Sul web si rincorrono impazziti leak, rumor e speculazioni sul futuro delle console Nintendo. Decine sono gli articoli che ogni giorno cerano di capire e di mettere in ordine le informazioni (o presunte tali), tentando di far chiarezza su quello che ormai è un segreto non più così tanto nascosto (soprattutto dopo le dichiarazioni del Presidente Bowser), l’esistenza di una Switch 2.
Nelle ultime ore, è emerso un nuovissimo brevetto targato Nintendo che ha fatto impazzire il web per le sue atipiche caratteristiche. Prima di illustravi di cosa si tratta, vogliamo, però, dare un avvertimento: il fatto che siano state registrate tali informazioni non significa assolutamente che queste di sicuro vedranno la luce. Sono molti, infatti, i brevetti che ogni anno vengono registrati, senza poi essere resi disponibili sul mercato.
Il brevetto in questione, tuttavia, è molto particolare, diverso dall’idea che tutti noi abbiamo sulla nuova console Nintendo. Nel documento, il dispositivo sembra essere molto simile alle vecchie console portatili Nintendo DS e Nintendo 3DS: due schermi (uno inferiore e uno superiore) e richiudibile a conchiglia, con un terzo schermo touchscreen sulla parte superiore esterna, consentendo di interagire con il dispositivo anche quando chiuso. L’aspetto peculiare di questa console riguarda proprio i due schermi, staccabili e su cui sembra possibile giocare in maniera indipendente, consentendo a due videogiocatori di giocare contemporaneamente. Le due metà, inoltre, sono in continua comunicazione tra loro mediante un sistema wireless. Quando le due componenti sono unite, sembra essere utilizzabile esattamente come le già citate console DS e 3DS.
Con la Nintendo Switch, la casa di Kyoto è riuscita a unire sia il mercato del portatile sia quello delle console da casa. Il brevetto, in tal senso, sembra fare un passo indietro: non c’è alcuna traccia di riferimento a un uso casalingo o fisso.
Sicuramente quello emerso in rete è un design strano e lontano dall’attuale Nintendo Switch, quindi difficile da vedere come suo diretto erede. Come sempre, ci riserviamo la possibilità di essere sorpresi, d’altronde abbiamo già assistito a cambiamenti radicali e a idee particolarmente originali da parte della grande N. In fondo, “a Nintendo piace cambiare“.
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