Hideki Kamiya critica l’assenza della croce direzionale su Nintendo Switch 2

Il game designer Hideki Kamiya, figura di primo piano dell’industria videoludica giapponese e autore di serie come Devil May Cry e Bayonetta, si è soffermato in particolare sull’assenza di una croce direzionale tradizionale (D-Pad) sui nuovi Joy-Con di Nintendo Switch 2.

Kamiya ha spiegato come questa decisione non rispecchi il suo modo di intendere l’esperienza videoludica, arrivando ad affermare che tale configurazione “non si adatta al suo stile di gioco.” Una presa di posizione che riaccende un dibattito già noto tra i giocatori più affezionati ai controlli classici.
Nel corso delle sue dichiarazioni, Kamiya ha sottolineato di prediligere sessioni di gioco in posizione rilassata, utilizzando i Joy-Con separati. Tuttavia, la presenza dei quattro tasti direzionali al posto di una croce direzionale unificata rende, a suo avviso, meno naturale e immediata l’interazione con alcuni generi, in particolare quelli che richiedono input direzionali precisi.

Proprio per questo motivo, il creativo ha rivelato di aver continuato a utilizzare la Nintendo Switch originale affiancandola a controller o accessori di terze parti dotati di D-Pad, così da mantenere una configurazione più in linea con le sue abitudini di gioco.
La scelta di Nintendo di rinunciare a una croce direzionale tradizionale sui Joy-Con risale al debutto della prima Switch, e si è mantenuta anche nella nuova generazione della console. Una decisione che, se da un lato favorisce la modularità e la versatilità dei controller, dall’altro continua a sollevare perplessità tra sviluppatori e giocatori legati a un approccio più classico, soprattutto nell’ambito dei giochi bidimensionali, arcade o dei picchiaduro.

Nonostante l’assenza di una soluzione ufficiale, il mercato delle periferiche offre numerose alternative compatibili con Nintendo Switch e Nintendo Switch 2, consentendo agli utenti di scegliere configurazioni di controllo più affini alle proprie esigenze.

Le osservazioni di Hideki Kamiya contribuiscono a riportare l’attenzione su un tema che accompagna Nintendo da diversi anni: il delicato equilibrio tra innovazione e rispetto delle tradizioni del medium videoludico. Sebbene la direzione intrapresa con i Joy-Con 2 sembri ormai consolidata, il confronto aperto da personalità di spicco dell’industria potrebbe spingere l’azienda a riflettere su soluzioni alternative o accessori ufficiali in grado di soddisfare anche i giocatori più legati ai controlli tradizionali.