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Senza Satoru Iwata, che ne sarebbe stato di Pokémon in Occidente?

Cosa ne sarebbe stato di Pokémon senza l’intervento di Satoru Iwata? Le dichiarazioni di Tsunekazu Ishihara potrebbero rispondere a questa domanda.

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   · 3 min lettura Giochi
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Sono passati ormai sei mesi dalla morte di Satoru Iwata, ex Presidente di uno dei colossi videoludici mondiali, scomparso prematuramente all’età di 55 anni. La sua immagine, così vicina e cara ai fan di ogni generazione, passerà indubbiamente alla storia come una delle figure più importanti che il settore abbia mai visto in questi ultimi anni.

satoru iwata

Quello che vi proponiamo oggi è un articolo dedicato alla memoria dell’ex Presidente Nintendo, stavolta riguardo un aspetto strettamente legato alla serie di videogiochi Pokémon, e che si sviluppa essenzialmente intorno a questa domanda: cosa ne sarebbe stato di Pokémon, o meglio, della sua diffusione in Occidente, senza l’intervento di Satoru Iwata? Le dichiarazioni dell’attuale Presidente di The Pokémon Company, Tsunekazu Ishihara, rilasciate per un’intervista condotta da 4Gamer, potrebbero darci un’interessante risposta.

4Gamer: Credo che ci siano davvero tante persone che non sappiano di quanto Iwata-san fosse coinvolto nella realizzazione di Pokémon.

Ishihara: Io credo, addirittura, che ci siano persone che non lo sappiano dentro la stessa Nintendo. Era il 1998 quando Iwata-san lavorava proprio come Presidente di HAL Laboratory.

4Gamer: Può raccontarci qualche dettaglio in merito?

Ishihara: Certamente. A quei tempi, Game Freak si stava occupando della produzione dei titoli Pokémon Oro e Pokémon Argento, e non aveva nessuno che potesse dedicarsi ad altro. All’inizio, quando creammo Rosso e Verde, l’idea di far uscire questi videogiochi al di fuori del Giappone non ci sembrava una priorità. Fu quando sentimmo un’autorità come Yamauchi-san (Hiroshi Yamauchi, Presidente Nintendo fino al 2013) dirci “Rilasciate questa serie anche in America!” che cominciò tutto quanto.

4Gamer: Quindi, a quei tempi, Game Freak non poteva permettersi di sprecare le proprie risorse puntando dall’estero o alla produzione titoli come Pokémon Stadium?

Ishihara: Esatto. Al di sopra dell’ordine incondizionato di Uchiyama-san, riguardo lo sviluppo oltreoceano, ci era stato anche detto che dovevamo “sbrigarci a produrre il prossimo titolo” [ride]. In ogni caso vedevamo fattibile una sola cosa alla volta, e decidemmo per questo di focalizzare la nostra attenzione su Oro e Argento, piuttosto che sulla versione inglese, e pensammo che “la diffusione oltremare fosse solo un sogno dentro un sogno”, abbandonando perciò quell’idea. Ma è proprio a questo punto che un uomo ci porse la sua mano – il Presidente di HAL Laboratory, Iwata.

Tsunekazu Ishihara

4Gamer: In maniera più specifica, che genere di contributo ha portato Iwata?

Ishihara: Prima di tutto, Iwata-san venne in possesso del codice sorgente di Rosso e Verde e poi bam, cominciò a delineare un percorso sul come realizzarne una versione per l’estero.

 [ Il Presidente e il Direttore Rappresentativo di Kadokawa, Nobuo Kawakami, aggiunge con una risata il fatto che l’analisi di un codice sorgente non sia una cosa che si possa vedere fare da tutti i Presidenti di una compagnia. ]

Ishihara: Si, appunto. [ride] Ciò nonostante Iwata-san prima fece l’analisi e poi, con quelle istruzioni, Murakawa-san (Teruki Murakawa, Assistant Department Manager per Nintendo) si mise a lavoro sulla sua localizzazione. Murakawa-san ci ha anche raccontato una storia molto buffa a riguardo; era un ingegnere informatico a quei tempi, ma un giorno il suo superiore lo incaricò di andare a condurre una verifica di impiego per questo progetto. Ciò significava, sostanzialmente, incontrare Iwata-san e allo stesso tempo, per Murakawa, esaminare attentamente se avesse potuto lui stesso adempiere a quel compito. Così andò nella sede Hal Laboratory, dove Iwata-san gli parlò di tutto il lavoro svolto fino a quel momento. Pare che questa discussione iniziò a mezzogiorno e finì a mezzanotte.

hal laboratory logo

L’influsso concreto che l’ex Presidente ha esercitato su Pokémon è stato dunque molto più profondo di quanto non si sapesse già, un influsso pressoché fondamentale, e non solo per questa serie, ma anche per ciò che concerne la politica stessa di Nintendo: riuscite ad immaginare come sarebbe potuta essere attualmente la compagnia nipponica, senza il suo preziosissimo apporto? La sua passione, la sua grande esperienza, ed il suo enorme entusiasmo per quel lavoro che tanto meticolosamente svolgeva, hanno fatto davvero la differenza. Riportando alla memoria l’immagine di Satoru Iwata, ciò che appare davanti ai nostri occhi è un esempio, un modello da seguire, un Presidente unico nel suo genere.

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