1. Pokémon Millennium  / 
  2. Notizie / 
  3. Recensioni

A Monster’s Expedition, Recensione: un museo bizzarro che fonde logica e humour

Ecco le nostre impressioni su A Monster’s Expedition, videogioco rompicapo sviluppato da Draknek & Friends e approdato su Switch il 05/08.

di 
   · 6 min lettura Recensioni
Metti mi piace!
1

A Monster’s Expedition, videogioco rompicapo sviluppato da Draknek & Friends, ha fatto il suo debutto su Steam e Apple Arcade il 10 settembre 2020. Da allora, ha collezionato una serie di premi e riconoscimenti, conferiti sia da siti web specializzati in prodotti videoludici che da manifestazioni che celebrano il mondo indie. Il 5 agosto 2021 questo titolo tanto acclamato è finalmente approdato su Switch, con un consistente aggiornamento che ne espande la mappa esplorabile. Noi abbiamo avuto l’opportunità di provare questa nuova versione: ecco le nostre impressioni!

Poche regole, infinite possibilità

Il giocatore interpreta un simpatico mostriciattolo nero come il carbone e dalla consistenza gelatinosa, approdato, in un futuro imprecisato, su un arcipelago dove è stato istituito… Un museo della cultura umana! L’unico modo per muoversi tra le diverse isole consiste nell’abbattere alberi e colonne, e usarli per costruire ponti e zattere di fortuna. Ma attenzione: lo spostamento di questi supporti è regolato da una ferrea griglia e da ostacoli che impongono, ogni volta, la ricerca dell’unica soluzione possibile. La strada verso la conoscenza di un mondo umano analizzato (o meglio, frainteso) dai mostri è lunga e costellata di ostacoli… Da superare, rigorosamente, con le proprie abilità logico-deduttive!

monster's expedition zattera

A Monster’s Expedition, a livello strutturale, ricorda molti videogiochi rompicapo, come il celebre Picross. In comune con questo titolo ha infatti meccaniche di gioco facili da comprendere, distribuite all’interno di livelli che offrono però rompicapo sempre diversi e stimolanti. In entrambi i videogiochi è inoltre presente una griglia che restringe il campo d’azione e in cui gli errori hanno un impatto sull’intera composizione.

Diversamente da Picross, che offre livelli ordinati numericamente, A Monster’s Expedition si caratterizza invece per una mappa che lascia all’utente una grande libertà di movimento. Chi si cimenta nella perlustrazione e del museo della cultura umana non deve preoccuparsi di seguire un ordine di esplorazione lineare, ma può seguire a proprio piacimento le diverse diramazioni del percorso. A ciò si aggiunge la presenza delle zattere e delle buche delle lettere, che consentono spostamenti in zone molto distanti dall’isola di partenza.

monster's expedition buca lettere

L’ordine lineare che caratterizza molti titoli rompicapo, in cui il giocatore è portato a guardare sempre e solo al livello successivo, qui viene rovesciato. La conformazione dell’arcipelago e le possibilità di movimento portano infatti a tornare sui propri passi e a risolvere nuovamente rompicapo già decifrati. Una modalità che, oltre a estendere ulteriormente la longevità di un prodotto già provvisto di centinaia di livelli, porta l’utente a familiarizzare con l’ambiente circostante in un modo impensabile in altri titoli puzzle.

Avventure condite da un umorismo irresistibile

Il cast di A Monster’s Expedition, gioco focalizzato sull’allenamento delle proprie abilità logiche, è limitato all’avatar dell’utente. Questo protagonista silente, senza nome e privo di occhi, naso e bocca, è però inaspettatamente in grado di suscitare un sentimento di simpatia. Come un turista qualsiasi, si sposta tra le varie isole tenendo uno zaino sulle spalle, ed è spesso protagonista di divertenti siparietti. In certe aree può infatti concedersi una pausa caffè e, quando viene caricato un salvataggio, si risveglia da una lunga dormita. Pochi gesti, che però lo rendono un personaggio principale estremamente gradevole da muovere.

Se il giocatore è in grado di immergersi totalmente nei diversi livelli, il merito va però soprattutto alla cornice narrativa. Uno stimolo all’avanzamento all’interno della mappa è dato dalla possibilità di imbattersi in reperti della civiltà umana, analizzati dal punto di vista dei mostri. Tutti gli oggetti sono accompagnati da didascalie che, pur conservando un tono da istituzione museale, offrono un’interpretazione molto distante dalla realtà, con risultati al confine tra ironia e sarcasmo.

monster expedition attaccaumani

Il gioco pone di fronte a un umorismo facilmente accessibile a tutti gli utenti, in quanto basato, principalmente, sullo stravolgimento delle funzioni di oggetti di uso comune o di pratiche sociali umane ben consolidate. La distanza temporale, geografica e “culturale” spinge, ad esempio, a classificare la cyclette come un appendiabiti. O, ancora, a scambiare un personaggio impresso su una scatola di cereali per una figura storica la cui memoria si è persa nel corso della storia. Gli studiosi del mondo dei mostri non mancano nemmeno di presentare le loro perplessità sul ruolo della cartolina, considerata una pratica sociale puramente formale, spesso privo di un rapporto d’amicizia sincero con il destinatario.

Oltre a proporre un livello di sarcasmo comprensibile grazie alla propria esperienza di vita, il titolo non manca di strizzare l’occhio, sempre in chiave umoristica, al dibattito politico-sociale attuale. I mostri difendono infatti la loro scelta di costruire un museo all’aperto affermando che gli abitanti dell’Inghilterraterra, la regione dalla quale provengono tutti i materiali, amassero conservare i reperti al chiuso “per nascondere la merce rubata”.

monster's expedition museo

Si tratta di un chiaro riferimento alle polemiche che coinvolgono la moderna Inghilterra, accusata da molti di aver racimolato, nel corso dei secoli, un ingente (e redditizio) patrimonio museale sottraendo oggetti alle colonie. Alcuni sono convinti che il paese debba continuare a gestire questi beni, mentre altri pensano che sia arrivato il momento di restituire questi reperti ai legittimi proprietari. Insomma, una situazione alquanto spinosa, la cui risoluzione definitiva è ancora lontana.

Emerge forse qui in maniera più eclatante il fascino dei titoli indie, che possono permettersi di lanciare leggere provocazioni e menzionare problemi sociali con una leggerezza spesso molto lontana dal modo di operare delle grandi aziende videoludiche.

Un prodotto curato su tutta la linea

Il titolo, oltre che per la dinamicità della mappa e per l’umorismo delle didascalie museali, spicca per la sua piacevolezza grafica. Le isole, dall’aspetto piuttosto uniforme a livello strutturale, si differenziano principalmente per la divisione in aree influenzate da stagioni differenti o da diversi agenti atmosferici. È possibile imbattersi in zone caratterizzate da paesaggi invernali, primaverili o autunnali, dominati da pioggia, nebbia, neve o da un’intensa luce solare.

monster's expedition museo

Complessivamente, la resa delle immagini su Switch è ottima in modalità portatile, il sistema più comodo e immediato per godersi il gameplay. Per ottenere una maggiore sensazione di relax, è però possibile servirsi della modalità da tavolo che, tramite la rimozione dei Joy-Con dall’hardware, consente una grande libertà di movimento.

La componente sonora, essenziale e rilassante, è largamente basata sulla riproduzione dei suoni della natura (fruscio delle foglie, onde del mare etc.), alternati a suoni molto leggeri di strumenti musicali. Una combinazione che crea il perfetto accompagnamento per questa avventura mentale che richiede il massimo grado di concentrazione!

Degna di nota anche la possibilità di selezionare, all’interno del menu, un font facilmente leggibile anche per chi è affetto da dislessia. Un modo concreto per rendere il titolo fruibile a un pubblico che, in molti casi, fatica ad approcciarsi a certi prodotti in modo totalmente rilassato, ma che raramente viene considerato dalle case di produzione.

Conclusioni

A Monster’s Expedition è un puzzle game con meccaniche di gioco piuttosto semplici da comprendere, capace però di offrire rompicapo sempre nuovi e stimolanti. La mappa di gioco, esplorabile in maniera piuttosto libera, garantisce un’elevata longevità e trasforma ogni nuova partita in un’esperienza leggermente diversa dalla precedente.

Dover attraversare più volte i livelli già superati può però essere demotivante per l’utente abituato a strutture più lineare o che non ama ripercorrere sentieri già battuti in precedenza. In questo senso, potrebbe essere un gioco non adatto a tutti i palati.

Le didascalie dei reperti museali, scritte con uno stile al confine tra ironia e sarcasmo, sono però degli importanti incentivi a proseguire l’avventura, in grado di motivare anche chi ha poca dimestichezza con i puzzle. Il mix di avventura e umorismo di A Monster’s Expedition, oltre a stimolare gli estimatori dei titoli rompicapo, potrebbero far guadagnare al genere nuovi insospettabili fan!

Se questo gioco vi incuriosisce, potete acquistarlo sul Nintendo eShop al prezzo di 13,43€.

Voto: 9

Pro
Altissima longevità e libertà negli spostamenti a ogni gameplay 
Rompicapo stimolanti, pur nella loro semplicità di base
Una cornice narrativa divertente e coinvolgente
Contro
Senso di spaesamento (troppe possibilità)

Cosa ne pensi? Facci sapere la tua sulla nostra chat Telegram, sul Forum o sui canali Social!

Indie

Promozioni

Caricamento..
Caricamento..
Caricamento..

🕘  Notizie recenti