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Racconti di Halloween: La morte dopo la vita

È giunta la notte più spaventosa per l’intero mondo, la notte delle rivolte capitanate da un Pokémon rancoroso e pieno di rabbia: Halloween.

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Il periodo più temuto dall’intero mondo Pokémon sta arrivando. Il periodo di distruzione e caos che nessuno può fermare è nell’imminente futuro. Tutti, grandi e piccini, sono a conoscenza della terribile esperienza che stanno per vivere, ancora una volta. La notte del 31 ottobre nessuno esce di casa, i genitori proteggono i figli piangenti tra le loro braccia. Loro vorrebbero solo giocare con i propri fedeli Pokémon, fare il “dolcetto o scherzetto?” di cui hanno tanto sentito parlare, ma che non hanno mai vissuto, che nessuno viveva ormai da anni.

Lavandonia è ormai desolata e distrutta, nessuno abita più nella piccola e inquietante città di Kanto da quando sono iniziate le rivolte di Halloween, così chiamate per il giorno in cui nascono e muoiono. Ѐ lo spirito di un Pokémon a comandare Lavandonia. Nessuno ha mai tentato di liberare la città occupata, tutti troppo terrorizzati dal fantasma per poter intervenire. Lui caccia via tutti gli Allenatori che si imbattono nel paesino, spaventandoli a morte per marcare il territorio e convincerli a non tornare mai più. Il fantasma è il guardiano del caos, lo preserva tutto l’anno per liberarlo ad Halloween.

Pokémon

Ma Gengar non è sempre stato così. Prima di quell’esperienza, prima della tragedia, era un Clefable. Ha sempre amato il suo Allenatore, avrebbe fatto di tutto per aiutarlo a realizzare i suoi sogni ambiziosi: non solo Campione di Kanto, la regione da cui proveniva, ma Campione di tutto il mondo. Per Clefable combattere al suo fianco era un onore, ammirava l’Allenatore e si fidava ciecamente di lui. Ma anche le cose belle finiscono. Il Pokémon era letteralmente esausto, ma il suo compagno non poteva credere di aver perso e così lo incitava ancora e ancora, con rabbia e nervosismo, fino a quando, stremato e senza forze, non cadde a terra esalando l’ultimo respiro.

Il suo corpo, inerme, si riempì di rabbia e di odio. Le tenebre lo avvolsero in una nube oscura, trasformandolo: Clefable aveva assunto la forma della sua controparte, Gengar. Fu poco dopo la sua morte che il meraviglioso Ho-Oh solcò il cielo di Lavandonia, udendo le lamentele dello spirito dal cuore d’oro, plasmato dall’oscurità. Il Pokémon Arcobaleno donò a Gengar un’Ala d’Iride, con il potere di resuscitare solo coloro che avevano subito lo stesso maltrattamento dai propri Allenatori ed esclusivamente una volta all’anno. E fu in tal modo che l’amore si tramutò in odio puro, portando Gengar a organizzare le temute rivolte di Halloween.

Pokémon di tutti i tipi e tutte le specie vengono risvegliati durante la Notte dei Morti con il compito di seminare il panico nelle proprie città di provenienza e terrorizzare gli Allenatori che li avevano accuditi e poi traditi in vita. Questi sono riconoscibili dall’incredibile luce monocolore che emanano, acquisita grazie all’Ala d’Iride. L’unico ad avere un ruolo itinerante è proprio il capitano delle rivolte, il quale si è ripromesso di non rivedere mai e poi mai il suo ex-amico e, ora, più grande nemico.

Racconti di Halloween: terrore a Johto

Gengar ha visto in questi due Pokémon un potenziale immenso, accentuato dalla rabbia che circola nel loro corpo da quell’esperienza che li segnò in passato nella regione di Johto

Durante questa Notte dei Morti, Sneasel e Gligar si dirigono nelle case dei due fratelli gemelli, ubicate rispettivamente ai piedi della Montagna Vetta Innevata e nell’arida Ebanopoli. I due fratelli sono entrambi ricercatori spinti dalla loro passione. La notte avevano incubi in cui incontravano loro padre, scappato di casa quando erano ancora bambini. I loro Pokémon volevano consolarli, ma non solo non ricevevano risposta, gli venivano anche commissionati i lavori più faticosi. Morirono durante le ricerche: Sneasel sotto una pioggia di stalattiti in una grotta; Gligar scaraventato sotto terra da una tempesta imperversa.

Halloween

Incaricati di seminare paura e terrore, quella notte si recarono nelle due case. Non serve spaventarli da svegli, ma disturbare il loro riposo. Usano l’energia spettrale donata da Gengar per apparire nei loro incubi, facendoli sentire al loro posto durante quelle faticose ore di lavoro, terminate con una deplorevole morte sul colpo. Dopo ogni Notte dei Morti, per tutti i giorni successivi a esse, i due non possono più recarsi sul posto di lavoro: gli urli della notte precedente riecheggeranno nella loro testa ininterrottamente

Racconti di Halloween: Unima a fuoco e fiamme

Tra le crudeltà più atroci subite dal proprio Allenatore, Gengar aveva udito la storia di una mamma con la propria figlioletta nella regione di Unima. La storia di Volcarona e Larvesta aveva colpito nel profondo l’animo del Pokémon Ombra…

Il rapimento della piccola Larvesta dalla sua tana nel Deserto della Quiete era l’esca perfetta per attirare anche la madre Volcarona. Il professore Pokémon dell’Università di Boreduopoli, una volta venuto a conoscenza del tradimento di sua moglie, aveva tentato di accoltellarla mentre teneva in braccio sua figlia. La bambina, nata da pochi mesi, aveva perso la vita sul colpo, cadendo di testa sul pavimento in marmo della sua tanto amata sala libreria. Fuggì di casa senza, e perse completamente la testa. Nei giorni successivi cercò la moglie per tutta la città, ma il suo tentativo fu vano. Doveva far soffrire qualcuno al suo posto…

Halloween

Volcarona raggiunse la nuova dimora del professore, trasferitosi ad Alisopoli. Non ci volle molto a imprigionare anche la madre e, così, ebbe l’opportunità di sfogare la sua sete di vendetta. Per giorni tenne legate in bagno le povere creature, inermi, versando sui loro visi litri e litri d’acqua. Quando la squadra di ricercatori del Deserto della Quiete avvisò la polizia fu troppo tardi. Il professore fu arrestato e condannato, ma i due Pokémon furono trovati senza battito sul suolo.

Gengar donò loro tanta forza spettrale quanta quella che avrebbero dovuto avere per ribellarsi al professore. Si intrufolano nel carcere in cui era rinchiuso il loro assassino. Dopo aver addormentato le guardie per tutto il perimetro, si recano nella suddetta cella spaventando il professore. Volcarona allontana la figlia per non farla assistere alla scena: l’assassino viene messo in ginocchio ai piedi del lavandino alla sinistra del letto. Alzata la maniglia del rubinetto, con un Lanciafiamme porta l’acqua corrente a una temperatura tale da bruciare completamente il viso dell’uomo.

Racconti di Halloween: occhio per occhio, Kalos

Di particolare rilevanza nella ricerca di Gengar era la sontuosità dei Pokémon che lo avrebbero dovuto affiancare, e questa la ritrovò nella regione di Kalos

Sableye e Mawile sono morti stanchi. Stanchi di un continuo e doloroso tentativo di Megaevoluzione costretta dal loro Allenatore, per studiare e comprendere a pieno il fenomeno. Quando dal laboratorio fu emanata quella luce abbagliante, ecco che i due erano sul pavimento: Sableye trucidato dalla gemma venuta fuori dal petto, Mawile sciancata e senza i legamenti. Una scena cruda che l’Allenatore non dimenticò di certo, ma passò oltre. Ne costrinse altri, altri e altri ancora, fino a questa notte.

Halloween

Gengar li conobbe nella loro forma ultima, e fu certo di aver trovato i candidati giusti. Si dirigono nel laboratorio di Romantopoli, sicuri di trovarlo lì. Aveva conservato le Megapietre in un cassetto. Sableye e Mawile sfondano la porta, mettono a soqquadro l’intera postazione e rapiscono il loro vecchio Allenatore. Una volta legato alla gemma di Sableye, le mascelle taglienti di Mawile lo azzannano di continuo su tutto il corpo. Ogni Notte dei Morti in lui rimarranno sì sangue e terrore, ma una sola cicatrice, così da ricordare il dolore anno dopo anno.

Racconti di Halloween: la fine di Galar

Ѐ l’anno di Galar per Gengar. Ѐ da sempre una regione che lo affascina, non vedeva l’ora di esplorarla con il suo Allenatore e mai nella vita si sarebbe aspettato di visitarla così, nelle vesti della sua controparte, da morto, in cerca di qualche anima da spaventare. In tanti anni di vagabondaggio, Gengar era sempre riuscito a evitare il suo nemico, ma questa volta i conti non sono riusciti.

Proprio alla destra della Torre Diroccata, nel bel mezzo delle Terre Selvagge, ecco che vede un’ombra, tanto coraggiosa da uscire da sola nella spaventosissima Notte dei Morti. Nell’arco di pochi secondi Gengar capisce chi è lo spavaldo e rimane paralizzato come se fosse stato lui a vedere un fantasma. L’Allenatore che lo aveva ferito, deluso e umiliato era avanti a lui che lo fissava senza sbattere le palpebre, immobile e incredulo difronte a quegli occhi così familiari, a uno sguardo che fu la metastasi della rovina della sua vita. Lo riconobbe subito: “C-Clefable, sei tu…”. Come aveva potuto capire chi era stato tanto tempo fa? Ma con che coraggio? Il Pokémon pensò per un istante di fermarsi, ma fin troppo spesso il risentimento travalica la ragione.

Halloween

E poi, tutto nero. Gengar non ci vede più dalla rabbia e, approfittando di una Tana Dynamax al loro fianco, spinge l’Allenatore al suo interno e lo sfida a una lotta. Il potere delle Desiostelle gioca a favore del Pokémon, che non perde un secondo ad assumere la sua enorme e terrorizzante forma Gigamax. Le suppliche del suo vecchio Allenatore, Gengar, neanche le sente. Lamenti, scuse e singhiozzi erano completamente evitate dal Pokémon furioso che si trova avanti al ragazzo spaventato che continua ad attaccarlo con tutta la forza che ha sempre cercato dal suo ex-compagno. Ma, a un tratto, tutto pare terminare. Il giovane si ammutolisce, il Pokémon si immobilizza e l’unico rumore che si ode è una cantilena, armoniosa e dolce. L’Allenatore inizia a inseguire la melodia, dirigendosi, con il sangue che gli cola dalla nuca, avanti a sé, dritto nell’enorme bocca di Gengar.

Nessuno l’ha mai più rivisto… da vivo. Non erano propriamente le intenzioni del capo della Notte dei Morti, ma Gengar è lo stesso fiero del suo bottino, che continua a torturare, giorno dopo giorno, nell’aldilà, fino all’eternità. Solo una volta all’anno i due collaborano: la notte di Halloween, l’Allenatore viene perdonato e affianca il Pokémon nelle sue terrificanti missioni, in cui altri fantasmi dall’animo ferito disseminano terrore e disperazione, in un mondo che già vive di questi due peccati.

Questa storia è stata scritta e ideata in collaborazione con Luca Sirico e con l’aiuto grafico di Taka e Kuma. Sul nostro profilo Instagram e sulla nostra pagina Facebook potete trovare la storia di Gengar raccontata dalla voce di Alexisshin_Art.

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