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Secondo Reggie Fils-Aimé Metroid: Other M doveva essere il titolo più importante della serie

A dodici anni dalla sua uscita, Reggie Fils-Aimé ha ammesso che Metroid: Other M non ha soddisfatto le aspettative di Nintendo. Ecco perché.

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   · 2 min lettura Nintendo
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Metroid: Other M fu pubblicato nel 2010, sedici anni dopo il precedente episodio della saga, Super Metroid. L’avvento sul mercato del titolo fu accompagnato da grandi aspettative: non solo la lunga attesa, ma anche la decisione di affidare lo sviluppo del gioco al Team Ninja suscitò molta curiosità nei fan del franchise. Già all’epoca il gioco venne valutato come mediocre dal momento che offriva un buon contenuto, ma purtroppo estremamente distante dai suoi predecessori.

A distanza di dodici anni, questo fallimento è una ferita ancora aperta per la casa videoludica giapponese. A confermarlo è proprio l’ex presidente di Nintendo of America, Reggie Fils-Aimé, che in una recente intervista al canale YouTube Kinda Funny Games ha dichiarato che Metroid: Other M sarebbe dovuto essere il capitolo più importante della serie.

Durante il suo intervento, Fils-Aimé si è detto deluso per il poco successo riscontrato dal gioco non solo per quanto riguarda le vendite, ma soprattutto per non essere riuscito ad appassionare il pubblico. Questo è quanto dichiarato in merito:

“Pensavo davvero che quello sarebbe stato un momento decisivo per il franchise di Metroid. Stava dando una prospettiva molto più ampia su Samus. Credevo fortemente che sarebbe stato un momento di svolta nella storia della serie e invece non è stato così. Non ha prodotto i risultati sperati, non in termini economici, non è proprio riuscito a coinvolgere il giocatore nel modo in cui speravamo.”

Reggie Fils-Aimé ha anche spiegato di aver provato a far notare quelli che per lui erano i difetti principali di Metroid: Other M e che avrebbero potuto ostacolarne il successo. Il titolo presentava una fitta trama, elemento che negli episodi precedenti era stato molto marginale, e un tutorial eccessivamente lungo. Ciò avrebbe reso troppo lento l’inizio dell’avventura, costringendo il giocatore a circa “cinque ore” di dialogo, con il rischio di farlo annoiare.

“Eravamo a una riunione di gruppo molto numerosa, una riunione strategica con Iwata, Miyamoto e gli sviluppatori del gioco e parlavamo del perché non avesse avuto successo. Sono sempre stato l’americano sfacciato. Ero l’unico a dire quella che credevo fosse la verità per cercare di aiutare gli affari a progredire. Il punto che ho fatto notare agli sviluppatori è che fosse necessario troppo tempo per entrare nel vivo della storia. […] Sì, ci sono elementi necessari da inserire in un tutorial per aiutare i giocatori a comprendere le meccaniche di gioco, ma devono svilupparsi più velocemente. E si spera che quel consiglio abbia avuto un piccolo impatto sugli sviluppatori nella stanza.”

Fortunatamente, i titoli successivi della serie hanno riscosso un notevole successo, raggiungendo l’apice con Metroid Dread, pubblicato lo scorso ottobre. Ciò conferma che Metroid: Other M è stato soltanto un incidente di percorso. Ci auguriamo che resti il solo e che Metroid Prime 4, annunciato nel lontano 2017 e poi scomparso dai radar, non ne condivida la sorte.

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Fonte Kinda Funny Games
Intervista Metroid Reggie Fils-Aimé

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