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PokéQuark: Gengar, l’orrifica ombra notturna che danza e ride nell’oscurità

Protagonista indiscusso di questo settimo appuntamento della nostra rubrica PokéQuark è Gengar, uno dei Pokémon di tipo Spettro più apprezzati dal pubblico – persino da Ken Sugimori!

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Ed eccoci qui, giunti a un nuovo mercoledì e a un altrettanto nuovo appuntamento – il settimo, per la precisione – della rubrica PokéQuark. Una rubrica un po’ particolare questa, poiché attraverso la stessa e vestendo brevemente i panni di un Alberto Angela della situazione, vi raccontiamo qualche curioso aneddoto dedicato ad un Pokémon specifico, scelto dalla redazione, approfondendone anche la storia, le origini e le sue inconfondibili caratteristiche.

Protagonista di questo settimo appuntamento è dunque lo spettrale Gengar, Pokémon conosciutissimo e anche piuttosto apprezzato dal pubblico di tutto il mondo. Dal canto mio, forse lo saprete, sono inevitabilmente di parte: è indubbiamente il mio Pokémon preferito in assoluto, e non solo per via del suo tipo, del suo aspetto e della sua grintosa malignità, ma anche perché dietro Gengar e la sua nascita si nascondono alcune interessanti curiosità, a volte persino oscure e misteriose. Ma andiamo con ordine.

Gengar 

Pokémon risalente alla prima generazione, il suo numero identificativo nel Pokédex è #94, ed è tuttora l’unico, insieme alla sua linea evolutiva, ad appartenere al tipo Spettro/Veleno. Gengar inizialmente possedeva una sola abilità, Levitazione, che gli conferiva immunità dagli attacchi di tipo Terra; a partire dalla settima generazione, però, la sua abilità è diventata Corpofunesto, per la quale ha il 30% di possibilità di disabilitare per 4 turni l’ultima mossa usata dall’avversario quando subisce danni. Nella forma Megaevoluta, però, acquisisce l’abilità Pedinombra, con la quale  impedisce perfidamente al nemico di fuggire dalla lotta.

La genesi del suo personaggio è molto intrigante, poiché nella mente del disegnatore che l’ha partorito, Ken Sugimori, non è ben chiaro quale sia stata l’influenza a prevalere più di tutte, durante il processo creativo. Si ipotizza, comunque, che Gengar possa essere stato inizialmente realizzato basandosi sulla figura di un comune fantasma dei cartoni animati, oppure, più specificamente, a partire dall’ombra distorta (parecchio distorta) di una persona.
Altra ipotesi è che Sugimori possa aver tratto ispirazione per la nascita di Gengar dal ben noto Cheshire Cat di Lewis Carroll, più semplicemente conosciuto in Italia con il nome di Stregatto, e che trova a sua volta assonanze con l’inquietante Gatto Mammone, creatura demoniaca leggendaria di antica tradizione e rintracciabile in diverse opere letterarie europee (italiane comprese).

Interessante, inoltre, il fatto che secondo alcune teorie, il dispettoso Pokémon spettro vada in realtà considerato come l’alter ego di Clefable, o meglio come la sua stessa ombra: sono diversi gli indizi, infatti, che porterebbero gli appassionati a rivalutare Clefable e Gengar sotto una luce diversa, a pensarli come fossero stati creati per essere delle vere e proprie controparti, una buona e l’altra cattiva. 

Fanart di AlexisRendell

Origine del Nome:

Anche dietro la genesi del nome di Gengar è possibile riscontrare qualche incertezza. La teoria più quotata è che possa essere un’abbreviazione del termine tedesco Doppelgänger, composto dalla parola doppel, “doppio”, e Gänger, “colui che va”, “colui che passa” (dal verbo gehen, “andare”). Un doppelgänger è sostanzialmente un sosia, e quindi un doppio in questo senso spettrale, di una persona vivente e portato alla luce dalla sua stessa paura (e risulta quindi palese il riferimento alla capacità di Gengar di poter copiare le ombre delle proprie vittime). Altra ipotesi è che il nome possa essere una derivazione del termine norvegese Gjenganger, con il quale si intende un fantasma che vagabonda nelle campagne e nelle foreste durante la notte.

Interessante è vedere come nelle altre lingue, però, Gengar possegga un altro nome: in coreano è stato infatti rinominato Paenteom (palese traslitterazione dell’inglese phantom), mentre in francese è stato addirittura rivoluzionato, poiché chiamato Ectoplasma – fa molto Ghostbusters, non trovate?

Infine, ancora una piccola curiosità: nella versione beta di Pokémon Rosso e Blu (o meglio, Verde) il suo nome era originariamente Phantom, e quindi “fantasma” in inglese.

Evoluzioni:

Gengar è lo stadio evolutivo finale di Gastly ed evolve da Haunter solo se scambiato con un altro Allenatore.
Inoltre, attraverso l’utilizzo della Gengarite, è in grado di megaevolversi in MegaGengar.

Fanart di PrinceofSpirits

Fisionomia e Carattere:

Gengar si presenta come un Pokémon di colore viola scuro dalla forma piuttosto tondeggiante e paffuta. È l’unico della sua linea evolutiva ad avere le mani connesse al corpo, nonché ad avere anche un paio di gambe. Ha una sorta di coda corta e appuntita, mentre la sua schiena è frastagliata da spine di varie dimesioni, che culminano in due spuntoni orecchiuti posizionati su entrambi i lati della testa. Gli occhi di Gengar sono grandi e rossi, socchiusi in uno sguardo torvo, mentre la bocca è torta verso l’alto, sempre a mostrare un certo ghigno malvagio; il che rende la sua figura tenebrosamente orrifica – e terribilmente affascinante.

Peculiarità di Gengar è quella di rubare il calore dall’area circostante, esattamente come una qualsiasi altra presunta entità soprannaturale: infatti, solo con la sua presenza può raffreddare la temperatura dell’ambiente in cui si trova facendola diminuire anche di 5° C. Risulta impossibile, quindi, non accorgersi di lui.

Generalmente, i Gengar sono delle creature piuttosto maliziose e maligne, creature che trascorrono la loro esistenza all’ombra di luoghi chiusi e oscuri, compresi quelli delle aree urbane, come i claustrofobici vicoli cittadini in piena notte. Sono anche dei Pokémon che amano dare fastidio e fare brutti scherzi alle proprie vittime, compiacendosi e divertendosi di quanto fatto e, ovviamente, della paura e del terrore dei poveri malcapitati di turno.

Con l’arrivo della sesta generazione introdotta da Pokémon X e Y, gli è stata data una nuova forma Megaevoluta. Quando evolve in MegaGengar, il suo corpo diventa più chiaro, sfumando dal viola al magenta, e la sua fisionomia subisce una sensibile mutazione: spariscono le gambe, inglobate nel terreno sul quale si poggia (ed infatti sparisce anche l’abilità Levitazione), si ingrandiscono enormemente gli arti superiori (anch’essi, però, spesso inglobati nel terreno), si allungano la coda e le spine che ricoprono il suo corpo, e compare un terzo occhio al centro della fronte, giallo, fisso. La sua verve e la sua espressione malefica, tuttavia, rimangono completamente invariate, continuando così a incutere timore a chiunque se lo ritrovi inaspettatamente davanti.

Ma ancora, un’ultima piccola curiosità, proprio legata alla sua Megaevoluzione: sembrerebbe, infatti, che il produttore della serie Junichi Masuda abbia affermato che Gengar sia stato uno di quei Pokémon piuttosto difficili da renderizzare in 3D, soprattutto per via del suo parco mosse.

Nel Pokédex:

Nelle varie descrizioni contenute nel Pokédex e susseguitesi nel corso delle generazioni, viene ripetuto più volte come Gengar sia un’ombra che si aggira furtivamente nelle notti di luna piena, mimando le ombre dei malcapitati e deridendo il loro terrore. Oppure come si aggiri nel buio con quel suo sguardo perfido, intento a lanciare maledizioni o a fingersi la sagoma scura di una persona ignara, per poi attaccarla all’improvviso sottraendole l’energia vitale.

Tra tutte le descrizioni, però, due sono quelle più peculiari, tratte rispettivamente da  Pokémon Verde Foglia e Rosso Fuoco:

Se in una notte di luna piena si scorgono ombre che danzano e ridono, si tratta di Gengar.

Si dice che emerga dall’oscurità per sottrarre la vita di chi si è perso tra le montagne.

Queste descrizioni lo avvicinano ancora di più ad una delle idee originali per la quale era stato pensato, ovvero quella della figura del Gjenganger, un fantasma maligno solito vagare per le immense e impervie foreste nordeuropee, pronto a portarsi via le vittime nel sonno, nel caso dormano in luoghi considerati non sicuri – quali cimiteri, montagne o vicini specchi d’acqua. In più, si ricollegano anche alla figura pagana delle streghe, che secondo tradizione erano solite danzare nelle radure in alcune notti particolari di plenilunio, compiendo riti o lanciando maledizioni.

Apparizioni nella serie animata e nei lungometraggi Pokémon:

Il suo debutto vero e proprio al di fuori della saga videoludica avviene fin dal primo episodio della prima stagione della serie animata: infatti, l’episodio “L’inizio di una grande avventura” inizia proprio con la lotta tra un Gengar e un Nidorino, scena appositamente inserita per rievocare la schermata iniziale di Pokémon Rosso e Blu. Ash, invece, vede per la prima volta un Gengar di persona a Lavandonia, nell’episodio “La torre della paura” mentre cerca un Pokémon Spettro con il quale affrontare la Capopalestra di Zafferanopoli, Sabrina, specializzata in tipo Psico.

In linea di massima, comunque, si susseguono tantissime altre apparizioni televisive. Gengar appare più volte nel corso della serie originale Pokémon, comparendo come nemico/amico di Ash e del suo fedele Pikachu in diverse occasioni, come componente della squadra del Capopalestra di Amarantopoli Angelo, e come Pokémon in squadra di Agatha, la Superquattro di Kanto, in alcuni episodi della serie Advanced Generation. Le apparizioni di minore importanza, inoltre, lo fanno comparire anche in alcuni episodi delle stagioni più recenti.

Altra sua apparizione degna di nota, questa volta però in un lungometraggio Pokémon, avviene invece nel film Pokémon 4ever – Celebi, la Voce della Foresta, nel quale compare come Pokémon in squadra di un Allenatore.

Il Gengar di Agatha nella serie animata

Curiosità:

  • Insieme a Nidorino, è uno dei primi due Pokémon ad apparire nei videogiochi Pokémon Rosso e Blu, in Pokémon Rosso Fuoco e Verde Foglia, e persino nella serie animata.
  • È il Pokémon preferito di Ken Sugimori, il disegnatore gli artwork ufficiali dei Pokémon.
  • Per via del suo Tipo particolare, Gengar (ed insieme a lui anche tutta la sua linea evolutiva) è l’unico Pokémon di tipo Veleno ad essere debole al tipo Buio.
  • Data la somiglianza fisica tra Gengar e Clefable, e dato il probabile riferimento del Pokémon Spettro alla figura del doppelgänger, si è diffusa una teoria secondo la quale i due sarebbero l’uno la controparte dell’altro.
  • La pronuncia del nome di Gengar in italiano (così come quella di molti altri Pokémon, in realtà), è stata ampliamente discussa dai fan. Si sono inizialmente diffuse, infatti, due pronunce diverse: la prima, dovuta soprattutto al doppiaggio dell’anime italiano, che vedeva Gengar pronunciato con la G dolce; la seconda, invece, che preferiva pronunciarlo con la G dura. La resa dei conti è stata vinta, però, dalla pronuncia “Ghengar”, più fedele all’originale inglese, lingua dalla quale vengono tradotti quasi tutti i nomi dei Pokémon in Italia.
  • In un sondaggio redatto dalla rivista giapponese Famitsu riguardo le Megaevoluzioni preferite dai lettori, la Megaevoluzione di Gengar è arrivata terza in classifica.
  • Nel 2013, il sito americano di ScrewAttack (ora parte di Rooster Teeth) ha inserito Gengar nella posizione numero 3 della top ten dedicata ai fantasmi più apprezzati mai apparsi nella storia videogiochi.
  • Nell’estate del 2000, in America, furono prodotti i Pokémon Eggo Waffles, ovvero una tipologia di dolcetti in edizione limitata a tema Pokémon, prodotti da Kellogg’s in collaborazione con Nintendo. Gengar fu uno di quei pochi mostriciattoli ad essere disegnati su questi waffle, e ad essere stampato anche sulla confezione di cartone.

Fanart di Mscorley

Ed è allora con queste brevi curiosità che si conclude questo nostro appuntamento di PokéQuark, stavolta sfumato verso un tema un po’ spettrale e un po’ oscuro. Naturalmente il ciclo di rubriche continua, perciò tenete d’occhio il sito per non perdervi il prossimo appuntamento di approfondimento e di divulgazione tutta dedicata alla PokéScienza – e anche alla PokéStoria -,  firmata ovviamente Pokémon Millennium!

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