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Dredge – The Pale Reach, Recensione: a pesca tra i ghiacci

Dredge – The Pale Reach è il DLC dell’avventura a base di pesca sviluppata da Black Salt Games e prodotta da Team17 per Nintendo Switch.

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   · 4 min lettura Recensioni
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Lontana è la baia di Midolla Maggiore, distante è il vociare dei mozzi e dei mercanti che illuminano le sue pesanti ombre. Solo il gelido, candido ghiaccio del Sud e il pallido approdo al primo DLC, Dredge – The Pale Reach.

Otto mesi precisi sono trascorsi da quando abbiamo smesso di fare le ore piccole per dragare lungo gli atolli solo apparentemente ospitali di cui sono proprietari Black Salt Games e Team17. Otto mesi nei quali la critica a una formula ludica tanto coinvolgente quanto mancante di stimoli sulla media e lunga distanza, pure azzoppata sul finale, non si è scalfita e anzi, il primo DLC (a sostituzione di The Iron Rig che è stato rimandato) la corrobora. A circumnavigare i ghiacci di The Pale Reach serve poco motore dopotutto, sicché scoprirli nello stesso flusso peschereccio della campagna principale potrebbe rivelarsi la scelta consigliata.

Un’Odissea ghiacciata

Non serve essere in balia delle acque da troppo tempo per scorgere sulla mappa un nuovo, misterioso punto interrogativo che galleggia al centro di un’area evidenziata in rosso, attirando la nostra attenzione verso il profondo Sud.

Non siamo i primi a pattugliarla, visti i resti di alcune imbarcazioni che si allungano dai blocchi di giacchio: Dredge – The Pale Reach mette in scena una nuova platea di fatti arcani, sinistri quanto leggendari, che tuttavia è ristretta in uno spazio temporale tale da lasciarla scemare in poco più di un’ora.

Dredge

Se la trama del gioco di base riesce a dirsi piuttosto ricca di personaggi e snodi intriganti, quella dell’espansione propone il ritrovamento della mercante itinerante, la visione di un individuo incappucciato e un manipolo di spiriti ghiacciati legati al filone narrativo principale che trova delle similitudini in una sorta di finale negativo dell’Odissea.

Non manca la presenza, ben più manifesta e innocente rispetto agli orrori di Midolla Maggiore, di una creatura marina affamata del nostro scafo, identificabile in un narvalo dal corno luminescente; oltre ad avere una distanza di attacco molto esigua, basterà posizionare qualche pesce in apposite esche per placarlo.

A essere deficitario è il mordente della trama, il senso di avventura e di giallo marinaresco provati in Dredge. Non solo, l’ispirazione a H. P. Lovecraft diventa in The Pale Reach un eco sbiadito dal freddo, mentre il finale pare non configurarsi neanche come tale, lasciando emergere la condizione di elementare aggiunta del DLC all’esperienza provata lo scorso marzo.

Ritorno al peschereccio

Il gameplay di Dredge – The Pale Reach si regge su tutto ciò che si è pescato in precedenza. Le novità sono anche in questo caso da riscontrarsi negli elementi secondari, ovvero in qualche strumento inedito e in una rete ittica originale da aggiungere alla propria enciclopedia.

Solo dopo avere assaporato la quasi totalità della trama (che in termini di percorso e progressione ricorda troppo un altro arcipelago, ben più accaldato, con la necessità di viaggiare all’incirca tra due punti distinti e poco oltre) sarà possibile potenziare la nave con un rompighiaccio, che consente di distruggere tutte le più minute lastre galleggianti abbastanza numerose da costituire un ostacolo a certe scorciatoie.

Utili sono anche dei cubetti di ghiaccio, fondamentali al fine di mantenere il pesce fresco nella stiva per un tempo maggiore, nel caso il viaggio fino al banco della vendita si riveli più lungo del previsto. Peccato che, ancora, l’oggetto si renda disponibile solo sul finire del DLC, configurandosi come vantaggio esclusivo per chi cerchi di completare la rimpolpata collezione ittica.

Dredge

Fascino indelebile

Il fascino di Dredge non si scioglie come neve al sole, anzi, rimane solido al pari dei blocchi di The Pale Reach, pur nei difetti analizzati tanto oggi quanto al tempo della nostra prima traversata a Midolla Maggiore. Allo stesso modo, la direzione artistica e il comparto sonoro e il sound design suggellano le ottime dimostrazioni giunte con il pescato dei primi mesi dell’anno, seppure i monotoni ghiacci e la quasi assenza di personaggi li appiattiscano.

Dredge – The Pale Reach è un’espansione propriamente detta, che porta nella sua rete un carico di missioni, oggetti, pesci sufficienti. I mozzi che hanno appena preso il largo da Midolla Maggiore troveranno più entusiasmo nel raggiungere il profondo Sud, mentre chi abbia già circumnavigato le sue terre e le sue acque potrebbe scoprire una rotta accogliente, con però i brividi e la tensione raffreddati dalle lastre di ghiaccio. Il gioco è disponibile sul Nintendo eShop al prezzo di 5,99 euro.

Voto: 6

Pro
Nuovi pesci da aggiungere alla propria collezione
Il ritorno a una formula sempre affascinante…
Contro
… Seppure la trama e la progressione del gameplay manchino di mordente, specialmente per chi ha già battuto quelle acque

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