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Scoperta una nuova specie di batteri chiamata “Pokemonas”

Scoperta dall’università di Colonia una specie di batteri potenzialmente dannosa, rinominata “Pokemonas” dalla forma sferica nella quale vive.

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Dopo aver contagiato il mondo intero con la loro popolarità, i Pokémon non si fermano qui e invadono anche la scienza. Infatti, a seguito di una ricerca condotta dall’istituto di zoologia dell’università di Colonia, in Germania, sono state identificate diverse specie di batteri, una di queste rinominate proprio “Pokemonas” in onore dei celebri mostriciattoli tascabili. Ciò che ha incuriosito di più gli scienziati è stato che questi organismi sembrano essere connessi alla legionella, genere di batteri tra i quali alcuni sono risultati responsabili di malattie polmonari potenzialmente fatali a danno di esseri umani e animali.

La ricerca, condotta dal dottor Kenneth Dumack, era incentrata sulle amebe, microrganismi che ospitano la legionella, in particolare su quelle che non avevano un rapporto stretto con essa. Per sopravvivere, spiega Dumack, questo genere di batteri si serve appunto delle cellule degli organismi nelle quali vive e si moltiplica, fungendo da parassita. Il gruppo di amebe scelto dai ricercatori era la thecofilosea, conosciuta per la sua particolare forma sferica e generalmente non presa in considerazione dagli scienziati.

Ameba dalla forma sferica, ospitante una specie batterica chiamata "Pokemonas"

In un clima di stupore e sorpresa, è stata proprio la thecofilosea a risultare come ospite per i batteri Pokemonas, esito decisamente inaspettato per il team di Michael Bonkowsky che si è subito occupato di dare un nome a questa nuova specie. Il motivo della citazione a Pokémon è piuttosto intuitivo: nel vedere un organismo vivere e svilupparsi all’interno di un’ameba dall’aspetto rotondo, la mente dei ricercatori è subito andata ai famosi mostriciattoli tascabili, conosciuti per essere catturati dai loro Allenatori e riposti in un oggetto sferico.

I risultati di questo studio, pubblicati sul giornale Frontiers in Cellular and Infection Microbiology, hanno sollevato diversi dibattiti e ora i ricercatori hanno molti interrogativi a cui rispondere. Questa scoperta ha dimostrato come il numero di ospitanti della legionella sia maggiore del previsto, ampliando anche i potenziali vettori della malattia, che ora però potrà essere studiata in modo più approfondito in maniera tale da aiutare la prevenzione sull’uomo e impedire che, in futuro, ci siano più casi di questa pericolosa patologia.

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Fonte Università di Colonia
Nintendo Pokémon

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