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Harvest Moon o Story of Seasons: quale scegliere?

Harvest Moon: One World o Story of Seasons: Pioneers of Olive Town, quale simulatore agricolo per Nintendo Switch ti si addice di più?

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Il mese di marzo 2021 ha visto l’uscita su Nintendo Switch di due simulatori agricoli in forte competizione tra loro e noi vogliamo dunque aiutarvi a fare la scelta che più si addice al vostro stile di gioco con un chiaro confronto tra Harvest Moon: One World e Story of Seasons: Pioneers of Olive Town.

In questo articolo vedremo le differenze generali, ma se volete approfondire qualche aspetto di uno dei due titoli potete consultare la nostra recensione di Harvest Moon: One World e quella di Story of Seasons: Pioneers of Olive Town. Qui invece trovate i link per acquistare Harvest Moon o Story of Seasons (anche in versione deluxe) su Amazon Italia.

Cenni storici

Gli appassionati del genere potrebbero ricordarsi di aver giocato in passato ad alcuni titoli della serie Harvest Moon, che ha avuto inizio nel 1996 in Giappone con un primo titolo per SNES – giunto in Europa nel 1998. I primi capitoli della serie furono sviluppati da Marvelous e pubblicati da Natsume Inc. in una collaborazione che andò avanti fino al 2012, anno nel quale avvenne la scissione tra le due aziende: Natsume Inc. iniziò a quel punto a produrre da sé i successivi titoli Harvest Moon, mentre Marvelous continuò a sviluppare simulatori agricoli sotto il nuovo nome di Story of Seasons.

Cosa resta infatti dei vecchi titoli Harvest Moon in questo nuovo capitolo per Nintendo Switch? Praticamente nulla. Sin da subito chiariamo che se state cercando un gioco che rievochi ricordi d’infanzia passati in compagnia di questa prima serie, dovete adesso passare a Story of Seasons; se invece avete voglia di cambiamento potreste esplorare qualcuno dei giochi di Natsume Inc. più recenti.

harvest moon story of seasons

Trama e gameplay

È incredibile come due titoli dello stesso genere e alla base così simili possano avere un approccio completamente diverso allo sviluppo della storia principale. In Harvest Moon: One World la trama dirige il gameplay mettendo in secondo piano persino il farming che contraddistingue questo genere di simulatori, infatti al giocatore viene richiesto di esplorare il vasto mondo di gioco e proseguire in una trama ben strutturata e con un chiaro finale. La ricerca della Dea della Natura dormiente farà viaggiare il giocatore per tutta la regione spostando la sua fattoria in scenari sempre diversi per cercare nell’overworld i semi e coltivare di volta in volta frutta, fiori e ortaggi necessari a completare le missioni principali.

Se in Harvest Moon l’obbiettivo è dunque coltivare per far proseguire la storia, in Story of Seasons: Pioneers of Olive Town l’approccio è più classico e il gameplay si basa sullo sviluppo della propria fattoria stanziata all’interno di una piccola cittadina di mare. Sebbene in Story of Seasons esista anche un filo conduttore unico che ci vedrà impegnati nello sviluppo della città nel suo complesso, il fulcro sta proprio nel crafting, nel farming e in tutte le attività della fattoria come la pesca, l’allevamento e il lavoro in miniera. La raccolta delle risorse avviene inoltre tramite un gameplay più dinamico della semplice ripetizione del tasto “A”, come invece accade in Harvest Moon che risulta dunque adatto ai più piccoli.

harvest moon story of seasons

Anche la miniera è una rappresentazione di questo divario, infatti quella di Story of Seasons presenta dei nemici, delle talpe che sbucano dal terreno facendo perdere stamina al giocatore che si scontra con loro. In Harvest Moon la sfida consiste solo nel regolare la stamina durante i lunghi spostamenti per la mappa o all’interno della labirintica miniera, mentre in Story of Seasons occorre saper gestire anche il tempo dato che alle 2:00 di notte il personaggio sviene e il giorno finisce automaticamente. Il primo titolo è dunque, a nostro parere, la scelta migliore per i bambini che vogliono approcciarsi al genere con un’avventura divertente (ma povera di alcune funzioni), mentre ai veterani si consiglia assolutamente il secondo.

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I personaggi

Per varietà dei personaggi avremmo potuto dare un punto ad Harvest Moon, infatti i 10 candidati per il matrimonio – ridotti purtroppo a 5 dato che non sono ammesse relazioni omosessuali – provengono da luoghi completamente diversi (la campagna, la spiaggia, il deserto, il vulcano e la montagna) e ne faremo la conoscenza durante la trama, approfondendo i loro retroscena con gli eventi-cuore. Tuttavia, tutti gli altri personaggi sono letteralmente anonimi, non hanno nome né eventi dedicati, cosa che rende Harvest Moon: One World decisamente meno godibile nel lungo termine.

I pretendenti di Story of Seasons invece sono tutti concentrati all’interno della città di Olive Town e questo li rende meno variegati esteticamente: gli unici che realmente differiscono sono Iori e Linh per il loro look orientale. Ciò cambierà però con l’avvento del DLC che introdurrà ben 6 nuovi candidati al matrimonio provenienti da precedenti titoli della serie e dall’aspetto più intrigante. In ogni caso, la scrittura dei personaggi di Story of Seasons ci è sembrata più completa e le sottotrame che si sviluppano da ogni singolo personaggio di Olive Town e gli scenari da fiaba sbloccabili a sorpresa, rendono siffatto titolo migliore anche su questo punto. Inoltre, qui è più semplice incrementare l’amicizia con tutti i personaggi perché concentrati all’interno di un unico spazio definito, Olive Town, al contrario di ciò che accade in Harvest Moon, dove bisogna viaggiare appositamente nel villaggio del pretendente.

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Grafica e personalizzazione

Qui non c’è proprio paragone e se l’occhio vuole la sua parte Story of Season vince a mani basse: i modelli 3D sono ben curati, i movimenti abbastanza fluidi, i colori piacevoli e le texture varie. Non si può dire lo stesso di Harvest Moon che è davvero povero sia da questo punto di vista che della personalizzazione: il viso è standard ed è possibile scegliere solo colore di pelle, occhi e capelli, gli abiti si possono modificare solo alla fine della storia e ben poco, la casa ha dei mobili craftabili, ma non si può stabilire dove posizionarli.

Anche la personalizzazione della casa di Story of Seasons ha dei difetti perché alcune aree della casa non sono modificabili, ma almeno l’avatar può essere reso molto più originale grazie a numerosi tagli e tinte di capelli, a diversi connotati e alla possibilità di scegliere due colori di occhi differenti tra loro. Anche la scelta degli abiti e dei mobili è molto più vasta in quest’ultimo titolo.

A voi la scelta

Story of Seasons: Pioneers of Olive Town è un titolo qualitativamente migliore nel complesso, ma il suo gameplay richiede maggiore sforzo al giocatore, una buona gestione di tempi e risorse e una minore differenziazione degli scenari; dall’altra parte Harvest Moon: One World perde il focus sulla simulazione agricola a favore di un gioco più d’avventura basato su quest principali e sub-quest, sicuramente meno allettante per un pubblico maturo.

Il prezzo è praticamente lo stesso, 49,49€ su Amazon Italia per Harvest Moon e 49,99€ per Story of Seasons (o in versione deluxe a 59,99€). Speriamo di avervi chiarito le idee su questi due rivali, a voi la scelta in base a quelle che sono le vostre necessità e il vostro stile di gioco!

Stavamo quasi per dimenticare… entrambi i titoli sono interamente in inglese, quindi se volete un gioco così in italiano comprate direttamente Stardew Valley.

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Harvest Moon Nintendo Switch Story of Seasons

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