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Alla scoperta delle origini dei quattro leggendari cinesi di Paldea

Quali sono i segreti dietro ai quattro nuovi leggendari di Paldea? In questo articolo approfondiremo la loro origine.

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Dall’uscita di Pokémon Scarlatto e Violetto sono passati oltre due mesi, durante i quali milioni di giocatori hanno potuto esplorare la nuova regione di Paldea. I titoli di nona generazione hanno introdotto nuovi Pokémon, l’inedita meccanica Teracristal e la possibilità di avventurarsi in una regione completamente open world. La riuscita degli ultimi giochi sviluppati da Game Freak è stata fulcro di accese discussioni, le quali hanno coinvolto anche i Pokémon leggendari introdotti proprio a Paldea.

Le lotte contro questi potenti Pokémon, che da sempre ricoprono un ruolo centrale nella serie, sono una delle fasi di gioco più apprezzate dai fan. Ogni volta che un nuovo titolo viene annunciato infatti attorno queste creature si crea sempre grande attesa e curiosità, che gli appassionati non vedono l’ora di soddisfare avventurandosi nei nuovi giochi. Lo stesso è avvenuto con Pokémon Scarlatto e Violetto, con milioni di allenatori eccitati all’idea di scoprire i segreti nascosti dai Pokémon leggendari di Paldea.

Koraidon e Miraidon, leggendari di Pokémon Scarlatto e Violetto

Oltre ai leggendari di copertina Koraidon e Miraidon la nuova generazione ci ha permesso di conoscere un nuovo gruppo di creature leggendarie: il quartetto nefasto. In questo articolo andremo ad approfondire le origini di questi Pokémon, strettamente collegati alla tradizione cinese, e le motivazioni che si nascondono dietro alla loro presenza nella regione di Paldea, che ricordiamo essere ispirata alla Spagna.

Per scoprire la genesi del quartetto bisogna necessariamente eseguire un tuffo nel passato, più precisamente ai tempi del regno di Paldea. Pare infatti che questi Pokémon leggendari siano stati generati a partire da una serie di tesori, precedentemente appartenuti al monarca di questo regno, resi animati a causa delle disgrazie che i sudditi scagliavano contro il loro dispotico re. Come già accennato, queste creature presentano un forte legame con la mitologia cinese, dalla quale Game Freak si è lasciata ispirare per dare vita a questo quartetto.

Le ispirazioni dietro ai leggendari di Paldea

Già dai tempi della prima generazione abbiamo appreso come la casa produttrice si lasci spesso condizionare dalla cultura popolare del mondo reale per dare vita alle proprie creature, e il caso del quartetto nefasto non fa eccezione. Più precisamente, pare che a ispirare il gruppo di Pokémon leggendari di Paldea sia stato un altro quartetto, quello dei quattro pericoli, appartenente alla mitologia tradizionale cinese.

Queste figure, delle quali la prima documentazione risale a oltre 5 millenni fa, sono descritte come le creature più maligne della mitologia cinese. Ogni membro del quartetto incarna una serie di peccati differenti, i quali variano dall’ira all’ingordigia. Riguardo all’origine di questi esseri non ci sono certezze, ma sono state elaborate diverse teorie, dalle più alle meno affidabili, che si pongono l’obiettivo di spiegare l’avvento dei quattro pericoli.

Raffigurazione dei quattro pericoli cinesi

Di queste teorie la più storicamente accurata riguarda una ribellione, mossa da quattro capi tribali, verso l’imperatore Yao. Dato il loro atteggiamento rivoltoso, i comandanti vennero espulsi dai territori cinesi insieme ai propri popoli, portando questi ad accumulare odio e sete di vendetta nei confronti dell’imperatore. Una volta deceduti, gli spiriti maligni dei capi si reincarnarono nei quattro pericoli, che per millenni avrebbero perseguitato l’impero cinese.

Queste creature, nonostante appartengano allo stesso gruppo di figure mitologiche, possiedono fisionomie, indoli e simbologie molto differenti tra di loro, così come i Pokémon che hanno ispirato. Affinché questo approfondimento possa dimostrarsi ancora più accurato risulterà dunque fondamentale analizzare singolarmente i membri del quartetto nefasto e le creature che ne hanno influenzato la creazione.

Il leggendario quartetto nefasto a Paldea

Il quartetto nefasto: Wo-Chien

Wo-Chien, il primo membro del quartetto ad apparire in ordine di Pokédex, è un Pokémon che ricorda una grande chiocciola coperta da fogliame. Dal Pokédex di Scarlatto si evince come, a generare questo essere, siano state alcune tavolette di legno, sopra le quali un uomo aveva precedentemente annotato le deplorevoli violenze che il suo re era solito compiere. Quelle tavolette sono le stesse che ancora oggi proteggono il corpo della creatura, formandone il guscio.

La natura del doppio tipo Erba e Buio di Wo-Chien è riconducibile proprio alle tavolette che lo ricoprono, oltre che ai contenuti incisi su di esse. Stando a quanto riportato dal Pokédex di Violetto il leggendario è anche in grado di assorbire l’energia a lui necessaria dalla vegetazione limitrofa, rendendola perennemente sterile.

Pagina Pokédex del leggendario Wo-Chien

I tratti del temperamento che caratterizzano Wo-Chien sono molto simili a quelli di Tao Wu, membro dei quattro pericoli e incarnazione della caparbietà. Questa bestia viene raffigurata come una tigre coperta da pelo di cane, dotata di una folta coda. Nei miti che lo riguardano questo appare come una creatura indomabile e insolente, tanto da attaccare con le proprie fauci da cinghiale chiunque muova delle critiche nei suoi confronti.

A differenza degli altri membri del proprio quartetto Tao Wu nasce in origine come spirito benigno, che reagisce in maniera violenta e incontrollata solamente quando istigato. Come detto l’indole caparbia di questo essere è stata ripresa da Game Freak per creare Wo-Chien, Pokémon dall’aggressività incontrollata nel momento in cui viene minacciato, ma in grado domare la propria forza nel caso non venga disturbato.

Raffigurazione di Tao Wu, ispirazione del leggendario di Paldea Wo-Chien

Il quartetto nefasto: Chien-Pao

Chien-Pao, creatura dai tratti simili a una glaciale tigre dai denti a sciabola, è la manifestazione della sete di vendetta che il popolo provava verso il proprio sovrano. Il Pokédex di Violetto afferma che questo Pokémon prese vita quando le spade del re, intrise dell’odio delle genti che persero la vita a causa di queste, si fusero con della gelida neve. Queste spade sono ora degli affilati denti a sciabola, che il leggendario utilizza come arma.

Dalla descrizione del Pokédex di Scarlatto si può comprendere l’inclinazione violenta della creatura, la quale viene descritta come solita scatenare delle devastanti bufere di neve dentro le quali si diverte a giocare. Questi atteggiamenti spiegherebbero inoltre perfettamente il suo doppio tipo Buio e Ghiaccio.

Immagine Pokédex del leggendario Chien-Pao

L’animo feroce di Chien-Pao è lo stesso che troviamo in dote a Quiong Qi, anche lui membro dei quattro pericoli, raffigurazione mitologica della violenza. Il suo aspetto varia a seconda delle illustrazioni che si analizza: alcune di queste lo ritraggono come una tigre alata, mentre altre fonti lo descrivono come una mucca con lunghe code da volpe e testa da cane. La bestia è anche dotata di zanne e artigli affilati, sfruttati per attaccare ed eliminare le proprie prede.

Nelle leggende si narra che Quiong Qi sia solito aggirarsi nei territori in cui dilagano le discordie tra uomini, per poi risolvere ogni diverbio assalendo brutalmente coloro che sono nel torto. La natura bellicosa e scellerata della figura mitologica ha ispirato appunto la creazione di Chien-Pao, il quale si diverte a generare cataclismi naturali senza preoccuparsi delle conseguenze che scaturiscono da questi.

Raffigurazione di Quiong Qi, ispirazione del leggendario di Paldea Chien-Pao

Il quartetto nefasto: Ting-Lu

Ting-Lu, il cui aspetto assomiglia a un’alce dal corpo roccioso, materializza la paura che i sudditi provavano verso il sovrano. Il calderone che porta sul capo veniva spesso utilizzato dal re per eseguire dei rituali, con lo scopo di affermare il proprio potere. Queste pratiche spaventavano a morte il popolo, i cui timori si riversarono proprio nel calderone. Dal Pokédex di Scarlatto si comprende come questo, una volta abbandonato, si fuse con della terra brulla, dando così vita al Pokémon.

Per venire a conoscenza dell’incontrollabile forza del leggendario ci basta consultare la descrizione del Pokédex di Violetto: solamente appoggiando il proprio capo a terra infatti Ting-Lu è in grado di generare fratture nel terreno che raggiungono persino 50 metri di profondità. La creatura, di doppio tipo Buio e Terra, è anche in grado di controllare le rocce a lui circostanti.

Immagine Pokédex del leggendario Ting-Lu

L’enorme potenza che distingue Ting Lu è analoga a quella di Tao Tie, altro membro dei quattro pericoli, rappresentazione dell’ingordigia secondo gli antichi popoli cinesi. L’aspetto di questa figura richiama quello di una pecora dal volto umano, dotata di occhi posizionati sotto le proprie ascelle. La caratteristica peculiare di Tao Tie è l’insaziabile stomaco, il quale condanna la creatura a una fame perenne che la porta a divorare qualsiasi cosa le si pari di fronte.

Stando a quanto riportato dai miti questo essere è stato allevato per diventare un animale da guerra, in grado di sbranare ogni nemico affrontato. Vista la fama da guerriero ottenuta l’effigie di Tao-Tie veniva speso incisa su vasi e calderoni di bronzo, tra cui anche quello che ha animato Ting-Lu. Il Pokémon, come testimoniato dalle ampie fratture nel terreno che riesce a generare, è dotato della stessa forza che caratterizza la bestia mitologica.

Raffigurazione di Tao Tie, ispirazione del leggendario di Paldea Ting-Lu

Il quartetto nefasto: Chi-Yu

Chi-Yu, quarto e ultimo membro del quartetto nefasto, è l’incarnazione dell’invidia che le povere genti nutrivano verso il monarca. Quest’ultimo, anziché utilizzare il proprio denaro per soddisfare le esigenze del popolo, si concedeva lussi smisurati, portando i sudditi a provare un forte livore nei suoi confronti. Questo astio, come testimoniato dal Pokédex di Violetto, venne interamente assorbito da dei magatama (dei gioielli tradizionali giapponesi), i quali presero vita sotto forma di un piccolo pesce infuocato.

Come intuibile da quanto appena affermato, il Pokémon possiede un doppio tipo Buio e Fuoco. La descrizione del Pokédex di Scarlatto ci rivela che Chi-Yu è anche in grado di nuotare agevolmente in mezzo a mari di magma originati da lui stesso a partire da rocce e ghiaia.

Immagine Pokédex del leggendario Chi-Yu

Ad aver ispirato la curiosa natura di Chi-Yu è stato Hun Dun, ultimo membro dei quattro pericoli, ritratto mitologico del caos primordiale. Le bizzarre caratteristiche fisiche di questo essere, rappresentato come un quadrupede alato dal folto pelo e senza volto, accentuano notevolmente il concetto di confusione incarnato dalla bestia. Alcuni scritti affermano inoltre che la creatura sia dotata di occhi incapaci di vedere, orecchie non in grado di udire, un intestino impossibilitato alla digestione e un torso privo di organi interni.

Le controversie di Hun Dun non si limitano alla sola fisionomia. La figura mitologica infatti non è in grado di distinguere il bene dal male, due concetti apparentemente opposti e ben distinti. Le innumerevoli contraddizioni di questo essere sono riconducibili a quelle che caratterizzano Chi-Yu, Pokémon che pur possedendo l’aspetto di una creatura acquatica è in grado di generare catastrofici incendi.

Raffigurazione di Hun Dun, ispirazione del leggendario di Paldea Chi-Yu


Cosa ha portato questi leggendari a Paldea?

Analizzando i membri del quartetto nefasto abbiamo potuto comprendere come questi, nonostante appartengano tutti alla specie di Pokémon Disgrazia, possiedano origini, ispirazioni e abilità differenti tra di loro. Per completare il puzzle però ci manca ancora un ultimo tassello: cosa ha portato 4 Pokémon leggendari ispirati alla mitologia cinese a Paldea?

A differenza di quanto riportato fino a questo momento, per provare a rispondere quest’ultimo quesito purtroppo non abbiamo a disposizione fonti ufficiali. Attualmente possiamo dunque limitarci soltanto a mere speculazioni prive di qualsivoglia fondamento, sperando che l’uscita futura di un DLC possa chiarire molti aspetti a oggi ignoti relativi all’arrivo dei leggendari a Paldea.

Modelli Pokédex del quartetto nefasto
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