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Airoheart, Recensione: un’ode a Zelda e Final Fantasy

Airoheart, il GDR di Pixel Heart Studios, trasporta il giocatore in un’avventura che rende omaggio a saghe come Zelda e Final Fantasy.

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Non è raro che un videogiocatore senta un senso di nostalgia ripensando a un gioco del suo passato, che ha segnato la sua infanzia o che semplicemente aveva degli elementi che nei giochi di oggi non si vedono più: Airoheart, gioco di ruolo sviluppato da Pixel Heart Studios e pubblicato da SOEDESCO, cerca di riprendere le migliori qualità di giochi leggendari come The Legend of Zelda: A Link to the Past e di saghe come Final Fantasy. Sarà riuscita la piccola casa di sviluppo nel suo nobile intento?

Una guerra alle porte

Airoheart non è altro che il nome del protagonista del gioco, un ragazzo mezzo Elmer e mezzo Bretone che vive con il nonno nella città Elmer di Llanfair, nel continente di Engard. Tra le due razze non scorre però buon sangue: l’astio è nato quando Engard è stata invasa dai Bretoni in fuga dalla loro terra ormai inabitabile, dando così inizio a una guerra. Il malvagio Bretone di nome Carthicus scoprì così come la sua razza fosse in grado di utilizzare la magia distruttiva per prevalere sui nemici, ma un eroe riuscì a intrappolare l’anima dello stregone in una reliquia, la Pietra Druidica, e a ristabilire l’equilibrio naturale. Ora il fratello del protagonista sta cercando i frammenti della pietra per appropriarsi del potere di Carthicus, scatenare una seconda guerra e ottenere vendetta e solo Airoheart può fermarlo.

La trama del gioco si ispira chiaramente a quella di alcuni titoli della saga di Final Fantasy, dove un male antico ritorna a danneggiare l’equilibrio naturale delle cose e a portare le guerra tra i popoli, compresi colpi di scena, tradimenti e misteri. Airoheart dovrà infatti raccogliere i frammenti della Pietra Druidica prima del fratello per sventare il suo piano, ma, come l’Unico Anello di Tolkien, anche la pietra può indurre in tentazione il portatore e prendersi gioco della sua mente.

L’intreccio non manca comunque di originalità e pone al giocatore questioni morali come la contrapposizione di una razza affamata e allo stremo che vede la guerra come strumento di sopravvivenza e una razza florida e pacifica che, però, respinge l’altra nella regione più inospitale di Engard. Una menzione importante va alla presenza della localizzazione in lingua italiana e non solo che, a parte qualche sbavatura, è di buon livello.

Un tributo all’altezza

Se la trama può dirsi ispirata a Final Fantasy, il gameplay è un dichiarato tributo a The Legend of Zelda e, più in particolare, a The Legend of Zelda: A Link to the Past. La visuale a volo d’uccello, i dungeon, le meccaniche di base: tutto riporta alla mente uno dei capitoli più celebri della saga ambientata a Hyrule. Ciò che rendeva speciale il titolo per SNES era l’esplorazione, che fosse dei dungeon o del mondo di gioco.

Per quanto riguarda i dungeon, Airoheart centra l’obiettivo riuscendo a rendere la struttura e i puzzle all’interno di essi raramente banali e facendo provare al giocatore quel senso di appagamento e frenesia dopo l’ottenimento del tesoro meritatamente conquistato. Anche il combattimento con i nemici, seppur non perfetto, è variegato e divertente: armato di una spada, bombe, balestra, scudo e magie, il protagonista ha tutte le armi a disposizione per difendersi da boss e mostri. In presenza di numerosi nemici può però capitare di subire danno a raffica rendendo difficile controbattere.

Il mondo di gioco, oltre che essere vasto e vario, presenta segreti e attività in gran quantità: Airoheart è equipaggiato con una mappa e può spostarsi rapidamente grazie all’aiuto di un pittore magico. Il protagonista possiede anche un diario dove annota missioni e progressi nella storia e dove il giocatore può scegliere l’equipaggiamento e controllare l’inventario.

Ottenendo determinate magie e oggetti Airoheart può accedere a zone prima inaccessibili, spingendo così il giocatore a ritornare in zone già visitate per esplorarle più a fondo. Anche le missioni secondarie sono interessanti e soddisfacenti, soprattutto quella che riguarda la forgiatura della leggendaria spada Cuorleggero. Tutte queste attività portano Airoheart a essere un titolo piuttosto longevo, che richiede anche 30 ore di gioco per essere completato al 100%.

Un’avventura in formato portatile

Per quanto riguarda il comparto audio, si poteva sicuramente fare di meglio. La colonna sonora è appropriata al contesto e ricorda quelle dei vecchi giochi per SNES, ma è poco varia e non memorabile. Nemmeno gli effetti sonori spiccano per la loro qualità ed è presente un suono ad alto volume, ricorrente in diverse interazioni, che ricorda il suono di uno sparo: auspicabilmente, questo suono fastidioso e fuori luogo verrà rimosso con un aggiornamento futuro. Graficamente, invece, Airoheart risulta piacevole con il suo stile retrò in pixel-art e con le numerose animazioni presenti. Nonostante non ne sfrutti nessuna funzionalità caratteristica, Airoheart trova decisamente in Nintendo Switch la sua piattaforma ideale, soprattutto in modalità portatile, per proseguire nell’avventura anche quando non si è a casa.

Basta una patch e la pillola va giù

Sebbene si tratti di un titolo valido e divertente, Airoheart pecca dal punto di vista sonoro e sul lato tecnico a causa di diversi bug piuttosto fastidiosi. Niente che rovini completamente l’esperienza di gioco e che non si possa risolvere con una patch: si tratta, per esempio, di sporadici crash durante il caricamento tra una zona e l’altra. Nonostante queste lacune, il titolo in uscita in formato digitale e fisico il 30 settembre 2022 su Nintendo Switch, console PlayStation e Xbox e Steam è un tributo a giochi di altri tempi, che non può non essere apprezzato dagli appassionati di avventura, rompicapi ed esplorazione e da quei giocatori che ogni tanto provano nostalgia di un vecchio titolo.

Voto: 7.5

Pro
Storia coinvolgente che richiama Final Fantasy
Rompicapi vari e dungeon mai banali
Un vasto mondo pieno di segreti e attività
Localizzazione in italiano
Contro
Combattimento non perfetto in presenza di numerosi nemici
Comparto sonoro non eccelso
Diversi fastidiosi bug
Sbavature nella localizzazione

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