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Atelier Ryza 3: Alchemist of the End & the Secret Key, Recensione: un finale col botto

Le avventure di Reisalin Stout giungono al termine con Atelier Ryza 3: Alchemist of the End and the Secret Alchemist, che chiude la saga.

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Una delle serie più popolari di Koei Tecmo giunge al termine con il suo ultimo capitolo, Atelier Ryza 3: Alchemist of the End & the Secret Key. Con la sua trilogia, Ryza ha coinvolto moltissimi giocatori da tutto il mondo e con il terzo episodio della sua saga conclude un’avventura entusiasmante, che ha continuato a evolversi con ogni nuovo gioco, portando sempre dei nuovi elementi.

Un mondo enorme da esplorare

Le avventure di Ryza, diventata ormai adulta, e dei suoi amici si svolgono ancora una volta a Kurken Island, casa della giovane alchimista. Questa volta però, una calamità sembra essersi abbattuta sul luogo, in cui all’improvviso sono apparse delle ulteriori isole misteriose dal nulla. Atelier Ryza 3: Alchemist of the End and the Secret Key prevede l’esplorazione di questi enormi posti, ognuno caratterizzato da un’ambientazione particolare e unica, pieni di rovine e panorami mozzafiato.

Al cast classico si aggiungono dei volti nuovi, pronti ad aiutare i protagonisti a risolvere il problema abbattutosi su Kurken Island. Come al solito, il titolo fa dell’alchimia la sua caratteristica principale ed è proprio grazie a questa che Ryza crea una strana chiave, dopo aver sentito delle voci nella sua mente che le suggeriscono di dare forma allo strumento. Questa rappresenta un ulteriore mistero per la ragazza, un oggetto di cui non si conoscono le vere abilità e il funzionamento.

Atelier Ryza 3

Stile frenetico e semplice

Come già menzionato, Atelier Ryza 3 fa dell’alchimia uno dei suoi punti focali, permettendo ai giocatori di creare oggetti utili per l’esplorazione, per le lotte e per mantenere alta la salute del proprio gruppo, attraverso la sintetizzazione. In questo terzo capitolo, nonostante la meccanica sia rimasta piuttosto simile in molti punti rispetto a quella introdotta nel secondo episodio della saga, sono stati aggiunti alcuni nuovi elementi per rendere ancora più efficaci gli strumenti ottenuti: gli Ingredienti Chiave e i Super Tratti.

I primi tra questi sono degli ingredienti universali e possono quindi sostituire, durante la sintetizzazione, anche i materiali mancanti per la creazione di un oggetto. I Super Tratti, invece, vengono estratti da alcuni ingredienti che possono essere trovati in giro per la mappa e forniscono delle caratteristiche aggiuntive e più potenti al risultato finale di uno strumento. Capire il funzionamento della sintetizzazione può essere complicato all’inizio, soprattutto per chi non ha mai giocato a un titolo Atelier, ma andando avanti nel gioco diventa quasi un’abitudine oltre a essere una necessità per guadagnare dei vantaggi. Ogni ricetta sintetizzata è utile in qualsiasi occasione, soprattutto durante le battaglie che possono richiedere l’utilizzo di un oggetto per ribaltare la lotta in proprio favore.

Atelier Ryza 3

Proprio queste sembrano essere più frenetiche e divertenti in questo capitolo di Ryza, adottando ancora uno stile in tempo reale, ma con nuovi elementi e strategie da utilizzare. La chiave che la ragazza sintetizza all’inizio del gioco diventa fondamentale in battaglia e in altre occasioni, visto che può creare altri oggetti simili in grado di potenziare temporaneamente le statistiche dei personaggi, oppure ottenere dei risultati migliori nella sintetizzazione. Le lotte diventano più coinvolgenti con i nuovi ordini da impartire alla squadra, che permettono di determinare il modo in cui si comportano gli altri membri.

Questi vengono chiamati Action Orders e sono degli input che i compagni di squadra possono dare durante le battaglie, permettendo certe volte di fare dei cambi strategici, per esempio, per poter attaccare in modo più efficace e senza dover aspettare il proprio turno. Combinando una serie di ordini e portandoli a termine con successo può essere attivata una forte abilità, l’Order Drive, che permette di infliggere più danni del solito.

Atelier Ryza 3

Scenari mozzafiato

Atelier Ryza 3: Alchemist of the and the Secret Key può vantarsi di una grafica e di effetti speciali puliti, ottimi da osservare. Gli ambienti sono immensi e molto ben curati, così come il design dei personaggi, sempre ottimo durante tutta la serie, anche se alcuni nemici sembrano provenire da altri giochi in certe occasioni, risultando un po’ fuori luogo. Particolarmente apprezzati sono alcuni piccoli dettagli, come il fatto che il danno riportato dai personaggi sia visibile anche sui loro modelli, che appaiono più stanchi e con dei lividi sulla pelle. Anche la colonna sonora fa il suo lavoro, accompagnando le avventure di Ryza e compagni in maniera ottimale, offrendo un’esperienza coinvolgente e piacevole che si sposa alla perfezione con gli scenari del mondo di gioco.

Atelier Ryza 3

Conclusione

Il terzo capitolo della serie Atelier Ryza è la conclusione più degna che si potesse dare a una saga del genere. La trama include momenti nostalgici, che ripercorrono i due episodi precedenti, ma allo stesso tempo anche una storia che evidenzia la crescita dell’alchimista ormai molto più matura e responsabile delle sue azioni, diventata una figura di riferimento per Kurken Island. Vale la pena vivere a fondo questo titolo, che riserva sempre qualche sorpresa e rimane divertente per tutta la sua durata. Atelier Ryza 3: Alchemist of the End and the Secret Key può essere acquistato sul Nintendo eShop, a 59,99€.

Voto: 8

Pro
Grafiche ottime
Combattimenti frenetici e divertenti
Cast colorato con personalità uniche
Contro
Azioni e missioni un po’ ripetitive
Sintetizzazione non facile da capire subito

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