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Chicory, Recensione: dare colore alle proprie passioni

La regione di Picnic ha perso i suoi colori: con un pennello magico affronterete il male che attanaglia i cuori dei personaggi di Chicory.

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   · 6 min lettura Recensioni
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Una fiaba moderna che racconta le paure e insicurezze che accomunano tutti coloro in cerca della propria strada: Chicory è il titolo, pubblicato da Finji e sviluppato da un minuscolo team indipendente composto da Greg Lobanov, Lena Raine, Em Halberstadt, Alexis Dean-Jones e Madeline Berger, che ci ha sorpresi con tutte le sue sfumature.

Il gioco è disponibile su PC, Mac, PlayStation e ovviamente anche su Nintendo Switch al prezzo di 18,99€. Con una campagna principale da oltre 10 ore di gioco e le tante quest secondarie, intratterrà grandi e piccini lasciando un bel ricordo e dispensando ottimi consigli di vita.

Colorare un mondo in bianco e nero

Benvenuti a Picnic, la regione fantastica nella quale tutti gli abitanti hanno un nome succulento: è proprio per questo che all’inizio del gioco ci viene chiesto “qual è il tuo cibo preferito?” e la risposta non può che essere “Carbonara“. La nostra cagnolina Carbonara è una domestica presso la Torre dei Colori, residenza della Pittrice Cicoria (da qui il titolo Chicory), colei che detiene il sacro pennello che porta i colori nel mondo. Cicoria è una vera eroina ammirata da – quasi – tutti, ma un giorno abbandona il pennello per i corridoi e questo viene così preso dalla nostra protagonista.

Tutta la regione ha stranamente perso i suoi colori e Carbonara, forte del nuovo potere conferitole dal pennello, inizia a sostituire Cicoria nel tentativo di sistemare la situazione. Ma la questione sembra essere più seria del previsto e sempre più alberi neri iniziano a insediarsi nelle strade di Picnic creando sconforto e terrore in tutta la popolazione. Carbonara riuscirà a gestire la situazione e sconfiggere il male interno e deteriorante che affligge la regione?

Complicarsi la vita

Le meccaniche di gioco ricordano titoli come Link’s Awakening e altri giochi di Zelda in 2D, ma anche Omori e Undertale sotto alcuni aspetti, mantenendo però una sua fortissima unicità, legata alla valorizzazione dell’arte e delle emozioni. Il gameplay è suddiviso in capitoli che portano avanti la storia e potenziano il pennello con nuove funzioni utili all’esplorazione: dapprima infatti potremo solo colorare il mondo e far sparire o apparire elementi utili per lo spostamento tra le varie aree di gioco, ma più avanti potremo far esplodere bombe di colore, navigare in fiumi di inchiostro variopinto, nuotare, arrampicarci e altro ancora. Il mondo è ben strutturato e ottenuti tutti i potenziamenti potrete passare ore a cercare tutti i passaggi segreti e luoghi nascosti nella vasta mappa.

Lungo la via troverete puzzle di ogni genere e dovrete imparare a sfruttare tutte le peculiarità del pennello per sfruttare la flora e altri elementi naturali a vostro vantaggio. Tra i tanti collezionabili, alcuni nascosti davvero negli angoli più reconditi di Picnic, troviamo cumuli di spazzatura da raccogliere, gattini smarriti e pacchi regalo. Questi ultimi possono contenere indumenti per personalizzare il vostro personaggio o stili di pennello per creare effetti particolari nei vostri disegni.

Il pennello però può anche essere una potente arma ed è così che lo userete per affrontare i boss di fine capitolo: all’interno di grandi alberi oscuri, i colori si invertiranno creando un inquietante effetto in negativo, perfetto per creare quell’atmosfera da sfida hardcore. Entra qui in gioco la gigantesca schermata delle impostazioni, ricchissima di opzioni di accessibilità: oltre alla personalizzazione dei comandi, è possibile selezionare una modalità per mancini, regolare l’intensità della vibrazione o dell’agitazione dello schermo, la velocità del testo e soprattutto il livello di difficoltà del gioco. Noi abbiamo preferito rendere la piccola Carbonara invincibile dopo un paio di boss, per esigenze di tempo, ma anche per l’estremo livello di sfida di questi combattimenti! I boss attaccano seguendo pattern sempre più complessi e servirà schivarli tutti per evitare di perdere le 2 vite a disposizione di default.

Le sfide contro i boss sono decisamente i momenti più intensi del gioco

I comandi coi pulsanti non sono certo intuitivi, anzi padroneggiarli richiederà molta coordinazione: il personaggio si muove con l’analogico sinistro mentre il pennello col destro e serve tenere premuti i tasti dorsali per colorare o cancellare; per questo suggeriamo di giocare in modalità portatile utilizzando il touch screen, perfettamente funzionale anche per navigare nei menù di gioco. Altrimenti lanciatevi in un’avventura in multiplayer locale, così avrete e adisposizione ben due pennelli magici!

Costruire e creare

Oltre all’esplorazione, al combattimento e agli enigmi, in Chicory grande importanza è data alla creazione di illustrazioni per risolvere i problemi degli abitanti di Picnic. Saranno molte le persone che ci chiederanno aiuto per ridipingere casa, per creare nuovi prodotti per la loro attività o restaurare antichi dipinti perduti. Queste piccole side quest renderanno l’esperienza di gioco ancor più completa e soddisfacente. Il mondo si modellerà sulle vostre creazioni che potrete modificare in ogni momento o ammirare presso la nota Pinacoteca di Spuntino e in giro per la regione.

L’editor di disegno è semplice ma divertente da usare, con un effetto simile alla pittura con le dita. Grazie agli stili di pennello è possibile aggiungere righe, effetti puntinati, linee arcobaleno e tanto altro per dare varietà all’arte che creerete. Verso la fine della storia sbloccherete anche la possibilità di creare la vostra palette di colori, cosa che di solito varia invece in base all’area di gioco.

Scovando un certo numero di gattini, avrete accesso anche a set di arredo che potrete utilizzare per decorare qualunque area: gli abitanti potrebbero anche decidere di fare un salto a quella festa in spiaggia che avete organizzato e i vagabondi apprezzeranno sicuramente una sedia comoda lasciata da qualche parte per loro!

chicory
GATTI

Combattere le proprie insicurezze

Senza entrare nei particolari della trama, è importante però attenzionare la cura risposta nella scrittura dei personaggi e dei dialoghi. Tutti gli abitanti hanno delle insicurezze, delle paure, delle opinioni da far valere, e non si parla solo dei personaggi principali, ma letteralmente di tutti gli oltre 100 animali che popolano Picnic: discorsi sul valore del denaro e sulle aspettative della società, sulla mancanza di prospettive per il futuro; la paura di costruire una carriera basata sull’arte e di non farcela, la ricerca di sé stessi e della propria vocazione sono i temi alla base della comunicazione di Chicory che riesce a creare una piccola rappresentazione del mondo interiore di ognuno di noi.

Mantenendo sempre un linguaggio inclusivo (nel quale troviamo anche lo schwa “ə” in italiano per riprendere l’uso del neutro inglese “they/them”) e inserendo nel gioco rappresentanti di varie minoranze come la comunità LGBT, soggetti disabili e senzatetto, Chicory è un’avventura completa che vi raccomandiamo assolutamente di provare se avete una grande passione per l’arte e una visibile necessità di conforto a causa delle vostre crisi esistenziali.

chicory
Questo discorso è più lungo e sensato di quanto immaginiate

Voto: 9

Pro
Storia empatica e profonda
Boss fight avvincenti e complesse
Difficoltà variabile e altre funzioni di accessibilità
Inclusività e neutralità della narrazione
Buona longevità
Modalità co-op locale
Contro
Comandi un po’ intricati (ma interamente personalizzabili)
Qualche piccolo bug

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