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King’s Bounty II, Anteprima: un GDR strategico ambizioso

Una corposa demo di King’s Bounty II mostra i punti di forza e di debolezza del titolo sviluppato da 1C Company: ecco la nostra anteprima.

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   · 6 min lettura Recensioni
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È passato poco più di un mese dalla nostra anteprima su King’s Bounty II; in questo lasso di tempo, il nostro interesse per il titolo è cresciuto esponenzialmente, a causa soprattutto degli obiettivi ambiziosi che gli sviluppatori si sono prefissati. King’s Bounty II, infatti, vuole essere un ibrido tra un GDR open world, alla The Witcher 3, e uno strategico a turni nella sua forma più classica. L’opera, sviluppata da 1C Company e in uscita il 24 agosto 2021 su PS4, Xbox One, PC e Nintendo Switch, potrebbe essere quindi il punto d’incontro tra questi due generi così diversi e quasi inconciliabili. Dopo avere provato una demo da dieci ore, possiamo dire che King’s Bounty II ce l’ha fatta? Scopriamolo insieme.

Un po’ The Elder Scrolls

Le informazioni che abbiamo sulla trama di King’s Bounty II sono le stesse della nostra precedente anteprima; il protagonista, rinchiuso nella prigione di Forte Crucis per ragioni ignote, viene liberato dal re di Nostria per salvare il mondo dalla Sciagura, una piaga oscura. La demo, però, ci ha mostrato i tre personaggi che il giocatore potrà scegliere per vivere questa avventura.

Aivar era il capo della Guardia Reale fino a quando re Claudius, il precedente monarca che governava Nostria, è stato spodestato; prima di finire in prigione era riuscito a ricostruirsi una vita con i Mastini da Guerra, un gruppo di mercenari, di cui era il comandante. Katharine è la contessa di Rigern, una regione montuosa di Nostria, che gira il mondo per studiare le arti arcane; quando scoprirà che la contea le è stata rubata da suo nipote Maurice, si dirigerà dal re affinché possa ristabilire la sua autorità.

King's Bounty anteprima

Non possiamo rivelare, invece, l’identità del terzo personaggio misterioso. È strano come tutta questa complessità non venga poi sfruttata dalla narrativa del gioco, almeno nelle sue prime dieci ore. Il prologo inizierà sempre a Forte Crucis, e le cause della nostra prigionia saranno sempre ignote; le battute dei comprimari non cambiano a seconda del personaggio scelto, nonostante i loro trascorsi siano totalmente diversi; l’incipit stesso non sfrutta questo complesso mosaico sociale, e ripiega sui classici stilemi del fantasy. Anche le molteplici deviazioni della trama principale mancano di personaggi carismatici e, in generale, di mordente. Va detto, però, che abbiamo esplorato solo un quarto della prima mappa di gioco, e che quindi la narrativa potrebbe aprirsi successivamente e usare questo potenziale inespresso.

Un po’ The Witcher

La parte ruolistica di King’s Bounty II nasconde un’insospettabile profondità. I pilastri della componente da GDR sono le missioni secondarie: tutte le sidequest, che hanno generalmente una narrativa solida e che sono interamente doppiate, hanno sempre due finali; questi esiti sono legati a due Talenti, ovvero statistiche che plasmano la personalità del protagonista e le sue abilità. I Talenti sono Ordine, Anarchia, Potere e Astuzia; ogni volta che avremo guadagnato abbastanza punti in un Talento specifico, sarà disponibile un nuovo set di abilità da usare in battaglia. Queste ultime si imparano grazie ai Punti Talento, che si guadagnano a ogni aumento di livello.

King's Bounty anteprima

King’s Bounty II non è un vero open world. Muri invisibili bloccano il personaggio quando si vuole uscire dal sentiero battuto, e non è possibile quindi buttarsi da un burrone, nuotare o saltare. Detto questo, gli sviluppatori si sono impegnati a mascherare bene questa ossatura ludica limitante; la mappa di King’s Bounty II, una volta superato il prologo, è piena di bivi, scorciatoie, segreti, pareti invisibili, tesori, oro e pergamene per gli incantesimi. Paradossalmente la parte esplorativa del gioco, che poteva rivelarsi estremamente tediosa, è stata un’esperienza piacevole e immersiva, complice la miriade di missioni secondarie e battaglie opzionali. Se esplorata bene, la prima mappa di gioco rivela addirittura un dungeon segreto, con tanto di enigmi ambientali e boss finale.

Un po’ XCOM

Sorprendentemente, la vera debolezza della prima sezione di gioco è stata la componente tattica. Ogni tanto, sulla mappa si potrà incappare in una barriera; entrando in contatto con quest’ultima, inizierà una battaglia a turni strategica con visuale dall’alto. Il giocatore potrà controllare cinque unità da combattimento, ognuna composta da più soldati. Ogni unità potrà muoversi, attaccare e usare un’abilità; anche il protagonista potrà intromettersi nella battaglia, usando una serie di magie che consumano Mana.

Come si potrà intuire da questa breve descrizione, il combat system di King’s Bounty II è estremamente classico, forse troppo. Non c’è nulla, infatti, che differenzi le battaglie di questo titolo da quelle di tanti altri strategici a turni, e anche la particolarità di avere più soldati per unità non cambia concretamente l’approccio al gameplay.

King's Bounty anteprima

Un altro problema che funesta i combattimenti del gioco è la gestione del terreno e dei dislivelli. Durante la nostra precedente anteprima di King’s Bounty II, gli sviluppatori hanno sottolineato più volte come la conformazione del terreno fosse fondamentale per il combat system dell’opera; se i nostri bersagli si trovano in una posizione sopraelevata, ad esempio, gli arcieri non potranno colpirli. Peccato che questi cambi d’altezza non vengano segnalati bene dall’interfaccia di gioco; il giocatore si ritroverà più volte a voler attaccare un’unità nemica adiacente alla propria, e a non poterlo fare perché c’è un minuscolo dislivello nascosto dalla vegetazione.

Un po’ Bound by Flame

Siccome, in occasione di questa anteprima, abbiamo provato una beta di King’s Bounty II, ovvero una versione del software precedente a quella del prodotto finito, non è ancora il momento di formulare giudizi affrettati sul suo comparto tecnico. La rozza resa grafica di alcune texture, modelli e animazioni e le varie problematiche di ottimizzazione riscontrate (tra cui bug, crash e cali di frame) possono essere facilmente risolte prima della data d’uscita del gioco.

King's Bounty anteprima

L’aspetto artistico di King’s Bounty II, invece, non brilla per originalità. Gli sviluppatori hanno dichiarato di essersi ispirati a Il Signore degli Anelli e a The Witcher, soprattutto per la commistione tra atmosfere fiabesche e oscure. Nonostante ciò, King’s Bounty II non prende mai a piene mani dall’immaginario torbido del dark fantasy; i panorami, i dungeon e i nemici sono estremamente classici e fin troppo edulcorati, e perfino i non-morti sembrano scagnozzi di un villain Disney. Ricordiamo, però, che abbiamo visto solo le prime dieci ore del titolo, e che quindi le ambientazioni successive alla prima mappa di gioco potrebbero essere molto più ispirate e particolari.

Conclusione

King’s Bounty II si presenta, almeno nelle prime ore di gioco di questa anteprima, come un’opera adatta sia agli amanti degli strategici, sia agli appassionati di GDR open world. Le mappe, nonostante non siano completamente esplorabili, mascherano questa limitatezza con tanti contenuti, bivi e tesori; il combat system, anche se estremamente basilare e con qualche difetto secondario, risulta solido e soddisfacente. La trama non brilla per complessità, ma la lore e le missioni secondarie costruiscono un mondo vibrante e immersivo. Sperando che i problemi tecnici della demo vengano risolti nella versione finale del titolo, non ci resta che aspettare il 24 agosto 2021 per la sua uscita su Nintendo Switch.

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