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L’artista Emdy ricrea i tre Pokémon mai nati di Kanto: appariranno nei titoli per Nintendo Switch?

Emdy, disegnatore e artista con molte collaborazioni attualmente in attivo, ha realizzato disegni in alta definizione dei Pokémon originariamente scartati dal Pokédex di Kanto.

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   · 4 min lettura Giochi
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Si chiamano Diaa, Kurokki e Jaggu e sono accomunati da un triste destino: si tratta di Pokémon inizialmente progettati per far parte del Pokédex di Kanto in Pokémon Rosso (versione giapponese) e Pokémon Verde, e successivamente scartati, vittime di una scrematura che ha ridotto a 151 le creature tascabili originarie. Questi mostriciattoli non hanno mai raggiunto le cartucce di gioco per Game Boy e sono rimasti sconosciuti al mondo intero fino al 16 maggio 2018, quando è stato pubblicato, in Giappone, il manga dedicato alla vita di Satoshi Tajiri, il creatore dell’intero brand Pokémon.

È proprio grazie alle pagine del fumetto che i Pokémon scartati hanno finalmente visto la luce, dopo più di 20 anni dalla loro creazione. Le immagini di Diaa, Kurokki e Jaggu sono leggermente sgranate e prive di colori, nel tipico stile pixelloso dei Pokémon nei primissimi titoli della serie principale. L’artista e disegnatore Emdy, che ha attualmente in attivo diverse collaborazioni anche con Pokémon Millennium, ha donato alle tre creature tascabili una rinascita, realizzandone le illustrazioni in alta definizione e a colori. Emdy aveva già realizzato in maniera esemplare una sua interpretazione di Gorochu, la seconda evoluzione di Pikachu mai approdata nei titoli ufficiali. Il punto di partenza per la realizzazione dei disegni è stato il bozzetto originario dei tre Pokémon:

Ecco i lavori nati dalla mano esperta di Emdy:

Diaa è ispirato a un cervo, com’è intuibile dalla sua fisionomia e dal palco di corna, Kurokki ha come base un coccodrillo e Jaggu uno squalo (in inglese jag indica la forma a spuntone sulla testa degli squali).

Per capire al meglio il concetto dietro il suo lavoro e la reinterpretazione dei Pokémon da lui eseguita, abbiamo fatto una breve intervista a Emdy:

D1: Per realizzare i disegni ti sei ispirato allo stile dei primi videogiochi?

R1: Esattamente. Essendo cresciuto con Pokémon Blu avevo ben chiaro lo stile di quei tempi, ormai totalmente cambiato. Anni fa la Game Freak doveva essere limitata a livello di design non tanto per scelta estetica quanto per via dell’hardware disponibile (ovvero quello di Game Boy e Game Boy Color). Con queste limitazioni nelle sprite di prima generazioni, le creature dovevano avere caratteristiche evidenziate e ben riconoscibili, a volte persino caricaturali. Basti pensare, per esempio, alla primissima sprite di Golbat.

D2: Hai usato lo stesso ragionamento anche per realizzare l’illustrazione di Gorochu?

R2: Sì, ho voluto tenere l’immagine della mascotte del brand (forse ancora per poco, data la possibile futura rivalità con Eevee) invariata, seguendo le direttive delle interviste lette a riguardo. Nel caso di questi tre Pokémon ho deciso di non approfondire in modo eccessivo. Quando eseguo lavori del genere per conto mio preferisco pensare solo a divertirmi. Guarda la faccia del coccodrillo per esempio, è veramente stupida!

D3: Come mai non hai illustrato anche il quarto Pokémon presente nella pagina del manga, quello simile a un cactus?

R3: Mi sarebbe piaciuto regalare una fanart anche a lui ma si vede davvero pochissimo e non sono riuscito a estrapolare abbastanza informazioni sul suo aspetto da disegnarlo.

D4: Secondo te, se i tre Pokémon fossero diventati parte integrante del Pokédex di Kanto, che tipo avrebbero avuto?

R4: Sinceramente ho iniziato a pensare al tipo soltanto nelle fasi finali del lavoro. Oltre allo squalo, a cui darei ovviamente il tipo Acqua, immaginerei il cervo come un Pokémon di tipo Roccia. Il coccodrillo invece… francamente non lo saprei dire nemmeno ora!

D5: Un’ultima domanda! Secondo te c’è un motivo se l’esistenza di questi Pokémon sia stata svelata proprio ora?

R5: Ne ho discusso con Cydonia e con alcuni amici proprio questa settimana. Inizialmente non mi aspettavo nulla se non un “dietro le quinte” per noi veterani della serie, ma il buon Francesco sa essere persuasivo! Ora vedo, oltre l’orizzonte, una possibile entrata in scena, probabilmente rivisitata, di queste vecchie creature per i prossimi titoli che, da quanto stiamo apprendendo, saranno dei reboot della prima generazione. Però soltanto il tempo potrà darci delle risposte. O, forse, i mille trailer che solitamente spoilerano quasi tutto il contenuto prima dell’uscita dei videogiochi!

Queste illustrazioni e tutte le altre opere di Emdy si possono trovare sul suo profilo Twitter e Instagram.

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