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I produttori di Metroid Dread sono stati accusati per la loro politica lavorativa stressante

All’interno dell’azienda che ha sviluppato Metroid Dread, alcuni dipendenti hanno riferito che al suo interno ci fossero delle politiche lavorative stressanti.

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   · 2 min lettura Nintendo
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Con l’arrivo di ottobre è finalmente stato pubblicato il nuovo capitolo di una delle saghe di maggior successo di Nintendo: Metroid Dread. Questo titolo è stato molto atteso dai fan, però il suo sviluppo cela delle incognite assai poco linde, siccome i produttori del gioco sono stati accusati di una politica lavorativa molto stressante.

Infatti moltissimi dipendenti che lavoravano per MercurySteam – in un’intervista rilasciata al sito spagnolo Anait Games – hanno riferito di una situazione lavorativa e di una condotta un po’ tossica. Alcuni hanno detto che in certi casi alcuni reparti si sono stati ridotti, a causa di un abbandono del personale, tra cui quello dedicato alla realizzazione di cut-scene: infatti ve n’erano un totale di 120 da realizzare nel periodo tra aprile e luglio del 2020, pertanto alcuni dipendenti hanno mollato.

Successivamente è stato anche riferito che i game director di Metroid Dread davano delle indicazioni tra loro contrastanti ai dipendenti, rendendo il lavoro molte delle volte difficoltoso o addirittura estremamente confusionario. Inoltre, in base a quanto detto da uno dei dipendenti del reparto artistico, gli stessi lavoratori vengono trattati con poca fiducia e molti non vengono nemmeno valorizzati. Dunque l’atmosfera all’interno dell’azienda risulta essere parecchio permeata da una certa tensione. Dopodiché – per quanto concerne le punizioni – è stato riferito che vanno da isolare il lavoratore coinvolto o addirittura al licenziamento.

Si è anche parlato dell’epidemia di COVID-19, giacché la situazione è stata gestita in malo modo da MercurySteam: specificatamente in maniera estremamente disordinata. Andando avanti, si sono anche registrate delle condotte poco professionali nei confronti di coloro che chiedevano delle modifiche al salario. In conclusione, è stato anche detto che se queste sfortunate vicissitudini non sono mai saltate fuori durante lo sviluppo – e anche dopo – è a causa della paura a esporsi di molte persone, che hanno appunto preferito tacere.

Se queste informazioni dovessero rivelarsi vere, per MercurySteam e la stessa Nintendo si tratterebbe di un duro colpo; visto anche il periodo non proprio ottimale per altri scandali in aziende legate al mondo dei videogiochi, con l’ultima avvenuta in questi mesi riguardanti le condotte sessiste e misogine adottate da molti dipendenti all’interno di Activision e Blizzard.

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Fonte anaitgames.com
Metroid Nintendo Nintendo Switch

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