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Ashina: The Red Witch, Recensione: un gioco d’altri tempi

Il titolo d’avventura, Ashina: The Red Witch, sbarca su Nintendo Switch portando un gioco d’altri tempi sulla console ibrida.

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   · 4 min lettura Recensioni
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Un nuovo gioco d’avventura è arrivato su Nintendo Switch, con il titolo di Ashina: The Red Witch. Sviluppato dall’indipendente Stranga Games, team composto da un solo componente, il gioco fa il suo debutto sulla console della grande N dopo essere già stato rilasciato su Steam nel 2022, il 4 giugno. Un’avventura vecchio stile, che mette i giocatori nei panni di Ashina attraverso un mondo di spiriti.

Viaggi tra gli spiriti

La protagonista Ashina, spesso chiamata Ash durante tutta la durata del gioco, è una ragazza semplice; ha un lavoro di cui non è soddisfatta ma che deve portare avanti per mantenere sé stessa e la sorella, Tena, unico membro della famiglia che le rimane. Le due infatti hanno perso la madre a una giovane età, la quale ha lasciato le due ragazze a occuparsi l’una dell’altra. In realtà è Ash che, in qualità di sorella maggiore, si fa carico della maggior parte delle responsabilità, un peso molto frustrante ma che nasconde spesso.

La normale e monotona vita della protagonista si interrompe molto presto quando, dopo aver scoperto uno strano spiritello seduto di fronte alla TV durante la notte, la ragazza si trova a inseguirlo per recuperare un medaglione, unico oggetto lasciatole dalla madre. Subito dopo aver varcato la porta d’ingresso del suo condominio, Ash si ritrova in un mondo totalmente diverso da quello conosciuto, abitato da spiriti che conducono una seconda vita dopo essere andati incontro alla morte nel regno dei vivi.

Ashina Red Witch

Ashina si ritrova quindi a vagare per il mondo degli spiriti in cerca del suo medaglione, incontrando vari fantasmi alleati e ostili, con alcuni di questi che tramano dietro le quinte un destino crudele per la ragazza, che deve anche cercare un modo per fuggire prima di rimanere intrappolata in questa dimensione sconosciuta.

Un’avventura in vecchio stile

Il gameplay di Ashina: The Red Witch non offre molto. Oltre alle attività disponibili per il giocatore, che riguardano la storia principale, si trovano alcune missioni secondarie opzionali che però non differiscono in nessun modo dal resto del gioco. Tutto ciò che è possibile fare è esplorare le varie zone in cui il movimento è spesso difficile vista la strettezza dei percorsi, in cerca di oggetti da consegnare a un determinato personaggio o da utilizzare per interagire con altri elementi dello scenario.

Ashina Red Witch

Per il resto, il titolo offre degli indovinelli, anche se non sono molti. Questi richiedono l’interazione con determinati oggetti da trovare sulla mappa, alcuni dei quali non possono essere raccolti. Inoltre, il gameplay risulta essere lento per la maggior parte delle volte; il movimento della protagonista non può essere velocizzato in alcun modo e il giocatore è costretto ad aspettare parecchio per arrivare alla destinazione. Una nota positiva, però, è la comunicazione con i personaggi che non annoia mai.

Ogni componente del cast ha delle opzioni di dialogo uniche, che permettono di ottenere delle risposte sempre diverse e perfettamente in tema con il personaggio con cui si sta parlando. Per proseguire nell’avventura, interagire con loro è fondamentale visto che possono nascondere oggetti chiave e richieste per completare al 100% il gioco, obiettivo che può essere raggiunto facilmente vista la breve durata del titolo.

Il fascino del retro

Una cosa molto apprezzata di Ashina può essere lo stile grafico. Molti giochi del genere si sono mostrati in passato con delle visuali del genere, basta prendere in considerazione gli horror fatti in RPG Maker, come Ib. Il titolo di Stranga Games sembra prendere ispirazione da questi, ma nel design di personaggi e mostri vari è possibile notare anche un pizzico di Undertale, per creare un cast e delle atmosfere veramente ben riuscite.

Pecca un po’ il comparto sonoro, visto che spesso e volentieri le scene non sono riempite né da musica né da effetti di qualsiasi tipo. Gli ambienti sono molto silenziosi, ma quando è il momento di mettere in risalto la colonna sonora, il gioco riesce a fare un buon lavoro e fare immergere il giocatore prendendolo alla sprovvista, addirittura abbandonando certe volte la sua aria allegra per diventare veramente inquietante.

Ashina Red Witch

Conclusione

Ashina: The Red Witch sembra un titolo che potrebbe dare molto di più rispetto a quello che mostra. Un po’ troppo lento e monotono per la maggior parte del gameplay, ma la storia che racconta può essere interessante sebbene un po’ confusionale. Per essere il lavoro di una sola persona non è affatto male e mostra una buona personalità, ma un briciolo di dinamismo in più gli avrebbe certamente dato qualche punto in più. Il gioco è acquistabile sul Nintendo eShop al prezzo di 7,99 euro, visto che al momento è in sconto del 20%.

Voto: 6

Pro
Stile grafico ottimo
Bel cast di personaggi
Contro
Gameplay lento
Colonna sonora quasi assente
Poche azioni disponibili

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