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Breakneck City, Recensione: a caccia di gang

Breakneck City è il picchiaduro old school che permette alle nuove generazioni di vivere le esperienze di gioco ispirate agli anni Novanta.

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   · 5 min lettura Recensioni
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EastAsiaSoft si mette in gioco con il nuovo titolo Breakneck City, un picchiaduro old school con grafica low poly. Lasciatevi trasportare nei nostalgici anni Novanta, quando le sale arcade rappresentavano il punto di ritrovo preferito per grandi e piccini. I giochi erano immediati, intuitivi, dove lo scopo principale era quello di intrattenere il più possibile il giocatore nei minuti previsti. Con Breakneck City sarà possibile avere un cabinato portatile, facendo riprovare a tutti le emozioni di quegli anni o permettendo ai più giovani di viverle per la prima volta, ma questo revival dei vecchi giochi arcade avrà influito davvero solo a favore del titolo?

Missione: rendere la città un posto sicuro

In una città dove le gang non dormono mai, dimostrando il loro potere con ordinari atti vandalici, Sidney Flintlock e Justine Jacobs decidono di mettere un freno a tutto questo. Le ragazze non tollerano la distruzione della loro videoteca preferita e sono disposte a tutto pur di farla pagare ai malviventi che stanno rovinando la città. Breakneck City non lascia molto tempo alla trama, limitandosi solo a qualche dialogo introduttivo all’inizio dei livelli per dare al giocatore un’idea di quello che sta succedendo.

Una volta avviato il software ci verrà subito chiesto di selezionare un personaggio tra Sidney e Justine, una scelta che non influenzerà l’andamento dell’avventura. La storia è articolata in 6 livelli di difficoltà crescente, ognuno ambientato in un luogo specifico con lo scopo di sconfiggere a suon di pugni e calci orde di nemici e il relativo Boss finale. Breakeck City permette di raddoppiare il divertimento, la cosa che salta subito all’occhio infatti è la possibilità di giocare con un amico in co-op locale, scegliendo la modalità 2 Giocatori. In un titolo che segue l’esempio dei cabinati arcade, i comandi risultano semplici da intuire e la schermata di gioco presenta esclusivamente gli indicatori di energia e stamina del nostro avatar e dei nemici, posti rispettivamente in alto a sinistra e in baso a sinistra.

Con un pò di pratica e fortuna è possibile creare combo devastanti che colpiranno tutti i nemici intorno a noi, cambiando le sorti della partita. Interessante la possibilità di interagire con l’ambiente circostante per battere gli avversari più facilmente, dondolandosi sui pali o lanciando i cattivi più robusti dalle finestre. Il vero vantaggio però lo si ha utilizzando le armi: bastoni, mazze, coltelli, spade o pistole verranno in nostro soccorso per un periodo molto limitato, circoscritto al numero di utilizzi disponibile. Completare un livello senza mai essere sconfitti può risultare difficile, tuttavia la presenza di salvataggi automatici posti in molti punti, permette di riprendere l’avventura dal luogo dell’ultimo salvataggio.

Gli anni Novanta non passano di moda

Ciò che distingue realmente Breakneck City è la grafica low poly che rimanda a un’estetica arcade vecchia scuola. Le sensazioni che mi ha trasmesso ricordano vagamente un connubio tra la staticità dei movimenti in un picchiaduro come Street Fighter e la modalità Tekken Force dei titoli Tekken 3 o Tekken 4 dove il fine era quello di sventare orde di nemici e annessi Boss finali per passare al livello successivo. Tuttavia, nonostante si parli di giochi ben più anziani, la qualità di Breakneck City è nettamente inferiore.

Un lavoro svolto con più rigore avrebbe fatto la differenza per questo titolo che si presenta con delle buone basi. Sicuramente ben riuscita l’idea di ricreare una grafica stile anni Novanta, in combinazione con la musica suggestiva che accompagna il giocatore in tutti i livelli, ma troppi elementi sono stati trascurati. Questa noncuranza ha fatto sì che si creassero scenari poco piacevoli per l’esperienza di gioco.

In primo luogo è opportuno far riferimento alle dinamiche del combattimento che risultano statiche e poco stimolanti. Il nostro personaggio si limiterà soltanto a sferrare pugni in sequenza o un calcio molto lento, senza sbloccare alcuna funzionalità con l’avanzare dei livelli. I tempi inoltre risultano difficili da calcolare, richiedendo spesso più tentativi prima di colpire i nemici effettivamente. La grafica low poly vede un numero di pixel troppo modesto, può capitare di non distinguere immediatamente le figure e questo anche a causa di uno scarso patrimonio cromatico che meritava più attenzione.

Il vero problema è la presenza di bug che non permettono il proseguimento dell’avventura. Spesso può capitare di trovarsi in circostanze dove la protagonista non sia più in grado di muoversi. In questi casi l’unica cosa da fare è tornare al Menù Principale, ma così facendo si perderanno i dati di gioco salvati fino a quel momento in quanto l’unico salvataggio effettivo lo si ha quando si completa un livello e si è costretti a rifarlo dall’inizio. Personalmente trovo che questo rovini tutta l’esperienza di gioco, per completare un livello possono servire anche 20 minuti ed è stato davvero frustrante dover ricominciare per problemi di questa natura.

Anche il vintage richiede attenzioni

L’esperienza di gioco su Nintendo Switch non vede differenze tecniche o grafiche in base alla modalità scelta della console ibrida. Breakneck City è disponibile anche per PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One S/X e Xbox Series S/X. Tuttavia è chiaro come anche un gioco che vuole ricreare un’atmosfera vintage, possa sfruttare al meglio le potenzialità delle console di ultima generazione e nel caso di questo titolo non è stato così. Si evince la trascuranza di alcuni dettagli che sarebbero stati fondamentali per il pieno godimento del gioco. Di base è infatti un titolo che può risultare un ottimo passatempo, regalandoci momenti di sano divertimento, ma che necessita di più lavoro.

Breakneck City è disponibile sul Nintendo eShop al prezzo di 7,99€ e l’offerta è valida fino al 25 Gennaio 2022.

Voto: 5.5

Pro
Picchiaduro old school
Buona l’idea di partenza
Gioco divertente con cui riempire i minuti di noia
Contro
Bug che non permettono di continuare
Poca evoluzione nell’esperienza di gioco
Combattimenti statici
Grafica che necessita di accorgimenti

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