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A Space for the Unbound, Recensione: di gatti, giovani amori e della fine del mondo

A Space for the Unbound è una storia toccante e profonda in gradi di colpire nel profondo accompagnata da una grafica sublime.

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   · 4 min lettura Recensioni
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A Space for the Unbound arriva su Nintendo Switch portando con se una storia toccante, poteri mistici e incontrollabili, giovani amori e una buona dose di gatti da coccolare. Il gioco creato da Mojiken Studio, studio indipendente Indonesiano, è una toccante storia tra due giovani ragazzi che scoprono di possedere dei particolari poteri ma che loro malgrado assisteranno a degli eventi che sconvolgeranno le loro vite e li costringeranno a scavare nel loro animo.

Una storia nella storia

Dopo un inizio che sembra quasi onirico e che vede il giovane Atma aiutare Nirmala, una bambina dalla fervida immaginazione, A Space for the Unbound ci presenta anche Raya, fidanzata del nostro protagonista, mentre il setting di questa dolce avventura punta e clicca si sposta in una piccola città dell’Indonesia negli anni 90. Risvegliatosi a scuola dopo quello che sembra uno strano mix tra sogno e ricordo sopito Atma scopre di poter utilizzare un particolare libro per effettuare lo Spacedive, meccanica che ci permette di entrare nell’animo delle persone per capire cosa li affligge e come aiutarli.

A Space for the Unbound

Tuttavia scopriremo ben presto che non siamo i soli a possedere dei poteri, la stessa Raya infatti ha delle capacità soprannaturali che userà in alcune situazioni per aiutarci. Ma non tutto è come sembra e ben presto vi renderete conto che la nostra fidanzata nasconde più di qualche segreto e che l’utilizzo delle sue abilità porta con se delle temibili conseguenze.

Non vi sveleremo altro della trama del gioco perché è parte fondamentale dell’esperienza, oltre a essere ben scritta e in grado di tenervi incollati allo schermo per tutta la durata dell’avventura. I poteri magici fanno da contorno alle forti tematiche che vengono affrontate, come bullismo, depressione, sensazione di essere inadeguati e le difficoltà del diventare adulti.

A Space for the Unbound

La capacità di Atma di esplorare l’animo delle persone si traduce nell’esplorazione di mondi immaginari molto variegati e mai simili tra loro. Che si tratti del Paradiso dei Gatti di Raya o di uno strano tribunale inquisitorio pieno di oche, la cura preposta alla realizzazione degli scenari è notevole ed esplorarli è sempre divertente.

A caccia di gatti e memorie

Il titolo di questo capitolo non è messo a caso, infatti in A Space for the Unbound i gatti la fanno da padrone per motivi che scoprirete avanzando nella storia, inoltre ne incontrerete parecchi girovagando nella piccola città e potrete dargli un nome e accarezzarli ogni volta che vorrete.

Ma non di soli mici vive il gioco, infatti pad alla mano ci troviamo di fronte a un’avventura punta e clicca con oggetti da raccogliere e semplici enigmi da risolvere. Non mancano delle sporadiche sezioni da picchiaduro con gli scontri che scimmiottano le combo di Street Fighter ma che riescono sorprendentemente ad amalgamarsi con l’esplorazione e la scoperta dei misteri che ci circondano.

Gli enigmi si riveleranno abbastanza semplici da risolvere, salvo qualche sequenza più complessa nelle fasi avanzate, mentre Spacedive e narrazione la fanno da padroni assoluti. Per riuscire ad aiutare qualcuno vi serviranno informazioni e strumenti che in alcuni casi dovranno essere trovati nel “mondo reale“, il tutto mentre il potere di Raya e le sue paure si fanno sempre più grandi e rischiano di portare alla distruzione di tutto ciò che le è più caro, noi stessi inclusi.

C’è meno gameplay e più storia in A Space for the Unbound e va benissimo così, tutto si riesce ad amalgamare in maniera coerente fino al commovente finale anche perché i problemi affrontati da Atma e Raya sono gli stessi affrontati da qualunque adolescente che vive la vita con timore e paura di sbagliare o di non piacere agli altri.

Piccola città di pixel

La nostra avventura si dipana sullo sfondo di una piccola cittadina dell’India, con paesaggi che vengono stravolti totalmente quando usiamo lo Spacedive, ma il tutto è un piacere immenso per gli occhi. È raro trovare una pixel art così ben realizzata e ricca di dettagli e colori vibranti con una predilezione per il giallo e l’azzurro e le atmosfere oniriche.

A Space for the Unbound

Ci ritroveremo spesso a ritornare sui nostri passi ma la bellezza e la sensazione di tranquillità che ci avvolgono mentre attraversiamo le stesse location rendono il viaggio meno pesante di quanto si possa pensare. Scorci indimenticabili e tuffi nell’animo delle persone si affiancano a uno stile musicale proprio dell’India ossia il keroncong, uno strano mix di generi musicali ma che ben si sposa con tutta l’avventura.

A Space for the Unbound è un’avventura deliziosa e toccante in grado di tenerci incollati allo schermo fino alla fine e di farci emozionare e riflettere. La resa grafica è sublime e scoprire come aiutare i personaggi che incontriamo in città immergendoci nella loro psiche è interessante e regala esperienze preziose, il tutto accompagnato da una buona colonna sonora perfetta per l’occasione.

Vi consigliamo caldamente di correre sul Nintendo eShop e scaricare il gioco al costo di 19,99 €, fatto ciò divoratelo tutto d’un fiato e alla fine siamo sicuri che l’esperienza avrà fatto breccia nei vostri cuori e, chissà, magari aiutato con quelle domande che tutti noi almeno una volta ci siamo posti nella vita.

Voto: 8.5

Pro
Storia toccante e profonda
Pixel art sublime
Si coccolano i gatti!
Contro
Enigmi un po’ troppo semplici

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avventura grafica Indie Nintendo Switch

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