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Le 5 innovazioni della settima generazione che rivogliamo in Pokémon su Nintendo Switch

Siamo ormai probabilmente giunti alle soglie della presentazione della nuova coppia di giochi Pokémon su Nintendo Switch, ed è giunto il momento in cui iniziamo a tirare le somme e riempire la lista dei desideri per i due titoli di ottava generazione.

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La settima generazione Pokémon ha apportato alla serie, nel corso dei quattro giochi che la compongono (Pokémon Sole, Luna, Ultrasole e Ultraluna) quello che è senza dubbio il maggior quantitativo di novità e cambiamenti mai introdotti al brand sin dalla sua prima presentazione nel 1996. Giunti ormai alle porte dell’annuncio dell’ottava generazione e dunque dell’arrivo dei Pokémon su Nintendo Switch, è giusto domandarci quali siano state le novità meglio accolte e quelle che speriamo faranno ritorno sui titoli attualmente in sviluppo per la console ibrida.

5) MAGGIORE QUALITÀ E LIBERTÀ

Con l’incrementare dello spazio disponibile sulle cartucce di gioco è stato possibile per gli sviluppatori di Game Freak confezionare titoli sempre più carichi di avventura e colpi di scena. Le potenzialità di Nintendo 3DS hanno dunque permesso ai giochi di settima generazione di elaborare un continente più vivo e animato di quanto visto in precedenza, popolato da personaggi in grado di mostrare in viso le proprie emozioni (eccezion fatta per il protagonista, apparentemente) e di rendere il progredirsi della storia più accattivante.

COSA CI ASPETTIAMO:

Oltre ad un ovvio incremento delle prestazioni grafiche, la possibilità di manovrare liberamente la visuale mediante lo stick destro di Nintendo Switch e, magari, il doppiaggio dei personaggi principali così com’è stato fatto in The Legend of Zelda: Breath of the Wild.

4) PIÙ MINIGIOCHI

Inseriti in Pokémon Ultrasole e Ultraluna, i minigiochi Surf Mantine e l’Ultraviaggio Dimensionale sono una simpatica quanto utile aggiunta in grado di distrarre dal gioco principale e rendersi essenziali al fine di accumulare PL e trovare Pokémon rari o addirittura cromatici.

COSA CI ASPETTIAMO:

Semplicemente una maggiore varietà nei suddetti minigiochi, magari con diversi livelli di difficoltà e ricompense più variegate e comprensive di oggetti molto più preziosi.

3) UN POKÉ RESORT MIGLIORATO

Più che un semplice minigioco, il Poké Resort ha fornito ai giochi di settima generazione qualcosa di completamente nuovo alla serie Pokémon: una attività passiva in grado di fornire vantaggi al giocatore anche a console spenta. Sembrerebbe una scelta pigra e non dissimile dai sistemia energie” di molti giochi per dispositivi smart, ma in Pokémon Sole, Luna, Ultrasole e Ultraluna ha avuto un ruolo non indifferente: quello di far accendere la console anche solo per controllare che i propri Pokémon fossero tornati da una esplorazione, o per far loro accumulare qualche livello in più. Grazie a loro Pokémon può potenzialmente diventare un rituale quotidiano, che ricompensa anche i giocatori che hanno meno tempo da impiegare in lunghe sessioni di gioco.

COSA CI ASPETTIAMO:

Nintendo Switch si adatta perfettamente tanto al concetto di brevi sessioni di gioco da pochi minuti cadauna quanto a quello più tradizionale di ore di scalata nella Torre Lotta: per questo Pokémon su Nintendo Switch dovrebbe fornire, così come nel caso dei minigiochi veri e propri, una maggiore varietà e originalità sotto-attività come questa. Perché anche raccogliere Pokégioli dopo un po’ diventa frustrante.

2) BASTA MN

Notoriamente uno dei cambiamenti alle basi di gioco più bene accetti nella storia dell’intero brand Pokémon, la settima generazione ha finalmente cestinato la vecchia meccanica delle MN, prima obbligatorie per procedere nella storia e impossibili da far dimenticare ai propri Pokémon se non tramite eliminamosse, in favore del più comodo Poképassaggio.

COSA CI ASPETTIAMO:

Una idea interessante sarebbe quella di rendere ogni albero da tagliare, ogni cascata da risalire e ogni specchio d’acqua da transitare un brevissimo minigioco di per sé, in modo da combinare due delle richieste di questa rubrica. Anche se non è propriamente considerabile come minigioco, la meccanica dell’Ipervolo presente in Pokémon Rubino Omega e Zaffiro Alpha ne era un valido esempio, e sarebbe bello vedere Game Freak implementarlo nuovamente, in una versione ampliata e rifinita.

1) POKÉMON SNAP 2?

Uno dei giochi più controversi e polarizzanti del brand Pokémon è Pokémon Snap: uscito su Nintendo 64 nel 1999, non ha mai avuto un sequel perché da molti considerato noioso. Lo scopo del gioco era infatti quello di fotografare tutti i Pokémon presenti in un percorso, ricevendo più o meno punti a seconda della qualità dello scatto. Vi ricorda qualcosa? Esatto, il Pokévisore sembra fornire ai giocatori dei titoli di settima generazione una versione semplificata di quanto offerto da Pokémon Snap nei tardi anni ’90.

COSA CI ASPETTIAMO:

Se l’obiettivo esclusivo di scattare foto ai Pokémon veniva considerato troppo noioso su Nintendo 64, potrebbe invece essere una preziosa aggiunta in Pokémon su Nintendo Switch, che potrebbe adoperare i giroscopio della console unitamente alla sua capacità grafica infinitamente superiore per restituire ai giocatori un obiettivo secondario estremamente allettante.

TIRANDO LE SOMME

Le nostre aspettative per Pokémon su Nintendo Switch sono molto alte: vogliamo un titolo completo e coinvolgente, in grado di fornire una esperienza varia e che permetta di divertirci per ore e ore in compagnia dei mostriciattoli tascabili in quello che sarà il continente nel quale sarà ambientata la nuova coppia di titoli.

Voi cosa vorreste vedere nei titoli di ottava generazione? A vostro parere i minigiochi allontanano l’attenzione del giocatore dal gioco principale o sono un valido passatempo per spendere ancora più ore all’interno del mondo dei Pokémon?

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