particolarmente sorpreso quando il famoso leaker Riddler Khu ha pubblicato la seguente immagine, accompagnata dalla domanda: “Una di queste è differente. Quale?”

terapagos

Molti hanno subito capito quale fosse la risposta corretta all’indovinello: la Megaevoluzione, l’unica meccanica in grado di cambiare l’aspetto di alcuni Pokémon specifici per tutta la durata della battaglia. La correttezza di tale risposta è stata in seguito confermata dallo stesso Khu, riportando uno dei tanti leak anonimi di 4chan in cui si parlava della presenza all’interno del DLC di una “nuova meccanica di gioco” non ancora annunciata.

terapagos

Per molti fan è stato facile unire i puntini e comprendere quello che intendeva il riddler cinese sin dall’inizio: nell’espansione di Pokémon Scarlatto e Violetto verrà introdotta una variante della Teracristal che modificherà i connotati fisici di alcuni Pokémon specifici, tra i quali forse anche la nostra tartarughina.

Perché non ipotizzare che il Pokémon simbolo della seconda parte del DLC possa in realtà essere la variante teracristallizzata della tartarughina? Se così fosse, dopo le nostre avventure tra i luoghi dell’espansione di Pokémon Scarlatto e Violetto, una volta giunti nuovamente nell’Area Zero, potremmo scoprire che il nostro piccolo amico possiede in realtà un potere nascosto, che, una volta entrato in contatto con la sfera densa di potere nascosta nel cuore di Paldea, gli permette di trasformarsi, assumendo l’aspetto della minacciosa creatura vista anche da Callugaris. Giunti a quel punto, sarà poi nostro compito riportare alla calma Terapagos ed evitare che, ritornato alla sua forma originale, distrugga il mondo divorandolo con i suoi cristalli.

Una volta concluso lo scontro, avremo non solo la possibilità di accogliere definitivamente la tartarughina nella nostra squadra, ma avremo anche sbloccato la possibilità di trasformarla nella sua forma teracristallizzata speciale, in grado di assumere un Teratipo diverso in base allo strumento che le avremo assegnato oppure dotato di un’abilità unica che interagisce in qualche modo con i tipi.

Terapagos come Paradosso

Fino a questo momento abbiamo parlato di evoluzione, teracristallizzazione, forme alternative e altro, ma non abbiamo mai preso in considerazione il grande potere posseduto da Terapagos secondo la teoria del desiderio: quello di dare vita ai desideri. Se infatti i desideri costituiscono un elemento fondamentale per questa tartaruga, perché non pensare anche che siano alla base anche del rapporto che intercorre tra la tartarughina e Terapagos? Ecco dunque che emerge una quarta possibilità: Terapagos è in realtà una concreta manifestazione dei sogni della piccola tartaruga.

Questa, come abbiamo visto dai primi episodi dell’anime Pokémon, è in grado di passare gran parte del suo tempo all’interno di un piccolo gioiello, presumibilmente dormendo e, di conseguenza, sognando. Ma cosa potrebbe sognare per tutto il tempo questa piccola tartaruga? Forse potrebbe da un lato essere in grado di percepire i desideri degli esseri umani e immaginare oggetti ed esseri viventi mai visti prima, ma, d’altro canto, potrebbe anche sognare cose che riguardano lei stessa, come, per esempio, l’aspetto che potrebbe avere una volta cresciuta.

Nasce così Terapagos, il Pokémon Paradosso involontariamente generato dalla piccola tartarughina, dotato di una particolare affinità con tutti i tipi, vista l’incapacità di quest’ultima di scegliere uno solo tra i 18 possibili. Esso rappresenta ciò che la piccola Terapagos sogna da secoli: uscire dal guscio e divenire grande e forte come i Pokémon da lei immaginati. Tuttavia, periodicamente, un senso di sconforto la coglie: si accorge di star sognando ormai da molto tempo e di non aver fatto ancora alcun progresso. La paura comincia a pervaderla, al solo pensiero che lei potrebbe non divenire mai come quella bellissima tartaruga che abita la sua immaginazione. Ed è in quel momento che i suoi sogni divengono incubi e la tartaruga cristallina diviene un gigantesco abominio in grado di inghiottire il mondo intero. Il primo essere umano a confrontarsi con questo essere era stato Callugaris, ma nel presente sarà il nostro Allenatore a incontrarlo nuovamente e a doversi impegnare in una difficile lotta per sconfiggerlo definitivamente.

Quale sarà quindi il destino della nostra tartarughina?

Nonostante tutte queste nostre speculazioni, il destino della piccola tartaruga rimane incerto. Magari una delle teorie qui elencate sarà corretta, magari la soluzione finale sarà una combinazione tra queste, o magari sarà tutt’altra. Per saperlo, dovremo attendere nuove informazioni ufficiali. Tuttavia, nel frattempo, speriamo che questa rubrica vi sia piaciuta e che vi abbia aiutato a riprendere il filo del discorso sulla trama di Pokémon Scarlatto e Violetto, oltre che su quanto attualmente sappiamo del DLC dei giochi di nona generazione.

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