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[RECENSIONE] Pokémon Mystery Dungeon: Squadra di Soccorso DX, una vecchia storia ridisegnata da zero

Recensione del nuovo titolo per Nintendo Switch Pokémon Mystery Dungeon: Squadra di Soccorso DX, remake di Pokémon Mystery Dungeon: Squadra Blu e Rossa

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The Pokémon Company e Spike Chunsoft ci riportano indietro di 14 anni con Pokémon Mystery Dungeon: Squadra di Soccorso DX, il remake dei primissimi titoli Pokémon Mystery Dungeon: Squadra Blu e Squadra Rossa. Rivivremo un’avventura che nel 2006 fu rivoluzionaria per il mondo Pokémon, con una grafica completamente reinventata e sullo schermo della TV grazie a Nintendo Switch. Una storia che non aggiunge quasi nulla di nuovo a quella che già conosciamo, ma riesce a emozionare come se fosse la prima volta. Un gioco strategico che amalgama alla perfezione la tattica dei combattimenti a turni, l’esplorazione di dungeon e la collezione di strumenti, mosse e mostriciattoli dell’universo Pokémon.

Una storia vista e rivista, ma con una veste inedita

Per chi abbia mai giocato un titolo della serie Pokémon Mystery Dungeon, la storia non sembrerà per nulla diversa dal solito. L’avventura inizierà con delle semplici domande che stabiliranno il mostriciattolo che incarneremo. Il test non sarà vincolante, ma una volta ottenuto il risultato, avremo la possibilità di cambiare questo Pokémon con uno degli altri disponibili. Successivamente potremo scegliere la creatura che ci accompagnerà per tutto il nostro percorso, formando insieme a noi una squadra di soccorso.

Ci ritroveremo all’interno di una foresta, in preda a una forte amnesia, che ci impedisce di ricordare cosa sia successo poco prima. In nostro soccorso arriverà il Pokémon che avremo scelto come compagno. Parlando con lui, ci renderemo conto di essere diventati anche noi un Pokémon, ma non ricorderemo come sia accaduto. Durante lo sconvolgimento generale, verremo interrotti da un Butterfree in cerca di aiuto. Il suo piccolo Caterpie è caduto in una voragine causata dai cataclismi che stanno colpendo il mondo in cui vivono queste creature. Una volta terminata la missione, insieme al nostro nuovo amico, decideremo di fondare una squadra di soccorso. Il nostro obiettivo non sarà solo quello di aiutare tutti i Pokémon che ne avranno bisogno, ma dovremo anche salvare il mondo dalle catastrofi naturali che lo affliggono e scoprire il motivo della nostra trasformazione in mostriciattolo.

Pokémon Mystery Dungeon: Squadra di Soccorso DX - inizio

Essendo un remake, l’avventura ripercorre la storia dei vecchi titoli per Nintendo DS e Game Boy Advance, permettendoci di rincontrare delle vecchie conoscenze. A differenza dei titoli Pokémon della serie principale, in Mystery Dungeon, ci ritroveremo in una società organizzata e gestita interamente da mostriciattoli. In Piazza Pokémon infatti, troveremo il Laghetto Whiscash, il Deposito Kangaskhan, il Dojo Makuhita, l’Ufficio Postale Pelipper e molte altre strutture utili alla nostra attività di squadra di soccorso. Non meno importante, sarà il quartier generale del nostro team, dove troveremo una cassetta delle lettere, nella quale i Pelipper postini consegneranno giornalmente delle copie della Gazzetta Pokémon e alcune richieste di soccorso. Potremo girare liberamente all’interno di Piazza Pokémon, sfruttando come meglio crediamo tutti i servizi disponibili.

Ogni personaggio avrà un proprio carattere, che può rispettare o meno l’apparenza che abbiamo sempre avuto del Pokémon. Per esempio Snubbull, un abitante di Piazza Pokémon, avrà un carattere facilmente irascibile, rispecchiando la sua caratterizzazione in giochi e anime. Persian, che da sempre è associato al leader del Team Rocket Giovanni, dirigerà con gentilezza e cordialità la Banca Felicità, dove potremo depositare le Poké monete guadagnate nelle esplorazioni.

Pokémon Mystery Dungeon Squadra di Soccorso DX

Per completare la storia principale serviranno circa 20-25 ore, ma una volta terminata, il gioco sarà tutt’altro che finito: sbloccheremo l’ accesso a nuove funzionalità e nuove avventure in dungeon mai esplorati, con Pokémon mai incontrati prima. Potremo far evolvere i membri del nostro team tramite oggetti o per livello all’interno della Grotta Luccichio, e potremo utilizzare le megaevoluzioni, una delle novità introdotte in questo remake. Questa fase del gioco garantisce potenzialmente tantissime ore in più di avventura, difficili da calcolare, in quanto alcuni dungeon presenteranno 99 piani da affrontare, e se verremmo sconfitti, purtroppo, dovremmo ricominciare da capo.

Un gioco di ruolo completo e strategico nei panni di un Pokémon

Pokémon Mystery Dungeon è un gioco che non annoia, grazie alle molte combinazioni possibili di team, di tattiche e di mosse che possono essere apprese dalle varie creature. Il combattimento a turni permette di studiare la propria tattica nei dettagli, valutando bene le situazioni e trovandosi a gestire, in alcuni casi, team numerosi di Pokémon, sia alleati che avversari. Anche gli oggetti che porteremo con noi saranno di fondamentale importanza: dopo alcuni livelli saranno proprio loro a decretare la riuscita o il fallimento di una missione. Prima di addentrarci in dungeon estremamente lunghi o pieni di missioni da compiere, preparare al meglio l’esplorazione sarà di vitale importanza.

Ci ritroveremo difronte un gameplay completo, che mette a disposizione del videogiocatore tutti gli strumenti per poter riuscire in qualunque missione, adattando l’intero gioco al proprio stile di avventura e alle tattiche preparate. Tutto è scandito da movimenti e attacchi a turni, sia alleati che avversari, rendendo l’esplorazione meno imprevedibile, ma più strategica.

Pokémon Mystery Dungeon Squadra di Soccorso DX

Ogni squadra è composta da tre elementi. Sarà possibile arruolare nuovi Pokémon al nostro team, stringendo amicizia in modo casuale con le creature che incontreremo e sconfiggeremo all’interno dei dungeon. Più il rango della nostra squadra sarà elevato, più Pokémon potremo arruolare per future esplorazioni. I mostriciattoli che non prenderanno parte alle avventure rimarranno all’interno di uno dei 45 Campi Base, ovvero delle aree che presentano l’habitat perfetto per ospitare alcune tipologie di Pokémon. Qui continueranno a guadagnare punti esperienza dalle missioni che porteremo a termine, così da essere pronti quando vorremo chiamarli in causa.

Nei Campi Base sarà possibile dare loro delle Gelatine, strumenti che causano l’aumento randomico di una statistica. Grazie a questi oggetti, potranno anche apprendere una specialità, ossia un’abilità utile durante le esplorazioni. Se non si possiede un Campo Base adatto a ospitare una creatura arruolata durante un’esplorazione, saremo costretti a salutarla una volta usciti dal dungeon. Gestire e possedere un variegato gruppo di Pokémon è molto importante. Potremmo aver bisogno di tipi specifici di creature, oppure di alcune loro statistiche o abilità. Per questo è consigliabile non trascurare gli alleati che non saranno frequentemente con noi in missione: potranno sempre tornare utili.

Campi Base
Campi Base

Coordinare le mosse e i movimenti con il nostro team può permetterci di non sprecare oggetti importanti e mantenere il controllo del party. Per questo è possibile assegnare delle tattiche a ognuno dei tre componenti del nostro team. Potremmo volere che un Pokémon rimanga fermo in un punto del dungeon, oppure che non attacchi nessun altra creatura, o ancora che esplori in autonomia il dungeon senza seguire il leader. A questa meccanica, si aggiunge la gestione del leader, che può essere cambiato a piacimento, prestando attenzione alla sua energia che si esaurirà durante l’esplorazione. Sarà un ottima mossa portare con noi diverse mele, che permettono di recuperare le forze riempiendo la pancia.

Tattiche Pokémon Mystery Dungeon
Tattiche

Affronteremo circa 40 dungeon diversi, che ogni volta avranno una struttura casuale e un numero costante di piani che può variare da 3 a 99. Altri dungeon saranno esplorabili tramite delle missioni speciali, ottenibili attraverso le password che vi abbiamo riportato nell’articolo dedicato. L’obiettivo all’interno dei dungeon sarà quello di completare eventuali missioni previste per il piano e, allo stesso tempo, trovare le scale per passare al piano successivo. Alcune creature molto potenti ci aspetteranno tra le corsie dei vari livelli, imbattendoci addirittura in Pokémon leggendari e misteriosi provenienti dalle regioni di Kanto, Johto e Hoenn.

Una funzionalità estremamente apprezzata è l’esplorazione automatica, che permetterà al Pokémon leader di muoversi autonomamente nel percorso. Questa modalità, permetterà a noi giocatori di concentrarci sugli obiettivi, come strumenti e scale, liquidando dungeon minori in velocità. In altre circostanze invece, sarà preferibile guidare il leader, dato che ad ogni nostro movimento corrisponde il movimento di tutti gli altri avversari. Spesso evitare lo scontro è la scelta migliore, ma nel caso in cui sia inevitabile, l’auto esplorazione si interromperà e saremo noi a prendere le redini del combattimento cercando di scegliere le mosse migliori.

Pokémon Mystery Dungeon Squadra di Soccorso DX
Esplorazione automatica

I combattimenti saranno svolti a turni, all’interno dei quali si potrà effettuare una sola mossa, che sia movimento, attacco o l’utilizzo di uno strumento. Il ritmo sarà scandito da un nostro turno, mentre l’ordine di azione verrà stabilito dalla statistica di velocità dei Pokémon interessati alla lotta. Finché non faremo noi una mossa, tutto il party rimarrà immobile, e solo dopo di essa le altre creature decideranno se attaccare o spostarsi.

In questo gameplay molto strategico, anche la fortuna vuole la sua parte: andranno considerate infatti tutte le variabili probabilistiche tipiche delle lotte Pokémon, come, per esempio, brutti colpi, condizioni meteorologiche, alterazioni delle statistiche o mosse che falliscono. Questi imponderabili fattori, condiranno le ragionate strategie di tutti i giocatori di quella nota di imprevedibilità che ci potrebbe costringere a ricalcolare tutto dall’inizio.

Una peculiarità di Pokémon Mystery Dungeon è la possibilità di combinare due mosse, stabilendone una principale e una secondaria. Quando il mostriciattolo eseguirà la mossa principale, immediatamente dopo eseguirà anche la mossa secondaria, come se attaccasse due volte. Per sfruttare questa tecnica basta recarsi alla Combiteca Gulpin, dove gratuitamente sarà possibile combinare e scombinare delle mosse. Potremmo unire mosse di attacco a mosse di stato, oppure più mosse di attacco insieme per massimizzare il danno arrecato. Le strategie possono essere molteplici, attenzione però ai Punti Potenza (PP) delle mosse, che dopo tanti piani e tanti nemici, scarseggiano facilmente.

Le mosse saranno acquisibili dai Pokémon tramite aumento di livello o per mezzo di Macchine Tecniche, reperibili nei dungeon o acquistabili nei Magazzini Kecleon.

Combiteca Gulpin
Combiteca Gulpin

Alcuni attacchi sono frontali e permettono di colpire un’avversario vicino a noi, altri permettono di infliggere danni a distanza. Stabilire le posizioni all’interno del dungeon è possibile grazie ad alcune caselle che virtualmente occupano il terreno, e su cui ci si può spostare liberamente in qualunque direzione. Durante la fase di esplorazione e lotta, potremo ispezionare le celle dell’area che stiamo visitando, in modo da conoscere le posizioni di oggetti e avversari. All’interno di ogni piano sono presenti anche delle celle attive, che si azionano al passaggio di un Pokémon. Queste potrebbero portare dei bonus, come l’aumento dell’esperienza da combattimento, oppure dei malus, come confusione, danni ai Punti Salute (PS) o alterazioni di stato.

Esplorazione di dungeon
Esplorazione di un dungeon

Se all’interno di un dungeon verremo sconfitti, perderemo tutti i soldi e tutti gli strumenti che avevamo con noi in quel momento. Per evitare che questo accada, è possibile intervenire con una seconda nostra squadra per tentare il salvataggio della prima. In alternativa è possibile, tramite la connessione a Internet, chiedere aiuto a squadre di soccorso di altri utenti, che avranno 7 giorni di tempo per poterci aiutare a uscire illesi dal dungeon. Durante questo periodo, non potremo proseguire la nostra avventura, ma l’esperienza di gioco sarà limitata a soccorrere online altre squadre, che come noi, si trovano in attesa che qualcuno le aiuti. Tutto ciò è gestibile all’interno dell’Ufficio Postale Pelipper, ed è l’unica modalità online presente nel gioco. Una meccanica un po’ datata, poiché introdotta per la prima volta in Pokémon Mystery Dungeon: Esploratori del Tempo ed Esploratori dell’Oscurità usciti nel 2007, quando ancora la rete non era abituata ai celeri tempi di risposta con cui oggi ci vizia. 

Portale SOS Pokémon Mystery Dungeon: Squadra di Soccorso DX
Portale SOS all’Ufficio Postale Pelipper

Probabilmente questo è l’unico punto debole di un gameplay completo, strategico e semplice da comprendere. La ripetitività che in un gioco roguelike come questo è quasi inevitabile, viene limata da alcune missioni particolarmente complesse che richiedono un’ottima preparazione. Per poter affrontare questi dungeon però, saremo costretti a compiere ripetutamente missioni minori che oltre a oggetti ed esperienza non apporteranno nulla di più al nostro team. L’assenza di una modalità multiplayer o di una modalità online più completa e coinvolgente penalizza questo remake che rimane molto legato alla sua prima versione del 2006.

Pokémon Mystery Dungeon: Squadra di Soccorso DX
Combattimento contro un altro team

Tutto ciò ha influito negativamente anche sulle tante potenzialità di Nintendo Switch. Accelerometro, sensori di movimento e vibrazione, non sono per nulla sfruttati in questo primo capitolo della saga sull’ibrida Nintendo. Dall’esperienza di gioco, potrebbe sembrare che in alcuni casi, questo titolo sia semplicemente il porting di un vecchio gioco sulla nuova console del momento. Un po’ come accadde sempre con Pokémon Mystery Dungeon: Squadra Blu e Rossa su Wii U qualche anno fa. Lo stile grafico però, racconta un’altra storia.

Una fiaba o un videogioco? Lo stile grafico è davvero pazzesco

Dai primi trailer rilasciati del gioco, la grafica completamente rimodernata e in 3D ha subito diviso i fan tra chi la amava e chi invece non ne era del tutto convinto. Inizialmente potrebbe apparire come uno stile fanciullesco, degno dei migliori libri di fiabe, ma dopo diverse ore di gioco farà ricredere la maggior parte degli scettici. Animazioni magistrali e fluide, reazioni ed espressività di alcuni Pokémon incredibilmente dettagliate, dungeon ricchi di elementi che, anche se solo estetici, non influenzano negativamente l’esplorazione anzi, la rendono più interessante.

Pokémon Mystery Dungeon Squadra di Soccorso DX
Le rivelazioni di Xatu

Le sagome dei mostriciattoli che sembrano quasi non esistere, e unite a un ottimo gioco di luci e ombre, creano una prospettiva tridimensionale incredibilmente realistica. Il tutto accompagnato da una componente audio di buona qualità. In alcuni piccoli dungeon, sembra quasi sempre la stessa musica, molto simile a quelle del primo titolo. Altri percorsi più importanti, hanno colonne sonore peculiari. Nei momenti concitati della storia principale, ma anche di quella secondaria, gli sviluppatori ci delizieranno con musiche imponenti che non saranno un semplice sottofondo, ma accompagneranno le nostre emozioni tra le corsie del dungeon. Magari da una console casalinga come Nintendo Switch, ci potremmo aspettare delle grafiche apparentemente più realistiche simili a quelle dei grandi titoli. In realtà questo stile pastello, con colori chiari e sfumati, rende un gameplay dinamico come quello di un gioco di ruolo basato sull’esplorazione come questo, più leggero da seguire.

Pokémon Mystery Dungeon: Squadra di Soccorso DX
Incendio nella foresta

Passare dalla grafica statica e bidimensionale di Squadra Blu e Squadra Rossa, alla evoluta nuova grafica di questo remake è stato come vedere un cucciolo che cresce fino a diventare adulto. I due stili hanno un divario tecnologico di 14 anni, tanto che le tecnologie del 2006 sono ormai obsolete e completamente superate. Nei primi titoli, in alcuni casi, era complicato anche distinguere gli oggetti da alcuni elementi ornamentali dei dungeon. Ora, in Pokémon Mystery Dungeon: Squadra di Soccorso DX, si riprende uno stile di animazione simile a quello visto nel precedente titolo per Nintendo 3DS Pokémon Super Mystery Dungeon, perfezionato grazie alla potenza grafica di Nintendo Switch. I miglioramenti sono visibili oltre che nella grafica completamente reinventata, anche nelle animazioni di interazione tra i personaggi e nelle scene narrative. In entrambi i casi le reazioni e i comportamenti dei Pokémon sembrano più naturali, coinvolgendo maggiormente il giocatore.

Conclusioni

L’emozione di rivivere quell’avventura che 14 anni fa ci fece scoprire i Pokémon come mai visti fino a quel momento, si mescola alla possibilità sprecata di portare questi titoli al passo successivo. L’esperienza di gioco di Pokémon Mystery Dungeon sulle console portatili, è rimasta la stessa anche su Nintendo Switch. Non si sta parlando di trama, perché ovviamente è un remake e la trama non può essere stravolta. Non si sta parlando nemmeno di meccaniche, perché questa tipologia di giochi richiede questo gameplay, che Squadra di Soccorso realizza in modo magistrale. Si sta parlando dell’assenza di piccole innovazioni, qualche nuova funzionalità o modalità di gioco, che avrebbe potuto rendere l’esperienza su home console più coinvolgente.

Pokémon Mystery Dungeon Squadra di Soccorso DX
Diglett parla dei suoi piedi

Per alcuni le megaevoluzioni sono una novità sufficiente? Probabilmente si sarebbero potuti impegnare leggermente di più da questo punto di vista. Nell’epoca dei raid e del Gigamax, introdurre una funzionalità amata da tanti, ma non più utilizzata da tempo, suona quasi di scelta obbligata per dare un contentino.

Ovviamente l’impegno c’è e si vede. Riscrivere completamente un gioco per una nuova console con una grafica di tale livello è stato un lavoro incredibile. Credo anche però, che una volta che si torna a mettere le mani su un qualcosa che ha funzionato, e dai numeri registrati dai precedenti capitoli continua a funzionare, ci sia bisogno di svecchiare l’ambiente. Un brand come Pokémon che fonda gran parte della sua esperienza di gioco su scambi, lotte e ora anche raid in compagnia di Allenatori da tutto il mondo, avrebbe potuto spingere di più per connettere i giocatori anche in questo titolo. Nintendo Switch è la console regina della condivisione e, concordando insieme sul fatto che non tutti i titoli si prestino a modalità di gioco condiviso o multigiocatore, Pokémon Mystery Dungeon poteva essere tranquillamente un gioco da condividere con amici e familiari, anche online.

Pokémon Mystery Dungeon: Squadra di Soccorso DX
Quartier generale di Mudkip

Tutto ciò non rende il gioco brutto o meno godibile. La possibilità di adattare quasi interamente il gioco al proprio modo di affrontare le missioni, rende la strategia il punto forte del titolo. Se consideriamo anche la rinnovata grafica, che crea un’ambiente armonioso e colorato intorno alle nostre avventure, otteniamo veramente il migliore titolo della saga.

Forse è per questo che Spike Chunsoft ha avuto il timore di modificare o aggiungere nuove meccaniche e modalità alternative di gameplay, per non alterare un intero sistema che funziona da solo. Speriamo che nel prossimo titolo che uscirà su Nintendo Switch, magari ambientato a Galar, avranno il tempo di dedicarsi all’introduzione di qualche novità e magari sviluppare un servizio online non datato e con tempi di attesa lunghissimi.

Voto: 8.5

Pro
Grafica unica
Personalizzazione di ogni esplorazione
Strategico e divertente
Gameplay chiaro e dinamico
Contro
Assenza di modalità alternative
Online obsoleto con tempi lunghi
Nessun “fattore Switch”
A lungo diventa ripetitivo

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