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Nintendo ringrazia la polizia americana per aver arrestato l’hacker Gary Bowser

Con una dichiarazione ufficiale, Nintendo ha ringraziato le forze dell’ordine americane dopo la condanna al carcere per l’hacker Gary Bowser.

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   · 2 min lettura Nintendo
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Il dipartimento della giustizia degli Stati Uniti ha pubblicato una nota in cui annuncia che l’hacker canadese Gary Bowser è dovrà scontare 40 mesi di prigione e Nintendo non ha perso l’occasione per ringraziare le forze dell’ordine americane.

Il cinquantaduenne Gary W. Bowser era a capo di un gruppo di hacker chiamato Xecuter che progettava e vendeva dispositivi che consentono di giocare, su alcune console, a qualsiasi titolo gratuitamente utilizzando delle copie pirata. Le console che i dispositivi permettono di sbloccare sono, oltre a Nintendo Switch, anche Nintendo 3DS, NES, Playstation e Xbox. I danni economici causati dalle azioni di Bowser alle aziende videoludiche è stato stimato a 65 milioni di dollari durante il processo e sono stati danneggiati non solo i colossi dell’industria videoludica, ma anche le case di sviluppo più piccole.

Dopo essere stato arrestato nella Repubblica Dominicana lo scorso settembre, l’hacker Gary Bowser aveva ammesso le sue colpe accettando di pagare a Nintendo un risarcimento da ben 4,5 milioni di dollari e ora, grazie alla condanna del tribunale americano, dovrà anche scontare più di 3 anni dietro le sbarre. E’ stato infatti dichiarato colpevole di cospirazione atta ad aggirare misure tecnologiche e di traffico di dispositivi di elusione.

Nintendo, che da sempre adotta la politica del pugno di ferro nei confronti della pirateria, ha subito emesso una dichiarazione ufficiale in cui ringrazia calorosamente tutte le parti che hanno contribuito nel fare giustizia. Ecco un estratto del comunicato:

Nintendo apprezza il duro lavoro e gli instancabili sforzi dei pubblici ministeri federali e delle forze dell’ordine nel frenare attività illegali su scala globale che hanno causato seri danni a Nintendo e all’industria videoludica.

Nintendo

Dalle parole dell’azienda giapponese traspare una sincera gratitudine e dimostrano che questa notizia è stata percepita come una grande vittoria in casa Nintendo che vede un suo acerrimo nemico, ironicamente omonimo della nemesi di Mario, dietro le sbarre.

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Fonte United States Department of Justice Kotaku
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