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Aspettando Octopath Traveler II: la grafica HD2D come ponte tra passato e futuro

L’HD2D è una tecnica brevettata da Square Enix per sviluppare sia remake di glorie del passato, che nuovi giochi come Octopath Traveler II.

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Era il 2018 quando Octopath Traveler spiazzò il pubblico per un colpo d’occhio sublime e al contempo dal gusto retro. Prima che le dinamiche di gameplay potessero rapire milioni di giocatori, fu infatti l’estetica, l’insieme di emozioni suscitate dal suo stile a catturarli.

Non si tratta di pura pixel art, né di 3D integrale, né tanto meno di visione fotorealistica. È l’HD2D (o HD-2D), una tecnica che mescola un piglio artigianale con degli elementi propri dell’epoca precedente alla diffusione dei poligoni. Se il primo JRPG in collaborazione tra Square Enix e Acquire rappresentò inizialmente un’eccezione, non servì molto tempo affinché si attestasse come l’apri pista di una visione nuova di arricchimento del mercato videoludico tutto, tanto per spolverare glorie del passato, quanto per tracciare un sentiero parallelo a quello dei tripla A lungo il suo futuro.

Pixel alla ricerca dell’immortalità?

Come per altri media d’intrattenimento e oltre, il tema della preservazione è fondamentale in quello dei videogiochi, essendo tutt’uno con il progresso tecnologico. Non si pensi soltanto ai singoli software, bensì anche al tramite fra essi e una console (il televisore), o alle periferiche utilizzate per esaltare questa o quella meccanica di un gioco.

Per fare un esempio a noi congeniale: il passaggio dagli schermi CRT (cathode-ray tube, ovvero “tubo a raggi catodici“, o per meglio dire “schermo a tubo catodico“) allo standard del plasma e dei cristalli liquidi (LCD) ha comportato dei cambiamenti evidenti pure a un occhio poco allenato nella resa grafica dei giochi (le differenze sono riscontrabili ad esempio in un tweet di christopherufin o scorrendo i cinguettii di CRTpixels).

Se da un lato si perde quasi in maniera inevitabile la natura primigenia di una data opera, dall’altro viene posta al centro una domanda: è possibile attualizzare un gioco di generazioni addietro, rendendolo appetibile a grandi e a giovanissimi? La risposta dal punto di vista di Square Enix – ancora per certi versi in fieri – crea un gancio tra il passato, il presente e il futuro.

Octopath Traveler II

Un’idea, un marchio registrato

A seconda di vari fattori, dalle intenzioni commerciali allo stato di un codice, un titolo con degli anni sulle spalle può tornare in veste di remastered, con una spolverata alla risoluzione, o come remake, con un carico di lavoro maggiore da parte degli autori. Cercando pertanto di non snaturare l’anima dei giochi e insieme di assottigliare il ponte generazionale tra chi ha fatto esperienza degli originali e le nuove leve, la casa di Final Fantasy ha scommesso e si sta prodigando per un’invenzione e potremmo definirla tale in virtù del brevetto ufficiale.

Circa a gennaio 2019 Square Enix registrò infatti presso la WIPO (Organizzazione Internazionale della Proprietà Intellettuale) i marchi “HD-2D” e “HD2D“, in coda al lancio di Octopath Traveler, segno che, dopo i riscontri positivi ricevuti, avesse deciso d’investire sull’idea. Dalla base dell’Unreal Engine 4, il gioco di ruolo alla giapponese sfoggia una pixel art rivisitata che fa perno su degli sprite in 2D posizionati in ambienti tridimensionali.

Octopath Traveler II

A loro volta, le ambientazioni in 3D imitano gli sfondi pre-renderizzati disegnati a mano, messi però in rilievo dalla tridimensionalità. Le texture richiamano generalmente l’era dei 16 bit, seppure con un dettaglio maggiore, armonizzando così l’altrimenti attrito che avrebbero creato le parti. Una telecamera mediamente posizionata in alto con la capacità di mettere a fuoco i punti salienti nella schermata e un sistema d’illuminazione studiato per dare splendore agli elementi completano il quadro d’insieme.

Ne vengono fuori dei diorami virtuali sospesi tra passato e presente, anche grazie a una lieve sfocatura a conciliare un senso onirico, affascinanti in ogni scatto. Ciò non è tuttavia da considerarsi come uno stampino per produzioni a catena, a dimostrazione della quale affermazione sono sopraggiunti più giochi.

Tra passato e futuro

Il 2022 ha visto un trio di esponenti sontuosi in tale senso: Triangle Strategy, Live a Live, Tactics Ogre: Reborn. Mentre il primo è un’IP originale ispirata ai classici, il secondo e il terzo sono vecchie conoscenze del panorama videoludico. A ben vederli, la tecnica HD2D li accomuna, ma non li appaia, rendendo chiaro un concetto: un solo stile può essere smussato in modi numerosissimi.

Più nello specifico, può applicarsi a due operazioni distinte: ai remake dei classici, come i due citati e a progetti originali (si potrebbe dire che, così facendo, lo strategico che ha debuttato su Nintendo Switch a marzo 2022 e Octopath Traveler abbiano ammorbidito i connotati inediti in favore di elementi più familiari al pubblico, senza tuttavia diventare copie carbone). Insomma, l’HD2D incarna le vesti di un cantastorie che lega passato e presente con i suoi racconti orali, ne aggiunge di nuove e infiocchetta il tutto con una serie di rime capaci di spostarle in una dimensione diversa, per i posteri.

Octopath Traveler II

A proposito delle applicazioni possibili nei prossimi anni con la tecnica brevettata da Square Enix, il primo punto si aggancia al rifacimento di Dragon Quest III, il cui creatore, Yuji Horii, ha assicurato l’arrivo di altre informazioni in relativo breve tempo. Da produzioni certe alle ipotesi, gli appassionati di strategici stanno alzando la mano da anni al grido di Final Fantasy Tactics. Il lancio di Tactics Ogre: Reborn potrebbe avere fagocitato ogni possibilità per il gioco del 1997 (tra l’altro sempre a cura di Yasumi Matsuno), ma se pensiamo che la Fantasia Finale fu l’ultimo appiglio dell’azienda ed è il suo tesoro più redditizio, sperare non costa nulla.

E se sconfinassimo dal recinto di Square Enix? Noi di Pokémon Millennium non potremmo evitare d’immaginarci un episodio della serie sui mostriciattoli tascabili in questo formato. In una realtà alternativa, avremmo potuto ammirare la Sinnoh di Diamante Lucente e Perla Splendente con l’HD2D, oppure l’adozione di questa tecnica per il ritorno di Bianco e Nero, il secondo caso più concretamente realizzabile vista la compresenza di sprite 2D e poligoni. Ancora, non è difficile pensare a una dimensione nella quale Game Freak abbia optato per questo stile grafico e tecnico da X e Y in poi, piuttosto che fiondarsi sulle tre dimensioni.

È da sottolineare che, sebbene non sia equiparabile a una fascia di progetti ad altissimo budget, tale stile non sia economico, richiedendo invece parecchie risorse (lo confermano Tomoya Asano e Yasuaki Arai di Triangle Strategy). Eppure il collettivo nipponico vuole proseguire su questa strada tracciata dal gioco di ruolo del 2018 con il suo seguito in arrivo il 24 febbraio 2023.

Come si evince da una clip pubblicata lo scorso ottobre, Octopath Traveler II segnerà l’avvento “dell’HD-2D versione 2.0”, con “grafica più bella e dettagliata”. I primi passi dell’HD2D sono evidenti sul selciato, ora resta da proseguire lungo un cammino, sospeso tra passato, presente e futuro.

In attesa del lancio per la console ibrida, è possibile provare una demo del JRPG resa disponibile a titolo gratuito attraverso il Nintendo eShop.

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Octopath Traveler Square Enix

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