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Neal
La multinazionale francese dei videogiochi chiude la filiale italiana di Ubisoft per ragioni di riorganizzazione globale della compagnia. Questo non comporterà ripercussioni su Ubisoft Milano e per lo sviluppo dei titoli della serie di Mario + Rabbids.
Ubisoft chiude la sua filiale italiana, licenziando i 14 dipendenti. L’operazione si inserisce all’interno di un piano di tagli che l’azienda, famosa per la produzione di titoli come Assassin’s Creed e Prince of Persia, sta portando avanti in Europa per affrontare l’inverno del settore del gaming. La notizia della chiusura della filiale italiana di Ubisoft si aggiunge alla notizia della chiusura della sede polacca, circolata lo scorso febbraio, e ai tagli in Belgio segnalati in questi giorni. L’azienda controllata al 100% dalla multinazionale con sede a Montreuil, alle porte di Parigi, ha comunicato la cessazione definitiva delle attività della filiale commerciale in Italia all’inizio di marzo.
L’industria dei videogiochi sta attraversando un momento difficile a causa della pandemia di COVID-19 e delle conseguenti restrizioni alle attività commerciali e agli spostamenti. In questo contesto, Ubisoft ha deciso di chiudere la filiale italiana e tagliare posti di lavoro in Europa come parte di un piano aziendale più ampio finalizzato a far fronte all’inverno del settore.
La chiusura della filiale italiana rappresenta un duro colpo per l’industria dei videogiochi in Italia, che vede un altro importante player del settore lasciare il mercato. Tuttavia, la decisione di Ubisoft di affrontare la crisi del settore attraverso tagli e ristrutturazioni potrebbe essere una mossa necessaria per garantire la sopravvivenza dell’azienda nel lungo termine.
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