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PokéQuark: Wattrel e Kilowattrel, gli instancabili avventurieri del mare

Questo mese la rubrica PokéQuark fa tappa a Paldea per approfondire le origini e le ispirazioni di Wattrel e Kilowattrel.

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Bentornati nel nuovo numero di PokéQuark! Questo mese la nostra rubrica torna a esplorare la regione di Paldea per approfondire i retroscena della nascita di Wattrel e Kilowattrel. Pochi giorni fa abbiamo infatti celebrato il secondo anniversario del rilascio di Pokémon Scarlatto e Violetto. Fare ritorno nella spagnoleggiante Paldea è un modo per ripercorrere questi due anni della storia del brand Pokémon. 

PokéQuark logo

Per gli spettatori di Orizzonti Pokémon questa è inoltre l’occasione per conoscere meglio uno dei personaggi dell’anime. Tra i componenti della squadra di Roy, protagonista maschile della serie, c’è proprio un esemplare di Wattrel. Insomma, per questa famiglia evolutiva il ruolo di “eroe del mese” è più che meritato!

Wattrel e Kilowattrel: alcuni dati preliminari 

Eccoci al nuovo numero di PokéQuark, la rubrica in cui ci cimentiamo in un’analisi delle ispirazioni che hanno portato alla nascita delle creature tascabili. L’approfondimento di questo numero è incentrato su Wattrel e la sua evoluzione Kilowattrel. Ecco alcuni dati preliminari per conoscere meglio i protagonisti di questo approfondimento. 

Wattrel

Categoria: Pokémon Idrobatide
Tipo: Elettro/Volante
Altezza: 0,4 m
Peso: 3,6 kg
Abilità: Assorbivolt (Volt Absorb) o Energia Eolica (Wind Power

Wattrel è un Pokémon che ha fatto il suo debutto a Paldea. Nel Pokédex di questa regione è abbinato al numero 177, mentre in quello Nazionale è associato al 940. Il suo nome contiene, verosimilmente, il sostantivo inglese petrel (petrello), che designa numerose specie di uccelli marini. Il vocabolo petrel può inoltre essere tradotto come procellaria, nome generico che indica diversi volatili marini appartenenti all’ordine dei procellariformi. Il termine watt (W) rimanda invece all’unità di misura della potenza nel Sistema internazionale di unità di misura. Il suo valore può essere espresso come un joule (l’unità di misura dell’energia) al secondo. 

1 W = 1 J/s 

Un watt corrisponde alla velocità d’esecuzione di un lavoro elettrico quando una corrente di un ampere (A) scorre attraverso una differenza di potenziale elettrico di un volt (V). Il watt si può esprimere anche come il prodotto di un volt (l’unità di misura della tensione elettrica) per ampere (l’unità di misura dell’intensità della corrente elettrica). Prendendo come punto di riferimento una lampadina, il watt (W) indica quanta energia consuma per produrre luce.

1 W = 1 V × A

La variante nipponica del nome Wattrel, ovvero Kaiden (カイデン), potrebbe invece unire i vocaboli giapponesi 海 (kai, mare) e 海燕 (kaien), sinonimo di umi tsubame (uccello delle tempeste). Non si esclude un ulteriore riferimento alla parola 雷電 (raiden, traducibile come “tuono” o “fulmine”). Nei videogiochi Pokémon Scarlatto e Violetto, Wattrel si evolve in Kilowattrel a partire dal livello 25.

Kilowattrel

Categoria: Pokémon Fregata
Tipo: Elettro/Volante
Altezza: 1,4 m
Peso: 38,6 kg
Abilità: Assorbivolt (Volt Absorb) o Energia Eolica (Wind Power)

Kilowattrel è una creatura tascabile apparsa per la prima volta nella terra di Paldea. Nel Pokédex di questa regione si trova al numero 178, mentre in quello Nazionale occupa la posizione 941. Il suo nome può essere interpretato come la fusione tra la parola petrel (petrello) e il termine kilowatt (kW). Quest’ultima è un’unità di misura della potenza che equivale a 1.000 watt (W).

1 kW = 1.000 W

Il kilowatt viene generalmente utilizzato per esprimere la potenza di motori (elettrici e non elettrici), macchine e impianti riscaldanti. Il riferimento ai motori potrebbe collegarsi a uno dei temi fondanti di Pokémon Scarlatto e Violetto. I leggendari Koraidon e Miraidon ricordano infatti due motociclette e i Centri Pokémon sono simili a stazioni per fare rifornimento di carburante.

Il nome Kilowattrel potrebbe inoltre essere letto come l’unione tra prefisso chilo (o kilo), che esprime il fattore mille, e Wattrel, la pre-evoluzione di Kilowattrel. La versione giapponese, vale a dire Taikaiden (タイカイデン) potrebbe invece includere dei riferimenti all’aggettivo 大 (tai, vale a dire “grande”) e al sostantivo 大海 (taikai, ovvero “oceano”). Non si escludono nemmeno dei rimandi ai vocaboli 海燕 (kaien, ovvero “uccello della tempesta” e 雷電 (raiden, vale a dire “tuono” o “fulmine”). La variante nipponica può inoltre essere scomposta in tai Kaiden, traducibile come “grande Wattrel”. 

Volatili in sintonia con l’oceano: uccelli delle tempeste, petrelli e fregate 

Alla base di Wattrel e Kilowattrel figurano, verosimilmente, diversi volatili con un forte legame con le aree oceaniche. Nello specifico, la creazione di questi Pokémon potrebbe essere stata influenzata dagli uccelli delle tempeste, dai petrelli e dalle fregate magnifiche. Si tratta di specie che, oltre a essere esteticamente simili alle creature tascabili di riferimento, condividono con loro diverse abitudini. In certi casi, il legame è dettato dalla connessione tra la storia della penisola iberica e Paldea, ispirata proprio a questo territorio europeo. Nelle prossime sezioni, ognuna di queste categorie sarà approfondita nel dettaglio. 

L’uccello delle tempeste: un oscuro presagio dal mare 

Uno dei possibili modelli di Wattrel e Kilowattrel è il mondo dei Procellariformi (Procellariiformes), un ordine che racchiude circa 147 specie di uccelli. Pur differenziandosi in alcuni aspetti, le quattro famiglie inglobate nell’ordine dei Procellariformi (Diomedeidi, Procellaridi, Idrobatidi e Oceanitidi) condividono alcune caratteristiche. Tutti questi uccelli marini, diffusi soprattutto nell’emisfero australe, visitano la terraferma solo per costruire i loro nidi. Trascorrono la maggior parte della loro vita in mare aperto, dove si trovano perfettamente a loro agio: sono infatti abili sia nel volo sia nel nuoto.

uccello delle tempeste

Nello specifico, Wattrel attinge, verosimilmente, dal genere Hydrobates, l’unico della famiglia degli Idrobatidi (Hydrobatidae). All’interno di questo gruppo, che popola soprattutto l’emisfero boreale, confluiscono svariati uccelli marini. Nel linguaggio comune, essi sono noti come uccelli delle tempeste (storm petrel in lingua inglese) o procellarie boreali. Queste denominazioni sono intercambiabili, in quanto la parola procellaria deriva dal termine latino procella (tempesta). 

Wattrel Pokémon
In Pokémon Scarlatto e Violetto i Wattrel e i Kilowattrel si trovano soprattutto presso le zone di mare. Il loro stile di vita ricorda molto il comportamento assunto in natura da svariati uccelli dell’ordine dei Procellariformi. 

Il riferimento a questa perturbazione atmosferica deriva dall’abitudine di queste specie di trovare rifugio sulle navi durante le tempeste. A causa di questa stretta correlazione, in passato il loro avvistamento in prossimità delle imbarcazioni veniva ricollegato all’imminente sopraggiungere del maltempo. Per tale motivo, a questi volatili venivano assegnati dei soprannomi poco lusinghieri. In Francia erano indicati con espressioni come satanique (diabolico) e oiseau du diable (uccello del diavolo). In Gran Bretagna l’uccello della tempesta era invece chiamato waterwitch (strega dell’acqua) o satanite (seguace del diavolo)

storm petrel

Nel corso dei secoli, questo comportamento ha dato origine anche a diverse leggende popolari. Secondo la tradizione bretone, gli uccelli delle tempeste racchiudevano le anime di esseri umani defunti. In certi racconti erano poveri marinai annegati, mentre in altre occasioni venivano identificati con capitani crudeli nei confronti del loro equipaggio. Nell’immaginario comune, chi maltrattava i propri sottoposti era condannato a trascorrere l’eternità volando in mare aperto.

Gli uccelli delle tempeste appaiono anche in diverse opere letterarie di area anglosassone, dove vengono chiamati Mother Carey’s chickens, ovvero “i polli di madre Carey”. Tra questi scritti è incluso anche Moby Dick (1851), uno dei più noti capolavori della letteratura americana. 

Mother Carey chickens

Mother Carey era una figura soprannaturale estremamente popolare tra i marinai anglofoni tra il XVIII e il XIX secolo. Questo personaggio del folklore era la personificazione delle tempeste e dei pericoli legati al mare e, per tale ragione, era temuta dai naviganti. Il nome potrebbe essere una forma corrotta dell’espressione latina Mater Cara (cara madre). In caso di pericolo, i marinai provenienti dall’Europa meridionale avevano infatti la consuetudine di invocare la Beata Vergine Maria con questo appellativo. Insomma, con il passare del tempo, la deformazione linguistica di un semplice gesto di conforto avrebbe dato origine a un’entità oscura e devastante.

uccello tempesta europeo

Risulta difficile stabilire se una specie specifica sia stata utilizzata come modello. La presenza di Wattrel a Paldea, terra basata sulla penisola iberica, permette di ipotizzare un collegamento con l’uccello delle tempeste europeo (Hydrobates pelagicus). Caratterizzato da un colore nerastro, con i suoi 15 centimetri di lunghezza è il più piccolo uccello marino europeo. Visibile in Europa, Africa e Asia, vive e si nutre in mare aperto, proprio come molti altri Procellariformi. Si può trovare anche sulle coste e sulle isole rocciose, dove costruisce i propri nidi in fessure del terreno o in tane sotterranee. 

“Nidifica sui dirupi a picco sul mare.”

Descrizione di Wattrel nel Pokédex di Pokémon Scarlatto

La sopravvivenza delle uova di uccello delle tempeste è però messa a rischio da predatori come ratti e gabbiani. Per salvaguardare la specie, in molte zone vengono così installati dei nidi artificiali per spingere gli esemplari maturi, fedeli al loro luogo di nascita, a nidificare. La protezione della fauna selvatica richiede impegno e dedizione!

Il petrello delle Bermuda: l’animale risorto dalle ceneri

Tra gli ispiratori di Wattrel e Kilowattrel potrebbe esserci anche l’universo dei Procellaridi, un’altra famiglia che, proprio come gli uccelli della tempesta, appartiene all’ordine dei Procellariformi. La famiglia dei Procellaridi conta 99 specie di uccelli marini, molte delle quali appartengono al genere Pterodroma e sono note comunemente come petrelli. Il sostantivo petrello (petrel in lingua inglese) è plausibilmente un diminutivo del nome Pietro e un riferimento a San Pietro, primo papa della Chiesa cattolica. Questa associazione deriva dalla sovrapposizione tra un miracolo narrato nei Vangeli e le abitudini manifestate in natura da molti uccelli marini della famiglia dei Procellaridi. 

Saint_Pierre_tentant_de_marcher_sur_les_eaux_by_François_Boucher

Nella Bibbia si racconta che, in occasione di un viaggio, Gesù avrebbe raggiunto i discepoli che si trovavano in barca camminando sulle acque. Nella versione riportata nel Vangelo di Matteo, anche il discepolo Simon Pietro (il futuro San Pietro), si sarebbe spostato appoggiando i piedi sull’acqua. Allo stesso modo, le tecniche di caccia dei petrelli, che catturano gli animali marini posizionando le zampe a pelo d’acqua, creano l’illusione di una camminata.

Normalmente la parola petrello viene utilizzata con una certa flessibilità. Poiché anche altri Procellariformi creano l’illusione di una corsa acquatica, nel linguaggio comune tanti volatili di questo ordine vengono abitualmente chiamati petrelli. È il caso dell’uccello delle tempeste (Hydrobates pelagicus), il cui nome inglese è storm petrel (letteralmentepetrello della tempesta”). Anche i creativi di Game Freak potrebbero aver mescolato diverse specie di Procellariformi tenendo conto delle loro affinità

Nel genere Pterodroma spicca in particolare il petrello delle Bermuda (Pterodroma cahow), dotato di una storia estremamente interessante. Questo animale, diventato l’uccello nazionale dell’arcipelago delle Bermuda, a inizio Novecento era considerato estinto. Si pensava infatti che gli ultimi esemplari fossero scomparsi negli anni Venti del XVII secolo. Contro ogni previsione, l’animale è però stato riscoperto casualmente negli anni Trenta del Novecento, entrando di diritto nella categoria delle specie Lazzaro. Questo raggruppamento, il cui nome prende spunto dalla resurrezione di Lazzaro narrata nella Bibbia, indica il ritrovamento di piante e animali ritenuti a lungo estinti. 

petrello delle Bermuda

La miracolosa vicenda del petrello delle Bermuda, considerato un simbolo di speranza per la conservazione delle specie, spinge inevitabilmente a riflettere sull’impatto negativo dell’uomo sulla natura. Come in molti altri casi, la decimazione della popolazione di petrelli delle Bermuda (oggi ne restano circa cinquecento esemplari) è infatti dovuta all’azione umana.

Inizialmente, la scoperta dell’arcipelago delle Bermuda, avvenuta nel 1505 grazie al navigatore spagnolo Juan de Bermúdez (1450-1520), non aveva avuto conseguenze negative per la fauna locale. I marinai spagnoli e portoghesi, spaventati dai versi terrificanti di questi uccelli notturni, non osavano infatti fermarsi a lungo in questo territorio. Spinti dalle superstizioni, i naviganti prediligevano porti più sicuri, dove queste storie si trasformavano in racconti spaventosi su streghe, demoni e mostri marini.

Portrait_of_Juan_Agustín_Ceán_Bermúdez_by_Francisco_de_Goya_

L’intensificazione degli sbarchi degli europei (perlopiù spagnoli, portoghesi e inglesi) dalla metà del XVI secolo si trasformò in una condanna per il petrello delle Bermuda. In poco più di cinquant’anni, il suo habitat incontaminato fu parzialmente devastato dalla deforestazione e dall’introduzione di piantagioni di mais e tabacco. A ciò si aggiunse l’azione distruttiva di nuovi predatori importati dagli europei, tra cui figuravano cani, gatti, ratti e altre specie. In molti casi, anche i marinai alla ricerca di provviste per i viaggi potevano trasformarsi in pericolosi cacciatori. L’animale simbolo delle Bermuda ha evitato l’estinzione davvero per pochissimo!

La storia del petrello delle Bermuda consente inoltre di stabilire un legame anche con altri Pokémon nativi di Paldea, ovvero Lechonk e la sua evoluzione Oinkologne. Quando Juan de Bermúdez fece ritorno presso le Bermuda nel 1515, lasciò infatti anche diversi maiali, che rappresentavano una preziosa riserva di carne per marinai e naufraghi. Fu proprio questa specie invasiva a ridurre drasticamente la popolazione di petrelli delle Bermuda sradicando le loro tane e cibandosi di uova, pulcini ed esemplari adulti. 

Lechonk Oinkologne
Molti ecosistemi delle Americhe sono stati alterati da pecore, capre e maiali introdotti da esploratori come Cristoforo Colombo o Hernando de Soto. La presenza di Lechonk e Oinkologne a Paldea potrebbe ricollegarsi a questa pratica. 

Questa coesistenza turbolenta ha influenzato indirettamente anche alcune opere prodotte nel XVII secolo. The Tempest (La Tempesta), dramma romanzesco scritto da William Shakespeare tra il 1610 e il 1611, ruota attorno a un naufragio su un’isola del Mediterraneo. A ispirare l’autore fu probabilmente un fatto di cronaca dell’epoca, ovvero l’incidente della nave britannica Sea Venture

William Shakespeare

Nel 1609, in seguito a una violenta tempesta tropicale, più di 150 persone finirono sulle coste delle Bermuda. I naufraghi, salvi per miracolo, sopravvissero quasi tutti per nove mesi mangiando tartarughe marine, petrelli delle Bermuda e maiali. Con i resti della Sea Venture, furono costruite altre due navi, che permisero ai superstiti di fare ritorno nel Regno Unito. Alcuni di loro scrissero dei resoconti, che permisero al grande pubblico di apprendere i dettagli di questa vicenda fuori dal comune. Anche l’abbandono di una manciata di maiali può provocare incredibili reazioni a catena! 

La fregata magnifica: un aggressivo pirata dell’aria

L’aspetto di Kilowattrel potrebbe rifarsi alla fregata magnifica (Fregata magnificens), un uccello marino della famiglia dei Fregatidi. Quest’ultima categoria appartiene all’ordine dei Suliformi, che comprende anche la famiglia dei Sulidi. In questa categoria è compresa anche la sula piediazzurri, l’animale ispiratore del Pokémon iniziale Quaxly. È facile immaginare che il Pokédex di Paldea possa essersi delineato da punti di riferimento appartenenti alla stessa area tematica. 

Fregata_magnificens

Piuttosto accentuata è la somiglianza estetica tra Kilowattrel e la fregata magnifica. I maschi di questa specie, completamente neri, hanno un collo rosso dotato di una sacca che viene gonfiata durante la stagione degli accoppiamenti. Le femmine, anch’esse dotate di un piumaggio nero, possiedono invece un collo bianco sprovvisto di una sacca. 

“Gonfia la sacca nella gola per amplificare la sua energia elettrica. Quando vola sfrutta il vento, arrivando a percorrere 700 km in un giorno.”

Descrizione di Kilowattrel nel Pokédex di Pokémon Violetto 

Le fregate magnifiche, pur popolando le coste dei mari delle regioni tropicali o subtropicali, sono uccelli marini atipici. Poiché producono pochissimo olio, le loro ali non risultano impermeabili. Per tale ragione non sono in grado di nuotare; a causa delle loro zampe corte, camminano inoltre in modo piuttosto goffo.

Il vero punto di forza della fregata magnifica è l’abilità nel volo, dovuta principalmente al peso leggero all’apertura alare di oltre due metri. Con la sua capacità di superare i 150 chilometri orari, è uno dei volatili più veloci al mondo. Questo uccello è inoltre estremamente resistente: può rimanere in volo per più di una settimana, atterrando unicamente per nidificare o appollaiarsi su scogliere o alberi. In certe occasioni è in grado di percorrere oltre 400 chilometri senza mai fermarsi! 

“Immagazzina nella sacca giugulare l’elettricità generata con le ali. Non avendo molto olio sulle piume, è un pessimo nuotatore.”

Descrizione di Kilowattrel nel Pokédex di Pokémon Scarlatto

Per nutrirsi, le fregate magnifiche cacciano sulle spiagge o si spingono fino in mare aperto, dove catturano le prede con i loro becchi lunghi e uncinati. Il menu include prevalentemente pesci, meduse, calamari e piccole tartarughe; possono cibarsi anche di uova e pulcini appartenenti alla loro specie. 

Kilowattrel Pokémon

In certi casi, le fregate magnifiche rubano addirittura il pasto dei volatili in cui si imbattono. I loro bersagli preferiti sono i gabbiani: spesso li afferrano per la coda e li scuotano con vigore per spingerli a rigurgitare il cibo. Tale comportamento non deriva da una reale necessità, ma viene interpretato come una manifestazione dell’indole aggressiva della fregata magnifica. Questo istinto bellicoso è incarnato dal soprannome “uccello della guerra”. La testa di Wattrel, che ricorda un cappello da aviatore, potrebbe essere collegata alle divisioni di aeronautica militare della seconda guerra mondiale. 

Bombirdier Pokémon
Nei cieli di Paldea la competizione è davvero accesa. Il pirata del cielo Kilowattrel deve prestare attenzione all’aggressivo Bombirdier, che vanta tra le sue possibili ispirazioni un aereo militare europeo.

La personalità litigiosa della fregata magnifica ha avuto un ruolo determinante anche nell’assegnazione di questo nome. Nel 1667, il naturalista francese Jean-Baptiste du Tertre paragonò infatti questo uccello prepotente alla fregata, una nave veloce spesso utilizzata dai pirati europei. Per compiere delle scorribande in mare era indispensabile disporre di un mezzo rapido in grado di dileguarsi in fretta. Per tale ragione, la fregata magnifica è nota anche come “uccello pirata”. Chi incrocia il cammino di Kilowattrel deve prestare molta attenzione…

Volatili ed elettricità tra scienza e mitologia 

L’assegnazione del tipo Elettro a Wattrel e Kilowattrel potrebbe essere stata influenzata da diversi fattori. Essa potrebbe essere nata dall’uccello delle tempeste, uno dei probabili modelli di questa linea evolutiva. Il temporale è infatti un tipo di tempesta che genera fulmini (ovvero scariche elettriche) e, di conseguenza, tuoni (onde di pressione causate dai fulmini). Solitamente, questo fenomeno atmosferico è inoltre accompagnato da precipitazioni piuttosto intense.

L’associazione tra volatili ed elettricità potrebbe inoltre essere un riferimento all’abitudine di molti uccelli di posarsi sui cavi elettrici dell’alta tensione. Qui possono sia riposarsi sia disporre di una panoramica completa dell’ambiente circostante. Gli uccelli di piccole dimensioni, in genere, non prendono la scossa perché le loro zampe si appoggiano su un unico filo in tensione. In questo caso, la differenza di potenziale che si viene a creare è nulla. Diverso è il destino di molti volatili con una stazza particolarmente grande. Spesso vengono fulminati in seguito al contatto (di zampe o ali) con due fili di potenziale elettrico differente.

Wattrel e Kilowattrel potrebbero inoltre essere legati all’uccello del tuono, una creatura che appare nella mitologia di svariate tribù di nativi americani. Secondo la tradizione, questo uccello gigantesco, simile a un’aquila, avrebbe il compito di produrre i tuoni sbattendo le ali. Con questa modalità l’uccello del tuono sarebbe anche in grado di creare tempeste di pioggia e consentire la crescita di una vegetazione rigogliosa. 

Thunderbird_on_Totem_Pole

Molte tribù di nativi americani della costa nord-occidentale collocano l’uccello del tuono con le ali spiegate in cima ai loro totem. Tale scelta si ricollega a un’antica promessa tramandata in un antico racconto mitologico. Si narra infatti che questa raffigurazione sia un gesto di ringraziamento nei confronti di questa creatura, che avrebbe aiutato la popolazione a superare un periodo di carestia

Zapdos

Se l’ispirazione fosse confermata, Wattrel e Kilowattrel non sarebbero le prime creature tascabili plasmate a partire dall’uccello del tuono. Questo animale mitologico è infatti uno dei probabili modelli del Pokémon leggendario Zapdos, introdotto nella regione di Kanto. Questo recupero potrebbe risiedere nella volontà di avviare un nuovo inizio per il brand con i giochi Pokémon Scarlatto e Violetto e la serie Orizzonti Pokémon. La rielaborazione di uno dei modelli utilizzati a Kanto potrebbe derivare proprio dal desiderio di tracciare una nuova rotta per il franchise. Cambiando prospettiva è sempre possibile reinventarsi e dare nuova vita anche alle idee già esplorate! 

Una pietanza rara e prelibata 

All’interno della regione di Paldea il cibo ha un ruolo centrale. In Pokémon Scarlatto e Violetto la meccanica dei panini consente di attivare poteri cibo differenti, capaci di influenzare incontri, raid, catture e altri elementi del gioco. Gustando queste pietanze gustose il giocatore condivide inoltre dei piacevoli momenti di svago con il leggendario di copertina e Pepe, figlio del Professor Turum e della Professoressa Olim. 

Klawf

Anche il Pokédex di Paldea è strettamente collegato all’alimentazione. Molti cibi tipici della regione contengono parti del corpo di Pokémon provenienti da questa terra. È il caso della Chela di Klawf al ajillo e delle Pieghe di Toedscool e cetriolo. Non solo: tanti Pokémon di Paldea risultano largamente ispirati a prodotti alimentari. Basti pensare a Smoliv, Dolliv e Arboliva, il cui design rielabora le olive, o a Tatsugiri, basato su diversi tipi di sushi

salangana

Il legame con il cibo, pur in maniera meno esplicita, è presente anche in Wattrel. Il suo nido, servito come pietanza a Paldea, è un riferimento ai nidi di rondine, una specialità della cucina cinese. Essi non sono altro che nidi di uccelli creati dalla solidificazione della saliva di volatili dei generi Aerodramus, Collocalia, Hydrochous e Schoutedenapus. Tra le più ricercate figura la salangana, una specie simile ai rondoni appartenente al genere Collocalia

“[…] Il suo nido è una prelibatezza molto amata per l’insolita consistenza scoppiettante.” 

Descrizione di Wattrel nel Pokédex di Pokémon Scarlatto

Il collegamento tra l’area gastronomica e il mondo animale potrebbe essere scaturito da un divertente gioco di parole. In cinese, gli uccelli delle tempeste delle famiglie Hydrobatidae e Oceanitidae vengono comunemente chiamati 海燕 (letteralmente “rondini di mare”). In questa lingua, anche il petrello delle Bermuda (百慕大海燕), appartenente alla famiglia dei Procellaridi, è associato alle rondini. Il suo nome cinese è infatti formato dalla parola 百慕大 (Bermuda) e dal termine 海燕 (hǎiyàn), “rondine di mare”.

I nidi di rondine, la cui costruzione richiede circa trenta giorni, vengono reperiti sulle pareti più impervie delle grotte. La difficoltà nel rintracciare questo prodotto animale lo ha trasformato in uno dei cibi più costosi al mondo. In base alla tipologia, può arrivare a essere valutato tra i 1.450 e i 7.200€ al kg!  

nidi di rondine

Nella cucina cinese, in cui vengono utilizzati da oltre quattrocento anni, i nidi di rondine vengono impiegati principalmente come gustosi condimenti per le zuppe. Sciolti al loro interno, conferiscono al piatto una consistenza gelatinosa molto apprezzata sia in Cina sia in diverse aree geografiche dell’Asia sud-orientale. Questo prodotto viene elogiato non solo per il suo sapore intenso e per l’elevato contenuto proteico. Secondo la medicina tradizionale cinese, i nidi di rondine sono ingredienti estremamente salutari e con effetti benefici sulla pelle. L’utilità di Wattrel e Kilowattrel va ben oltre le lotte Pokémon! 

Conclusioni 

In questo numero della rubrica PokéQuark abbiamo approfondito le origini e le ispirazioni di Wattrel e Kilowattrel. Il nostro viaggio, iniziato con un’analisi etimologica, è proseguito con un tuffo nel mondo degli uccelli marini. Questo universo variegato ha sollevato interessanti questioni legate non solo all’ornitologia, ma anche alla scienza, alla storia e al folklore. Non sono poi mancati rimandi ai videogiochi Pokémon e alla gastronomia asiatica. Ci auguriamo che questo approfondimento abbia aumentato il vostro interesse nei confronti degli energici Wattrel e Kilowattrel.

Proprio come per gli approfondimenti precedenti, anche questo mese vogliamo condividere con voi dei meravigliosi sfondi per desktop. Grazie al fantastico lavoro di hiro_poket_compendium, potete personalizzare i vostri PC, smartphone e tablet con Wattrel e Kilowattrel. Ammirando queste magnifiche illustrazioni, chiunque può sorvolare l’oceano con la propria fantasia!

Wattrel illustrazione
Kilowattrel illustrazione

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