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[RECENSIONE] Roundguard, un folle incrocio tra Peggle e un GDR

Un nuovo studio indipendente, Wonderbelly Games, ha pubblicato Roundguard, un bizzarro incrocio tra Peggle e un GDR roguelike, su Nintendo Switch.

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Nessuno si sarebbe mai sognato un gioco come Roundguard, tranne i suoi sviluppatori di Wonderbelly Games: tre ragazzi di Seattle (Stati Uniti) che un tempo hanno lavorato a giochi tripla A (Shadow of Mordor e Fable) e che dal 2017 hanno deciso di lanciarsi con il proprio studio indipendente nell’industria videoludica.

Best Casual Game Award al Dreamhack di Dallas (Stati Uniti) del 2019, e ufficialmente selezionato e consigliato dalle ultime edizioni dell’Indie MEGABOOTH del PAX West e dal Day of the Devs di San Francisco (Stati Uniti), Roundguard riesce a unire l’esperienza puzzle e arcade di Peggle, celebre gioco basato sulla fisica dei flipper, e l’intricato labirinto fatto di statistiche e loot dei giochi di ruolo, nella maniera più divertente e spettacolare possibile. L’obiettivo dichiarato dagli sviluppatori è proprio quello di unire Peggle all’esplorazione di un classico roguelike e all’umorismo scanzonato di Adventure Time.

Lo spettacolo delle guardie tonde

Come ogni gioco di ruolo fantasy che si rispetti, anche Roundguard pone le sue basi nel salvataggio di un qualche personaggio: in questo caso, il Re di un imprecisato regno, misteriosamente rapito. La nostra epopea tra mostri e tesori su cui letteralmente rimbalzare, è parte di una vera e propria messa in scena: uno spettacolo di cui noi giocatori siamo i protagonisti, con tanto di narratore, sipario e intervallo dove gireremo una ruota della fortuna, la “Ruota delle Meraviglie”, che ci assicurerà altro utilissimo loot.

Presentazione di Roundguard

Non c’è una vera e propria storia, ma il susseguirsi dei livelli procedurali tipici di un roguelike e le battute dei personaggi donano al fluire del gioco un senso di continuità ammirevole. Là dove Peggle falliva miseramente, ossia nella narrazione, Roundguard non solo mette una “pezza a colori“, ma la riempie di ornamenti fatti di ironia, statistiche, tesori e ancora tesori da accumulare ed equipaggiare.

La Ruota delle Meraviglie di Roundguard

Il lavoro svolto dal piccolo studio indipendente è esemplare quasi sotto ogni punto di vista. Un elogio va fatto al comparto grafico: i disegni tondeggianti, le animazioni e gli effetti particellari si adattano alla perfezione con l’atmosfera divertente dell’intero gioco. Per quanto riguarda il suono, musiche ed effetti sonori fanno il loro buon lavoro senza particolari eccellenze né mancanze.

L’ironia nei confronti dei giochi di ruolo e del classico fantasy medievale permea ogni aspetto di Roundguard. Gli unici difetti riscontrati sono nella penuria di personaggi giocabili (solo 3: guerriero, ladra e maga), nei pesanti cali di frame in particolari momenti concitati verso gli ultimi livelli di gioco, e nell’inspiegabile assenza di una modalità multiplayer. L’unica interazione con altri giocatori presente, infatti, è la competizione settimanale nelle classifiche online che dona al carattere arcade del gioco un’atmosfera molto vicina alle sale giochi.

Classifica online di Roundguard

Lanciarsi a caccia di tesori

Quelle che in Peggle erano semplici palline rimbalzanti, in Roundguard sono vere e proprio classi GDR dotate di statistiche con valori diversi e di abilità differenti. In questo modo il giocatore può affrontare ogni partita con approcci diversi a seconda del personaggio che sceglie di utilizzare: il guerriero ha più salute ma meno mana, con abilità più dedite al corpo a corpo; la ladra ha valori nella media, ma le sue abilità possono colpire a distanza, renderla furtiva o concederle più opportunità di movimento; la maga ha la salute più bassa, ma un mana decisamente alto, mentre le sue abilità sono quelle che hanno più effetti collaterali.

Una volta scelto il personaggio, esso andrà utilizzato attraverso una balista: invece di porre sopra veri e propri proiettili, infileremo il nostro tondo guardiano per spararlo letteralmente sui nemici e sui vasi pieni d’oro di ogni stanza. Ogni volta che il personaggio urta un vaso guadagna del denaro, punteggio ufficiale di gioco, mentre se urta un mostro avviene la conta dei danni: sia il giocatore che il mostro in questione vengono danneggiati dall’urto, a seconda di quanto siano alti i rispettivi valori di attacco e di quali effetti di stato siano presenti. Man mano il personaggio guadagna anche esperienza, che gli consente di avanzare di livello e, quindi, di aumentare ancora di più le sue statistiche.

Roundguard

Ogni livello viene completato quando ogni mostro presente viene sconfitto. Quando il giocatore finisce alla fine dello schermo, in basso, si riposizionerà automaticamente di nuovo sulla balista per un altro lancio. A differenza di Peggle, non ci sono limiti nei lanci, ma attenzione a non subire troppi danni perché se la salute arriva a 0 si incorrerà in un game over, terminando di fatto la partita.

I 45 livelli di gioco sono quasi tutti generati proceduralmente, ma seguono comunque un filo logico di continuità e sono suddivisi in differenti categorie. Una volta terminata ogni stanza, infatti, è possibile anche scegliere verso che direzione andare dopo aver consultato la mappa col tasto R, a patto che i nostri rimbalzi non ci lanceranno da tutt’altra parte. In questa maniera è possibile anche saltare alcuni livelli.

In generale, dopo il completamento di ogni stanza, dopo l’uccisione di un boss o durante la pausa della Ruota delle Meraviglie, il giocatore riceverà un tesoro (o loot). Parte fondamentale di ogni Roguelike che si rispetti è, infatti, l’equipaggiamento (accessibile col tasto L) che di volta in volta viene perfezionato con ciò che si trova proseguendo nella propria avventura: ogni giocatore può avere un’arma, un’armatura, due abilità utilizzabili con i tasti X e Y, e una serie infinita di talismani. Più andremo avanti nel gioco, più questi oggetti saranno in grado di fornirci bonus via via sempre più utili.

Una menzione a parte va fatta per le reliquie, oggetti che saremo in grado di sbloccare uno alla volta esclusivamente dopo aver portato a termine un’intera partita fino al boss finale.

Un boss di Roundguard

La cosa che più sorprende di Roundguard è che tutto funziona in maniera precisa e studiata: si nota una gran cura dietro ogni dettaglio, dal bilanciamento delle statistiche e dei potenziamenti trovati, fino alla composizione di ogni livello e alla varietà di essi. Il lavoro svolto da Wonderbelly Games è encomiabile, e ci si aspetta non solo che Roundguard venga perfezionato, magari con l’aggiunta di nuovi personaggi, ma ci si augura anche che in un prossimo futuro potremo vedere altri videogiochi geniali e divertenti come questo.

Una piacevole sorpresa

Roundguard è un gioco che non credereste mai possa piacervi. Perfino in redazione, una volta avuto tra le nostre mani, nessuno ha avuto il coraggio di provarlo perché ci si aspettava un clone di Peggle arrivato in ritardo di un decennio. Invece, bastano appena due minuti per innamorarsi dell’idea e non staccarsi mai più dal gioco.

Il gioco funziona in maniera perfetta sia in modalità docked che in modalità portatile. Sarebbe stata gradita la presenza di funzionalità touch sul piccolo schermo, e magari di un feedback delle vibrazioni come accadeva con Pokémon Pinball su Game Boy. Sono sicuramente inezie che non guastano per niente l’esperienza di gioco, ma l’avrebbero arricchita un bel po’ se fossero state presenti.

La qualità di Roundguard è palpabile sotto quasi ogni punto di vista. Grafica 2D ineccepibile, animazioni fluide, esperienza di gioco divertente, personaggi simpatici. L’inspiegabile pecca dell’assenza di un multiplayer, la ridottissima scelta di personaggi giocabili e i pesanti cali di frame di alcuni livelli, purtroppo penalizzano un gioco che meriterebbe onori più elevati. Tuttavia, non è niente che non sia risolvibile con qualche aggiornamento. Aspettiamo fiduciosi.

Il gioco è pubblicato da The Quantum Astrophysicist Guild (QAG) su Steam e sull’eShop di Nintendo Switch a partire dal 13 marzo, al prezzo di circa 17€.

Voto: 7.5

Pro
Idea geniale e divertente
Umorismo a tutto tondo
Gameplay ben studiato
Contro
Cali di frame molto fastidiosi in alcuni livelli finali
Pochissimi personaggi giocabili
Assenza di multiplayer

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Arcade Dungeon Crawler GDR Nintendo Switch Roundguard

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