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Master Detective Archives: RAIN CODE, Recensione: misteri a dirotto

Master Detective Archives: RAIN CODE arriva su Nintendo Switch, offrendo una nuova avventura investigativa stravagante.

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   · 4 min lettura Recensioni
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Spike Chunsoft torna finalmente con il suo nuovo titolo per Nintendo Switch, un’avventura investigativa all’interno di un ambiente open world con un cast dalle mille sfaccettature. Master Detective Archives: RAIN CODE è il ritorno di Kazutaka Kodaka, creatore della popolare serie Danganronpa di cui è possibile vedere la forte influenza in questo nuovo gioco.

Pioggia a catinelle

Fin dai primi momenti, i giocatori vengono introdotti ai personaggi che incontreranno durante il corso dell’avventura, cominciando con la compagna del protagonista, il fantasmino Shinigami. Subito dopo aver parlato con lei si viene catapultati nel gioco vero e proprio, conoscendo finalmente Yuma Kokohead, un giovane ragazzo risvegliatosi in uno stanzino di una stazione privo di memorie. Dopo aver trovato una lettera all’interno delle sue tasche, che lo invita a salire sull’Amaterasu Express, uno speciale treno fornito da una misteriosa compagnia, il giovane sale in fretta su di esso.

All’interno, Yuma incontra i primi Master Detective del gioco, Pucci Lavmin, Melami Goldmine, Zilch Alexander, Aphex Logan e Zange Eraser, ognuno in possesso di un proprio Forte Forense, un potere come la chiaroveggenza o la lettura del pensiero che appartiene solamente ad alcuni individui. Il primo mistero ha luogo sul treno, su cui dovrebbero esserci soltanto cinque passeggeri, diventati sei con la presenza di Yuma. Da questo punto in poi, quel che sembra essere un viaggio piuttosto tranquillo cambia totalmente, mettendo il protagonista immediatamente nei panni del detective.

Master Detective Archives

Spettri e occulto

Master Detective Archives: RAIN CODE non è il classico gioco investigativo, in cui è necessario solamente raccogliere gli indizi per poi collegare tutto per risolvere il caso. Il titolo di Spike Chunsoft richiede l’esplorazione della città di Kanai Ward, scenario principale e teatro di corruzione da parte dell’Amaterasu, l’interazione col vasto cast di personaggi, che possono aiutare nelle investigazioni offrendo i propri poteri e dei raggionamenti molto veloci per arrivare alla radice dei misteri. Non bisogna, quindi, fornire solamente la risposta giusta ma è importante farlo con un buon tempismo nei vari minigiochi.

Master Detective Archives

Dopo aver completato le indagini nel mondo reale, è necessario risolvere il caso nel Labirinto dei Misteri, una realtà alternativa molto simile ai Palazzi di Persona, dove è possibile raccogliere tutti gli indizi e usarli contro i nemici o per fare delle scelte che portano a percorsi alternativi, risolvendo il mistero o fornendo una soluzione sbagliata. Una delle meccaniche fondamentali di questo mondo è il Ragionamento mortale, momento in cui Yuma viene affrontato da un avversario; il protagonista ha a sua disposizione solamente un’arma, la Lama Soluzione, in cui è possibile incastonare un indizio, sotto forma di chiave, da utilizzare contro le parole del nemico scegliendo bene le frasi da contrastare e schivando quelle che possono recare danni.

Un altro mini gioco è l’Enigma di Shinigami, dove non sono strettamente richiesti gli indizi. La logica è fondamentale in questi momenti, dato che viene posta una domanda al giocatore che deve comporre una parola per trovare una risposta giusta, scegliendo tra le lettere che ruotano intorno a un barile. C’è un limite di tempo da rispettare che causa un game over se lo si lascia scadere. Anche subire troppi danni negli altri mini giochi porta allo stesso risultato, perciò è importante fare sempre le scelte giuste.

Master Detective Archives

Durante i momenti trascorsi nel mondo reale, in cui è possibile ottenere delle missioni secondarie dagli NPC, che di conseguenza forniscono maggiori informazioni sulla storia di Kanai Ward o degli oggetti per ricompensare Yuma, possono essere migliorate le abilità del protagonista aumentando la sua energia vitale massima e ottenendo degli aiuti nel Labirinto dei Misteri, per esempio. Per fare ciò devono essere spesi i Punti Abilità, ottenibili facendo salire il Grado detective del personaggio attraverso le missioni nei vari capitoli o interaggendo con lo scenario.

Un bellissimo mistero

Il gameplay è sicuramente un punto di forza per Master Detective Archives: RAIN CODE, che comincia in un modo forse troppo lento, per poi accelerare nei capitoli successivi aggiungendo una trama intricata e interessante. Ma anche la grafica, realizzata in Unreal Engine, è molto bella da vedere. Gli scenari sono realizzati con cura e i personaggi sono veramente protagonisti con dei design stravaganti e unici, che riflettono i loro poteri e personalità. Esplorare Kanai Ward è un piacere, soprattutto se ad accompagnare l’avventura in sottofondo c’è la coinvolgente colonna sonora, ampiamente ispirata ai capitoli di Danganronpa e adeguata a ogni circostanza a seconda delle azioni compiute dai soggetti presenti su schermo.

Conclusione

Master Detective Archives: RAIN CODE si presenta come un ottimo gioco per chi vuole un titolo investigativo, non troppo pesante ma con una trama avvincente e con un cast di personaggi che possono piacere immediatamente. Il software di Spike Chunsoft debutta alla grande su Nintendo Switch, non sfruttando le meccaniche dell’hardware come il touch screen, ma usando al meglio la sua potenza per poter offrire un’esperienza fluida e godibile.

Il titolo è disponibile sul Nintendo eShop, al prezzo di 59,99 euro nella versione standard.

Voto: 9

Pro
Ottima grafica
Gameplay coinvolgente
Storia avvincente
Contro
Introduzione troppo lenta

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Nintendo Switch Spike Chunsoft

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