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Il seguito di Breath of The Wild distruggerà le fondamenta del mondo di Hyrule

E se il seguito di The Legend of Zelda: Breath of the Wild andasse a sconvolgere tutta la storia ormai nota del fantastico mondo di Hyrule?

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Durante il Nintendo Direct dell’E3 2021 è stato mostrato un nuovo trailer del tanto atteso sequel di The Legend of Zelda: Breath of the Wild in cui possiamo vedere Link muoversi in un mondo nuovo e sconosciuto. Ma sarà davvero così oppure le isole nel cielo di Hyrule nascondono qualche segreto importante che si ricollega a eventi passati?

Il trailer del sequel di The Legend of Zelda: Breath of the Wild si ricollega al teaser del 2019 dove vedevamo Link e Zelda davanti a una mummia controllata da un sigillo. Nella nuova versione invece scopriamo che qualcosa è andato storto dopo l’incontro con questa nefasta entità e adesso il nostro eroe si ritrova a cadere dal cielo su quelle che sembrano isole fluttuanti come quelle di The Legend of Zelda: Skyward Sword.

Un salto nel vuoto

Senza fare troppi giri di parole, tutti quanti appena viste le isole fluttuanti hanno pensato a Oltrenuvola, luogo natale di Link e della prima incarnazione di Zelda, che possiamo vedere in Skyward Sword. Il rimando al titolo uscito su Wii e tra poco su Nintendo Switch in versione rimasterizzata potrebbe non essere una semplice coincidenza, ma far parte di un progetto più grande che potrebbe a nostro avviso sconvolgere le fondamenta stesse del brand.

Ma prima un po’ di informazioni. Nell’ultimo trailer è possibile vedere, stranamente, due Link; il primo è quello che abbiamo già conosciuto, con codino e tunica blu, mentre il secondo, ovvero colui che vola tra isole fluttuanti, è vestito con una casacca verde e porta i capelli sciolti e disordinati, e ha quindi un aspetto più primitivo. In più, quest’ultimo Link usa il “braccio Sheikah“, ovvero una tecnologia antica che gli permette di utilizzare nuovi strumenti. Sembra quasi che il braccio sia un antenato della Tavoletta Sheikah, utile oggetto presente in The Legend of Zelda: Breath of the Wild.

Breath of the wild

Il titolo potrebbe svolgersi di conseguenza in due timeline, una nel passato e una nel futuro. Se credete che questa ipotesi sia troppo fantasiosa, potete stare tranquilli: il brand di The Legend of Zelda, fin dai tempi di Ocarina of Time, è avvezzo a giocare con i viaggi nel tempo e a svilupparsi su due linee narrative. Oltretutto proprio nel nuovo Hyrule Warriors, ambientato nell’universo di Breath of the Wild, il viaggio nel tempo, anche se non canonico, è già stato contestualizzato. Che quello fosse un esperimento per qualcosa di più grande?

Se il titolo si sviluppasse davvero su due timeline, e se le isole fluttuanti del passato fossero effettivamente le stesse isole presenti in Skyward Sword, una delle linee temporali del seguito di Breath of the Wild potrebbe andare a posizionarsi cronologicamente prima degli eventi narrati nel gioco per Wii. Perché questa convinzione? Perché nello stesso Breath of the Wild abbiamo un NPC che ricorda come in tempi molto antichi gli esseri viventi abitassero al di sopra delle nuvole.

Adesso proseguiamo analizzando più nel profondo la trama di questa iconica leggenda: seguono SPOILER dell’intera saga di The Legend of Zelda!

Da quel che sappiamo la necessità di trasportare buona parte di Hyrule in cielo fu una decisione presa da Hylia, dea madre e detentrice della Triforza, che non riuscendo a sconfiggere il re dei Demoni Mortipher preferì trasportare quanta più gente oltre le nuvole e lasciare che il male prendesse possesso della terra sottostante. La sua scelta porterà alla nascita delle fondamenta della saga in quanto ella stessa deciderà di creare una spada in grado di esorcizzare il male e di reincarnarsi in un essere “umano” in modo da donarle il potere della Triforza; da qui la nascita della primissima Principessa Zelda.

Mortipher, l’antagonista che troviamo in Skyward Sword, oltre a essere il male incarnato sarà anche colui che lancerà la maledizione che porterà Link e Zelda a reincarnarsi all’infinito e darà forma in Ocarina of Time all’ormai noto Ganondorf. Ma Mortipher puó ricollegarsi alla Calamità Ganon e a quella particolare mummia che vediamo nel trailer? Noi di Pokémon Millennium crediamo di si! Sedetevi comodi sulle vostre poltrone e prendete qualcosa da bere perché stiamo per scoprire il più grande mistero del seguito di Breath of the Wild!

Mortipher, eroe decaduto

Se vi ricordate in Breath of the Wild è possibile vedere un murales con raffigurato un antichissimo scontro con la Calamità Ganon dove l’essere viene affrontato dall’eroe e probabilmente messo a tacere fino all’incontro successivo, ma qualcosa salta all’occhio. Se di norma noi siamo abituati a vedere una versione di Link armato di Master Sword pronto a sconfiggere il male, perché quell’eroe non somiglia minimamente al biondo protagonista?

Breath of the wild

Il misterioso paladino porta una strana tunica, simile a quella indossata da Link nel trailer, ma ciò che salta subito all’occhio sono i lunghi capelli rossi e il pronunciato naso, caratteristica base della tribù dei Gerudo. Noi abbiamo da credere che nel primissimo scontro con la Calamità Ganon di Link non ci fosse nessuna traccia ma che al suo posto ci fosse un altro campione della Dea, un uomo possente e devoto chiamato Mortipher!

Prima però occorre fare una breve spiegazione sulla storia del mondo. All’albore dei tempi esistevano tre dee, Din, Farore e Nayru, e ad affiancarle trovavamo la Dea madre del creato chiamata Hylia, detentrice della forza necessaria a scacciare il male. La lotta tra la luce suprema e la profonda oscurità deve aver tormentato il mondo di Hyrule sin dagli albori, mantenendo le due forze in un precario equilibrio che è venuto meno quando una quantità immane di oscurità si è trasformata in un miasma in grado di corrompere tutto: la Calamità Ganon.

La Dea, avvertito il pericolo crescente, decise di riunire le quattro tribù di Hyrule e di donare il proprio potere a un suo personale campione. Il destino scelse Mortipher, potente guerriero della tribù dei Gerudo, che decise di concedere tutto sé stesso alla volontà della Dea Hylia. Come ricompensa gli fu donata una spada dai poteri divini in grado di sopraffare il male.

La forza e la volontà di Mortipher unite ai poteri della Dea erano l’unica cosa in grado di contenere la Calamità Ganon ma qualcosa andò terribilmente storto. Il male antico si rivelò troppo potente per poter essere sconfitto e il nostro eroe cadde preda dell’oscurità, diventando il contenitore della piaga che distruggeva Hyrule.

Nonostante il corpo di Mortipher fosse ormai perso, il suo spirito, con un ultimo atto di eroismo, si distaccò da esso andando a fungere da sigillo e bloccando in parte il potere della Calamità; in questo modo l’oscurità sarebbe risorta ogni volta ma sarebbe anche stata meno potente e sicuramente più gestibile. I monili che vediamo sul braccio che si fonderà con Link potrebbero essere stati creati dalla tecnologia Sheikah per far sì che il blocco imposto potesse durare per più tempo possibile.

Breath of the wild

Millenni dopo, il corpo mummificato di Mortipher verrebbe ritrovato dai nostri Link e Zelda. L’eroe entrerebbe in contatto con ciò che è rimasto del suo spirito che, fondendosi col suo braccio, potrebbe aiutarlo a tornare indietro nel tempo per distruggere l’oscurità sul nascere.

E di spade e di eroi

Certo, la teoria di Mortipher che potrebbe essere l’originale eroe della Dea è interessante, ma da dove nasce il suo parallelismo con Link? Cosa lo collega al nostro eroe muto senza macchia e senza paura? La risposta è molto semplice: hanno entrambi la Spada Suprema!

La Spada Suprema è da sempre l’arma finale in grado di distruggere ogni male. Creata dalla Dea Hylia per essere brandita dall’eroe della luce, la Spada Suprema, che in Skyward Sword ancora non possiede il nome ufficiale e viene semplicemente chiamata “Spada della Dea”, ha una caratteristica particolare: al suo interno troviamo Faih, spirito guida che accompagna Link nel suo lungo viaggio nel mondo di Hyrule commentando le sue azioni (e dicendogli quando si scaricano le batterie del Telecomando Wii!).

Faih potrebbe non essere il primo tentativo di creare una spada con all’interno uno spirito guida. Se non ci credete vi basterà leggere la descrizione di Ghiraim, braccio destro di Mortipher.

Estratto tratto da Zeldapedia

Come possiamo leggere su Zeldapedia, Ghiraim è la controparte di Faih, ed è anche in grado di trasformarsi in forma spada per poter essere brandito da Mortipher. La spada brandita dal nostro nemico presenta lo stemma della Triforza su di essa ma rovesciato, come a dire che si possa trattare di una sua versione corrotta o, volendo azzardare ancora di più, potrebbe rimandare a Lorule, controparte di Hyrule che si trova in una dimensione dove regna l’oscurità.

E se durante lo scontro con la Calamità Ganon dopo la sconfitta di Mortipher la sua spada e lo spirito si fossero corrotti votandosi al male? Potrebbe essere questo il motivo per cui la Dea madre ha creato una seconda spada più piccola in modo che potesse essere brandita solamente dagli appartenenti alla razza Hylia?

Il vento del tempo

Il concetto di gestione e viaggi nel tempo, come già detto, è qualcosa che ormai siamo abituati a vedere nella serie e sfruttare questo stratagemma per farci vivere ciò che accadde nell’antichità a Hyrule è sicuramente interessante. Ma come avverrebbe questo viaggio a ritroso?

Nel trailer possiamo vedere Link che utilizza il suo “braccio Sheikah” per riavvolgere il tempo e rispedire indietro una palla chiodata, lasciando intendere che il nuovo arto prenderà il posto della tavoletta che abbiamo utilizzato fino a ora. Forse potemmo usare l’energia rimasta nel braccio di Mortipher nel Tempo del Tempio che troviamo in Breath of the Wild, in modo da creare un collegamento verso il passato.

Breath of the wild

Il problema principale di questa scelta, come ogni viaggiatore del tempo sa, sono i paradossi che si andrebbero a creare. Se Link riuscisse a distruggere la Calamità Ganon del passato tutti gli eventi vissuti in Breath of the Wild non potrebbero esistere, così come la figura dell’eroe e della stessa Principessa Zelda.

Nintendo potrebbe intraprendere la strada di un finale agrodolce, mostrando che il male viene sigillato nel passato, ma che il conflitto luce/ombra è qualcosa di inevitabile e impossibile da fermare, rendendo necessaria quindi la presenza dei nostri eroi e della stessa Triforza. Tuttavia non sarebbe un viaggio inutile, in quanto Link potrebbe ritornare al presente prima di risvegliare Mortipher conscio di cosa accadrebbe, oppure potrebbe utilizzare la tecnologia Sheikah per dare forma ai Colossi in modo da poter rinchiudere in qualunque momento la Calamità Ganon. In questo modo si manterrebbe un minimo di “coerenza” e non si andrebbe a confondere ulteriormente la timeline.

Tra cielo e terra, passato e futuro

The Legend of Zelda: Breath of the Wild ha segnato un nuovo inizio per la tanto amata saga di Nintendo. Il senso di avventura e esplorazione ha coinvolto milioni di giocatori che ancora adesso amano perdersi all’interno del mondo di Hyrule e, la possibilità di dare un minimo di senso di continuità a tutta la storia narrata fino a ora sarebbe la ciliegina sulla torta.

Non ci resta che attendere purtroppo il 2022 in quanto i lavori del nuovo gioco sono ancora in corso d’opera. L’unica cosa che possiamo fare al momento è recuperare The Legend of Zelda: Skyward Sword HD che uscirà sia in versione fisica sia sul Nintendo eShop a partire dal 16 Luglio 2021. Che la Triforza vi possa accompagnare in questo fantastico viaggio in compagnia di Link e della Principessa Zelda.

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