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Young Souls, Recensione: botte di ruolo nel sottosuolo

Young Souls segna il debutto di 1P2P Studio con un’esperienza ibrida tra gioco di ruolo e beat ’em up in 2D, ora su Nintendo Switch.

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   · 5 min lettura Recensioni
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Fuori dal panorama dei giochi tripla A, esiste una cornucopia di sperimentazioni videoludiche, come quelle di chi punta sull’attualizzazione o sulla rinascita di un genere meno in voga rispetto al passato. Questo è lo spirito che traspare da Young Souls, un’interessante commistione tra GDR e beat ’em up pronta a rapire i giocatori con la stessa vivacità dei suoi protagonisti.

Il debutto di 1P2P Studio nell’industria è infatti segnato dalla volontà di dare nuova linfa vitale a una tipologia di esperienze molto in voga nell’epoca d’oro delle sale giochi. Se Scott Pilgrim vs. The World ha un gusto romanticamente retro, Young Souls cerca la via dell’ibridazione. In collaborazione con l’editore The Arcade Crew, il team francese ha confezionato un’avventura dallo stile artistico frizzante come il duo di protagonisti decisi a rischiare la pelle per salvare la propria famiglia. Dopo una prima infarinatura data da una demo su Steam, ci siamo trasferiti su Nintendo Switch per raccontare le qualità e gli inciampi del gioco nella sua interezza.

Fratelli alla riscossa

Abbiamo già fatto la conoscenza di Tristan e Jenn, la coppia di gemelli in lotta contro orde di goblin mentre fuggono da una città in fiamme. Se il futuro che li prospetta appare disastroso, il flashback che li trasporta indietro nel tempo mostra la loro accogliente villa e la calma prima della tempesta. Mentre il Professore un po’ smemorato è impegnato con il suo lavoro, i ragazzi decidono di marinare la scuola e girovagare per la città. La breve gita fuori porta lascia spazio però a un’atmosfera tesa, quando gli orfani scovano un passaggio segreto che, dall’ufficio del loro genitore putativo, scende fino ai confini di un mondo sotterraneo. Una realtà fantasy medievale vive sotto i loro piedi, fatta di potenziali amici, studiosi e nemici potenti che hanno rapito il loro tutore.

Per ritrovarlo, i suoi figliocci dovranno passare lungo una labirintica serie di gallerie, di dungeon brulicanti avversari pericolosi. Di livello in livello, i fratelli impareranno a farsi meno impulsivi rispetto al principio, ad ascoltare gli altri, mantenendo costante il loro vigore adolescenziale. Attraverso dei dialoghi curati e mai dozzinali – con tanto di parolacce affidate ai due ribelli – la trama si attesta come una buona cornice del comparto ludico e non un mero pretesto. In virtù del suo genere di appartenenza però, l’opera prima di 1P2P Studio avanza a singhiozzi, nella misura in cui la storia procede solo dopo avere superato un determinato numero di zone.

Young Souls

Picchiaduro di ruolo

Il laboratorio sotterraneo funge ora da base operativa dalla quale andare in missione. Qui è infatti possibile scegliere il punto di partenza – in base ai dungeon sbloccati – e cambiare il proprio equipaggiamento, anche se il giocatore è libero di apportare delle modifiche in qualsiasi momento. Prepararsi significa costruire una vera e propria build da action GDR fatta di elmo, scudo, arma e altro. Ogni oggetto può offrire potenziamenti e specifiche statistiche di attacco, di difesa e un peso distinti l’uno dall’altro, che andranno a sommarsi nel computo finale. Ora distruggendo avversari, ora facendo acquisti presso il mercato dei goblin, si collezionano via via una buona gamma di strumenti. Approntato un completo adatto, si attraversano i portali verso l’ignoto, suddiviso in quattro macro aree formate da lunghi corridoi e scalinate a scorrimento laterale in due dimensioni, come il più classico del beat ’em up pretende.

Si tratta di un picchiaduro all’arma bianca, le cui meccaniche principali sono ibridate con quelle da gioco di ruolo: un attacco potente, uno speciale e uno leggero prendono il posto del montante e del pugno frontale, in aggiunta a degli incantesimi. Importante è il tempismo nella difesa: parando al momento giusto l’attacco di un nemico, sarà possibile stordirlo quel tanto che basta per assestargli un paio di colpi. Le finestre di parry variano di volta in volta, dagli esseri più basilari ai boss. Si confermano le nostre impressioni iniziali, secondo le quali basterà un minimo di concentrazione per indovinarle nella loro quasi totalità. In caso di paura, esiste una rotolata, soggetta a una barra della resistenza. La difficoltà generale è stato calibrata in modo soddisfacente, con una curva ascendente ben equilibrata e più livelli di sfida disponibili. Se uno dei due gemelli va a terra in battaglia, l’altro può rianimarlo consumando uno dei cuori rimanenti. A lungo andare, si avverte una leggera frizione tra il dinamismo da beat ’em up e lo studio metodico prerogativa di un GDR, tuttavia la commistione messa insieme dal neonato gruppo d’oltralpe funziona.

Compromessi artistici

La direzione artistica di Young Souls è uno degli elementi che gli permetterà di essere ricordato nel tempo. Nulla di originale, ma dei disegni e uno stile vicini a un prodotto animato o a un fumetto in movimento riescono a renderlo riconoscibile. Non riesce invece a emergere la colonna sonora, che rimane sotto tono per l’intera avventura, arrangiandosi con delle tracce piuttosto anonime.

Avendo a disposizione il gioco completo, dobbiamo riprendere quanto espresso in sede di anteprima: nonostante il tempo aggiuntivo a disposizione, il titolo soffre di qualche problema tecnico. Ci riferiamo per esempio alla sparizione improvvisa di alcuni personaggi, la quale obbliga a uscire e a rientrare dalla stanza dove dovrebbe trovarsi, a dei bug riguardanti i menù che più di una volta hanno costretto a chiudere il software stesso e a riaprirlo. In ultimo, tutti i tempi di caricamento sono piuttosto lunghi.

Young Souls

Young Souls fa dell’ibridazione e della leggerezza le sue chiavi di lettura. Mescolando meccaniche da picchiaduro a scorrimento con quelle da GDR, 1P2P Studio ha dimostrato che esiste la possibilità di rendere attuale un genere simbolo di una generazione passata. Ammantato da una trama intrigante seppure raccontata in modo compassato, il gameplay, cuore della produzione, riesce nell’intento di divertire i giocatori, pur mostrando il fianco a più di un problema tecnico che speriamo possa essere risolto.

Young Souls è disponibile dal 10 marzo 2022 su Nintendo Switch tramite il Nintendo eShop al prezzo di 24,99 euro.

Voto: 7.3

Pro
Gameplay ibrido appetibile per gli amanti dell’uno e dell’altro genere di riferimento
Una buona storia di coraggio e di crescita
Contro
Bug e altri problemi tecnici
L’anima da GDR e quella da beat ’em up non collimano sempre

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