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PokéQuark: le metamorfosi di Applin, un pericoloso bruco ghiotto di mele

In questo nuovo numero di PokéQuark parleremo delle origini e delle ispirazioni della linea evolutiva di Applin.

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   · 25 min lettura Rubriche
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Secondo il calendario cinese, che abbina ogni anno a un animale dello zodiaco, il 2024 sarà l’anno del Drago. Per prepararci alle celebrazioni ufficiali, che saranno avviate il 10 febbraio 2024, abbiamo deciso di dedicare questo numero di PokéQuark proprio a una creatura tascabile di tipo Drago. La scelta è caduta sulla linea evolutiva di Applin, un Pokémon particolarmente accattivante sotto diversi punti di vista. 

Apparso per la prima volta nella regione di Galar, ha subito conquistato il cuore dei giocatori, anche grazie all’impatto visivo delle sue incantevoli evoluzioni (Appletun e Flapple). Desideroso di visitare terre inesplorate, ha poi oltrepassato i confini di Pokémon Spada e Scudo (2019), giungendo nella vasta terra di Paldea. Qui, tramite la prima parte del DLC di Pokémon Scarlatto e Violetto, rilasciato a settembre 2023, si è dotato di una nuova fantastica evoluzione di nome Dipplin. A dicembre 2023, la famiglia evolutiva si è allargata ulteriormente: nella seconda parte dell’espansione è stato infatti presentato Hydrapple, evoluzione di Dipplin.

PokéQuark

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La linea evolutiva di Applin: una breve presentazione

Eccoci al 36° numero di PokéQuark, la rubrica all’interno della quale proviamo ad analizzare insieme le origini e le ispirazioni delle creature tascabili più intriganti della serie Pokémon. L’analisi di questo numero è dedicata alla linea evolutiva di Applin, una piccola famiglia che cela una miriade di misteri tutti da scoprire. Ecco nel dettaglio i protagonisti di questo viaggio. 

Applin

Applin Pokémon

Categoria: Pokémon Pomicolo 
Tipo: Erba/Drago 
Altezza: 0,2 m
Peso: 0,5 kg
Abilità: Voracità (Gluttony) e Maturazione (Ripen)

Applin è una creatura tascabile nativa di Galar. Nel Pokédex Nazionale il suo numero è l’840, mentre nella sua regione di appartenenza è abbinato al 205. Il nome Applin potrebbe derivare dalla fusione di due parole in lingua inglese, ovvero il sostantivo apple (mela) e parte della preposizione inside (dentro). La variante nipponica, ovvero Kajicchu (カジッチュ), potrebbe invece fondere il verbo 齧る (kajiru, rosicchiare) con i sostantivi 果実 (kajitsu, frutto) e 虫 (chū, insetto). 

Ogni esemplare di Applin vanta ben tre possibili evoluzioni, che variano in base al tipo di strumento speciale utilizzato sulla creatura tascabile. Con l’Aspropomo si può ottenere un Flapple, con il Dolcepomo un Appletun e con Sciroppomo un Dipplin. 

Flapple

Flapple Pokémon

Categoria: Pokémon Pomivolo
Tipo: Erba/Drago
Altezza: 0,3 m
Peso: 1,0 kg
Abilità: Voracità (Gluttony) e Maturazione (Ripen

Flapple è un mostro tascabile apparso per la prima volta nella terra di Galar. Il suo numero identificativo nel Pokédex Nazionale è l’841, mentre quello assegnatogli nella sua regione di appartenenza è il 206. Il nome Flapple potrebbe essere la fusione del verbo flap (sventolare) con il sostantivo apple (mela), entrambi in lingua inglese. La versione giapponese, ovvero Appryu (アップリュー), potrebbe invece derivare dalla fusione della parola apple (mela) con il vocabolo nipponico 竜 (ryū, drago). 

Appletun 

Appletun Pokémon

Categoria: Pokémon Pomisucco 
Tipo: Erba/Drago
Altezza: 0,4 m
Peso: 13,0 kg
Abilità: Voracità (Gluttony) e Maturazione (Ripen

Appletun è un mostro tascabile apparso per la prima volta a Galar. All’interno del Pokédex di questa regione è il numero 207, mentre in quello Nazionale è l’842. Il suo nome potrebbe provenire dal toponimo appleton, che nella lingua inglese arcaica indicava un frutteto. Questo Pokémon potrebbe anche essere stato ribattezzato con un gioco di parole derivato dall’apple turnover, una pietanza a base di mele di origine inglese. La versione giapponese, Tarupple (タルップル),  potrebbe invece unire i termini inglesi tart (tartina) e apple (mela) ai vocaboli giapponesi 怠い (tarui, pigro) e たっぷり (tappuri, pieno). 

Dipplin

Dipplin Pokémon

Categoria: Pokémon Pomelassa 
Tipo: Erba/Drago 
Altezza: 0,4 m
Peso: 4,4 kg
Abilità: Sciroppo Sublime (Supersweet Syrup) e Voracità (Gluttony

Dipplin è una creatura tascabile introdotta nella prima parte del DLC di Pokémon Scarlatto e Violetto. Nel Pokédex di Nordivia è abbinato al numero 36, mentre in quello Nazionale è associato al 1011. Il nome Dipplin potrebbe fondere la sua pre-evoluzione, ovvero Applin, e il verbo inglese to dip (intingere). La versione giapponese, vale a dire Kamicchu (カミッチュ), potrebbe combinare i vocaboli nipponici 果 (ka, frutto), 花蜜 (kamitsu, nettare), 虫 (chū, insetto o verme) e カジッチュ Kajicchu (nome giapponese di Applin). Salendo di livello, un esemplare di Dipplin che padroneggia la mossa Grido del Drago (Dragon Cheer) può evolversi in Hydrapple. 

“Il Pokémon incita gli alleati tramite un inno ai draghi, aumentando la probabilità che sferrino brutti colpi. La mossa è particolarmente efficace con alleati di tipo Drago.”
Descrizione della mossa Grido del Drago in Pokémon Scarlatto e Violetto 

Hydrapple

Hydrapple Pokémon

Categoria: Pokémon Pomidra  
Tipo: Erba/Drago 
Altezza: 1,8 m
Peso: 93,0 kg
Abilità: Sciroppo Sublime (Supersweet Syrup) e Rigenergia (Regenerator)  

Hydrapple è un mostro tascabile apparso per la prima volta nella seconda parte dei DLC di Pokémon Scarlatto e Violetto. Nel Pokédex Nazionale è associato al numero 1019, mentre in quello dell’Istituto Mirtillo è abbinato al 163. Il suo nome potrebbe rappresentare la fusione tra la parola inglese apple (mela) e il termine Hydra (Idra), che indica un mostro mitologico con molteplici teste. La versione nipponica, ovvero Kamitsuorochi (カミツオロチ), potrebbe invece fondere le parole 果 (ka, frutto), 花蜜 (kamitsu, nettare) e 大蛇 (orochi, grande serpente). 

La lenta trasformazione di un bruco goloso di frutta…

L’intera linea evolutiva di Applin è verosimilmente basata sulla rielaborazione delle abitudini alimentari della carpocapsa del melo (Cydia pomonella). Questo insetto, appartenente all’ordine dei lepidotteri, che include oltre 158.000 specie di farfalle e falene, è uno degli animali più pericolosi per le frutticolture. La larva scava infatti delle vere e proprie gallerie all’interno del frutto, con lo scopo di nutrirsi del nettare e dei semi posizionati nella parte centrale. Essa soggiorna nella sua nuova casa fino al termine dello sviluppo, alla fine del quale abbandona l’interno dell’ospite per assumere la forma di crisalide.

cydia pomonella carpocapsa melo

Poiché i suoi bersagli principali sono meli e peri, nel linguaggio comune la larva è conosciuta come verme delle mele o delle pere. Questo animaletto, minuscolo ma estremamente pericoloso, non disdegna nemmeno il nettare di frutti come pesche, nespole, ciliegie, susine e arance. Insomma, pur di trovare sostentamento, la carpocapsa è in grado di adattarsi a qualsiasi tipo di menu. Il suo nome (composto di origine greca traducibile come “avido di frutta”) gli calza proprio a pennello. 

carpocapsa melo

Diffuso in tutto il mondo, predilige i climi temperati europei dove, da maggio a settembre, minaccia la salute dei frutteti e l’economia agricola. L’attacco della carpocapsa del melo causa infatti perdite ingenti sia in termini alimentari sia monetari. I frutti infestati all’inizio del loro sviluppo o in prossimità della maturazione marciscono e cadono dalla pianta. Quelli che conservano le cicatrici di un attacco dell’insetto debellato vengono invece fortemente deprezzati sul mercato. 

Nello specifico, Applin rappresenterebbe la fase iniziale del soggiorno del bruco nel frutto. Le sue evoluzioni, ovvero Flapple, Appletun e Dipplin potrebbero invece essere le varianti di un attacco della carpocapsa del melo. Flapple sarebbe la reimmaginazione di un frutto marcio, staccatosi dall’albero a causa della presenza indesiderata della larva. Appletun e Dipplin potrebbero essere interpretati come la rielaborazione del soggiorno della carpocapsa in un frutto maturo. Hydrapple, evoluzione di Dipplin, alluderebbe infine allo scenario in cui, in un frutto totalmente contaminato, molteplici larve hanno avuto modo di prosperare. Un intenso ciclo vitale, con cui i creativi di Game Freak si sono divertiti a giocare. 

… in un pericoloso draghetto serpentiforme  

Al modello base dalla carpocapsa del melo, la linea evolutiva di Applin combina altre suggestioni provenienti da animali sia mitici sia reali. L’appartenenza al tipo Drago, i vari design e l’analisi etimologica dei nomi mostrano infatti una chiara influenza di creature quali il drago e il serpente. Questi rimandi, che potrebbero apparentemente sembrare molto distanti, sono in realtà strettamente intrecciati. Nel corso della storia, le culture occidentali e quelle orientali hanno infatti frequentemente sovrapposto questi due animali, spesso facendoli coincidere. Nell’antica Grecia, per esempio, il termine δράκων (drakon) veniva utilizzato per designare sia il drago sia il serpente. Un’ambiguità lessicale che testimonia la stretta vicinanza di queste due categorie.

Quando si parla di draghi del mondo orientale, il primo pensiero non può che andare alla Cina, di cui questo animale rappresenta il simbolo. Qui, la rappresentazione standard del drago include elementi quali corpo di serpente, criniera, zampe di pollo, testa di alligatore e corna di cervo. Le similitudini con le evoluzioni di Applin si fermano però all’aspetto esteriore, che include alcune caratteristiche del drago cinese (tra cui spiccano le piccole corna e il corpo serpentiforme). In questo territorio è infatti un animale estremamente benevolo, associato principalmente alle sorgenti e alle piogge portatrici di vita. 

drago cinese

Applin e le sue evoluzioni, con le loro abitudini alimentari, si configurano però come forze nemiche del settore agricolo e di tutte le comunità umane che includono la frutta nella loro dieta. Per prevenire gli attacchi delle carpocapse del melo vengono infatti investiti parecchi fondi nell’acquisto di insetticidi e trappole volte a scongiurare l’inizio del loro banchetto. Questo ruolo antagonistico è molto vicino alla percezione del drago europeo, un essere malvagio che, in molte antiche leggende popolari, veniva prontamente abbattuto da guerrieri valorosi e santi illuminati. 

drago europeo

Nell’immaginario comune, il drago europeo è un gigantesco rettile dotato di quattro zampe e di una coppia di imponenti ali. Famosa è anche la presunta capacità di sputare fuoco; la mossa Mucosa Densa (Thick Mucus) di Appletun potrebbe essere ispirata proprio a questa abilità. Nella tradizione del Vecchio Continente si alternano però descrizioni di draghi mitici dall’aspetto diversificato. Tra questi si segnala la viverna (wyvern), un rettile alato bipede con grandi ali e una lunga coda da serpente uncinata. Il design di Flapple, che simula la presenza di due ali con i frammenti di mela posizionati sulle sue piccole braccia, potrebbe essere ispirato proprio a questa creatura leggendaria. 

Dipplin sciroppo

Alla genesi di Applin e dei suoi stadi evolutivi potrebbe aver contribuito anche la tradizione europea legata al wyrm. Nella lingua inglese antica, questa parola di origine indo-europea poteva infatti indicare un drago serpentiforme marino, ma anche un verme (worm nell’inglese moderno). L’originale design di Applin, nativo di una regione Pokémon ispirata proprio all’Inghilterra, potrebbe essere stato sviluppato a partire da questa sovrapposizione linguistica. 

La mela: un dolce spuntino con infiniti usi culinari 

Una volta analizzati gli animali ispiratori della linea evolutiva di Applin, non resta che concentrarsi sull’altro perno del suo design, ovvero la mela. Il pomo integrato nel design del primo stadio include i colori rosso, rosa e marrone. Visivamente, ricorda molto una Baccamela, una varietà di bacca apparsa per la prima volta nella regione di Hoenn. 

Non è da escludere che i creativi di Game Freak abbiano utilizzato un modello reale ben preciso. Sebbene in natura esistano ben 7.500 tipi di mele, solo 200 di essi risultano completamente commestibili. Non solo, all’interno di questa lista, appena una decina di varietà occupa il 70% delle superfici utilizzate per la coltivazione di mele. La casa del bruco di drago potrebbe essere basata sulla rielaborazione della tipologia Fuji, nata in Giappone negli anni ’30 del XX secolo. Caratterizzata da una forma tondeggiante, è dotata di una buccia di colore rosso-rosato con parti gialle. Rispetto ad altre tipologie, possiedono una polpa particolarmente dolce e croccante, che la rende perfetta come merenda o ingrediente per torte e insalate.

mela fuji

La scelta di assegnare alle versioni cromatiche di Applin, Appletun e Flapple il colore verde evidenzia in modo immediato l’appartenenza al tipo Erba, ma non solo. Questa scelta potrebbe essere invece collegata ad altre varietà di mela diffuse nel mondo, come le varietà nipponiche Shizuka e Mutsu e l’australiana Granny Smith.

mela Granny Smith

Indipendentemente dal colore, la mela che accompagna Applin e le sue evoluzioni resta un elemento di design particolarmente interessante. Essa sfugge infatti alla banalità e alla ripetitività grazie alla sua costante rielaborazione in chiave culinaria. A esclusione di Flapple, che propone una fase avanzata dell’attacco del bruco di carpocapsa del melo, tutte le altre evoluzioni sono collegate a dolci che hanno come ingrediente principale le mele. 

Il design di Appletun, che ricorda vagamente un dolce, è infatti ricollegabile all’apple pie, una gustosa torta ripiena di mele aromatizzate con limone, noce moscata e cannella. Questo stadio potrebbe inoltre essere ispirato all’apple turnover, sfogliatelle di mele ripiene di mele aromatizzate alla cannella. Entrambe queste pietanze sono originarie del Regno Unito, territorio che ha ispirato la regione di Galar, dalla quale proviene Appletun. La pigrizia menzionata nell’etimologia del nome giapponese potrebbe essere invece un effetto collaterale provocato da un’indigestione di dolci

apple pie

Nel caso della forma Gigamax di Flapple e Appletun, la polpa gialla che fuoriesce dalla mela squarciata dal bruco colossale fa invece pensare alla crema pasticcera e alla crema inglese. Quest’ultima compare spesso nelle ricette delle torte di mele, a cui dona ancora più dolcezza. 

apple turnover

I design di Dipplin e Hydrapple potrebbero invece includere suggestioni prelevate dalla mela caramellata. Questa pietanza si presenta come una mela intera di colore rosso, ricoperta da uno strato di zucchero caramellato e inserita in un bastoncino di legno. Tutte caratteristiche che si ritrovano visivamente e che si ricollegano anche all’etimologia di Dipplin (ricavato da to dip, intingere). 

mela caramellata

La mela caramellata non è però solo un originale elemento di design. Questo dolce, generalmente associato ai festival, cementa il legame tra Galar, terra nativa di Applin, e il DLC di Pokémon Scarlatto e Violetto, collegato alle feste tradizionali giapponesi. Nel Regno Unito, la mela caramellata viene preparata per Halloween (31 ottobre) e per la Guy Fawkes Night (5 novembre), due feste autunnali che cadono durante il periodo di raccolta delle mele. In Giappone le ringo ame (りんごあめ) invadono invece le bancarelle dei matsuri, feste tradizionali all’aperto tipiche del Sol Levante. 

Le dodici fatiche di Eracle: dall’Antica Grecia alla penisola iberica

Applin e le sue evoluzioni presentano diversi punti di contatto anche con varie storie della mitologia dell’antica Grecia. Tra queste connessioni spiccano alcune delle dodici fatiche compiute da Eracle, figlio del dio Zeus e della mortale Alcmena. Per il semidio, l’impegno in queste prove sovrumane si configurava come un viaggio di purificazione. In preda a un attacco d’ira provocatogli da Era, moglie di Zeus, aveva infatti ucciso la propria famiglia. Questo arduo percorso era l’unico modo per espiare questa terribile colpa.  

Eracle Idra Lerna

Nella genesi di Hydrapple potrebbe aver influito l’episodio dell’Idra di Lerna, seconda fatica compiuta da Eracle. L’Idra, un serpente anfibio con sei o nove teste, era un avversario spietato e, apparentemente, invincibile. Le teste tagliate, avevano la capacità di autorigenerarsi e quella centrale aveva il dono dell’immortalità. Con l’aiuto dell’amico e cugino Iolao, il semidio riuscì però a debellare la minaccia dalla città di lerna. Bloccò infatti la ricrescita delle teste con il fuoco e schiacciò quella immortale con un pesante masso, uccidendo il mostro. 

Hydrapple e Dipplin presentano delle analogie anche con l’undicesima fatica di Eracle, ovvero il furto dei pomi d’oro dal giardino delle Esperidi. In questo angolo verde, dono nuziale di Zeus a Era, cresceva infatti un rigoglioso melo con meravigliosi frutti dorati. La pianta era protetta da Ladone, un drago dalle cento teste che, in una delle molteplici versioni del mito, fu ucciso da Eracle. Secondo un’altra variante, il fortissimo semidio si sostituì brevemente ad Atlante, il Titano che aveva ricevuto da Zeus il compito di reggere la volta celeste. Liberato momentaneamente da questo arduo compito, Atlante, padre delle ninfe Esperidi, si fece consegnare i pomi dorati senza spargimenti di sangue. 

Eracle giardino Esperidi

La glassa dorata che ricopre le mele delle versioni cromatiche di Hydrapple e Dipplin potrebbe alludere proprio all’albero sorvegliato da Ladone. I punti di contatto non finiscono però qui. In Spagna, territorio che ha ispirato Paldea, è infatti possibile visitare un giardino ispirato proprio al mito delle Esperidi. I due nuovi Pokémon potrebbero essere stati introdotti in questa regione proprio come tributo a questo polmone verde nel cuore della città di Valencia

albero drago Tenerife

La loro collocazione a Paldea potrebbe anche ricollegarsi a un mito che circonda l’albero del drago, pianta simbolo dell’isola spagnola di Tenerife. Secondo gli autori classici, il giardino delle Esperidi era situato in questa località e l’uccisione del drago Ladone avvenne proprio a Tenerife. La leggenda narra che il sangue fuoriuscito dalle teste decapitate diede vita proprio all’albero del drago, autoctono dell’isola. In virtù di questa genesi, l’albero possiede ancora oggi delle caratteristiche peculiari. Quando un suo ramo viene spezzato, produce infatti un suono che ricorda un gemito umano. Inoltre, perde del liquido rosso dalla consistenza simile a quella del sangue. La glassa color rubino che caratterizza Hydrapple e Dipplin potrebbe essere un tributo alle proprietà singolari dell’albero del drago. 

Alla ricerca dell’altra metà della mela

All’interno di Pokémon Spada e Scudo, un NPC fa riferimento a una strana diceria legata ad Applin. Il personaggio dichiara infatti che, secondo una leggenda, chi dona un Applin alla persona amata starà con lei per sempre. Un simpatico aneddoto che, a ben guardare, presenta però un forte legame con alcune leggende che intrecciano questo frutto e l’ambito amoroso. 

Pokémon Spada Scudo Applin

Nel corso dei secoli, la mela è stata infatti spesso identificata come simbolo dell’amore in diverse aree del mondo occidentale. Il filosofo Platone, vissuto in Grecia tra il V e il IV secolo a.C., sosteneva che in origine l’uomo e la donna formassero un unico individuo. La perfezione di questo essere era simile a quella di una mela completamente intatta. Zeus, accecato dall’invidia, decise però di dividere questo pomo in due entità incomplete. Da allora, gli individui vagano sulla Terra con lo scopo di ricongiungersi “all’altra metà della mela”. 

Platone

Nella cultura celtica, si consigliava invece alle persone non sposate di mettere una mela sotto il cuscino, per favorire le apparizioni dei futuri partner in sogno. Secondo un vecchio mito inglese, sbucciando una mela intera e lanciandola alle proprie spalle era invece possibile ammirare l’iniziale del nome della propria anima gemella. Insomma, anche nei territori che hanno ispirato la regione di Galar, la ricerca dell’anima gemella è una faccenda piuttosto seria. 

La stretta interconnessione tra mela e amore emerge anche nel design di Hydrapple, che include dei cuori verdi nella parte superiore della mela caramellata. Le similitudini potrebbero però non finire qui; un pomo di dimensioni ridotte è infatti infilzato in una delle due corna di Hydrapple. Un’immagine che potrebbe ricollegarsi al mito greco-romano di Cupido (Eros nella tradizione greca), figlio della dea Venere (Afrodite per i greci). Rappresentato come un bambino alato, si pensava che avesse l’abilità di far innamorare le persone centrando i loro cuori con una delle sue frecce. Un’abilità perfettamente in linea con le fantomatiche doti da matchmaker di Applin. 

L’acceso scontro tra Susanoo e Yamata no Orochi 

Il design policefalo di Hydrapple e il suo nome giapponese (Kamitsuorochi) permettono anche di stabilire una connessione con la mitologia giapponese. Nello specifico, questa creatura tascabile ricorda molto la leggenda di 八岐大蛇 Yamata no Orochi (letteralmente “il serpente gigante dalle otto teste”). Come suggerisce il nome, Yamata no Orochi è un animale mitologico giapponese descritto come un drago o un serpente colossale dotato di otto teste, otto code e occhi rossi come ciliegie. Il suo corpo era provvisto di un ventre ricoperto di sangue e fiamme, mentre il suo dorso ospitava cedri, cipressi e muschi. 

Yamata no Orochi Susanoo

Stando a quanto tramandato nella leggenda, questo terribile mostro terrorizzava la regione di Izumo. Per invocare la sua clemenza e bloccare la sua furia distruttiva, gli abitanti gli offrivano periodicamente delle giovani ragazze in sacrificio. Secondo la tradizione, l’impero del terrore di Yamata no Yorochi venne interrotto dall’intervento di Susanoo, dio shintoista del mare e delle tempeste. Giunto a Izumo dopo essere stato esiliato dal paradiso, aveva infatti incontrato per caso Kushinadahime, giovane predestinata al rito sacrificale. Colpito dalla bellezza e dalla gentilezza della ragazza, il dio aveva così promesso di salvarla da questo tragico destino, in cambio della possibilità di diventare suo marito. 

Ottenuta l’approvazione dei genitori di Kushinadahime, Susanoo dispose otto barili di sakè di fronte all’abitazione della giovane donna e si nascose in una foresta. Yamata no Orochi, giunto nei pressi della casa per riscattare il suo premio, tracannò immediatamente tutte le bevande e cadde in un sonno profondo. Approfittando di questo momento di debolezza, il dio tagliò tutte le sue teste, uccidendolo e ristabilendo la pace nella regione. Con la morte di Yamata no Orochi, Susanoo prese in moglie Kushinada e la trasformò in una divinità. I due vissero insieme serenamente in un’abitazione costruita nella regione di Izumo. 

Hydrapple Pokédex Pokémon

Come tutti i racconti mitologici, esistono diverse versioni parallele. Un’altra variante della storia riporta che Susanoo avrebbe lottato per ore e ore contro il mostro ubriaco, che sarebbe stato sconfitto a causa della stanchezza accumulata. Secondo altri resoconti, il dio avrebbe trovato la leggendaria spada Ama no Murakumo (天叢雲剣, Spada del Paradiso) dentro una delle teste recise. Essa è nota anche come Kusanagi-no-Tsurugi (草薙の剣, Spada taglia-erba o Spada elimina-erbe). Il nome di quest’arma e la vegetazione presente sul corpo di Yamata no Orochi potrebbero spiegare l’assegnazione del tipo Erba al furioso Hydrapple. La presenza del sangue sul ventre potrebbe essere invece essere simulata dalla mela rossa caramellata. 

Il mito di Yamata no Orochi è uno dei più noti nel Sol Levante ed è stato spesso rielaborato all’interno di numerose serie giapponesi. Nell’universo di One Piece, esiste un frutto del diavolo chiamato Serpe Serpe modello Yamata no Orochi, che consente a chi lo mangia di trasformarsi in un colossale serpente a otto teste. 

Naruto Orochimaru

Nel mondo di Naruto, il personaggio di Orochimaru (letteralmente “il ragazzo serpente”) è invece capace di utilizzare la Yamata no Jutsu (八岐の術, Tecnica delle Otto Diramazioni), che gli permette di diventare un enorme serpente bianco con otto teste e otto code. Nella serie, coloro che risvegliano lo Sharingan Ipnotico possono evocare una tecnica chiamata Susanoo, tramite la quale l’utilizzatore muta il proprio chakra in una gigantesca creatura umanoide. Lo scontro tra Orochimaru e Itachi, personaggio in grado di padroneggiare il Susanoo, si configura così come una rielaborazione moderna del combattimento tra il dio shintoista e il temibile rettile. L’influenza culturale di queste saghe moderne potrebbe aver contribuito a ispirare la squadra creativa di Game Freak.  

L’influenza biblica: dal serpente tentatore al temibile drago ingordo 

Anche la Bibbia, testo di riferimento della religione cristiana, potrebbe aver influito nella creazione della linea evolutiva di Applin. Molti dei suoi contenuti hanno infatti oltrepassato i confini religiosi, diventando aneddoti di cultura generale citati nei media di tutto il mondo. Nello specifico, l’aspetto serpentiforme dei vari stadi e il legame con un frutteto potrebbero essere dei rimandi all’Antico Testamento e al libro della Genesi. In questa sezione, si narra di come Dio avesse affidato ad Adamo ed Eva il compito di prendersi cura del Giardino dell’Eden. La coppia, che aveva a disposizione la quasi totalità delle piante di questo luogo paradisiaco, aveva ricevuto il divieto di non cogliere i frutti dall’albero della conoscenza del bene e del male. Se avessero rispettato questa regola, i due avrebbero potuto continuare a vivere nell’Eden per sempre. 

Adamo Eva Eden serpente

Il Diavolo, sotto forma di serpente tentatore, spinse però Eva a cibarsi del frutto proibito e a offrirlo ad Adamo, che lo mangiò a sua volta. Dio, furioso per il tradimento delle sue creature, le rese mortali e le esiliò dal Paradiso Terrestre. Da quel momento in poi, avrebbero dovuto vivere sulla Terra con fatica e sofferenza, condannando tutta la loro discendenza al medesimo destino. 

Nella Bibbia, non è specificata la tipologia del frutto dell’albero della conoscenza. Nella tradizione successiva, soprattutto iconografica, la mela rossa si è però lentamente imposta come causa della rovina di Adamo ed Eva. In relazione a questo episodio, è diventata progressivamente il simbolo del peccato originario e della tentazione diabolica, valenza che viene spesso evocata nei media. Per esempio, nella copertina Twilight, romanzo incentrato sulla storia d’amore tra un’umana e un vampiro, la mela rossa evoca il concetto di amore proibito. 

Twilight libro

Dalla Bibbia potrebbero essere stati prelevati anche modelli meno popolari della Genesi. Nel testo si menzionano infatti i tannin, draghi simili a serpenti: il nome Applin potrebbe rimandare anche a questi esseri mitici. Il design di Appletun, che ricorda una torta di mele, potrebbe invece essere stato influenzato da una storia del Libro di Daniele. La vicenda, contenuta nell’Antico Testamento, ruota attorno a un drago, venerato dal popolo babilonese come se fosse un vero e proprio dio. Il profeta Daniele, fortemente avverso a questi tipi di culto, ottenne dal sovrano il permesso di ucciderlo senza l’utilizzo di armi. Per raggiungere questo obiettivo, preparò delle torte contenenti pece, grasso e peli: tutti ingredienti letali per il mostro che, per la propria ingordigia, morì soffocato.

Altre leggende europee: dalla mela di Isaac Newton… 

L’originale design di Flapple e la mossa esclusiva chiamata Forza G (Grav Apple) permettono invece di ipotizzare una connessione con un celebre scienziato britannico, ovvero Isaac Newton (1642-1726). Secondo quanto riportato dai suoi biografi, mentre era seduto all’ombra di un albero nella sua casa di Woolsthorpe, una mela gli cadde in testa. Sarebbe stato proprio questo episodio a spingerlo a ipotizzare l’esistenza di una forza invisibile, in grado di attrarre quell’oggetto verso il centro della Terra. Tale forza venne ribattezzata con il nome di gravità (dal latino gravitas, ovvero pesantezza) nell’opera Philosophiae Naturalis Principia Mathematica, pubblicata nel 1687. 

Isaac Newton

Sulla veridicità dell’episodio ispiratore, si è a lungo dibattuto: Newton potrebbe infatti aver romanticizzato le fasi della sua ricerca sul campo. Nonostante le numerose perplessità, l’immagine della mela che si stacca dalla pianta continua a essere una delle scene più iconiche legate al mondo della scienza. 

“Chi la usa fa cadere una mela sul bersaglio da una grande altezza, infliggendogli danni e riducendone la Difesa.”
Descrizione della mossa Forza G in Pokémon Scarlatto e Violetto

Nel contesto odierno, la legge di Newton è ormai considerata superata: a essa è infatti subentrata la teoria della relatività di Albert Einstein (1879-1955). Tuttavia, il suo impatto sulla storia della scienza resta innegabile; se il progresso scientifico contemporaneo ha raggiunto traguardi importanti, il merito va anche agli studiosi e alle studiose che hanno lavorato incessantemente nei secoli passati. 

La connessione tra Flapple e la forza di gravità è solo una delle tante espressioni dell’amore del brand dei Pokémon nei confronti della scienza. Basti pensare a creature come Solosis, basato su una cellula che compie la mitosi, o a Porygon, creato in laboratorio tramite codice di programmazione. Per Game Freak ogni occasione è buona per includere dei tributi al progresso scientifico e tecnologico! 

… a Guglielmo Tell, l’eroe dalla mira infallibile 

Anche il design di Hydrapple potrebbe essere stato influenzato da un altro famoso episodio che combina elementi leggendari e storia europea. La piccola mela trafitta da una delle due corna, oltre a simulare il bastoncino della mela caramellata, evoca infatti la figura di Guglielmo Tell (Wilhelm Tell). Secondo la tradizione, questo arciere svizzero vissuto, presumibilmente, tra il XIII e il XIV secolo, rifiutò di inchinarsi davanti al tiranno austriaco Gessler. Fu così costretto a cimentarsi in una pericolosa prova di abilità: centrare con una freccia una mela posizionata sulla testa di suo figlio; se avesse mancato il bersaglio, sarebbero morti entrambi. 

Guglielmo Tell

Facendo affidamento sulla propria abilità, Guglielmo Tell riuscì a colpire il frutto. Sfortunatamente, i nemici si accorsero che aveva con sé una seconda freccia. Dopo aver confessato il proprio intento di uccidere Gessler in caso di fallimento, gli austriaci stabilirono che dovesse essere incarcerato a vita. Mentre veniva condotto in prigione, approfittò di una tempesta per fuggire. Tornato in libertà, tese un agguato a Gessler, che morì trafitto proprio dalla freccia che Guglielmo Tell aveva nascosto. La notizia della dipartita del tiranno si diffuse rapidamente in tutta la Svizzera, dando alla popolazione la forza di lottare per la conquista dell’indipendenza

L’esistenza reale di Guglielmo Tell è tuttora dibattuta; si pensa infatti che la leggenda possa essere nata in Norvegia intorno al X-XI secolo. Sarebbero stati i numerosi punti di contatto di questo racconto con il contesto storico-sociale della Svizzera del XIV secolo a cementare la sua fama. Popolarità accresciuta e resa iconica anche grazie all’immagine della mela infilzata dalla freccia.

Conclusioni

In questo numero della rubrica PokéQuark abbiamo presentato le origini e le ispirazioni della linea evolutiva di Applin. Il nostro lungo viaggio, compiuto tra passato e presente e tra Oriente e Occidente, ha fatto saltare a galla connessioni di varia natura. Dalla presentazione dei punti di contatto con bruchi, draghi e serpenti, abbiamo scavato a fondo, proprio come la carpocapsa del melo. Per approfondire la genesi di queste creature, abbiamo toccato i temi più disparati di carattere storico, culinario, mitologico, letterario, fumettistico e scientifico. Speriamo che questa esplorazione abbia accresciuto il vostro interesse nei confronti di questi Pokémon, incapaci di resistere al dolce richiamo delle mele! 

Proprio come per le rubriche passate, anche questa volta abbiamo scelto di associare a questo approfondimento anche alcuni sfondi per desktop. Grazie all’eccezionale lavoro di hiro_poket_compendium, tutti gli Allenatori possono abbellire i propri computer con delle meravigliose immagini dedicate ad Applin, Flapple, Appletun, Dipplin e Hydrapple!

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