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The Great Ace Attorney Chronicles, Recensione: chi è il colpevole?

The Great Ace Attorney Chronicles sbarca su Nintendo Switch, unendo due capitoli della serie in un unico titolo. Ecco la recensione!

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   · 4 min lettura Recensioni
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Uscito il 27 luglio su Nintendo Switch e altre console, The Great Ace Attorney Chronicles è la raccolta che unisce due titoli della serie, The Great Ace Attorney: Adventures e The Great Ace Attorney 2: Resolve, mai usciti dal Giappone.

Sviluppato da Capcom, il gioco era già stato mostrato durante l’E3 di giugno con un trailer dettagliato, dove vengono presentati i personaggi che ci accompagneranno nei misteri da risolvere e nuove funzionalità. È possibile acquistare il gioco sul Nintendo eShop a 39,99€.

Dal Giappone a Londra, il viaggio di un neo-avvocato

Ci troviamo nei panni di Ryunosuke Naruhodo, un giovane studente di legge che decide di lasciare il Giappone per volare nella capitale inglese, Londra, dove si propone di studiare il sistema giudiziario della nazione a lui sconosciuta. Ma qua Ryunosuke si troverà coinvolto in una serie di misteri, che cercherà di risolvere anche grazie all’aiuto della sua assistente, Susato Mikotoba, nonché fan accanita del più grande detective al mondo: Herlock Sholmes.

Il nostro antagonista si chiama Barok van Zieks ed è un famoso avvocato con un passato oscuro e misterioso. Il suo personaggio è strutturato molto bene al punto che, quando ci scontriamo con lui in tribunale, la situazione pare prendere forma nella realtà, spingendoci a dare il massimo per non dargliela vinta.

Una volta che viene presentato un caso, avremo il compito di raccattare e analizzare prove, ascoltare i testimoni e, talvolta, pressarli per farli cadere nella fossa scavata da loro stessi! Dobbiamo difenderci a tutti i costi, tanto noi siamo innocenti… giusto?

Un gameplay fluido e ricco di nuove funzionalità

Ricordiamo che The Great Ace Attorney Chronicles è, alla fine, l’unione di due titoli già usciti. Proprio per questo, il gameplay è il medesimo degli altri capitoli creati da Capcom. L’esperienza di gioco è fluida, ma è necessario prestare molta attenzione a tutto ciò che viene raccontato dai personaggi: basta perdersi un dettaglio per cadere in difficoltà. Ma nessun problema, perché con il nuovo titolo è stata aggiunta una modalità che permette di aiutare il giocatore se incapace di andare avanti nella storia e risolvere un caso, suggerendo la strada da percorrere.

Ma non è tutto, perché con The Great Ace Attorney Chronicles sono state aggiunte delle funzionalità che permettono un’esperienza di gioco ancora più speciale. La Summation Examination è la prima ed è la meccanica per cui possiamo far cambiare l’idea alla giuria confusa, cercando di riequilibrare le sorti della causa. La seconda è la Dance of Deductions, introdotta da Herlock Sholmes, il quale esporrà due incredibili teorie ma sbagliate: sarà nostro dovere riportare le indagini sulla retta via.

La parte di gioco tra quella ambientata in Giappone e quella in Inghilterra è palesemente dovuta alla differenza tra i sistemi giudiziari. La differenza si nota subito: nella prima parte dobbiamo risolvere un caso in Giappone e vi è un unico giudice; nei casi ambientati in Inghilterra dovremo affrontare una giuria popolare. È, perciò, fondamentale essere convincenti per portarla dalla nostra parte.

I comandi da usare sono diversi. Premendo il tasto R si apre un menù dov’è possibile visualizzare tutte le prove raccolte. Una volta scelta quella da studiare, la si può sia analizzare, anche con l’aiuto di una lente di ingrandimento, sia presentare in tribunale, premendo il tasto X. Con il pulsante L, invece, è possibile pressare il testimone con cui stiamo interloquendo per approfondire le tesi da lui esposte. Ancora, vi è il tasto Autoplay (-), che rende un film quello che è un videogioco, permettendo lo scorrimento delle conversazioni autonomamente.

Uno stile giapponese su Nintendo Switch

Seppur migliorata rispetto ai titoli precedenti, la grafica ha ancora delle imperfezioni, visibili tanto nei personaggi quanto nell’ambientazione. Lo stile giapponese è evidente e caratterizza entrambi i titoli compresi in The Great Ace Attorney Chronicles. Le espressioni facciali, le movenze e le battute dei personaggi animano le cause in tribunale, rendendole coinvolgenti e appassionanti (qualcuna più di altre).

Nintendo Switch non è l’unica console su cui si può giocare il titolo, nonostante ciò è un’ottima opzione. Ma, a dirla tutta, non viene sfruttata nel migliore dei modi. L’utilizzo del giroscopio è totalmente assente e non vi è differenza se si sceglie di giocare in modalità mobile o inserendo la console nell’apposito dock.

Conclusioni

Nel complesso The Great Ace Attorney Chronicles è una grande collection di giochi investigativi, tutti gli amanti del genere apprezzeranno il nuovo titolo e, soprattutto, la possibilità di giocare due capitoli senza dover aspettare l’uscita dell’altro. Il problema evidente del gioco è la quantità smisurata di dialoghi che, a volte, presi dall’emozione e dalla foga di giocare, non vengono neanche letti. Cosa che, però, compromette la risoluzione del caso.

Anche il tutorial è prolisso, sarebbe più semplice spiegare il gioco in meno tempo. Un ultimo problema è la limitazione della lingua, poiché sono disponibili solo l’inglese e il giapponese. È necessario avere un’ottima padronanza linguistica per capire ogni parola, soprattutto perché molte sono gerghi giudiziari particolari.

Voto: 8

Pro
Casi interessanti e appassionanti
Unione di due titoli in un unico gioco
Contro
Mancanza di varietà di lingue disponibili
Troppi dialoghi ridondanti

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