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Potion Permit, la travolgente avventura di un farmacista tuttofare

Vi presentiamo Potion Permit, simulatore di vita che trasforma il giocatore in un farmacista che deve prendersi cura di un’intera città.

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Potion Permit è un simulatore di vita edito da PQube e sviluppato da MassHive Media, uno studio indie con sede in Indonesia. Annunciato al pubblico nel 2020, è finalmente approdato su Switch, Steam, PlayStation e Xbox il 22 settembre 2022. Noi abbiamo avuto l’occasione di provare la versione per l’ibrida Nintendo: ecco le nostre impressioni!

Una città dal ritmo frenetico 

Il rapporto tra la comunità di Moonbury e la scienza è piuttosto burrascoso. In seguito alle azioni irresponsabili di un farmacista, l’intera categoria è stata infatti bandita e sostituita dall’impiego di pratiche magiche. Dopo anni di chiusura, la misteriosa malattia della figlia del sindaco ha però costretto il primo cittadino a convocare il miglior farmacista della capitale. Nei panni di questo professionista, il giocatore dovrà perlustrare gli angoli più selvaggi della regione in cerca di bizzarri ingredienti per le pozioni curative. L’impresa più ardua? Guadagnare la fiducia dei sospettosi abitanti di Moonbury che, con gli scienziati, pensavano di aver chiuso per sempre…

Potion Permit mappa

A livello strutturale, Potion Permit presenta tutti i classici elementi rintracciabili nei simulatori di vita. Il recupero degli oggetti e il completamento delle missioni sono infatti subordinati all’interazione con i personaggi, con cui vanno stabilite delle relazioni interpersonali.

potion permit pozioni

Evidenti sono inoltre i punti di contatto con Stardew Valley, uno dei prodotti indie più popolari degli ultimi anni. Entrambi i titoli sono caratterizzati da uno stile grafico in pixel art e dalla centralità dell’orologio, che influenza costantemente le azioni dell’avatar. Proprio come in Stardew Valley, è inoltre possibile aumentare il proprio grado di affinità con gli abitanti della comunità e combattere mostri.

potion permit salute paziente

Potion Permit possiede però un ritmo molto più frenetico. La posizione di molti NPC varia nel corso della giornata e non è raro vederli in movimento. Anche i minigiochi e le missioni principali mettono costantemente alla prova la memoria e i riflessi dell’utente. Non si può temporeggiare nemmeno nella preparazione delle pozioni, in quanto le condizioni di salute dei pazienti potrebbero aggravarsi ulteriormente. Chi apprezza le sfide troverà sempre dei nuovi stimoli per proseguire l’avventura!

Amicizie da coltivare e nemici da sconfiggere

Uno dei principali punti di forza di Potion Permit è il suo ricco cast di NPC umani. Il giocatore può infatti stringere amicizia con circa 30 personaggi diversi per genere, etnia, età, design e personalità. Dialogando con loro (e preparando regali), il giocatore può sbloccare missioni inedite e, in certi casi, addirittura intraprendere una relazione.

potion permit personaggi

Come già anticipato, gli NPC umani del videogioco non sono immobili nello spazio. Si spostano liberamente in città, rendendo la loro ricerca una vera e propria caccia al tesoro. Riuscire a trovarli è parte del divertimento! Sono inoltre impegnati in attività sempre differenti e imprevedibili (possono, ad esempio, giocare a carte o dilettarsi nel lavoro a maglia). Segno che, proprio come nel mondo reale, le vite degli individui scorrono indipendentemente dall’interazione con il protagonista.

Potion Permit cane avatar

Il fronte degli NPC annovera anche numerosi animali e mostri con design semplici ma memorabili. Tra questi, si segnala in particolare l’adorabile cane che accompagna il protagonista durante il suo viaggio.

potion permit personalizzazione avatar

Oltre a divertirsi interagendo con i cittadini, l’utente può inoltre vivacizzare la propria avventura scegliendo un nome per l’avatar e cambiandone l’aspetto. Le opzioni di personalizzazione, pur limitate a livello di tagli di capelli e tipi di indumenti, sono piuttosto ampie sul versante cromatico. Alternando folti capelli turchesi a una chioma rosa corta e sbarazzina le sessioni di gioco non saranno mai monotone!

Un piacevole viaggio nostalgico (con qualche inciampo)

Potion Permit è un simulatore davvero irresistibile per tutti gli amanti delle illustrazioni in pixel art. Questo stile grafico nostalgico, che rimanda al mondo videoludico degli anni Ottanta-Novanta, cattura il giocatore soprattutto grazie all’attenzione per i dettagli. Le case della città di Moonbury sono tutte piene di mobili e decorazioni che rispecchiano le professioni e le personalità dei proprietari. La stessa cura per i particolari si ritrova nei paesaggi naturali, che includono scenari innevati, marini o con una vegetazione rigogliosa.

Potion Permit chiesa

Il coinvolgimento dell’utente è esaltato anche dalla riuscitissima combinazione tra grafica e reparto sonoro. Il giocatore è costantemente accompagnato da musiche vivaci che rievocano le atmosfere fantasy e da suoni che lo trascinano, con l’immaginazione, nell’universo di Moonbury.

Giocare su Switch in modalità portatile esalta la bellezza della pixel art, ma solleva anche diversi problemi legati alla leggibilità. Tramite questa modalità, le dimensioni del carattere risultano infatti eccessivamente ridotte. Per godersi pienamente i numerosi dialoghi è preferibile collegare la console al televisore, e interfacciarsi così a uno schermo più grande. Un metodo che potrebbe risultare alquanto scomodo a chi è abituato alla modalità portatile ma che, al tempo stesso, rivela la versatilità dell’ibrida Nintendo.

Conclusioni

Portion Permit è un simulatore di vita con un adorabile stile grafico in pixel art che, a un primo impatto, ricorda molto Stardew Valley. A differenza di quest’ultimo titolo, noto per le atmosfere rilassanti, preferisce però regalare all’utente missioni principali e minigiochi che ne stimolano costantemente la memoria e i riflessi.

Il fulcro è rappresentato dal ricco cast di personaggi. I 30 NPC umani presenti, diversi per design, professione e personalità, si muovono liberamente nello spazio, rendendo la città viva e dinamica. Il titolo è particolarmente curato anche dal punto di vista delle ambientazioni, ricche di dettagli che rendono l’universo intrigante e mai ripetitivo.

Solleva invece qualche perplessità la resa su Switch, in quanto il carattere risulta molto piccolo sulla versione portatile. Un problema che si può aggirare facilmente collegando la console al televisore, ma che potrebbe causare non pochi fastidi a chi predilige la portabilità.

Nel complesso, Potion Permit è un simulatore estremamente godibile e longevo, che intrattiene il giocatore senza mai annoiarlo. Vale sicuramente la pena provarlo almeno una volta!

Se vi è venuta voglia di fare un salto a Moonbury, potete acquistare Potion Permit sul Nintendo eShop al costo di 19,99€.

Voto: 8.2

Pro
– Minigiochi divertenti che mettono alla prova riflessi e memoria.
– Tanti NPC diversificati che si muovono nello spazio in maniera imprevedibile.
– Longevità elevata.
Contro
– Assenza lingua italiana.
– Dimensioni del carattere (risulta eccessivamente piccolo sullo schermo della Switch).

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