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I 5 luoghi più importanti della mitologia Pokémon

Preparatevi a viaggiare nei luoghi chiave della mitologia Pokémon in questa spedizione alla riscoperta di leggende e antichi monumenti!

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Tra gli aspetti che hanno regalato più successo al franchise Pokémon troviamo sicuramente l’alone di mistero che circonda la natura dei tanto amati mostriciattoli tascabili e il loro oscuro passato, di cui ancora oggi siamo lontani dal conoscere ogni dettaglio. Alcune domande che per molto tempo hanno riguardato queste creature hanno però trovato risposta, grazie alla scoperta di diverse informazioni chiave riguardanti l’enigmatica mitologia Pokémon.

In particolare, la maggior parte di questi quesiti sono stati risolti proprio nei giochi della serie principale, grazie all’esplorazione di diverse zone di gioco la cui rilevanza storica viene spesso trascurata a causa di un gameplay spesso affrettato o approssimativo. Con l’articolo di oggi andremo dunque a riscoprire cinque luoghi chiave per la mitologia Pokémon, riesumando le leggende che le caratterizzano, nella speranza che anche i nostri lettori più esperti possano apprendere qualche nuovo dettaglio riguardante il passato di queste misteriose creature.

La Torre Campana e la Torre Bruciata

Amarantopoli

Per la nostra prima operazione archeologica dovremo spostarci a Johto, più precisamente ad Amarantopoli. Nota anche come “La città dove s’incontrano passato e presente” (come recitato nella descrizione riportata nei giochi di seconda generazione) questo luogo ospita quelle che forse sono le due strutture più rilevanti per le leggende della regione: la Torre Campana e la Torre Bruciata.

Anche nota come “Torre di Latta” nei titoli di seconda generazione, la Torre Campana è un maestoso edificio di nove piani eretto nella zona nord-orientale della città in onore di Ho-Oh, il Pokémon Arcobaleno, il quale era solito riposare sul suo tetto. In maniera complementare, la Torre Bruciata, precedentemente conosciuta come “Torre d’Ottone“, era anch’essa una struttura di altrettanti piani situata nella zona nord-occidentale del paese e realizzata in onore di Lugia, il Pokémon Immersione.

Ho-Oh Lugia

Entrambe le torri vennero edificate circa 7 secoli prima degli avvenimenti dei giochi, con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente il rapporto che gli abitanti della regione avevano sviluppato nei confronti delle creature rappresentanti i cieli e i mari. Questi edifici assolsero il proprio compito fino a 150 anni prima degli avvenimenti dei giochi, quando un violento fulmine colpì la Torre d’Ottone.

A questo fulmine seguì immediatamente un nefasto incendio, che investì la torre provocandone il crollo, e che si spense dopo non poco tempo grazie a un forte acquazzone. A causa del tragico avvenimento, Lugia si vide costretto ad abbandonare la sua vecchia dimora, trovando rifugio nelle Isole Vorticose. Inoltre, mentre questa bruciava, all’interno della torre si trovavano tre Pokémon sconosciuti, ritrovati senza vita tra le macerie. In loro soccorso intervenne Ho-Oh, il quale li rianimò, dando origine al trio delle bestie leggendarie, composto da quelli che ora conosciamo con il nome di Raikou, Suicune ed Entei.

bestie leggendarie cromatiche mitologia Pokémon

Non comprendendo l’entità di queste tre creature, i cittadini iniziarono ad accanirsi contro queste bestie, ritenute responsabili per ciò che era appena accaduto alla torre, provocandone la fuga. Notando il trattamento riservato ai mostriciattoli da lui rianimati, anche Ho-Oh decise di abbandonare la propria torre, volando via alla ricerca di un “Allenatore dal cuore puro“, rappresentato dal protagonista di Pokémon Oro, Argento, Cristallo, Oro HeartGold e Argento SoulSilver.

Toccherà appunto al giocatore indagare sul passato delle due torri di Amarantopoli, portando così Raikou, Entei e Suicune a fidarsi dello stesso popolo che oltre un secolo prima li aveva respinti violentemente. Ad aiutare l’Allenatore in questa ardua impresa (a partire da Pokémon Cristallo) sarà Eugenius, personaggio enigmatico che mostra un viscerale interesse nei confronti della mitologia Pokémon, e più in particolare nelle vicende che hanno coinvolto la Torre Bruciata e i Pokémon che la popolavano.

bestie leggendarie mitologia Pokémon

Sarà proprio Eugenius a svelarci molte delle informazioni riportate precedentemente, inclusa la nozione popolare secondo cui le tre bestie revitalizzate da Ho-Oh simbolizzerebbero i tre avvenimenti che colpirono la torre: Raikou incarna il fulmine che ha scatenato il cataclisma, Entei l’incendio che ha avvolto l’edificio tra le fiamme e Suicune l’acquazzone che l’ha spento.

Ancora oggi le torri di Amarantopoli sono due dei primi monumenti conosciuti, a livello cronologico, eretti in onore dello stretto rapporto tra uomini e Pokémon. All’opposto, la sola Torre Bruciata resta una delle pochissime testimonianze della crisi che questo stesso rapporto ha dovuto passare, rimasto incrinato per ben 150 anni fino al nostro intervento.

Le Rovine d’Alfa e le Rovine Sinjoh

Rovine d'Alfa artwork

Per la seconda tappa del nostro viaggio alla riscoperta della mitologia Pokémon restiamo a Johto, spostandoci però a sud-ovest di Violapoli: qui possiamo esplorare le Rovine d’Alfa. All’interno di questo complesso archeologico è possibile rinvenire numerosi reperti rimandanti al passato dell’universo Pokémon, grazie al quale possiamo approfondire diversi quesiti relativi all’origine di quest’ultimo.

Protagonista indiscussa di questi ritrovamenti è una delle creature più misteriose che abbiano mai popolato questo mondo, ovvero Unown. Del Pokémon Simbolo si sa infatti ben poco: siamo a conoscenza del forte legame che congiunge la loro specie ad Arceus, ma l’origine di questa correlazione, così come la loro stessa nascita, resta uno dei grandi misteri irrisolti della cosmogonia Pokémon.

Rovine d'Alfa mitologia Pokémon

Il mistero si infittisce ulteriormente quando, dopo aver mostrato Arceus al capo archeologo del sito, il giocatore ottiene l’accesso a un nuovo complesso, quello delle Rovine Sinjoh di Pokémon Oro HeartGold e Pokémon Argento SoulSilver. Qui, grazie al supporto di Camilla, Campionessa della regione di Sinnoh, saremo in grado di scoprire molte informazioni concernenti persino l’origine dell’universo.

Stando a quanto riportato da Camilla, le Rovine Sinjoh non sono altro che resti di un tempio nato dalla collaborazione di due popolazioni di provenienza differente: una di queste abitava la Vetta Lancia, punto più alto del Monte Corona di Sinnoh, mentre l’altra era originaria delle Rovine d’Alfa. Accedendo al tempio con il solo Arceus in squadra, l’Allenatore ha la possibilità di dare il via a quello che forse è l’evento più iconico della serie.

Arceus rovine Sinjoh

Posizionandosi su una delle Tre Are, rappresentanti di Dialga, Palkia e Giratina, Arceus darà inizio al processo che donerà la vita a una delle sue emanazioni dirette, il tutto accompagnato dalla cinematica più affascinante ed enigmatica che Game Freak abbia mai inserito in un proprio titolo. Terminato l’evento, il giocatore verrà trasportato nuovamente alle Rovine d’Alfa, dove il capo archeologo affermerà che il legame tra il Pokémon Primevo e gli Unown resta ancora ignoto.

La Torre dei Cieli

Torre dei CIeli

Un drago leggendario, un popolo apparentemente scomparso, una guerra sanguinaria e un’imminente pioggia di meteore; questi elementi, apparentemente senza alcuna correlazione, trovano tutti un punto d’unione nella prossima tappa della nostra spedizione, ovvero la Torre dei Cieli.

Situata nel percorso 131 di Hoenn, la Torre dei Cieli è un maestoso edificio eretto in onore di Rayquaza. Secondo la leggenda riportata dagli affreschi al suo interno (presenti nei remake di sesta generazione), anticamente la regione era popolata dai Draconidi (noti anche come popolo delle meteore), popolazione che abitava i territori delle Cascate Meteora.

Affreschi mitologia Pokémon

Nello stesso periodo, ArcheoGroudon e ArcheKyogre iniziarono uno scontro distruttivo, che giunse al termine grazie all’intervento di Rayquaza, il quale placò gli spiriti dei due Pokémon leggendari. La pace che seguì durò per ben un millennio, fino a quando un’enorme meteora (la stessa che ha dato origine al cratere in cui è situata Ceneride), infrangendosi sul suolo terrestre, provocò il risveglio del Pokémon Continente e del Pokémon Oceano, i quali ripresero immediatamente il loro conflitto.

Al fine di riportare la pace, i Draconidi decisero di intervenire, invocando il ritorno di Rayquaza grazie all’utilizzo di una “pietra arcobaleno” (molto probabilmente una Pietrachiave), la quale non solo evocò il Pokémon Stratosfera, ma gli permise anche di compiere una Megaevoluzione. Grazie al nuovo potere acquisito, Rayquaza riuscirà a primeggiare contro gli altri due contendenti, interrompendone il conflitto e relegandoli alle profondità degli abissi.

Trio meteo

Per celebrare l’intervento della creatura leggendaria, i Draconidi decisero di erigere la Torre dei Cieli, con la quale avrebbero potuto chiedere nuovamente l’intervento del drago in caso di necessità. Questo luogo è sì un monumento chiave per la mitologia Pokémon, ma lo è anche per il gameplay di Pokémon Rubino Omega e Zaffiro Alpha.

Durante l’episodio Delta, infatti, il giocatore si ritroverà costretto a invocare nuovamente Rayquaza, questa volta per evitare che un’altra meteora colpisca la regione, rischiando che venga rasa al suolo. Per far sì che il Pokémon risponda alla chiamata, l’Allenatore protagonista dovrà confrontarsi con Lyris, una degli ultimi membri del popolo delle meteore nonché Custode del segreto, la quale all’interno della torre illustrerà al giocatore la storia che vi abbiamo appena raccontato.

La Biblioteca di Canalipoli

Biblioteca di Canalipoli

Forse il luogo più dimenticato fra quelli citati finora, la Biblioteca di Canalipoli è certamente una delle strutture di maggiore importanza quando si parla di mitologia Pokémon. Situata nell’omonima città della regione di Sinnoh, questa biblioteca contiene al suo interno numerosissime testimonianze scritte riguardanti il passato della regione e del mondo dei mostriciattoli tascabili.

La maggior parte dei libri fruibili dal giocatore fanno riferimento a diversi miti, ma sono presenti anche racconti popolari tramandati a Sinnoh. In particolare, uno di questi fa riferimento all’originale uguaglianza tra uomini e Pokémon, i quali sedevano alla stessa tavola ed erano liberi di amarsi (come deducibile dalla versione originale giapponese, in cui si fa riferimento a Pokémon e umani che si sposano).

biblioteca mitologia Pokémon

Sempre riguardo al rapporto tra uomini e Pokémon, nella biblioteca sono presenti molti altri racconti e leggende al riguardo. Una di queste, nota come “Il mito di Rupepoli“, narra la storia di un giovane uomo che, entrato in possesso di una spada, sfrutta l’arma per eliminare senza alcuna pietà i mostriciattoli che incontrava sul proprio cammino.

Temendo le azioni dell’uomo, le creature iniziarono a nascondersi da esso, lasciandolo solo. Nel tentativo di cercare altri Pokémon, il giovane continuò a vagare, finché non ne incontrò uno. Dialogando con esso, l’uomo si rese conto delle sue orribili azioni, urlando al cielo e gettando la spada dal rimorso, distruggendola. Una volta che il giovane realizzò il prezzo che stava pagando con le sue azioni, il Pokémon con cui stava parlando, stando alla traduzione inglese, sparì “in un luogo oltre la vista“.

Mondo DIstorto

Quest’ultimo dettaglio ci aiuta a comprendere come la creatura descritta nella leggenda possa essere Giratina che, dopo aver ristabilito l’equilibrio tra uomini e Pokémon, fece ritorno nel Mondo Distorto. Un altro indizio a favore di questa ipotesi è il nome di questo mito: Rupepoli è infatti la città più vicina alla Grotta Ritorno, la dimora terrena del Pokémon Ribelle.

Nella biblioteca è possibile reperire anche testi che narrano la storia dell’universo Pokémon, del quale possiamo approfondire l’origine. Il mito “La storia originale” racconta la genesi della Creatura Originaria, nata da un misterioso Uovo creatosi nel caos. Questa emanò da sé prima i due esseri che diedero vita alla materia grazie al tempo e allo spazio (Dialga e Palkia), e in seguito generò altre tre creature, che diedero vita allo spirito (Uxie, Mesprit e Azelf). Al termine di questo processo, la Creatura Originaria cadde in un “sonno profondo“.

Arceus

Quelli che vi abbiamo appena riportato sono solo alcuni dei numerosi scritti consultabili nella biblioteca, nella quale è possibile sviscerare ulteriormente la storia che si cela dietro ai mostriciattoli con cui ci divertiamo a lottare e i misteri che si nascondono dietro al forte legame che ci unisce a essi. Proprio per questi motivi, nonostante non abbia una grande rilevanza nelle campagne dei giochi in cui è possibile accedervi, la Biblioteca di Canalipoli ricopre ancora oggi un ruolo fondamentale per ciò che conosciamo sulla mitologia Pokémon.

Le Rovine degli Abissi

Rovine degli abissi mitologia Pokémon

Il nostro viaggio attraverso i meandri nascosti della mitologia Pokémon è finalmente giunto al suo ultimo atto. Preparatevi dunque a fare un bel respiro e a immergervi nelle profondità dell’oceano, perché la tappa finale di questo viaggio sono le Rovine degli Abissi. Situato nel mare della Baia Spiraria, a Unima, questo sito archeologico ha lasciato agli Allenatori di tutto il mondo molti quesiti che restano ancora oggi irrisolti.

L’intera zona è suddivisa in quattro piani, in cui è possibile trovare preziosi cimeli risalenti a una civiltà antica. Insieme a questi pezzi dall’immenso valore, all’interno della struttura sono trovabili diverse incisioni sulle pareti, dalle quali, una volta decifrate, possiamo apprendere molte informazioni sul conto del sovrano che regnava questo popolo.

Rovine degli abissi entrata

Esplorando il piano terra è possibile comprendere come il monarca a cui si riferiscono queste testimonianze fosse allo stesso intrepido e benevolo, un vero e proprio eroe senza macchia e senza paura, che i popolani seguivano e veneravano. Le incisioni del primo piano riportano invece la filosofia di vita promossa dal re, che invita i propri concittadini a vivere all’insegna del rispetto reciproco, della cultura e della gratitudine verso la vita.

Apprendendo queste informazioni sembra quasi che questo sovrano fosse un super uomo, dotato di capacità superiori ai comuni esseri umani, ed esplorando il secondo piano veniamo a scoprire come questa intuizione sia corrispondente al vero. Frasi come “Il Re parla a tutti” (in riferimento a umani e Pokémon), “Il Re prevede il futuro” oppure “Il Re incarna la speranza” lasciano poco spazio all’immaginazione, dandoci la certezza della natura sovraumana dell’antico monarca.

Incisioni mitologia Pokémon

La vera sorpresa sono però le incisioni che possiamo leggere al terzo piano, dove possiamo raccogliere la Coronantica, tesoro con ogni certezza appartenente al sovrano. “Il Re ha spinto ●●●●● nemici“; “Il Re ha fatto ●●●●● amici“; “Il Re ha invocato ●●●●● creature“; “Il Re ha speranza e futuro“; “Qui si venera il Re ●●●●●●●●“. Queste frasi, ognuna dal significato arcano e dai dettagli impossibili da conoscere, sono oggetto di studi e speculazioni dal lontano 2010, anno di pubblicazione di Pokémon Bianco e Nero.

L’identità di questa misteriosa figura chiave per la mitologia Pokémon è quindi ancora ignota, così come quella delle creature da essa sconfitte e accolte. Per approfondire questa vicenda dovremo dunque aspettare che Game Freak decida di riprendere questo filone narrativo all’interno di una delle sue future opere, magari con un nuovo capitolo della serie Leggende Pokémon che ci riporti nella Unima di quel regno passato ormai dimenticato.

Cosa ci lascia questo viaggio?

In questo articolo ci siamo focalizzati solamente su cinque dei più importanti tra gli innumerevoli luoghi che raccontano o ci lasciano intendere particolari sull’universo Pokémon e sulla sua mitologia e per questo la nostra spedizione di oggi non può che considerarsi limitata. Il mondo dei mostriciattoli tascabili è colmo di leggende e storie popolari che spaziano su moltissimi aspetti di questo universo, che sarebbe impossibile riportare interamente in un unica rubrica.

Speriamo dunque che questo breve viaggio vi abbia destato un interesse verso l’infinità di miti presenti in questa serie videoludica, con la speranza che Game Freak possa riprendere queste storie dall’alto potenziale narrativo in maniera tale per dare vita a nuovi giochi dalla trama avvincente in grado di appassionare sia i nuovi appassionati che i fan di vecchia data.

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