Garden Story, Recensione: l’epica avventura di un chicco d’uva

Garden Story è un nuovo RPG sviluppato dallo studio indipendente Picogram e pubblicato da Rose City Games. Il titolo è ambientato in un fantastico mondo realizzato in pixel art dove interpreteremo i panni di un chicco d’uva che si troverà a dover salvare il mondo. Potete trovarlo su PC e Nintendo Switch al prezzo di 19,99€.

Una minaccia incombente

La trama del gioco è semplice da capire, ma piuttosto approfondita e interessante. Il protagonista è Concord, un piccolo chicco d’uva cresciuto da solo prendendosi cura di una singola vite. Appartiene al popolo dei Greenling, formato perlopiù da esseri vegetali, ma anche da delle rane. Essi vivono all’interno del Grove, una serie di villaggi immersi nella natura ai piedi di un enorme albero di mana. Tutti conducevano una vita serena e pacifica, finché un brutto giorno è arrivata una piaga chiamata Rot: l’albero ha iniziato a perdere vita e delle mostruose creature hanno invaso il Grove.

I Greenling si sono così trovati costretti a selezionare dei Guardiani, membri della popolazione scelti per proteggere la loro amata terra e sconfiggere il Rot. Al tempo in cui è ambientata la storia, soltanto due Guardiani sono rimasti in vita e uno di questi è scomparso. Concord viene allora scelto per diventare uno di essi, nonostante la sua poca esperienza, poiché questo sembra essere il suo destino. Dovrà quindi mettersi in viaggio per ricongiungere i quattro principali villaggi del Grove (ognuno ispirato a una stagione dell’anno differente), che per via della piaga non erano più uniti come una volta.

Un gameplay variegato

Il gameplay di Garden Story consiste in un originale mix di generi diversi. A prima occhiata infatti, potrebbe ricordare molto Stardew Valley, anche a causa dello stile grafico, ma in realtà riesce a distinguersi in modo brillante. Come il titolo appena citato, il tempo è suddiviso in giornate durante le quali possiamo svolgere degli incarichi giornalieri, che vanno dallo sconfiggere mostri al riparare dei ponti o raccogliere materiali. Completandoli otterremo delle monete e dei punti che vanno a migliorare le statistiche del villaggio in cui ci troviamo: così facendo riceveremo vari benefici, ad esempio oggetti migliori nei negozi. Soltanto a partire dalla sera possiamo andare a dormire, azione che comporterà il salvataggio della partita e il reset degli incarichi. In più potremo ricevere altre missioni dai simpatici abitanti del Grove, che ci verrà spontaneo aiutare poiché apprendiamo fin da subito che la collaborazione è fondamentale per sconfiggere la piaga.

Mentre completiamo gli incarichi, però, la storia procede a un ritmo abbastanza serrato, facendo sì che non ci troveremo mai ad annoiarci o a svolgere azioni ripetitive. Nel corso dell’avventura potremo trovare dei dungeon, con uno stile che ricorda i primi titoli di The Legend of Zelda, suddivisi tra enigmi da risolvere e nemici da sconfiggere. Il sistema di combattimento si basa sull’utilizzo della stamina, che ci serve per attaccare, schivare e parare. Avremo inoltre a disposizione varie armi con stili diversi, dal martello alla canna da pesca. Al termine dei dungeon affronteremo dei boss, ognuno con meccaniche peculiari, che rappresentano delle sfide stimolanti. Per combatterli al meglio potremo fare affidamento su alcuni potenziamenti che sbloccheremo nel corso dell’avventura: dovremo però selezionarli accuratamente, avendo un numero di slot limitato.

Se non fossimo ancora soddisfatti della varietà del gameplay, troviamo anche delle meccaniche secondarie con cui passare il nostro tempo nel Grove. Il gioco ha infatti un sistema di giardinaggio che consiste nel piantare dei semi in alcune aree specifiche dopo averle annaffiate. Dopodiché dovremo solo aspettare dei giorni per far crescere le piante e raccoglierne i frutti. Potremo inoltre pescare per raccogliere risorse nel relax, suonare strumenti musicali o costruire decorazioni che potremo posizionare per abbellire alcune zone dei vari villaggi.

Uno stile sublime

Il lato artistico del titolo è quello che più riesce a catturare il cuore del giocatore. La bellissima e colorata pixel art gli conferisce uno splendido stile retro. Le animazioni sono fluide e pulite, così come l’interfaccia di gioco. Grazie a ciò riusciamo a immergerci appieno nel fantastico mondo in cui è ambientato, che appare vivo davanti ai nostri occhi. I diversi villaggi hanno tutti uno stile unico e trasmettono le sensazioni che la stagione a cui sono ispirati dovrebbe suscitare. Persino le schermate di dialogo si differenziano in base alla zona e sono realizzate con estrema cura.

Anche la colonna sonora è splendida e nella maggior parte dei casi trasmette un grande senso di tranquillità e spensieratezza. I suoni ambientali sono davvero ben realizzati e scandiscono alla perfezione le diverse sezioni della giornata. Infine, i controlli sono facili da capire e precisi, mentre l’unica pecca sul lato tecnico risiede nella gestione dell’inventario, che inizialmente risulta scomoda, ma presto è possibile farci l’abitudine.

Conclusioni

Garden Story è un titolo delizioso, che riesce a far emozionare vivendo un’avventura semplice ma intensa e memorabile. Lo stile grafico e il comparto sonoro riescono a far immergere il giocatore, facendolo sentire davvero parte del Grove. Troviamo diverse meccaniche interessanti e numerose cose da fare durante il nostro viaggio nei panni di Concord. Questa varietà purtroppo viene un po’ meno quando si completa la campagna principale del gioco, che ha comunque una buona durata. Il post-game potrebbe infatti risultare ripetitivo, non avendo più le missioni della trama principale da portare avanti. Altra pecca è la mancanza della localizzazione italiana, che lo rende meno accessibile a tutti, ma è comprensibile trattandosi di un titolo indipendente. Nonostante ciò, si tratta di un videogioco da non perdere se siete in cerca di un’avventura coinvolgente, divertente e rilassante allo stesso tempo.