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Deiland, Recensione: un pianeta tascabile da coltivare

Il giovane Arco atterra su Deiland, un piccolo pianeta sferico da coltivare e abbellire: cosa lo ha portato lì e qual è la sua storia?

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   · 6 min lettura Recensioni
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Lo spazio, il fantasy, l’avventura e la simulazione si uniscono in Deiland: Pocket Planet, titolo indie dai creatori di Summer in Mara che arriva su Nintendo Switch con nuovi contenuti esclusivi, dopo tre anni dal lancio su PC e PS4 e un titolo omonimo in versione mobile.

Il Piccolo Principe

In un pianetino sferico atterra come per magia un bimbo avvolto nel suo mantello rosso: Arco, questo piccolo principe, dovrà prendersi cura di Deiland, scoprire di più sui pianeti circostanti e sulla sua stessa esistenza, richiamando alla mente del giocatore immagini del noto romanzo di SaintExupéry. Chi è Arco, perché è arrivato su Deiland? Queste saranno le principali domande alle quali cercherete risposta durante l’avventura.

Le meccaniche di gameplay sono molto intuitive e ripetitive, basta interagire con gli elementi di gioco senza bisogno di cambiare strumento, tranne in alcuni casi particolari come la costruzione di edifici e la semina di alberi e arbusti che richiederanno invece di selezionare l’apposito attrezzo. I campi coltivabili sono solo tre, non ampliabili in numero o dimensione, ma migliorabili così da produrre più colture in una volta sola.

Il giorno e la notte scorrono velocissimamente, tanto da poter concludere un intero anno di gioco in circa un’ora: l’orologio per di più non è visibile e bisognerà osservare i cambiamenti del cielo stellato per capire a che punto del giorno ci troviamo – un metodo alquanto scomodo per ottimizzare i tempi, ma almeno il nostro principino non fa differenza tra il lavoro di notte o di mattina.

Collezionare rocce e minerali, coltivare e pescare non sono però le uniche preoccupazioni del protagonista che dovrà anche soddisfare la fame (altrimenti perderà punti salute a poco a poco) e regolare la stamina, richiesta per svolgere ogni attività e ricaricabile solo con una bella dormita.

Viaggi e attese

Il proseguimento della storia è strettamente legato alle quest che verranno fornite dai vari personaggi in visita: quando arriva la notifica, è necessario far atterrare la navicella del visitatore su uno spazio vuoto dell’isola e affrettarsi prima che se ne vada dopo appena un minuto.

L’avventura diventa subito fantasy nel momento in cui si fa la conoscenza del mago, dello chef alieno, del pirata dello spazio e tanti altri ancora che ci proporranno di raccogliere materiali o craftare oggetti per loro. Il problema è che spesso manca un un legame tra le quest e il calendario: può capitare di restare bloccati senza quest per mesi in attesa che arrivi la stagione giusta per piantare il seme necessario oppure attendere che atterri nuovamente il personaggio che ci interessa. Queste lunghe attese possono non essere apprezzate: ci si può annoiare facilmente per la ripetitività delle giornate e le scarse attività presenti su Deiland.

Per fortuna non saremo confinati nel nostro piccolo paradiso per sempre, ma potremo viaggiare verso nuove destinazioni, pianeti limitrofi non tondeggianti e dagli scenari radicalmente differenti. Vi descriveremo il primo, Ankora, una terra innevata abitata da yeti buoni, anch’essi venditori di materiali e fornitori di quest. Il gioco è stato promosso come un’avventura soprattutto per questo suo aspetto esplorativo, ma, a parte nemici in più e un diverso fungo da raccogliere, ci spiace dire che anche qui non c’è molto da fare se non interagire coi personaggi per ricevere nuove missioni o comprare e vendere oggetti.

Isola infiammabile e galline esplosive

Il fuoco è vostro amico, infatti vi permetterà di recuperare punti saluti velocemente standovi vicino, ma non è molto apprezzato dalle vostre piante: quando impugnate la torcia da accendere per entrare in miniera fate molta attenzione a non passare sopra campi o arbusti perché rischiereste di mandare tutto in fiamme! Dato che abbiamo introdotto la miniera, occorre dire che questa non ricorda affatto quelle di altri simulatori agricoli, ma è composta da un unica sala nella quale appaiono ogni tanto dei cristalli che serviranno a caricare gli attacchi magici.

Arco, infatti, dovrà anche difendersi dai mostri che appariranno casualmente su Deiland, interrompendo la routine quotidiana. Il combattimento è davvero povero, i movimenti di arco sono lenti anche incrementando la statistica dell’agilità e ci si limita a colpire il bersaglio cercando di non avvicinarsi troppo per evitare di subire danni, oppure di possono usare – come detto prima – i cristalli per lanciare attacchi magici per i quali non è nemmeno necessario mirare. I nemici sconfitti dropperanno materiali utili o semi a seconda del tipo di mostro.

Galline esplosive? Non proprio. L’allevamento a Deiland è molto particolare e, se da una parte possiamo costruire un ovile per le pecore, non si può dire altrettanto delle povere galline. A un certo punto della storia inizieranno ad apparire tre pulcini alla volta che scorrazzano allegri per il pianeta: nutrendoli con alcuni tipi di semi e bacche questi cresceranno fino a diventare galline e dopo la quinta volta che le ciberemo… spariranno, lasciando solo un uovo. Non sarebbe stato meglio che, una volta cresciute, le galline dessero un uovo al giorno se nutrite o simili? No, meglio farle sparire nel nulla e far apparire un nuovo pulcino da qualche altra parte.

Fattore Switch

Dopo l’uscita su PC, iOs e Android ci si aspetta la sistemazione di alcuni difetti in una nuova versione per Nintendo Switch, ma non sono stati corretti alcuni bug e difetti noti. Le aggiunte di nuovi personaggi e missioni sono sicuramente gradite, ma sarebbe stato meglio focalizzarsi anche sulla risoluzione di alcuni bug conosciuti: tornando alle nostre amate galline, abbiamo sprecato tantissimi semi nel tentativo di far covare la nostra prima chioccia perché premevamo troppo velocemente il tasto e non li contava (problema noto perché se ne parla in alcune discussioni sul gioco).

Molte missioni sono date per scontato, ma il giocatore può sentirsi perduto in alcuni punti chiave: “il carrello della miniera è pieno di pietre, dunque non è possibile proseguire”, allora ci siamo scervellati per giorni nel tentativo di capire come svuotarlo, per poi scoprire sarebbe stato un NPC a farlo; “pianta i semi di dente di leone”, ottenuti i semi proviamo a piantarli, ma non vanno né nel campo né con alberi e cespugli. In quel momento sorge una lieve frustrazione perché si scopre prima l’oggetto e solo dopo il modo in cui usarlo. Anche il laboratorio, per esempio, serve a creare pozioni per ristorare salute o altro, ma nel momento in cui lo sblocchiamo non abbiamo accesso a nulla.

deiland quest
Tanti personaggi, nessuna quest disponibile

Se non fosse per questi difetti strutturali il gioco raggiungerebbe livelli più alti data la fluidità dei frame, i modelli 3D graziosi e il ciclo delle stagioni, la colonna sonora che ben si addice all’atmosfera del gioco – cambiando in fase di combattimento -, la longevità e numerosità delle quest. Bisogna essere molto pazienti e propensi alla ripetitività di gameplay che Deiland offre, ma tutto sommato si fa la conoscenza di simpatici personaggi e ci si aliena all’interno di un pianeta interamente proprio.

gif deiland

Voto: 6.5

Pro
Divertenti interazioni tra i personaggi
Atmosfera e colonna sonora
Longevità ma…
Contro
…data da un gameplay lento e ripetitivo
Assenza di indicazioni sull’ora o il momento del giorno
Sistema di combattimento
Bug e piccoli difetti grafici
Istruzioni poco chiare, ho fatto esplodere una gallina

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