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Pokémon Rosso e Verde dovevano avere 65 mila varianti in base all’ID Allenatore

Pokémon Verde e Rosso avrebbero originalmente dovuto avere ben 65 mila varianti del gioco in base al proprio ID Allenatore.

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   · 2 min lettura Giochi
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In origine, Pokémon Rosso e Verde avrebbero dovuto contenere ben 65 mila varianti del gioco, stabilite in maniera casuale. Il canale YouTube Did You Know Gaming, famoso per le ricerche su curiosità e segreti del mondo dei videogiochi, ha fatto luce su delle vecchie interviste e testimonianze da parte di Game Freak, a proposito dei primi giochi Pokémon in assoluto. Attraverso queste informazioni, si è scoperto come nei piani originali dei giochi prima generazione, fosse prevista la possibilità di randomizzare il gioco in base al proprio ID Allenatore.

All’inizio della partita infatti, il gioco avrebbe casualmente assegnato al giocatore un numero compreso tra 1 e 65.535 e tale cifra, avrebbe influenzato radicalmente la propria avventura, modificando il layout di alcune zone, così come quali mostriciattoli avremmo potuto incontrare. Il programmatore Takenori Oota, in un libro uscito solo in Giappone nel 1996 intitolato “Pokédex”, disse a riguardo:

“Avevamo preso in considerazione l’idea che ogni gioco generasse un ID casuale la prima volta che venisse avviato e quel numero avrebbe determinato quali Pokémon sarebbero apparsi nel gioco.”

Su questo argomento si è espresso anche il fondatore di Game Freak e creatore della serie, Satoshi Tajiri, in un’intervista del 1997 sulla rivista Famimaga 64:

“La conformazione della foresta, i Pokémon che sarebbero apparsi, volevo creare un gioco che sarebbe stato differente per ognuno, ma era molto difficile. Perciò mi consultai con Shigeru Miyamoto di Nintendo e decidemmo alla fine che, a seconda del colore – Rosso o Verde – i mondi sarebbero stati paralleli, ma differenti.”

Avere tutte queste varianti sarebbe stato forse troppo complicato per l’epoca di Pokémon Rosso e Verde, ma chissà che un’idea del genere non venga ripescata per qualche titolo futuro. Nel frattempo, per tutti i nostalgici della prima generazione, date un’occhiata a come sarebbero oggi quei giochi se realizzati in un meraviglioso 3D.

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