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Metroid Dread, Recensione: la fuga da ZDR

Metroid Dread è un titolo uscito l’8 ottobre 2021 per Nintendo Switch. Riuscirà Samus a scappare e a tornare a casa?

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   · 6 min lettura Recensioni
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Metroid Dread è un videogioco action-adventure che fa parte della famosa saga Metroid, uscito l’8 ottobre 2021 su Nintendo Switch. Sviluppato da MercuryStream e Nintendo, questo titolo doveva uscire originariamente sul Nintendo DS, ma il progetto è stato accantonato. Ripescato nell’E3 2021, questo gioco aveva tantissime aspettative, essendo il sequel diretto del grande Metroid Fusion. Sarà riuscito a rispettarle tutte quante?

Il pericolo dei Parassiti X

A inizio gioco ritroviamo Samus Aran come l’avevamo lasciata alla fine di Metroid Fusion, con la distruzione del pianeta SR388 e la presunta estinzione dei Parassiti X, la minaccia principale del precedente capitolo. Un misterioso video proveniente dal pianeta ZDR però mostra un esemplare vivo di Parassita X e la Federazione Galattica richiama Samus e le richiede di investigare sulla faccenda: grazie a un vaccino a base di cellule Metroid è l’unico essere vivente immune a questi parassiti. Oltre al parassita, Samus deve scoprire che fine hanno fatto i sette E.M.M.I., Esploratori Mobili Multiforme Interplanetari, inviati in precedenza sul pianeta.

Dopo essere sbarcata, Samus viene attaccata da uno strano robot e si ritrova bloccata nel sottosuolo del pianeta senza più ricordarsi alcun abilità appresa in precedenza. L’amnesia è l’ultimo dei problemi: dopo le prime zone di gioco Samus scoprirà che gli E.M.M.I. precedentemente scomparsi sono attivi e molto aggressivi: per metterli fuori gioco la nostra eroina dovrà trovare potenziamenti specifici limitati. Oltre a tutti questi problemi, Samus dovrà anche trovare un modo per raggiungere la superficie del pianeta, per prendere la navicella e scappare via.

Per la maggior parte del tempo Samus sarà totalmente vulnerabile, ogni incontro con gli Esploratori Mobili Multiforme Interplanetari provocherà un aumento di tensione che si rispecchierà anche nella musica e nella grafica di gioco: con il loro udito sviluppato potranno sentire Samus se entra nel loro raggio d’azione e una volta individuata partiranno all’inseguimento fino alla cattura, quasi sempre con esiti fatali, della cacciatrice intergalattica.

Esplorazione e combattimento

Il gioco si basa su una mappa 2D da esplorare, molto ampia e piena di insidie. Come gli altri capitoli si tratta di una mappa metroidvania, e cioè una mappa estesa con diverse aree collegate tra loro. Dopo aver passato un pezzo si va direttamente al pezzo successivo, senza caricamenti. Essendo molto ampia (e inizialmente totalmente oscurata) sta al giocatore capire dove andare, dato che il gioco non ci darà alcun aiuto fin dall’inizio. Una volta però che si inizia ad esplorare abbastanza zone, risulta abbastanza intuitivo capire dove andare per proseguire il proprio gameplay.

Gli ambienti di gioco sono sempre molto cupi, mettono quasi paura che qualsiasi cosa possa accadere da un momento all’altro. E sono altrettanto variegati i nemici, che possono essere dai semplici pesci a delle creature più grosse, come larve giganti o pipistrelli. Ognuno di essi andrà affrontato però in modo diverso, sia per ottenere drop migliori che per sopravvivere.

Samus è in grado di fare poche e semplici azioni ad inizio gioco, dato che viene privata quasi di tutte le abilità ottenute nei precedenti capitoli. È in grado di sparare missili e raggi, di saltare e correre, di sbracciare con il suo cannone (immobilizzando per qualche secondo i nemici vicino a lei) e di accovacciarsi. Tutto sommato inizialmente si tratta di un gameplay quindi molto semplice, avendo poche opzioni, ma battendo i boss saremo in grado di ottenere tantissimi potenziamenti, riportando Samus alla vecchia gloria.

E.M.M.I. e boss

Il blocco principale (e la parte difficile di questo gioco) proviene direttamente dagli E.M.M.I., che sono dei robot che in teoria dovrebbero essere nostri alleati, ma che per qualche strana ragione si rivelano a noi ostili. E questo è un grossissimo problema, dato che Samus non è in grado di colpire questi robot in alcun modo, e nel caso ci prendessero sarà game over, dato che potranno ucciderci all’istante. L’unico modo per far fuori queste macchine è utilizzare dei raggi specifici, ottenibili dalla protagonista in alcune zone della mappa. Una volta utilizzati per distruggere un E.M.M.I. il potere che ci ha permesso di distruggerlo scomparirà e, nel caso trovassimo un altro E.M.M.I. sulla nostra strada, dovremo cercare una nuova fonte di quel potere.

Per fortuna gli E.M.M.I. compaiono solo in certe zone della mappa, che sono facilmente riconoscibili dalla musica che cambia e dalla porta (solitamente pixelata) che ci permette di entrare in un’area da loro sorvegliata. Una volta entrati in questa zona (e saremo obbligati ad entrarci molte volte, dato che sono di passaggio per avanzare nella mappa) verremo identificati dal robot, che inizierò a cercarci. Nel caso entrassimo nella sua area visiva bisognerà iniziare a correre, e velocemente, perché non ci molleranno fino a che non usciremo dalla zona o finché non ci uccideranno.

I boss sono un’altra parte integrante di questo gioco. Presenti in molte aree di ogni singola zona, rappresentano un ostacolo nel nostro cammino. Ogni boss ha il suo stile di combattimento, varie fasi di lotta, punti deboli che cambiano durante la battaglia. Insomma, i combattimenti sono dinamici, e per nulla semplici. Capiterà infatti di ottenere vari KO prima di sconfiggere un boss, dato che bisogna imparare abbastanza bene ogni suo movimento e mossa, al fine di capire come si possono evitare.

Dopo aver sconfitto un E.M.M.I. o un boss, Samus otterrà un potenziamento, che potrà essere utile per esplorare (come l’arrampicata) o per il combattimento (come il raggio caricato). Ognuno di questi potenziamenti sarà indispensabile per risalire in superficie e andare via dal sottosuolo di ZDR, dato che saranno utilissimi ad aprire strade a noi precedentemente bloccate da ostacoli invalicabili.

Ambientazione cupa, così come la musica

Già dalla prima ora di gioco ci renderemo conto di dove siamo finiti. Il sottosuolo di ZDR è un posto davvero spaventoso, cupo, pieno di insidie, ansiogeno. Vedremo per tantissimo tempo solo caverne, piccoli laghi, vermi orribili, acqua che gocciola, rocce e altre rocce. Occasionalmente troveremo anche dei punti di ricarica dei missili e della vita (facilmente visibili dato che si distaccano dall’ambientazione del gioco) e anche delle zone di salvataggio, che sono molto più tecnologiche e tranquille (ricordano delle sale computer).

Metroid

La musica, così come l’ambientazione, è mirata a mettere ansia la giocatore. Quella che sicuramente chi ha giocato al titolo ricorderà per molto tempo è la traccia caratteristica della zona degli E.M.M.I. e di quando quest’ultimi ci inseguiranno. Fa infatti venire agitazione e ti fa sentire guardato, osservato e sempre in pericolo (cosa vera, dato che non è possibile sconfiggerli).

Davvero difficile

Una delle pecche (o dei pregi?) più grossi di Metroid Dread è la sua difficoltà. Per qualcuno potrà sembrare infatti davvero elevata, soprattutto se non si è abituati a titoli come questo. Si è costantemente in pericolo e dove ogni errore può risultare fatale. E non è tutto, dato che una volta finita la campagna principale sarà possibile rigiocare il titolo in New Game + per ottenere nuovi collezionabili. Nel caso si voglia essere masochisti, è possibile giocarlo anche in modalità difficile.

Altra pecca (ma non così tanto rilevante, a meno di un occhio attento) sono i cali di frame in modalità docked. Non sono molto frequenti e nemmeno tanto evidenti, ma chi ha giocato i precedenti si accorgerà senz’altro di questa cosa. In modalità portatile invece non ci sono cali di frame.

Metroid Dread si presenta come un ottimo sequel dei precedenti capitoli, riprendendo in modo ottimale tutto quello che ha caratterizzato in passato la saga. Con una campagna della durata di 9 ore, risulta magari breve, ma non incide troppo come cosa. Non esente da difetti, rimane un ottimo titolo da giocare se si vuole avere una sfida avvincente e non semplicissima. Il titolo è disponibile sull’eShop al prezzo di 59.99€.

Voto: 8.5

Pro
Gioco abbastanza impegnativo
Mappa molto grande
Boss fight avvincenti
Contro
Abbastanza difficili
Alcuni cali di frame

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Metroid Metroidvania Nintendo Switch

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