È un Pokémon? È un aereo? No! È un Bulbasaurus!

I Pokémon sono delle creature particolari, a volte nemmeno troppo dissimili dagli esseri che abitano il nostro pianeta, esseri che spesso, quanto a stranezza, non hanno nulla da invidiare ai mostriciattoli tascabili! Ne è un esempio interessante un particolare terapside che, per una simpatica coincidenza, è stato ribattezzato Bulbasaurus phylloxyron!

Meet Bulbasaurus, a new dicynodont from the Late Permian of South Africa: https://t.co/gMgHL9ins5
(art by the inimitable @hairymuse) pic.twitter.com/QVaPLMzzYy

— Christian Kammerer (@Synapsida) January 31, 2017

A discapito del nome che subito evoca il primo Pokémon iniziale di Kanto, Bulbasaurus phylloxyron non è né un rettile né è ispirato a Bulbasaur. Si tratta infatti di un terapside facente parte del clade dei dicinodonti, lontani parenti dei mammiferi. Come ha spiegato il paleontologo e ricercatore del Museum für Naturkunde di Berlino, Christian Kammerer, il nome del curioso animale è legato al suo aspetto e non, come ipotizzato da alcuni, al Pokémon:

Riguardo al nome, è una pratica tassonomica comune nominare le nuove specie a seconda delle caratteristiche prominenti dell’organismo. Nel caso corrente, il genere Bulbasaurus (lucertola bulbo) si riferisce all’escrescenza bulbosa del naso e l’epiteto specifico phylloxyron (tagliatore di foglie) si riferisce al becco affilato per triturare il materiale che mangiava. Detto questo, somiglianze tra queste specie ed altri quadrupedi dalle zanne di certo non sono totalmente una coincidenza.

In ogni caso, da quel che emerge dai primi fossili, scoperti da Roger Smith dell’Iziko South African Museum nel bacino del Karoo, Bulbasaurus phylloxyron doveva avere una corporatura robusta non dissimile da quella dei suoi parenti e, se si vuole, nemmeno da quella di Bulbasaur! A proposito di questo collegamento, sebbene sia ormai nota la sua erroneità, gli scienziati hanno concordato sul fatto che è pur sempre un ottimo risultato sapere che la cultura pop è in grado di far avvicinare i giovani a questa branca.