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Il Settipelago: un gioco Pokémon finisce davvero dopo la Lega?

Tra episodi post Lega e ritorni inaspettati in regioni già visitate, il Settipelago nei remake di prima generazione Pokémon ha segnato davvero un punto focale all’interno della serie principale.

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“Qual è il miglior post-game della storia dei videogiochi Pokémon?”

La risposta, come spesso capita, è relativa. Da una parte c’è chi ritiene il Parco Lotta di Pokémon Smeraldo il post-game più riuscito; dall’altra, giocatori meno competitivi e più attenti alla trama, sono rimasti affascinati dalle atmosfere dell’Episodio Delta e Rainbow Rocket contenuti rispettivamente in Pokémon Rubino Omega & Zaffiro Alfa e Pokémon Ultrasole & Ultraluna.

E il ritorno a Kanto in seconda generazione? Tranquilli, non l’ho dimenticato. Questa particolare avventura è unica nel suo genere. Uno dei sogni più grandi dei fan Pokémon è quello di avere un gioco che racchiuda tutte le regioni visitate fino a ora e già averne due è risultato essere un grande traguardo.

Mettendo da parte schieramenti, gusti personali e fattore nostalgia, c’è un post-game, molto spesso ignorato e mai più tornato nella serie principale, che custodisce in sé misteri e curiosità: il Settipelago di Pokémon Rosso Fuoco & Verde Foglia.

La Lega Pokémon può aspettare!

Qual è l’aspetto caratterizzante di un post-game? Come suggerisce la parola stessa, presa in prestito dall’ambito sportivo, è tutto ciò che succede al di fuori della storia principale di un gioco.

La Lega Pokémon segna il punto di arrivo dell’avventura, l’episodio finale prima di entrare nella Sala D’Onore degli allenatori più forti della regione, il momento in cui la storia principale finisce e inizia il post-game. Nonostante questo, in Pokémon Rosso Fuoco e Verde Foglia, si può raggiungere il Settipelago ancor prima di aver battuto i Superquattro e il Campione all’Altopiano Blu, ricevendo il Tris Pass da Bill non appena si è usciti vincitori dalla lotta contro Blaine, Capopalestra dell’Isola Cannella.

Primisola – Un incontro scottante

Sconfiggere l’Arcanine di Blaine non è stata una passeggiata, ma Bill è così ansioso di presentarci il suo amico Celio che subito ci intercetta all’interno del Centro Pokémon dell’Isola Cannella per accompagnarci su Primisola, l’inizio del Settipelago.

Su Primisola, lo sviluppatore Celio ha ideato una macchina tecnologica chiamata Centro Pokémon Telematico, situata proprio al centro dell’isola. Nonostante la bravura dello scienziato, la macchina non funziona ancora e spetta a noi completare l’opera, cercando di reperire uno speciale Rubino nascosto sul Monte Brace, il vulcano più grande della regione.

La strada per giungere alle pendici del Monte Brace non è esente da pericoli. La Via Vulcanica, un lungo e tortuoso percorso che collega la città al vulcano, mette a dura prova le capacità esplorative del giocatore, il quale dovrà raggiungere la vetta dell’enorme monte districandosi tra percorsi acquatici, sorgenti termali, pozze laviche e Geodude selvatici.

Siamo finalmente arrivati in cima, non c’è traccia del Rubino richiesto da Celio, ma il calore si fa sempre più intenso, zampilli di lava iniziano a fuoriuscire dalle rocce, una figura alata si staglia dinanzi a noi: è Moltres, l’Uccello Leggendario!

Per fortuna Moltres stava solo difendendo la sua dimora, con una bella lotta siamo riusciti a calmarlo e a continuare la nostra esplorazione in cerca della pietra preziosa, nascosta poco più a fondo tra le rocce.

Una volta tornati in città, Celio inserisce il Rubino nella sua macchina, ma inspiegabilmente qualcosa va storto: la pietra non basta, lo scienziato ci comunica che è necessario anche uno Zaffiro per avviare la procedura, una pietra preziosa che si trova su Quintisola.

Gambe in spalla! Si salpa per Secondisola, la prossima tappa del nostro viaggio!

Secondisola – Quando l’apparenza inganna

Non fatevi ingannare dalle piccole dimensione di quest’isola dato che l’attività all’interno della città è davvero molto alta. In città è possibile incontrare personaggi provenienti dalle più svariate regioni, perfino il Superquattro Bruno fa visita ogni tanto per donare al giocatore delle Iramelle.

Il Market di Secondisola, nonostante sia solo una bancarella, è uno dei più forniti dell’arcipelago visto che all’interno è possibile trovare anche strumenti esclusivi come le Timer Ball, le Bis Ball, il Latte Mumu e i Lavottini di Hoenn.

Di fianco al Market, si trova la casa del Ricordamosse, il quale si ritiene anche un esperto di funghi tanto da chiedere agli Allenatori di passaggio un Grandefungo o due Minifunghi in cambio di una mossa ricordata. Beh, sempre meglio di una Squama Cuore, no?

Il Ricordamosse non è l’unico esperto di mosse di Secondisola. A nord della città, si estende un lungo promontorio, il Capo Estremo, su cui è situata una piccola casetta, apparentemente disabitata. Entrando nella dimora, possiamo scoprire che la casa appartiene a uno dei tanti Esperti di Mosse in giro per la regione, il quale si offre di insegnare al nostro Pokémon Iniziale una mossa tra Incendio, Radicalbero o Idrocannone.

Di ritorno in città, veniamo subito fermati da un uomo visibilmente preoccupato: si tratta del gestore dell’Arena Giochi che subito ci chiede un grosso aiuto per ritrovare sua figlia Lisetta, scomparsa all’interno del Bosco Baccoso di Terzisola mentre stava raccogliendo delle succose bacche per suo padre.

Terzisola – I rapimenti di Hypno

Dei motociclisti stanno mettendo a ferro e fuoco il centro della città servendosi degli attacchi velenosi di Koffing e Grimer. Cercare Lisetta in tutto questo caos non sarà di certo semplice, sarà meglio liberare la strada prima di proseguire per il Bosco Baccoso!

Terzisola sembra essere anche un posto ricco di giacimenti d’oro e molti minatori si accingono a raggiungere i punti più estremi di quest’isola con la speranza di racimolare qualche preziosa Pepita. Un giorno alcuni di loro hanno addirittura scavato un lungo tunnel, denominato Via Terzisola, nel quale è possibile trovare esclusivamente dei Dunsparce che si nascondono fra le rocce.

La parte più interessante dell’isola è pero il Bosco Baccoso. Quest’enorme area verde è presente a nord-ovest della città ed è possibile raggiungerla tramite il Ponte Abbraccio, il quale però pullula di Pokémon selvatici e Allenatori pronti a fermare il nostro cammino.

All’entrata del Bosco l’aria si fa improvvisamente tetra. C’è uno strano silenzio che fa rabbrividire anche il più temerario degli Allenatori. Leggende narrano che questo luogo sia la dimora di Hypno, un Pokémon che riesce a ipnotizzare i bambini grazie ai suoi poteri psichici, convincendoli ad addentrarsi nei meandri della foresta e a farli smarrire per sempre.

Il timore che Lisetta sia stata rapita da un Hypno è grande, ma non per questo dobbiamo tirarci indietro. Arrivati alla fine del Bosco riusciamo a intravedere una figura umanoide, alta circa un metro e mezzo, di colore giallo e con un pendolo che oscilla davanti a sé, ma… È Hypno! È proprio lui! Oh no, dobbiamo salvare Lisetta dalle sue grinfie prima che sia troppo tardi!

Siamo arrivati in tempo, Hypno non aveva ancora iniziato il suo attacco e siamo riusciti a sconfiggerlo, riportando Lisetta da suo padre. Il Settipelago, però, non è ancora finito, a quanto ne sappiamo esistono ancora altre quattro isole da visitare. Bill, come premio per essere divenuti Campioni di Kanto, ci ha donato il Sette Pass, con il quale possiamo salpare per Quartisola.

Quartisola – Guarda un po’ chi si rivede…

Arrivati su Quartisola, ci sembra di essere in un luogo isolato dal resto della regione dato che non sono presenti collegamenti con le altre isole del Settipelago, ma nonostante questo la città registra numerosi abitanti.

In città, veniamo a conoscenza che l’isola è il luogo natale di un personaggio famoso del mondo Pokémon: Lorelei, Superquattro di tipo Ghiaccio, ritornata nel luogo in cui ha catturato anche il suo primo Pokémon, Lapras. La Regina dei ghiacci, però, non sembra essere presente a casa sua, essendo impegnata all’interno della Grotta Gelata.

Spinti dalla curiosità di sapere il motivo per cui Lorelei è nella Grotta, cercheremo di raggiungerla. La Grotta Gelata è un luogo molto angusto, non solo per le bassissime temperature che si differenziano dal clima mite del resto del Settipelago, ma anche per le numerose lastre di ghiaccio pronte a spaccarsi sotto i nostri piedi, causandoci non pochi problemi.

Una volta raggiunto il cuore della Grotta, scopriamo che Lorelei è alle prese con il Team Rocket, rifugiatosi lì dopo la sconfitta di Giovanni a Smeraldopoli. Dopo esserci uniti alla lotta sconfiggendo l’indesiderata recluta, veniamo a conoscenza che il Team Rocket si è stabilito su Quintisola, costruendo un vero e proprio rifugio in cui elaborare i suoi loschi piani.

Il Team Rocket è fuggito, i Pokémon sono salvi, ma Lorelei decide di rimanere ancora un po’ all’interno della grotta per prestare le dovute cure ai mostriciattoli. Noi, invece, abbiamo il compito di salpare per Quintisola e sbaragliare ancora una volta i piani malvagi delle reclute di Giovanni.

 

Quintisola – La Perla dei Mari

Quintisola sembra essere un luogo spaccato nettamente in due: da una parte dominano le atmosfere gioiose della Perla dei Mari, luogo di ritrovo di grandi aristocratici e artisti; dall’altra invece si presenta come un posto colmo di pericoli, anche a causa della presenza del Magazzino Rocket, costruito proprio sul Prato Quintisola.

I misteri del Settipelago, su quest’isola, si fanno molto fitti. A nord-est è presente una cava ambigua, la Grotta Sperduta, ricca di enigmi e tranelli che farebbero desistere chiunque vi entri per la prima volta.

Stanze tutte uguali, quattro porte identiche su ogni parete: soltanto i più caparbi e fortunati visitatori riescono a raggiungere il cuore della Grotta, facendo la conoscenza della bella Lady Noianna, giovane ragazza aristocratica pronta a ricompensarci con le sue enormi ricchezze in cambio di alcuni compiti.

Gli aspetti positivi dell’isola, purtroppo, finiscono qui. A sud della città, alla fine di un grosso percorso pieno d’erba alta, troviamo il Magazzino Rocket, struttura appositamente creata dal Team Rocket per proseguire la conquista della regione di Kanto.

L’interno dell’edificio pullula di reclute quindi non sarà facile addentrarsi senza farsi vedere. Nonostante i futili tentativi di reazione, il Magazzino è nelle nostre mani, riusciamo a raggiungere la sala principale quando ci viene incontro un losco figuro, di nome Gideon, dice di essere uno Scienziato del Team Rocket.

Gideon non sta solo difendendo il proprio onore e la propria squadra, c’è qualcosa di prezioso alle sue spalle… Ma certo! E’ lo Zaffiro che serve a Celio per avviare la sua macchina, devo assolutamente recuperarlo!

Gli attacchi di Tipo Elettro di Magneton e Electrode non sono bastati a mandare al tappeto la squadra, bisogna subito riportare lo Zaffiro a Celio e far ripartire le telecomunicazioni con Hoenn!

Sestisola – Il mistero del Braille

L’atmosfera che si respira a Sestisola è molto rilassante, tant’è che di notte gli abitanti preferiscono starsene in giardino per ammirare il cielo stellato che sovrasta la città.

A differenza delle precedenti isole, qui si può surfare lungo le coste, permettendo a tutti gli Allenatori e visitatori di raggiungere i luoghi più remoti di Sestisola: la Valle Antica, il Bosco Disegnato, l’Isola Solitaria e la Grotta Mutevole, territori ricchi di tradizioni, miti e leggende.

La Valle Antica è situata a sud della città ed è possibile raggiungerla attraversando un lungo percorso marino, la Via Marina, che collega le due estremità dell’isola. Circondata da grandi rocce e zone d’erba alta, è situata la Cripta dei Punti, una misteriosa grotta sigillata da un portone di ferro.

Si narra che la Cripta sia nata centinaia di anni fa, contemporaneamente alla Sala Incisa di Hoenn, come dimostrano anche le incisioni in Braille presenti all’ingresso e sulle pareti della grotta. Decifrare i messaggi non è facile, ma chi ci riesce può scoprire preziosi tesori nascosti.

LE DUE PIETRE SCINTILLANTI – UNA ROSSA UNA BLU – TI COLLEGANO AL PASSATO. DUE AMICI UNENDO LE FORZE APRONO UNA FINESTRA SU UN NUOVO MONDO. IL PROSSIMO MONDO TI ATTENDE.

Questo deve essere di sicuro il luogo dove giaceva lo Zaffiro prima di essere stato sottratto dal Team Rocket!

Settimisola – La danza degli Unown

L’alone di mistero che circonda il Settipelago ormai è un dato di fatto. Su Settimisola, l’ultima isola dell’arcipelago, gli abitanti sembrano particolarmente attenti alle credenze popolari del mondo Pokémon.

I percorsi principali dell’isola sono molto omogenei fra loro, tutti molto stretti e ricchi di vegetazione. La parte più grande di Settimisola è costituita dal Canyon Seption: apparentemente un percorso come tanti, ma che al suo interno racchiude uno dei misteri più famosi della regione: la Chiave Florabeto.

Molti credono sia solo una leggenda, altri invece hanno avuto la fortuna e la bravura di risolvere il rompicampo e sbloccare l’accesso alle Rovine Florabeto, una serie di piccole isolette situate a sud della città che racchiudono la dimora di Pokémon rari: gli Unown.

Non è chiaro come gli Unown abbiano insediato questa zona di Kanto, molti credono che siano giunti qui dalle Rovine d’Alfa di Johto; altri invece, più scettici, credono che si tratta solo di un’illusione per spaventare i visitatori curiosi. Non sappiamo quale sia la verità, ciò che è certo è che tutti quelli che sono riusciti a entrare nelle Rovine, ne sono usciti totalmente cambiati.

Che ne dite di finire l’avventura con una bella lotta? Tra le numerose strutture presenti nel mondo Pokémon dedite al competitivo, nel Settipelago è presente la Torre Allenatori. Questo maestoso palazzo ospita sia lotte singole che lotte in doppio, affinando le tecniche combattive di numerosi Allenatori che coltivano il sogno di divenire Campioni.

 

Monte Cordone – la Johto che non ti aspetti

Risolto anche l’ultimo mistero del Settipelago, non ci resta che tornare al nostro Pokéscafo e tornare ad Aranciopolima cos’è questo? Attaccato al Sette Pass, c’è un altro misterioso biglietto di colore viola, sul retro si legge: Biglietto Magico, il vostro speciale pass per il Monte Cordone.

Il Monte Cordone non è facilmente raggiungibile con le imbarcazioni, né con i Pokémon. Per questo motivo è vietato l’accesso ai visitatori non autorizzati, ma grazie al Biglietto Magico vi si può accedere in tutta tranquillità, senza il timore di correre grossi pericoli lungo il tragitto.

La zona è disabitata, mentre sul promontorio è presente solo una caverna con due entrate: una che va verso la cima, l’altra che invece porta in basso. Prendendo la strada verso il basso, ci si accorge di quanto sia tutto ripetitivo, scale su scale, ma a un certo punto il percorso si blocca, in quel momento si è raggiunto il punto più basso del Monte.

Sullo sfondo una grossa cascata che alimenta un lungo corso d’acqua, al centro della stanza una roccia su cui riposa in tutta tranquillità Lugia, il Pokémon Immersione! Dopo essere stato disturbato all’interno delle Isole Vorticose, il potente Guardiano dei Mari ha preferito rifugiarsi in un luogo più isolato e tranquillo, concedendo il piacere di una lotta solo agli Allenatori più fedeli e temerari.

Lugia, però, non è l’unico Pokémon leggendario presente sul Monte Cordone. Sulla vetta della montagna, in tutta la sua maestosità, Il Pokémon Arcobaleno Ho-Oh scruta l’intero Settipelago dall’alto, pronto a donare la sua Ceneremagica a chi ne ha bisogno.

Isola Materna – Fratello dallo spazio!

E io che credevo che il Settipelago fosse finito, sarà meglio tornare a casa ora, devo parlare con Bill e scoprire da dove proviene il Biglietto Magico.

Il Monte Cordone non è l’unica zona segreta del Settipelago infatti grazie al Biglietto Aurora è possibile raggiungere un’altra isoletta disabitata a est delle Rovine Florabeto: l’Isola Materna. Questo luogo è talmente particolare che si pensa sia stato creato dall’uomo o da qualche forma aliena, è un isola triangolare che ospita una sola roccia, curiosamente anch’essa di forma triangolare.

Avvicinandosi alla roccia, questa inizia incredibilmente a muoversi in tutte le direzioni, come se fosse posseduta da qualche spirito maligno, come se qualcuno, grazie ai propri poteri psichici, desideri fare qualche scherzo ai visitatori.

A un certo punto la roccia si blocca al centro dell’isola, l’atmosfera si fa cupa come se il tempo si fosse per un attimo fermato e dal cielo si vede una figura scendere verso la Terra… È Deoxysil Pokémon misterioso proveniente dallo Spazio!

Con questa ultima ed emozionante sfida si chiude la nostra Rubrica sul Settipelago. Pur essendo un luogo ricco di storia, miti, leggende e misteri, molto spesso è stato bistrattato da gran parte dei fan del mondo Pokémon. Escludendo il Monte Cordone e l’Isola Materna, nessuna ambientazione del Settipelago è stata più ripresa nei titoli successivi e, chissà, magari un giorno tornerà e ci farà sognare come la prima volta.

Secondo voi qual è il miglior post-game del mondo Pokémon? Sareste contenti di un ritorno in grande stile del Settipelago, magari su Nintendo Switch?

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