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Un arbitro ufficiale Pokémon squalificato a vita per comportamenti transfobici

Un arbitro Pokémon è stato squalificato a vita per dei comportamenti transfobici tenuti verso dei giocatori ai Regionali di Vancouver.

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Un arbitro di Pokémon texano è stato squalificato a vita a seguito di comportamenti transfobici tenuti verso un gruppo di giocatrici durante le Regionali di Vancouver, una tra le più importanti competizioni riguardanti questo mondo. L’evento ha infatti visto la partecipazione di oltre mille persone, aveva in palio 65.000 dollari di premi e la possibilità di ottenere l’accesso ai Campionati Mondiali 2023 che si terranno in Giappone.

Il logo del torneo delle Regionali di Vancouver, evento molto importante.

La giocatrice Elizabeth Barbera ha riportato quanto successo, affermando che l’arbitro si era avvicinato a lei e al gruppo conosciuto con il nome Girl Power, famoso nella scena competitiva del Gioco di Carte Collezionabile Pokémon. Durante l’evento ha chiesto loro di uscire dalla sala principale per parlare della comunità LGBTQIA+. Le premesse del discorso sembravano positive: infatti, il giudice sembrava che si stesse informando su come la categoria di cui faceva parte poteva essere più inclusiva.

Tuttavia, la conversazione è presto degenerata: Barbera riporta come l’arbitro continuasse a fargli domande riguardo la loro sessualità, ma senza ascoltare le loro risposte. La sera ha seguito il gruppo a una cena privata al di fuori dell’evento e ha continuato a inimicarselo, cercando di ottenere feedback positivi sul suo operato per salire di grado.

I giocatori hanno quindi deciso di fare un esposto agli organizzatori e la risposta è stata immediata. La giocatrice Natalie Miller ha affermato come la comunità sia stata celere e amorevole nei loro confronti, risolvendo rapidamente la situazione. Nonostante si ritenga soddisfatta di come è stata gestita la situazione, lamenta però il fatto che il giudice fosse già stato accusato e non avesse subìto alcuna ripercussione a riguardo.

Pokémon è il nostro spazio sicuro, un luogo in cui di solito ci sentiamo benvenuti e siamo trattati con dignità e rispetto. Essere privati di tutto questo da una persona in una posizione di potere è mortificante. Può prendere quello che dovrebbe essere una fuga dal moderno paesaggio infernale che le persone trans già affrontano in America e rovinare rapidamente l’intero fine settimana. Vedere i miei compagni di squadra ancora alle prese con attacchi di panico e sentimenti di inutilità è straziante.

The Pokémon Company International ha una rigida politica a livello aziendale che cerca di promuovere l’inclusione di tutte le persone a prescindere da fattori di etnia, età o orientamento sessuale. Pertanto, l’arbitro è stato squalificato e bandito dalla comunità e dagli eventi futuri, oltre che privato di tutti i suoi titoli.

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Fonte Poké Beach
Campionati Regionali Pokémon Pokémon

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