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Crime O’Clock, Recensione: un’indagine italiana contro il tempo, prima del tempo

Crime O’Clock è l’avventura investigativa basata sulla scoperta di oggetti e persone nascosti di Bad Seed e Just for Games.

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   · 5 min lettura Recensioni
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Il tempo sarà anche relativo, ma chi ha detto che sia vietato sfruttarlo per un divertimento assoluto? Crime O’Clock risponde a questa voglia di ribellione dagli orologi comuni per scombinarli in virtù della giustizia.

Il team tutto nostrano Bad Seed si è incastonato nello spazio temporale esatto al fine di collaborare con Just for Games alla pubblicazione del suo gioco su Nintendo Switch (l’edizione in esame) e PC. Pensare a degli esempi come Hidden Folks può fornire un’idea tanto familiare quanto appena accennata dell’avventura a traino italiano che fa del tempo e del senso della vista i suoi perni del game design. A suggellare ogni elemento è infatti un’impalcatura investigativa che trascina il giocatore tra le pieghe di un flusso temporale al quale sottrarsi solo allo scoccare dell’ora, o meglio, dei titoli di coda.

Chi ha tempo arrivi prima del tempo

Descrivere la trama di Crime O’Clock sarebbe fare un danno ai possibili aspirati Sherlock Holmes che vorranno intraprendere tale viaggio, tanto le singole azioni di gameplay sono legate alle varie tappe della trama. È allora elementare (Watson?) che si proceda giusto con degli accenni, come un capo della polizia che affida un fascicolo preliminare a uno dei suoi detective, chiedendogli di presentarsi sulla scena del crimine per le dovute ricerche.

Proprio di analisi minuziose si parla nel gioco di Bad Seed e proprio al pari di un film o di una serie TV di stampo giallo poliziesco, il protagonista può contare su un fedele quanto speciale compagno: si tratta di E.V.E., un’intelligenza artificiale con un buon senso dell’umorismo che accompagna l’utente dal menù principale ai quadri di gioco, mantenendo un controllo costante sulle azioni da compiere, demandando a lui ciò che attiene agli umani, un certo tipo di razionalità.

Crime O'Clock

L’assistente vocale è parte di un’organizzazione devota a catturare specifici malviventi nelle varie epoche temporali, anzi, a identificarne le malefatte e a impedirle prima che gli stessi crimini avvengano, distorcendo il continuum. È un po’ come la Tempolizia di PK (Paperinik New Adventures), pescando dall’ambito fumettistico, solo che al posto degli Evroniani, alcuni denominatori comuni, dei pattern faranno pensare a una macchinazione più contorta e sinistra rispetto a quelli che al confronto appaiono dei banali furti con scasso.

Nella verbosità dei monologhi di EVE si concentra in parte l’afflato da punta e clicca del gioco, con le sue stesse spiegazioni, scoperte a dettare lo scorrere del racconto in maniera sempre efficace e convincente, fino alla fine.

Il tempo di aguzzare la vista

Ho accennato a dei quadri, piuttosto che a dei livelli tradizionali, poiché Crime O’Clock viaggia attraverso delle sequenze collocate in spazi temporali più o meno specifici secondo la sua cronologia: non si parla tanto di date, quanto di epoche – degli egizi, dell’informazione e altre – e d’istanti catturati come delle fotografie speciali. Sono i tick temporali, degli attimi elaborati da EVE per lavorare di caso in caso.

Come ogni investigatore che si rispetti, il primo passo consiste nel rintracciare la scena del crimine e successivamente degli indizi o l’indiziato stesso del caso: saltando di tick in tick dello stesso quadro, il detective deve ora seguire i passi del sospettato, ora richiedere delle analisi delle impronte, o di qualche onda sonora grazie all’IA che in termini di gameplay si tramutano in una manciata di mini giochi senza velleità di sfida, eppure un degno modo per voltare l’attenzione su altro.

Crime O'Clock

L’ingegno investigativo deve infatti andare di pari passo con la capacità di aguzzare la vista: chi ha familiarità con la serie di libri per bambini “Dov’è Wally?” troverà in Crime O’Clock degli ovvi parallelismi, dal momento che il secondo richiede di scrutare le sue illustrazioni bianche dai soli contorni neri in modo minuzioso.

Come a sottolineare la sua dichiarazione d’intenti, il titolo si scansa dagli arcade, cioè non prevede ansiogeni conti alla rovescia (solo il tempo di completamento del singolo episodio); è più vicino a un curioso quanto originale momento enigmistico, un bartezzaghi da completare tutto d’un fiato (almeno caso per caso, mentre l’intera campagna richiede circa 15 ore) o da centellinare in base alle proprie esigenze. O anche secondo le proprie capacità ottiche, perché i più sensibili in tale senso potrebbero preferire staccarsi dallo schermo della console dopo certe sessioni, dati gli sforzi richiesti.

Crime O'Clock

A caccia del dettaglio

Bisogna però riconoscere che le illustrazioni di Bad Seed sono un ulteriore invito a concentrare gli occhi e a giocare Crime O’Clock, con un tratto arrotondato e gentile, un character design da fumetto comico digitale tali da richiamare a gran voce l’attenzione dello spettatore detective. Ogni quadro è dettagliato in maniera minuziosa e certosina, sì per nascondere o al contrario palesare gli elementi protagonisti della trama, ma anche per aggiungere dinamismo alla scena, con un tocco di easter egg.

Nessuna menzione ai personaggi della cultura pop e oltre presi in considerazione (lo stupore deve essere sincero), ma basti sapere che questi trovano sempre una loro ragion d’essere, pure in virtù delle missioni secondarie, ovvero delle storie di altri personaggi tutte da scoprire attraverso i relativi fili temporali. Molto comoda inoltre la possibilità di passare senza soluzione di continuità da un tocco con le dita ai tasti dei Joy-Con, ingrandendo o espandendo la visuale.

Come spendere il tempo

Chi ha tempo non aspetti tempo, si dice, e Crime O’Clock chiede di investigare lungo quelle attese per fare in modo che il primo non diventi piuttosto un tiranno. Di tick in tick è stato difficile posare Nintendo Switch senza la fretta di tornare a leggere EVE, a vestire i panni di un detective senza nome, perché quello glielo diamo noi. Certo, il piccolo schermo può affaticare gli occhi di alcuni dopo certe sessioni di gioco e gli input dati dal touch a volte non sono precisi al millimetro, tuttavia sono sbavature di un’esperienza a enigmi che merita di prendere il vostro tempo.

Crime O’Clock è disponibile dal 30 giugno 2023 attraverso il Nintendo eShop al prezzo di 19,99 euro.

Voto: 8

Pro
Una trama coinvolgente
Un concept originale
Uno stile artistico tutto da ammirare
Contro
Gli input dati dal touch non centrano sempre il bersaglio

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