Come la più metodica delle fenici, EA SPORTS FC risorge ogni anno per dare sfoggio di novità tecniche, gameplay evoluto e rose aggiornate. Il calcio di Electronic Arts è uno degli appuntamenti videoludici più attesi nel settore dai fan di tutto il mondo e i riflettori puntati su questa fenice sono sempre molto luminosi.
Critiche e lodi si alternano ciclicamente, accompagnando la simulazione calcistica nelle diverse fasi del suo anno di vita, fra eccitazione durante la campagna marketing, lanci in pompa magna e lento declino prima del nuovo settembre calcistico. Questa volta, per la stagione 2025/2026, EA ha deciso di ascoltare direttamente tali critiche e lodi, dando ampio spazio alle opinioni dei giocatori e delle giocatrici in fase di sviluppo.
Scopriamo in questa recensione se le scelte di Electronic Arts sono state azzeccate e se, ancora una volta, EA SPORTS FC sarà il titolo che accompagnerà appassionati e appassionate nella stagione in cui i vari Lamine Yamal, Erling Haaland e Kylian Mbappé proveranno a strappare la coppa più ambita dall’armadietto di Ousmane Dembélé e compagni. Piccolo inciso prima del calcio d’inizio: abbiamo testato la versione per Nintendo Switch 2, i cui risultati, come vedrete, ci hanno sorpreso, tanto da poterla considerare alla pari delle versioni per le console rivali.
Il calcio in formato Nintendo
Togliamoci subito il dente del giudizio: EA SPORTS FC 26 su Nintendo Switch 2 gira che è una meraviglia. Da alcuni anni, ormai, la simulazione calcistica EA su Nintendo Switch lasciava a desiderare i fan. Le vette strutturali raggiungibili attraverso console più ambiziose targate Microsoft o Sony erano semplicemente irraggiungibili per quella che era la prima console ibrida Nintendo.
Ora la storia è cambiata drasticamente grazie a Nintendo Switch 2, che riesce a offrire agli appassionati un prodotto in tutto e per tutto assimilabile alla versione di EA SPORTS FC 26 per Xbox, Pc o PlayStation. Chiaramente, alcuni tempi di caricamento sono più lenti, certe interfacce sono colpite da accidentali lag, e la batteria della console è spesso messa sotto pressione dal titolo. Tuttavia, queste imperfezioni vengono schiacciate dalla possibilità di portare la nuova simulazione calcistica in formato aggiornato, funzionante e innovativo con noi sul treno, al lavoro, a scuola, o semplicemente in viaggio. Cheapeau!
Se poi la console viene attaccata alla TV, la situazione si fa ancora migliore: EA SPORTS FC 26 mostra tutte le sue potenzialità anche su Nintendo Switch 2, che si conferma quindi piattaforma in grado di gestire titoli di primo piano senza mostrare il fianco. L’unica pecca del connubio fa FC 26 e Switch 2 è stata la sensazione fra le dita dopo qualche ora consecutiva di gioco: senza un controller, le movenze delle dita sui tasti della console richieste dal gioco possono portare a fastidiosi dolori col tempo.
Esperienza di gioco doppia
Passiamo ora al gameplay vero e proprio. L’elemento che rivoluziona maggiormente il calcio di EA nella stagione 2025/2026 è sicuramente lo sdoppiamento delle modalità di gioco: competitiva o realistica. L’impressione è che questa scelta sia basata sul faro del feedback della community: troppo spesso nel passato si lamentava una differenza colossale fra sgambate nei campi dell’Ultimate Team online e tatticismi nella carriera offline. Ora è stato dato ordine al caos.
Nella modalità competitiva, i giocatori e le giocatrici sono più scattanti, devastanti in attacco e imperiosi in difesa; il ritmo delle giocate è forsennato, e i risultati sono, come si suol dire, spesso tennistici. Per chi sceglie, invece, la modalità realistica, la tattica e la strategia regnano il campo. La palla gira più lentamente, il centrocampo comanda il gioco, e i cambiamenti di strategia per adattarsi alle squadre che si hanno di fronte possono rivoluzionare una partita.
Dobbiamo dire che siamo rimasti particolarmente colpiti dalla modalità realistica, che offre il tipo di esperienza adatta a chi, magari scoraggiato dalle sempre regnanti dinamiche pay to win dell’online, preferisci plasmare la propria identità di giocatore o di squadra nell’arco delle diverse stagioni. Rimane un peccato, tuttavia, che questa modalità sia relegata all’offline, costringendo le partite online a ritmi da Premier League inglese.
Scendiamo in campo
Scendiamo ora in campo. Rivoluzionare non è esattamente il verbo che regna negli uffici EA, dove piuttosto si punta, anno dopo anno, a migliorare una formula che già funziona. Ecco che allora l’HyperMotion V di EA evolve anche quest’anno, portando novità importanti dentro il campo. Dribbling più fluidi, numero di movimenti simulati maggiore e maggiore sensibilità nella calibrazione di passaggi e tiri sono solo alcune delle tante altre leggeri migliorie che contribuiscono a creare un’esperienza di gioco sempre più appagante.
Fra queste, spicca sicuramente il lavoro fatto con i portieri. Ora è molto meno probabile che degli sventurati rimpalli facciano piombare la palla esattamente fra i piedi dell’attaccante avversario dopo una parata. Oltre a questo, risulta molto più difficile bucare la rete con tiri dalla distanza, elemento che nei capitoli precedenti era stato spesso sfruttato. In generale, la loro presenza in campo è nettamente migliorata, con un posizionamento anche in fasi concitate che soddisfa quasi sempre.
Novità arrivano anche dal punto di vista delle carriere. La Carriera Giocatore offre ora la possibilità di selezionare degli archetipi, ovvero degli scheletri di base relativi a tipologie di giocatori da seguire per lo sviluppo del proprio alter ego. Esistono quindi archetipi per attaccanti fisici, per esterni di centrocampo veloci, per difensori rocciosi e per aspiranti Lamine Yamal.
La Carriera Allenatore aggiunge anche qualche tocco di nuovo, con la modalità Live che ci permetterà di affrontare sfide casuali nel corso delle stagioni. Queste sfide sono ispirate all’andamento reale del campionato di riferimento, e permettono di aggiungere quel pizzico di pepe in più per gli amanti delle carriere solitarie offline. Complessivamente, non c’è rivoluzione, ma una piacevole evoluzione. La strada è quella giusta, e l’impegno per ascoltare i fan nelle diverse esperienze di gioco si tocca con mano.
L’unico problema che ci sentiamo di segnalare, da questo punto di vista, è l’eccessiva complessità di alcuni menu di gioco, che spesso richiedono un’arzigogolata ricerca per riuscire a raggiungere la modifica di una semplice impostazione. La quantità di novità e di modalità, del resto, si deve accompagnare a una semplicità di accessibilità, che non sempre è raggiunta nell’immediato.
Ultimate Team
Dedichiamo qualche parola anche alla modalità che fa spesso da fiore all’occhiello di EA SPORTS FC 26. L’Ultimate Team è e rimane fulcro principale di un titolo che vede sempre più giocatori e giocatrici gettarsi sull’online per cercare fortuna attraverso spacchettamenti che, al posto di rivelare Pokémon rari, portano icone del grande passato nei nostri campi di calcio virtuali.
Le grosse novità si chiamano Eventi Live e modalità Gauntlet che, in poche parole, offrono una variazione sul tema che permette di giocare con nuove sfide costanti e limitazioni artificialmente imposte. Regole speciali, requisiti diversi di partita in partita, oppure rivoluzioni della rosa forzate sono fattori che diversificano ingegnosamente l’esperienza di gioco, che rimane però sempre ancorata alle dinamiche del passato nella sua struttura portante.
Pagare per vincere funziona, le abilità manuali di chi sa sfruttare il dribbling di alcuni giocatori o giocatrici particolarmente forti fanno sempre la differenza e, se non si è disposti a pagare, la fortuna regna sovrana. Ultimate Team è una modalità in cui non è possibile selezionare la modalità di gioco realistica e che, nonostante le variazioni sul tema citate, resta pressochè invariata rispetto ai predecessori. Del resto, squadra che vince non si cambia.
Conclusioni
EA SPORTS FC 26 è una fenice che, ancora una volta, riesce a rinascere dal passato con nuove ed evolute vesti. L’impressione qui è che gli sviluppatori di EA si siano affidati al paradosso della nave di Teseo: il prodotto rimane sempre lo stesso, ma pian piano alcuni elementi cambiano, vengono rifiniti, migliorati e svecchiati ascoltando i commenti del pubblico. La nave, fenice, o, insomma, EA SPORTS FC rimane sempre fedele alla sua essenza, ma evolve pian piano, correggendo spesso il tiro per trovare il gol più spettacolare possibile. Alla domanda se sia un nuovo EA SPORTS FC o se sia sempre lo stesso, tuttavia, è paradossale rispondere.
Ecco che quindi licenze mancanti, un bilanciamento della difficoltà di gioco che a volte lascia qualche perplessita (soprattutto fra Esperto e Campione), menu di gioco non sempre intuitivi e le solite dinamiche di pay to win vanno in secondo piano, perchè l’esperienza di EA SPORTS FC 26 è sempre la migliore sul mercato quando si parla di simulazioni calcistiche.
Ricordiamo che EA SPORTS FC 26 è disponibile sul Nintendo eShop a partire da 69,99€ nella sua versione per Nintendo Switch 2 (che consigliamo caldamente!).
Voto: 8.7
Ulteriori passi in avanti in termini di fluidità di gioco
Portieri nettamente migliorati
Ultimate Team è la solita garanzia
Carriere offline rinnovate con archetipi e sfide Live
Ottimo approdo su Nintendo Switch 2
Alcuni menu di gioco ci sembrano ancora poco accesibili
Il bilanciamento delle difficoltà di gioco a volte lascia a desiderare
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