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Cardaclysm Shards of the Four, Recensione: un atipico gioco di carte

Cardaclysm, recensione del gioco di carte in single player che porta il giocatore a vagare tra dimensioni collezionando mostri e incantesimi.

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   · 5 min lettura Recensioni
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Abbiamo messo le mani su di un interessante progetto indie, Cardaclysm: Shards of the Four. Si tratta di un gioco di carte collezionabili in single-player realizzato da un unico talentuoso sviluppatore, Ede Tarsoly, e pubblicato da Headup Games. Il videogioco, con più di 240 carte divise tra 5 diverse categorie chiamate “fazioni“, si è rivelato un’esperienza interessante da provare grazie al suo mix tra meccaniche intriganti, battaglie rapide e progressione attraverso diversi mondi e dimensioni.

Fuga dall’apocalisse

Sebbene un po’ tutto il gioco sia di approccio minimalista, l’aspetto che forse più è tirato su questo fronte è proprio la trama: già all’inizio del gioco non sappiamo molto di cosa sta succedendo, tutte le informazioni che apprenderemo fanno capo a questo cataclisma che ha sguinzagliato i cavalieri dell’apocalisse contro noi, poveri stregoni malcapitati. In sostanza, l’inesistente trama è solo una scusa per far viaggiare il giocatore di mondo in mondo, e di scontro in scontro, per costruire un mazzo di carte sempre più forte e affrontare i 4 letali boss.

Tale viaggio avviene in mondi tridimensionali generati proceduralmente. Il giocatore attraversa un portale e si ritrova in una dimensione aliena fantasy con un piccolo mazzo di carte che permette di evocare creature ed incantesimi. Affrontando i nemici del posto in rapide battaglie a turni, e raccogliendo le diverse risorse in giro, il giocatore rinfoltirà la sua collezione di carte riuscendo a creare più tipologie di mazzi in base alle sue esigenze, in modo da adattare il suo stile di gioco a seconda del tipo di mondo che si ritrova ad affrontare.

Mazzo di carte di Cardaclysm

Completato il mondo e presa la chiave che consente di attivare il portale di uscita, arriverà il boss di turno a inseguirci. Starà al giocatore capire se si sente pronto ad affrontarlo o se, per il momento, conviene fuggire verso il portale. La progressione di gioco creata da Ede Tarsoly è un po’ lunga, e ci vorrà del tempo prima di riuscire ad affrontare il primo boss già al meglio delle proprie forze. Tuttavia tale progressione risulta ben incastrata con la crescita dei mazzi e delle risorse del giocatore, quindi il consiglio è di giocare con parsimonia questo titolo per non incorrere in un’eccessiva ripetitività.

A fare da intramezzo tra un mondo è l’altro di Cardaclysm c’è una taverna interdimensionale dove il giocatore può scambiare carte, spendere risorse per nuove carte e accettare delle quest che gli consentono di guadagnare ancora più carte o artefatti, elementi equipaggiabili dal giocatore che conferiscono diversi intriganti bonus.

Rapide strategie

Parlavamo prima di un approccio minimal di Cardaclysm, e così si presenta anche il suo gameplay. I combattimenti con le carte che sono l’elemento principale del gioco, infatti, sono molto rapidi e di semplice approccio. Ciò non vuol dire che per portarli a termine non ci sia bisogno di strategia e pianificazione, anzi. A cominciare proprio dal deck-building è essenziale capire il mondo in cui ci si trova per scegliere il tipo di mazzo giusto in cui le diverse meccaniche di ogni carta possono entrare in una buona sinergia tra loro.

In Cardaclysm esistono due tipi di carte (creature e incantesimi). In genere carte di una stessa fazione hanno effetti simili e complementari tra loro, ma non è detto: a volte un buon mazzo può essere assemblato anche con tante carte di fazioni diverse. Il primo turno di una battaglia è sempre del giocatore, ed esso termina al completamento di tutte le azioni di attacco. Ogni creatura evocata ha due valori: la potenza e la salute. Colpire un avversario diminuisce la sua salute del proprio valore di potenza, e l’obiettivo quindi consiste nell’eliminare tutte le carte nemiche in gioco.

Attenzione però, perché tutte le creature di Cardaclysm sono in grado di contrattaccare, quindi è da misurare la propria strategia anche in base alla necessità di difendersi durante il proprio turno. Ad aggiungere altro spessore alle strategie di gioco ci si mettono eventuali effetti degli artefatti equipaggiati dal giocatore. Infine, è da tener presente le rune e i frammenti d’anima: entrambe le risorse servono esclusivamente a giocare le carte in battaglia. Mentre le rune funzionano da monete che si accumulano velocemente, ampliando in questa maniera le possibilità di gioco dei mazzi del giocatore, i frammenti d’anima invece hanno una crescita molto più lenta e limitano così la portata delle creature evocabili in ogni partita. Si tratta di una soluzione intelligente per contenere il giocatore mentre progredisce nelle sue abilità e assembla il suo mazzo senza farlo diventare troppo potente fin da subito.

Fattura artigianale

L’approccio minimal di Cardaclysm si riflette in maniera non del tutto positiva anche nel suo comparto tecnico-artistico. Se la grafica 3D leggera ed evocativa convince con i suoi effetti e le sue luci, così come convincono gli artwork delle carte e i modelli delle creature, di tutt’altro avviso sono le animazioni, i movimenti incerti del giocatore sulla mappa e, soprattutto, l’usabilità in alcuni momenti. Su Nintendo Switch, per esempio, nonostante ci sia il touch integrato molto bene, i comandi via console sono gestiti in maniera un po’ goffa e non immediata.

Un mondo di Cardaclysm

Alcuni menu inoltre sembrano un po’ raffazzonati e da rivedere, mentre invece la gestione delle diverse azioni in lotta sono portate a termine in maniera così tanto svelta e rapida che, soprattutto nei primi momenti di gioco, non si capisce bene cosa stia succedendo. Su Nintendo Switch, in modalità portatile, ci sono leggerissimi cali di frame, ma nulla che possa minare l’esperienza di gioco. Il comparto audio pure mantiene un approccio minimalista, ma nonostante tutto le musiche calano nella giusta atmosfera.

Conclusioni

Cardaclysm è un interessante gioco di carte di fattura indie che mette al centro della sua esperienza battaglie rapide incastrando perfettamente le loro meccaniche di lotta con una progressione lenta e crescente. Se il gameplay da un lato convince con la sua soluzione rapida ma strategica e il suo deckbuilding, d’altro canto il comparto tecnico ha bisogno di essere limato e migliorato un po’.

Schermata dopo una morte in Cardaclysm

Stiamo parlando tutto sommato del progetto di un unico sviluppatore, che comunque ha creato un videogioco interessante, e che si lascia giocare molto volentieri e si fa riprendere più e più volte nel corso del tempo. Se vi piacciono i card game e siete incuriositi dalla soluzione trovata da Cardaclysm: Shards of the Four, vi invitiamo ad acquistare il videogioco dal Nintendo eShop al prezzo di 14,99€.

Voto: 7.3

Pro
Meccaniche interessanti
Partite rapide
Tutto sommato molto divertente
Contro
Poca lore e poca trama
Ripetitivo sul lungo andare
UI e usabilità da aggiustare

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