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Nintendo potrebbe concentrarsi esclusivamente sullo sviluppo di Nintendo Switch

Nintendo continuerà lo sviluppo in parallelo di giochi per Nintendo Switch e 3DS, o la console ibrida diventerà l’unica punta di diamante della Grande N?

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   · 3 min lettura Nintendo
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Secondo il parere gli esperti, Nintendo potrebbe unificare la propria strategia di rilascio riguardo i propri titoli, abbandonando definitivamente lo sviluppo di giochi per 3DS e concentrando tutte le sue risorse su quelli per Nintendo Switch.

Il 3DS rimarrà in giro per un altro paio di anni grazie all’elevato numero di dispositivi venduti, ma l’obiettivo di Nintendo Switch è quello di diventare la sola e unica piattaforma di Nintendo. Questa sarà la più grande evoluzione nella compagnia da tre decadi a questa parte.

Queste parole dell’analista di Macquarie David Gibson sembrano non dare spazio a fraintendimenti: valutando quella che sembra essere la strategia con la quale Nintendo si sta occupando di promuovere la sua console ibrida e i giochi per essa rilasciati, egli ha notato come Nintendo Switch venga sempre più proposta sotto il suo ambito di console portatile (specialmente con l’annuncio di un titolo principale della serie Pokémon in arrivo) piuttosto che come dalla già affermata console casalinga che si è dimostrata essere sin dal suo rilascio.

Questa possibile unificazione farebbe tuttavia puntare a Nintendo tutte le sue speranze di successo su una unica console per la prima volta dopo il rilascio dell’originale Game Boy nel 1989, col rischio di un totale fallimento qualora Nintendo Switch non prosegua nella linea di successo che sembra aver intrapreso già dal suo rilascio nello scorso 3 marzo.

Una ulteriore tesi contro la teoria dell’abbattimento definitivo della barriera tra console portatili e fisse vuole Nintendo impossibilitata, nonostante i successi della console ibrida, ad eguagliare gli impressionanti risultati registrati negli anni della compresenza tra Nintendo DS e Wii.

Nonostante ciò, i segni per questa unificazione ci sono tutti: i team di sviluppo per i giochi portatili e casalinghi sono stati accorpati già nel 2013, anno precedente all’inizio dello sviluppo di Nintendo Switch, e giusto tre mesi fa la Casa di Kyoto ha iniziato a calcolare i guadagni smettendo di distinguerli tra derivanti da console portatili e casalinghe.

Il presidente di Nintendo of Japan Tatsumi Kimishima si è finora mantenuto vago a riguardo, affermando che:

Siamo coscienti del fatto che Nintendo Switch sta diversificando il modo in cui le persone fruiscono dei videogiochi, ma speriamo di continuare ad offrire differenti metodi di gioco sia per le nostre console casalinghe che per quelle portatili.

Non bisogna tuttavia dimenticare che, al rilascio di Nintendo DS, la strategia inizialmente voluta da Nintendo li voleva intenzionati intraprendere un supporto in parallelo tra la nuova console portatile e il Game Boy Advance, fino a quel momento la loro console portatile di punta. Supporto che, come sappiamo, è stato invece interrotto poco dopo.

In blu le vendite delle console portatili, in rosso quelle delle console casalinghe di Nintendo negli anni dal 2001 al 2016.

Ad oggi non possiamo far altro che ascoltare le parole dell’analista di turno, ma a conti fatti Nintendo non ha fornito grossi indizi sulla direzione e le scelte che l’azienda prenderà in futuro riguardo lo sviluppo dei propri hardware. Voi preferireste che Nintendo concentrasse tutti i suoi sforzi su Nintendo Switch, o sperate nel rilascio nei prossimi anni di un successore del vostro ormai invecchiato ma in buona forma 3DS?

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