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Dragon Quest: il 35° anniversario di una saga storica

Nel 2021 Dragon Quest, una delle saghe JRPG più importanti al mondo prodotta negli anni Ottanta da Enix, compirà ben 35 anni.

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Anche se l’anno passato è stato molto difficile per tutti, il 2021 sarà cruciale per il mondo dei videogiochi. Difatti, proprio quest’anno, molti personaggi festeggeranno un anniversario importante. Le serie celebrate saranno, tra le altre, Pokémon, The Legend of Zelda, Metroid, Sonic the Hedgehog e una delle serie JRPG più importanti al mondo: Dragon Quest.

Questa saga ancora oggi, come Final Fantasy, macina copie su copie vendute in Giappone. Potremmo definire Dragon Quest come uno dei videogiochi più importanti per il Paese del Sol Levante, sotto molti punti di vista. Pertanto, dal momento che questo titolo ha segnato profondamente la storia dei videogiochi, per celebrare il 35° anniversario di Dragon Quest rivivremo la sua storia e le peculiarità che lo hanno reso così grande.

La storia

La storia di Dragon Quest incomincia negli anni Ottanta. Il primo titolo venne inizialmente pubblicato e distribuito dalla Enix, prima della fusione assieme alla Square Soft avvenuta solo nel 2003. Il primo capitolo della saga uscì in Giappone nel 1986, ben trentacinque anni fa. Successivamente uscì anche in Nord America nel 1989 in questo caso con il titolo di “Dragon Warrior”, a causa di problemi relativi al copyright.

Nel corso del tempo questa saga si è evoluta e modernizzata, ma allo stesso tempo è sempre rimasta legata alle sue origini. Infatti il gameplay di Dragon Quest è da sempre basato su una formula piuttosto semplice, che può essere riassunta con sconfiggi mostri, ottieni denaro e punti esperienza per poi comprarti nuove armi e armature.

Dragon Quest

Questa è stata una delle motivazioni principali che contraddistinguono questo capolavoro, che non è mai variato più di tanto nel corso degli anni. Ovviamente questo non significa che la serie si sia fossilizzata su un gameplay e su ritmi di gioco che possono in certi casi risultare monotoni.

Anzi, Dragon Quest ha saputo allo stesso tempo rinnovarsi, implementando al suo interno nuove meccaniche, nuovi modi di approcciarsi ai combattimenti e così via. Prendiamo per esempio il primo capitolo, del quale è stato fatto una specie di remake, uscito nel 2019.

Dragon Quest

Agli albori i combattimenti si svolgevano solamente in singolo: ovvero si impersonava un eroe, non vi era un party su cui fare affidamento e i vari combattimenti contro i mostri si combattevano da soli. Inoltre si poteva salvare solo ed esclusivamente all’interno del castello del re.

Dunque moltissime volte bisognava ritornare indietro di parecchi chilometri, per poter salvare. Fortunatamente nei capitoli futuri questa funzione verrà tolta, in quanto si potrà salvare all’interno delle varie chiese disseminate nelle cittadine del mondo di gioco.

Successivamente, a partire dal secondo capitolo, Dragon Quest ha assunto la struttura che mantiene oggi: un gruppo di eroi viene incaricato di salvare il mondo da una minaccia incombente. Per poterlo fare, i protagonisti dovranno affrontare innumerevoli pericoli quali mostri, Slime e demoni di ogni tipo.

Locandina del remake di Dragon Quest VIII. A differenza di quello originale, in questo è possibile avere nel party Morrie e Red visibili in alto a destra.

Per quanto riguarda l’Italia, la saga JRPG arrivò con Dragon Quest VIII l’Odissea del Re Maledetto nel lontano 2006, su PlayStation 2. La particolarità risiede nel fatto che, nell’edizione italiana, il numero otto venne tolto, siccome questo fu effettivamente il primissimo capitolo a uscire nella nostra penisola.

Nonostante la supremazia di Final Fantasy in Europa e in Italia, l’ottavo titolo di questa saga all’epoca riuscì a ritagliarsi un piccolo spazio nel cuore dei giocatori. Infatti Dragon Quest VIII viene riconosciuto come uno dei migliori capitoli di sempre. Inoltre bisogna anche considerare che è grazie a esso, se oggi molti conoscono questo brand ultra decennale.

Il fattore Akira Toriyama

Senza ombra di dubbio, un altro fattore che ha contribuito al successo della saga è stato il leggendario mangaka giapponese Akira Toriyama. Una delle particolarità che ha sempre differenziato Dragon Quest dagli altri giochi appartenenti al medesimo genere, infatti, è stato sicuramente il design dei mostri e dei personaggi.

Effettivamente quando si attraversano i vari reami e mondi presenti all’interno di questa storica saga, è impossibile non vedere una certa somiglianza con il mondo di Dragon Ball.

Gli Slime, dei veri e propri teneroni

Difatti moltissimi mostri, come per esempio i draghi, sono quasi praticamente identici a quelli visti nel manga e nell’anime. Ovviamente tra le creature più apprezzate troviamo gli Slime: esseri gelatinosi, generalmente a forma di goccia, di diverso colore e con un’espressione facciale sempre felice. Questi sono diventati a tutti gli effetti la vera e propria mascotte del brand.

Mostri che molte delle volte vengono cercati appositamente per livellare il più velocemente possibile. Difatti, specialmente i Liquislime grigi e i Re Slime grigi, permettono al giocatore di salire di livello in poco tempo. Tuttavia essi sono molto rari, e per poter essere sconfitti necessitano di diversi colpi critici ben assestati.

Inchinatevi al Re degli Slime più raro che esista!

Dopodiché altro elemento molto importante sono i personaggi, sia quelli che impersoneremo sia quelli che incontreremo durante i nostri viaggi. Uno dei personaggi che è rimasto maggiormente nell’immaginario dei fan, è senza ombra di dubbio l’eroe dell’ottavo capitolo.

Esso ricalca pressappoco Gohan, il figlio di Goku. Non a caso quando raggiunge il grado di concentrazione massima, abilità che permette di sferrare attacchi molto potenti, assume una forma o trasformazione che ricorda quella di un Super Sayan.

In conclusione, oltre a un gameplay che è rimasto sempre fedele alle origini, il secondo elemento che ha portato Dragon Quest a raggiungere un successo incredibile è stato anche grazie alla mano esperta di uno dei mangaka giapponesi più importanti di sempre.

Un 35° anniversario ricco di sorprese

L’ultimo titolo della serie a essere uscito in questi anni, è stato Dragon Quest XI Echi di un’era perduta. Questo capitolo della saga ha portato un rinnovato interesse nei confronti di questa saga, anche in persone che effettivamente non lo avevano mai giocato.

Inoltre questo capitolo è anche uscito su tutte le piattaforme: Nintendo Switch, PS4, PC e addirittura su Xbox One. Aspetto, quest’ultimo, che ha favorito non poco la sua diffusione. In particolare, per celebrare l’uscita di questo titolo sulla piattaforma di Nintendo, è stata realizzata una versione speciale della console. Inoltre è stato persino omaggiato all’interno di Pokémon Spada e Scudo.

Dragon Quest
La Nintendo Switch Dragon Quest XI S Roto Edition

In concomitanza del 35° anniversario di questa storica saga, il creatore Yuji Horii ha annunciato diverse novità. L’ideatore della saga, durante l’evento chiamato Dragon Quest X Fall Festival, svoltosi un anno fa, ha espresso tutto il suo entusiasmo. Horii ha annunciato diverse sorprese per l’intera serie, e in particolar modo per il mondo di Astoltia: quello presente in Dragon Quest X.

Dopo questa affermazione, moltissimi fan hanno ipotizzato la realizzazione di un remake del suddetto titolo. D’altra parte altri hanno invece ipotizzato la creazione del remake di Dragon Quest IX: le sentinelle del cielo, uscito nel luglio del 2009 per Nintendo DS. Inoltre è si era anche diffusa l’idea di un altro remake, in questo caso del terzo capitolo. Tuttavia a riguardo non è mai stato detto nulla né da Yuji Horii, né da Square Enix.

Dragon Quest
Yuji Horii, l’ideatore della saga di Dragon Quest.

L’unica ipotesi che effettivamente è plausibile, è la realizzazione del successore di Dragon Quest XI. Infatti lo stesso Yuji Horii ha detto che il gioco è in sviluppo dal 2019. Pertanto questo potrebbe effettivamente essere l’anno del suo reveal. Sfortunatamente neanche in questo caso Square Enix si è espressa.

Nonostante attualmente non sia stato annunciato ancora nulla, per tutti i fan di Dragon Quest questo 35° anniversario sarà sicuramente importantissimo. Inoltre Square Enix, non si lascerà scappare l’occasione per promuovere ulteriormente una delle sue saghe di punta, amatissima dai suoi numerosi e fedeli appassionati in tutto il mondo.

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