In una recente intervista sul canale YouTube Kiwi Talkz, un ex sviluppatore della casa produttrice Retro Studios ha raccontato diversi aneddoti sulla questione. Jack Mathews, che al tempo faceva parte del team di sviluppo, ha affermato che nei primi prototipi Samus era realizzata in terza persona. Nintendo però era già dell’idea di produrre Metroid Prime in prima persona e fermò quindi l’idea di Retro Studios.
”Secondo quanto riportato, Metroid non era poi così tanto popolare in Giappone. Durante gli spostamenti di Miyamoto in occidente, era perennemente assalito dalle domande dei nordamericani su Metroid e su come sarebbe uscito. Questo gli ha dimostrato come gli occidentali apprezzassero il gioco molto più dei giapponesi. Per questa ragione Nintendo ha voluto inserire quella sorta di sensibilità occidentale nel gioco.
Il team non era inizialmente d’accordo con la scelta di Nintendo, ma iniziarono ad approvarla una volta sapute le motivazioni che la riguardavano. Nintendo aveva notato come la saga dei Metroid avesse ricevuto un successo maggiore all’estero piuttosto che in Giappone e ha sfruttato questa situazione a suo vantaggio. Shigeru Miyamoto, autore di videogiochi presso la casa nipponica, ha infatti ricevuto numerose richieste da parte dei fan oltreoceano riguardo Metroid Prime.
Il gioco è stato infatti creato tenendo particolarmente conto dell’opinione e dei gusti dei fan esteri che costituivano la gran parte dei giocatori della saga. Successivamente durante l’intervista, si è parlato di alcune curiosità riguardo al gioco e all’ambiente di sviluppo. Si vocifera che Metroid Prime potrebbe ricevere un adattamento per Nintendo Switch o una HD remaster di Metroid Prime Trilogy, ma per ora solo supposizioni.
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